sabato, 20 Aprile 2024

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Consigli e notizie su come stare bene e rilassarsi all'insegna del benessere

Dieta: quando è possibile boicottarla

credits: elle.it

Quando si inizia una dieta, lo sanno tutti, si vede pian piano il Mondo sgretolarsi. Inizia quel periodo nero, più scuro della mezzanotte, più tetro di un’autopsia, più triste della morte del tuo personaggio preferito di una serie televisiva. Se stai iniziando la dieta lo sai bene, dovrai essere libera nelle tue scelte e dire di no alle richieste insistenti del tuo stomaco. Dovrai essere in grado di rinunciare a quei piccoli piaceri culinari e di respingere le braccia che i tuoi cibi preferiti ti tenderanno. Passerai giornate intere a chiederti se ce la farai a passare noncurante tra gli scaffali del supermercato mentre gli occhi dei biscotti che più ti piacciono saranno puntati addosso a te.

Se c’è un detto che dice “chi bella vuole apparire un poco deve soffrire” non è certo un caso. La dieta è sofferenza, una sorta di punizione per qualche peccato commesso in chissà quale vita precedente. Abbiamo sempre vissuto con questa convinzione: la dieta è una cosa seria e non deve essere trasgredita. Sbagliato, la dieta va, assolutamente, tassativamente trasgredita. Non sempre, è chiaro, ma a volte fa bene.

Lo dimostra un recente studio condotto sul Journal of Consumer Psychology: i peccati di gola commessi durante i mesi strazianti di dieta ci aiuterebbero a portarla a termine più facilmente. Chiamate propriamente “deviazioni edonistiche pianificate”, le piccole dosi di gioia che assumono l’aspetto del cibo ci danno la carica giusta per affrontare un rigido regime alimentare per tutto il tempo stabilito in partenza.

Lo studio è stato fatto su un campione di donne e uomini che stavano cercando di portare a termine la loro dieta. Gli esperti volevano sapere se fosse più attrattiva l’idea di poter mangiare 1500kcal al giorno o quella di seguire una rigorosa dieta da 1300kcal al giorno sapendo, però, di avere ogni fine settimana, un giorno in cui le calorie da poter assumere superavano le 2500kcal.

Un gruppo ha optato per la dieta più equilibrata, da 1500kcal al giorno, un altro gruppo per quella più gustosa. Alla fine, il cibo, come sempre, ha dato i suoi risultati. Sapere di arrivare alla fine della settimana e di poter boicottare la dieta ha fatto affrontare questo ristretto regime alimentare più di buon grado.

Imporsi di seguire una dieta povera per un mese o anche di più va certamente bene, ma è necessario intervallare un giorno a settimana in cui rispettare le calorie non sia un obbligo. A volte, basta solo sedersi e cominciare ad assaporare il pezzo di torta giusto.

Criosauna, un minuto a -170° con effetto anti-aging

Una vera e propria immersione nel gelo con effetto anti-aging, fatta dai campioni del ciclismo e del rugby e che ora viene usata anche dai calciatori della nazionale italiana: è la Criosauna.
Presto, però, potrebbe diventare anche una terapia più diffusa per far scomparire traumi e fatica.

Ma in che cosa consiste?
Si entra verticalmente in una sorta di cilindro, capo escluso, in modo da poter respirare aria a temperatura ambiente.
Basta un minuto e mezzo, massimo tre, affinché la temperatura scenda fino a -100°, il freddo penetri attraverso la nostra pelle per pochi millimetri, in modo da creare uno stato di ibernazione delle cellule. Successivamente, dopo una ventina di minuti di leggero lavoro aerobico, le cellule ricevono una “sveglia” che accellera la velocità del metabolismo, aumentando una serie di processi di guarigione.

Dall’uso medico si arriva poi alle applicazioni estetiche, sfruttando l’effetto di ossidoriduzione che contrasta i fenomeni ossidativi di invecchiamento tissutale e cutaneo. Questo trattamento viene utilizzato come anti-aging anche per il dimagrimento, infatti si consumano circa 900 kilo-calorie per ogni seduta.

La prima volta che ne abbiamo sentito parlare è stato un paio d’anni fa al Giro di Francia, la Maglia Gialla entrava in quella strana macchina due volte al giorno e la fatica sembrava scomparire. Poi hanno iniziato a farla i campioni della Moto GP, i calciatori di Serie A, al Milan era utilizzata sotto la direzione medica del dott. Gianluca Melegati, lo stesso che l’aveva scoperta quando era il medico della Nazionale Italiana di Rugby e portava i suoi ragazzi fino in Polonia per sottoporsi alla terapia che in Italia non esisteva ancora. ‘Oggi la usiamo sia in ortopedia e traumatologia che in reumatologia ma la riattivazione del sistema endocrino e l’effetto di riequilibrio sul sistema nervoso simpatico e parasimpatico agiscono in modo straordinario anche sul sistema immunitario – prosegue Chaulan – tanto da diventare una nuova e interessantissima frontiera per la lotta contro la gran parte delle patologie autoimmuni e neurologiche come ad esempio la fribromialgia” spiega Marco Chaulan, fondatore di un centro specializzato in fisioterapia per sportivi ad alte prestazioni.

Insomma questa Criosauna è un vero e proprio tocco magico per il benessere del corpo.

Acquago, il primo spazio individuale dedicato all’acquabiking

Credit photo: www.acquago.it

A Londra e a Parigi ha già spopolato, mentre a Milano ha da poco aperto il primo centro: si tratta di “acquago“, il primo spazio dedicato all’acquabiking in cabine individuali, che – all’occorrenza e per chi lo desidera – possono anche avere porte comunicanti.

Acquago è considerata un’alternativa più valida e più intima alla piscina: infatti ci si allena in una cabina singola – piena d’acqua – che al suo interno ha anche una comoda bicicletta, che permette di fare movimento fisico in uno spazio riservato, molto gradevole – c’è anche la possibilità di guardare la tv – e soprattutto in maniera divertente.

Una sessione di allenamento dura – all’incirca – dai 30 ai 45 minuti: si inizia con il riempimento d’acqua della cabina e si conclude con il suo svuotamento, programmato con uno specifico sistema igienico. Nella sessione, infatti, vengono attivati ben 22 getti d’acqua, che intervengono dai polpacci fin su all’addome.

Durante il tempo dell’allenamento si pedala sulla bicicletta – con l’acqua fino alla vita -, godendo dei benefici della cromoterapia – una medicina alternativa che fa uso dei colori come terapia per curare le malattie – e, volendo, guardando la televisione.

Un allenamento può essere effettuato attraverso programmi specializzati e differenti livelli di difficoltà, anche perché acquago è adatto per persone di qualsiasi età, anche per chi non deve far fare eccessivi sforzi ad articolazioni e muscoli.

E, se in un primo momento, sarete tentati di abbandonare il nuovo sport a causa dell’acqua fredda – ma che naturalmente si scalda quando iniziate a pedalare – non fatelo perché i vantaggi dell’acquago sono innumerevoli.
Prima di tutto, ne risente il corpo, che è sempre più in forma: la circolazione migliora, la cellulite diminuisce, le gambe sono più leggere e il girovita si assottiglia.
E poi, anche la pelle diventa più liscia. Questo perché l’acqua che viene usata contiene l’ozono, che aiuta a stimolare il rinnovamento delle cellule, in modo non aggressivo per la cute.

Musica: ecco gli effetti che ha sul nostro cervello (FOTO)

Credit: cosmopolitan.it

Che la musica faccia bene, non è una novità. Quanti di noi, dopo una giornata particolarmente difficile, o in seguito ad un momento triste, si è sentito subito meglio dopo aver ascoltato qualche canzone? Alcune poi sembrano proprio leggerti dentro, riportarti alla mente dei ricordi che quasi pensavi di non avere nemmeno più e provocarti emozioni profonde.
Ma quello che può sembrare una cosa semplice e comune, in realtà è il risultato di un meccanismo molto complesso. La scienza ci da delle conferme e, negli ultimi anni, sono sempre più numerose le ricerche sul rapporto stretto che lega musica e cervello.

La musica, definita l'”arte delle Muse“, esiste da moltissimi secoli, addirittura dall’epoca dell’homo sapiens. Nel corso degli anni sono cambiati i gusti e i generi, ma resta immutato il fatto che essa accompagni l’uomo per tutto l’arco della propria vita.
Alcuni scienziati sostengono che, quando si ascoltano delle canzoni, vengono attivate delle aree del cervello che riguardano il movimento, come se la musica fosse stata creata per aiutarci a muoverci insieme ed ad essere più altruisti e solidali.

credits: http://www.gianmariacomolli.it
credits: http://www.gianmariacomolli.it

Oltre ad essere un’attività artistica, è anche, e soprattutto, una forma di comunicazione straordinaria, in grado di evocare e rinforzare le emozioni.
Un altro ambito studiato è infatti, quello che riguarda la relazione tra musica e linguaggio.
La prima pare addirittura in grado di influire sul nostro umore e sulla nostra fisiologia, in modo anche più efficace delle parole.
È molto importante ascoltare musica fin dalla tenera età. I bambini, anche i neonati, rispondono meglio alle melodie che al linguaggio verbale, in particolare quelle più dolci.

La scienza sostiene che, l’ascolto della musica, faciliti nel cervello, il rilascio di una sostanza chimica celebrale che dà piacere, la dopamina. Questa sostanza è la stessa che producono il cibo, il sesso e le droghe illegali.

Infine, troviamo studi interessanti anche per quanto riguarda la sanità. La musica viene spesso utilizzata anche come terapia.
La musicoterapia si rivela particolarmente utile nel caso di pazienti affetti da disturbi motori e da demenza. Essa, che attiva quasi tutte le aree del cervello, serve soprattutto a recuperare attività linguistiche e motrici. Quando si fa, o si ascolta musica, si mettono in azione regioni del cervello coinvolte nelle emozioni, nella conoscenza e nel movimento.

credits: http://www.scuoladimusicasesto.it
credits: http://www.scuoladimusicasesto.it

In generale può portare benefici duraturi per il nostro stato d’animo e per il nostro corpo.
Ad esempio, contribuisce a ridurre l’ansia, la depressione, il dolore e a rafforzare le funzioni sociali.