giovedì, 25 Aprile 2024

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Gelosia: cane e uomo sono davvero simili

legadituri.it

Ispirato dai suoi 3 border collie Christine Harris, docente di psicologia alla University of California a San Diego, ha fatto una interessante scoperta: anche i cani sono gelosi.

Sentimento tradizionalmente legato all’uomo e presente all’interno di (quasi) tutte le coppie – ma anche nelle relazioni fra amici e fratelli – la gelosia è una reazione emotiva che appartiene anche ai nostri amici a quattro zampe. A dimostrarlo un esperimento scientifico condotto dal team di Harris su 36 cani.

La gelosia di Fido è stata stimolata attraverso un suo finto “collega”, dall’aspetto molto realistico. Abbai, uggiolii e dimostrazioni di felicità del cane-pupazzo hanno avuto nel test il compito di attirare l’attenzione e l’affetto del padrone, scatenando reazioni emotive di gelosia nel vero cane.

Risultato? Tre quarti dei cani sono rimasti infastiditi da tale comportamento, toccando con le zampe o spingendo il padrone che stava coccolando il “rivale”. Un terzo di loro ha fatto in modo di mettersi fra l’uomo e il cane finto mentre un quarto ha addirittura ringhiato e aggredito il nuovo amico del padrone.

Ognuna delle tre situazioni venutesi a creare ha però un elemento in comune: la gelosia ha sempre spinto il migliore amico dell’uomo a cercare di interrompere con ogni mezzo e con ogni tecnica la relazione affettiva che si era venuta a instaurare fra il proprio padrone e il finto rivale. Cosa che capita molto spesso anche nelle relazioni fra uomo e uomo.

Con una differenza però: mentre la gelosia umana è un sentimento complesso e addirittura non presente in alcune popolazioni, quella canina è invece una reazione emotiva molto più semplice e basilare.

E forse dopo questa scoperta il detto “tale cane, tale padrone” troverà una ulteriore conferma.

Allo Zoo di Copenaghen uccisi quattro leoni

Più che uno zoo, la struttura di Copenaghen sembra essere diventato un mattatoio; un luogo di morte degli animali oltre che di cattività“. Con queste parole il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri, ha commentato quanto accaduto nello zoo di Copenaghen.
Dopo l’uccisione della povera giraffa Marius, è toccato a quattro leoni subire la stessa assurda sorte.

Questa volta è stato il turno di quattro esemplari di leone, due anziani e due cuccioliprosegue FerriE la prossima volta a chi toccherà? Ma soprattutto a quale risibile pretesto ricorrerà lo zoo di Copenaghen nel disperato tentativo di salvare la faccia di fronte all’opinione pubblica internazionale? Marius è stato ucciso perchè di troppo; i due cuccioli di leone invece per evitare una possibile aggressione da parte di altri adulti. In altri termini, con una deprecabile operazione di maquillage linguistico, la struttura, che ha definito la soppressione dei cuccioli come eutanasia, vorrebbe quasi lasciare intendere che gli animali sarebbe stati uccisi per nel loro stesso interesse“.

Profonda tristezza avevano suscitato le immagini dell’uccisione della giraffa Marius e in tanti si sono chiesti come porre fine a queste azioni violente.

La direttrice dell’Enpa ha sottolineato quest’aspetto: “Naturalmente come dimostra l’ondata di indignazione provocata dalla morte di Marius, l’opinione pubblica internazionale non crede a giustificazioni infondate e pretestuose, e non è più disposta a tollerare simili gesti violenti, crudeli ed inutile ai danni di altri esseri viventi, compiuti da chi, come gli zoo, si vuole addirittura arrogare una funzione di conservazione delle specie; cosa evidentemente che con la cattivita’ non ha nulla a che vedere“.

L’appello ai politici europei è quanto mai accorato. L’Enpa, alla vigilia delle elezioni europee, richiede a tutti i futuri candidati al Parlamento Europeo di “fermare la barbarie e di porre fine alle strutture di cattivita’ in tutta Europa, zoo, delfinari, acquari, circhi ; strutture che spesso non rispettano neanche le normative nazionali e internazionali. Uccisioni come quelle perpetrate in Danimarca non sono piu’ tollerabili e sono in palese conflitto con l’idea di civilta’ di cui l’Europa intende farsi portatrice“.

Pompieri: calendario sexy per aiutare i cuccioli (FOTO)

credits: https://www.facebook.com

In Australia, dal 1993, un gruppo di giovani e avvenenti pompieri aiutano, grazie alla realizzazione di un calendario, due associazioni di beneficenza per i bimbi ustionati, la Children’s Hospital Foundation e la Westmead Children’s Hospital. In 23 anni hanno raccolto 1,3 milioni di dollari australiani, circa 900 mila euro.

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Quest’anno hanno deciso di estendere il loro aiuto anche ai cuccioli di cani abbandonati. Ecco le foto in anteprima del calendario super sexy che sicuramente farà impazzire le donne di tutto il mondo. Uomini bellissimi e dal fisico scolpito tengono in braccio degli adorabili cuccioli. Insomma, un mix di bellezza e tenerezza: cosa chiedere di più?

Il calendario sarà pubblicato nel 2017, ma alcune foto sono già visibili sulla pagina Facebook Firefighters Calendar Australia.

Come proteggere il proprio cane dal freddo

Nessuno si avventurerebbe da solo a piedi nudi per il vicinato durante l’inverno, quindi non c’è da aspettarsi se anche un cane rifiuta di passare del tempo fuori casa mentre fuori nevica e fa freddo. Il periodo invernale è quello più pesante per i nostri amici a quattro zampe che, proprio come noi, soffrono a stare con le basse temperature. Ecco alcuni consigli pratici per tenere il proprio cane al riparo dal freddo.

Tenerlo al caldo

I cani sopportano il freddo meglio degli esseri umani, ma ci sono razze che lo tollerano meglio di altre. Ad esempio, un husky si sentirà a suo agio in mezzo alla neve rispetto ad un piccolo Chihuahua. Per evitare che Fido passi troppo tempo dentro casa, si può rimediare in alternativa, fornendo un maglioncino che lo aiuti a coprirsi dal freddo.

Il pelo è fondamentale per riscaldare la pelle dell’animale, quindi è importante evitare di rasarlo. La loro pelle e il loro pelo costituiscono un cappotto a tutti gli effetti: tanto il grasso cutaneo che il sottopelo li proteggono senza problemi. Tra i peli dei cani, inoltre, si viene a creare una sorta di cuscino d’aria isolante dal freddo.

Tenerlo in forma

Come tutte le persone a sangue caldo, anche gli animali bruciano più calorie durante l’inverno perché il proprio corpo ha bisogno di consumare per riscaldarsi. E’ importante quindi nutrirlo con una porzione extra di cibo, senza dimenticare l’acqua. Il freddo invernale, infatti, può disidratarlo.

Attenzione a non viziarlo: Fido ha bisogno di fare movimento anche durante il freddo, per evitare che soffra di artriti e dolori alle ossa.

Proteggere le zampe

Durante le passeggiate invernali, tra il ghiaccio che riempe la strada, Fido potrebbe risentire il freddo alle zampe. E’ indispensabile che indossi un paio di calzari appositi per impedire che il gelo laceri la cute delle zampette, ma anche per evitare che si faccia male con i prodotti chimici e del sale utilizzati per sciogliere la neve sulle strade. In casi di estremo freddo, un antigelo è la soluzione per proteggere le zampe dal gelo del manto stradale.

Tenere il cane fuori dall’auto

Durante l’estate, lasciare Fido da solo in auto è pericoloso per la sua salute, poiché il veicolo, dopo ore sotto al sole può diventare un vero e proprio forno. Anche in inverno rappresenta un rischio, quando il nostro cane vi rimane dentro diventando un ghiacciolo per la temperatura troppo fredda. Le soluzioni sono due: o si dimezza il tempo in cui viene lasciato l’animale in auto, oppure lo si lascia a casa, dove fa più caldo.

Con questi pratici consigli, auguriamo di avere più cura dei nostri amici a quattro zampe, che anche d’inverno soffrono se lasciati da soli a morire di freddo. Un cane è parte della famiglia e come tale deve essere curato come un compagno per la vita.