venerdì, 26 Aprile 2024

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Consigli e notizie su come stare bene e rilassarsi all'insegna del benessere

CURARSI CON LE ROSE

Curarsi con le rose è possibile. Esiste tutta una parte di cosmesi naturale che si avvale delle proprietà delle piante. Da sempre in realtà i cosmetici naturali sono utilizzati per la cura e il benessere della donna ma proprio in questi ultimi anni la tendenza bio sta prendendo campo. Le proprietà delle rose non sono nuove nel campo della cosmetica, esse infatti sono dettate anche nel “De materia medica”, il più antico trattato di medicina e botanica della storia.

Le varietà delle rose sono molteplici, quelle più utilizzate in cosmesi naturale sono la rosa canica, la rosa di macchia, la gallica, la centifolia o rosa di maggio, la damscena o rosa bulgara e la mosqueta.

Delle rose si utilizzano sia i petali, che le bacche, persino le radici. Ad esempio, dalla rosa gallica, quella rossa per eccellenza, la rosa dell’amore in pratica, si traggono dei petali scarlatti il cui ricavato ha un effetto lenitivo, astringente e tonificante.

Invece dalla rosa centifolia si ricava un estratto che, usato secco e liofilizzato, risulta ricco in pectine. Tali sostanze sono utili per contrastare i processi di disidratazione, in quanto creano uno scudo igrometrico che continua a fornire la corretta idratazione alla pelle.

La rosa mosqueta è ricca di acidi grassi essenziali polinsaturi, indispensabili per la rigenerazione della membrana cellulare e il rinnovamento dei tessuti cutanei. La rosa mosqueta ha la capacità di contrastare l’iperpigmentazione e offre una azione protettiva della barriera cutanea.

La rosa damascena invece ha una notevole proprietà anti ossidante, essa favorisce la tonicità dei tessuti e rallenta così il processo anti-age.

Scorrendo alcuni usi, curarsi con le rose è possibile ad esempio se si fa il bagno con i petali, essi hanno un’ottima azione rilassante, tonificano la pelle e alleviano i disturbi legati al sistema nervoso. Tramite l’acqua calda, l’applicazione dei petali di rosa sulla cute porta giovamento a chi soffre di reumatismi.

Curarsi con le rose è possibile anche assumendo il the fatto con i petali di rosa. Esso è utile per combattere il raffreddore, la faringite ed altri disturbi, in quanto è ricco di vitamina C, quindi rafforza il sistema immunitario.

Profumi uomo: le fragranze primaverili.

Ogni primavera siamo soliti cambiare guardaroba, rivoluzionare il nostro armadio, indossare abiti colorati e leggeri, ma anche adattare il profumo che indossiamo alla bella stagione che inizia a fare capolino. 

Infatti, gli aromi scelti durante la stagione calda sono molto diversi da quelli scelti in inverno e in autunno, soprattutto quando si tratta di profumi da uomo.

Effettivamente proprio gli uomini sono sempre alla ricerca di fragranze nuove che possano rispecchiare il proprio carattere e la propria personalità, adattandole anche alle occasioni e al periodo dell’anno in cui ci si trova. 

Sono tantissime le tipologie di fragranze primaverili e i criteri in base ai quali individuarle, in questo articolo ne analizzeremo alcune: profumi primaverili casual, profumi primaverili eleganti e profumi primaverili per uomini audaci

Profumi primaverili casual

L’uomo casual che ama fare colpo con semplicità e naturalezza solitamente opta per profumi come K by Dolce&Gabbana, una fragranza esclusivamente primaverile, aromatica e magnetica. La novità consiste nell’abbinamento tra i suoi ingredienti: l’arancia rossa domina con il suo intenso aroma ed è accompagnata da un pizzico di peperoncino, cardamomo e bacche di Ginepro. Le note di cuore (lavanda e geranio) e quelle di fondo (legno di cedro e patchouli) rendono questa fragranza delicata, un classico profumo fresco e genuino.

In alternativa si può preferire Explorer Ultra Blue Eau de Parfum di Montblanc, un profumo altrettanto semplice e ben equilibrato. Le sue note di apertura al bergamotto, pepe rosa e frutti esotici lo rendono fresco e frizzante, le note marine lo rendono spumeggiante mentre il cuoio e le note legnose lo rendono profondo. È un profumo completo che può tranquillamente accompagnare i pomeriggi soleggiati in primavera.

Profumi primaverili eleganti

Per gli uomini che amano l’eleganza e la raffinatezza, For Him Blue Noir Parfum di Narciso Rodriguez è senz’altro il profumo che fa al caso loro. È una fragranza legnosa, floreale e muschiata che non può non adattarsi bene al clima e alla freschezza che la primavera porta con sé. È un profumo nuovissimo, lanciato sul mercato nel 2022 da Sonia Constant, la quale con maestria e cura è riuscita a creare un connubio perfetto tra l’acidità del bergamotto e del mandarino e la delicatezza dell’iris. La classe è espressa anche dall’aroma della pelle scamosciata e dall’aroma della fava tonka. Persino il design del suo iconico flacone trasmette signorilità e finezza grazie alla sua elegante tonalità blu con laccatura esterna nera trasparente.

Emblema di finezza e raffinatezza è Armani Code Profumo, una fragranza dalle note speziate e frizzanti date dal cardamomo e dal mandarino verde uniti alle note di cuore di lavanda e fiori d’arancio con un tocco di noce moscata. È un profumo orientale ambrato adatto per le serate eleganti primaverili quando il vento caldo ci accarezza sprigionando al meglio le note olfattive di questo fantastico profumo.

Profumi primaverili per uomini audaci

Per l’uomo ribelle, il profumo primaverile più adatto è senza dubbio Ombre Leather Eau de Parfum di Tom Ford, una fragranza intensa che sa sconvolgere e ammaliare specialmente grazie alle note di cuore di cuoio e gelsomino. Il suo aroma intenso e penetrante rappresenta bene lo spirito dell’uomo coraggioso e temerario che ama avventurarsi in esperienze e sensazioni nuove e accattivanti. 

Pepe nero e coriandolo sono i protagonisti di un’altra fragranza fresca e al contempo pungente, cioè Gentleman Eau de Parfum Boisee di Givenchy. È un profumo nuovo lanciato sul mercato nel 2020 e appartenente al gruppo delle fragranze legnose e speziate. Proprio le note legnose di sandalo e cedro la rendono una fragranza dalle sfumature orientali. È un profumo apprezzato soprattutto da chi possiede gusti singolari ed esclusivi e da chi ama esprimere sé stesso con particolarità e originalità senza mai accontentarsi.

Apparecchio acustico: come capire quando metterlo

Il decadimento della sensibilità uditiva può verificarsi a tutte le età, anche se avviene con più frequenza in età avanzata. Sono diverse le cause della perdita dell’udito: potrebbe essere un semplice risvolto degli anni che passano, oppure derivare dall’esposizione continua e prolungata a rumori forti, spesso sul luogo di lavoro.

Generalmente le protesi acustiche vengono consigliate in seguito ad un test dell’udito, in tutti quei casi in cui i risultati mostrino un chiaro e spiccato degrado uditivo. Ma cos’è esattamente un apparecchio acustico? Come funziona? E come fare per capire quando bisogna metterlo?

Cos’è e come funziona l’apparecchio acustico

L’apparecchio acustico è a tutti gli effetti un amplificatore sonoro in miniatura, utilizzato per restituire l’udito a tutte quelle persone che soffrono di ipoacusia, ossia di un abbassamento del livello uditivo oltre una certa soglia di decibel. La protesi acustica non è quindi una cura e non serve per eliminare il problema, ma semplicemente permette di sentire meglio mentre la si indossa.

I moderni dispositivi acustici presentano caratteristiche molto avanzate, che vanno oltre la semplice amplificazione del suono. Nello specifico, le protesi digitali permettono di amplificare le frequenze in maniera mirata. Questo significa che, se in passato l’amplificazione avveniva in maniera lineare e indiscriminata, oggi è possibile amplificare solamente quelle frequenze che il nostro apparato uditivo non riesce più a percepire.

Per essere più specifici, esistono due tipologie di apparecchi acustici: quelli classici che si posizionano dietro l’orecchio e quelli che vengono invece inseriti all’interno del condotto uditivo. Per capire quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze bisognerà rivolgersi ad un servizio professionale come EarPros, di modo da ottenere l’assistenza sanitaria di cui si ha bisogno ed essere indirizzati verso i migliori apparecchi acustici oggi presenti sul mercato.

Come capire quando mettere una protesi acustica

Qualora il proprio udito sia in costante decadimento, oppure da tempo si riscontra una certa difficoltà a sentire, si consiglia di rivolgersi ad un professionista per eseguire un test dell’udito. A seconda dell’esito dell’esame, sarà poi il medico a valutare l’eventuale utilizzo di un apparecchio acustico.

Nello specifico, la protesi acustica è un’ottima soluzione per tornare a sentire i suoni e le conversazioni qualora non fosse possibile intervenire sull’udito attraverso una terapia medica o chirurgica.

Come capire quando è arrivato il momento di mettere un apparecchio acustico? Come indicazione generale, si può dire che viene consigliato qualora la perdita uditiva riscontrata durante la visita sia superiore ai 40 dB sulle frequenze centrali dell’audiogramma.

È però doverosa una precisazione: non tutti coloro che soffrono di ipoacusia o di degrado dell’udito riusciranno a riscontrare dei benefici indossando un apparecchio acustico. Sono infatti moltissimi i fattori che andranno presi in considerazione per valutare quale possa essere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

A prescindere da quelli che possono essere i sintomi (da un semplice decadimento dell’udito a veri e propri fastidi e dolori), a quella che è la propria situazione personale, sarà necessario valutare insieme ad un professionista dell’udito quale possa essere la soluzione migliore.

Veleno d’api, ottimo alleato contro le rughe: storia, benefici e proprietà

Il veleno d’api è un liquido trasparente prodotto dalle ghiandole delle api operaie. Le api lo utilizzano per difendersi, ma nel corso della storia l’uomo ne ha studiato gli effetti ed i benefici sulla salute ed in seguito le proprietà in cosmesi.
Il veleno d’api è composto da una combinazione di enzimi, proteine, ammine e altre sostanze chimiche che possono causare reazioni allergiche e dolore in alcune persone, quindi bisogna prestare attenzione.

Veleno d’api, ottimo alleato contro le rughe

Grazie ad alcune star ed alcuni personaggi famosi, come Cate Blachett e Kate Middleton, il veleno d’api è finito sotto i riflettori perché avrebbe un effetto botox naturale, quindi spiana e distende le rughe.
Ciò si deve all’apamina ovvero una tossina che spiana le rughe ed alla mellitina ossia una miscela di amminoacidi che stimola la produzione di elastina e collagene, così che la pelle si ripara e rimpolpa da sola.

Quindi utilizzare le creme al veleno d’api ogni giorno promuove la bellezza e la giovinezza della pelle.

L’utilizzo del veleno d’api nella storia

Il veleno d’api è stato oggetto di studi scientifici per valutare i suoi potenziali effetti benefici sulla salute umana.

Alcuni studi suggeriscono che il veleno d’api può avere proprietà anti-infiammatorie, stimolare la produzione di collagene e migliorare la circolazione sanguigna.
Il veleno d’api è stato utilizzato per secoli in molte culture per trattare una vasta gamma di disturbi. Ecco alcuni degli usi storici del veleno d’api:
• Medicina tradizionale: Il veleno d’api è stato utilizzato nella medicina tradizionale in molte culture per trattare disturbi come dolore muscolare, infiammazione, malattie autoimmuni e insufficienza circolatoria.
• Cura delle ferite: Il veleno d’api è stato utilizzato come antinfiammatorio e per promuovere la guarigione delle ferite.
• Terapia contro il dolore: Il veleno d’api è stato utilizzato come rimedio contro il dolore in molti disturbi, tra cui l’artrite, la sciatica e la sindrome delle gambe senza riposo.
• Trattamento della depressione: In alcune culture, il veleno d’api è stato utilizzato come rimedio per la depressione e altri disturbi dell’umore.
• Cosmetica: In alcune culture, il veleno d’api è stato utilizzato per migliorare la pelle, promuovere la produzione di collagene e ridurre le rughe.

Veleno d’api benefici e proprietà

Vediamo quali sono le proprietà del veleno d’api:
Anti-infiammatorio: Il veleno d’api ha proprietà anti-infiammatorie che possono aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione in alcune condizioni, come l’artrite e le malattie autoimmuni.
Miglioramento della circolazione: Il veleno d’api può migliorare la circolazione sanguigna e aumentare l’apporto di ossigeno e nutrienti alle cellule.
Stimolazione del collagene: Il veleno d’api può stimolare la produzione di collagene, una proteina che mantiene la pelle elastica e giovane. Questo potrebbe aiutare a prevenire e ridurre le rughe e i segni dell’invecchiamento.
Dolore muscolare: Il veleno d’api può essere utilizzato per trattare il dolore muscolare e migliorare la funzione muscolare in alcune condizioni, come la sindrome delle gambe senza riposo.
Ansia e depressione: Alcuni studi hanno suggerito che il veleno d’api può avere effetti positivi sull’ansia e la depressione, ma ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questi risultati.