L’eternauta – I misteri e le profezie celati dietro il fumetto e la serie TV
L’eternauta è l’adattamento di Netflix, per la regia di Bruno Stagnaro, di un grande classico del fumetto di fantascienza di Héctor Oesterheld. Si tratta di una serie capace di tenere gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultima puntata, parlo per esperienza diretta.
Ma c’è di più: siamo tutti in ansia in attesa della stagione 2, che è già in preparazione. Eppure, molte ombre si celano dietro questa storia, alcune riguardanti fatti del passato e altre che sembrano aprire una finestra sul mondo che verrà.
L’eternauta: il mistero di Héctor Oesterheld
Parliamo proprio dell’autore del fumetto, Héctor Oesterheld, che pubblicò la storia dell’Eternauta sulla rivista Hora Cero dal 1957 al 1959. Nell’estate del 1976, sparirono nel nulla le sue figlie Beatriz Marta e Diana Irene, e nel 1977 pare che una squadra armata si sia introdotta nella sua abitazione a La Plata e lo abbia prelevato.
Da allora fa parte dei ‘desaparecidos’ argentini, e di lui non si è più saputo nulla. Alcune ricerche hanno condotto all’ipotesi che sia stato detenuto nella caserma Campo de Mayo, dove sia poi deceduto. Lo stesso anno verrà uccisa l’altra figlia, Estrella Inés.
Perché così tanto accanimento contro di lui e la sua famiglia? La famiglia Oesterheld era nota per far parte degli attivisti di sinistra, e Héctor era anche una persona molto influente, fondatore di una casa editrice indipendente, Editorial Frontera, creata con suo fratello Jorge.
Le profezie di Héctor Oesterheld sulla militarizzazione ed il cambiamento climatico
In molti leggono diverse profezie nell’opera di Héctor Oesterheld.
In primis, per ciò che accadde in Argentina: l’invasione aliena altro non sarebbe che l’invasione militare, metafora esplicata ancora meglio nell’edizione del 1966, disegnata da Alberto Breccia, dove si fanno riferimenti alle politiche imperialiste statunitensi.
In tal senso, L’Eternauta è un capolavoro di fantascienza, ma anche una metafora delle barbarie dell’oppressione.
E poi c’è un altro risvolto della medaglia: il cambiamento climatico, le caleidoscopiche oscurità che possono avvolgerci da un momento all’altro. Con la sua nevicata tossica in estate, Oesterheld sembra profetizzare un cambiamento climatico sconvolgente. Sebbene nessuno di noi si aspetti una nevicata tossica, ci rendiamo ben conto di quanto il clima sia “impazzito” negli ultimi anni.
Infine, ci sono tutte quelle variabili, largamente esplorate nelle opere post-apocalittiche, in cui all’improvviso la tecnologia ci abbandona e siamo soli e indifesi contro la natura, senza comunicazioni e senza energia elettrica. Ciascuno di noi, durante la visione, è portato a chiedersi: come si sopravviverebbe in uno scenario in cui la nostra tecnologia viene schiacciata e soverchiata da quella dell’invasore o annientata dalla natura?