venerdì, 25 Luglio 2025

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L’eternauta – I misteri e le profezie celati dietro il fumetto e la serie TV

L’eternauta è l’adattamento di Netflix, per la regia di Bruno Stagnaro, di un grande classico del fumetto di fantascienza di Héctor Oesterheld. Si tratta di una serie capace di tenere gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultima puntata, parlo per esperienza diretta.

Ma c’è di più: siamo tutti in ansia in attesa della stagione 2, che è già in preparazione. Eppure, molte ombre si celano dietro questa storia, alcune riguardanti fatti del passato e altre che sembrano aprire una finestra sul mondo che verrà.

L’eternauta: il mistero di Héctor Oesterheld

Parliamo proprio dell’autore del fumetto, Héctor Oesterheld, che pubblicò la storia dell’Eternauta sulla rivista Hora Cero dal 1957 al 1959. Nell’estate del 1976, sparirono nel nulla le sue figlie Beatriz Marta e Diana Irene, e nel 1977 pare che una squadra armata si sia introdotta nella sua abitazione a La Plata e lo abbia prelevato.

Da allora fa parte dei ‘desaparecidos’ argentini, e di lui non si è più saputo nulla. Alcune ricerche hanno condotto all’ipotesi che sia stato detenuto nella caserma Campo de Mayo, dove sia poi deceduto. Lo stesso anno verrà uccisa l’altra figlia, Estrella Inés.

Perché così tanto accanimento contro di lui e la sua famiglia? La famiglia Oesterheld era nota per far parte degli attivisti di sinistra, e Héctor era anche una persona molto influente, fondatore di una casa editrice indipendente, Editorial Frontera, creata con suo fratello Jorge.

Le profezie di Héctor Oesterheld sulla militarizzazione ed il cambiamento climatico

In molti leggono diverse profezie nell’opera di Héctor Oesterheld.

In primis, per ciò che accadde in Argentina: l’invasione aliena altro non sarebbe che l’invasione militare, metafora esplicata ancora meglio nell’edizione del 1966, disegnata da Alberto Breccia, dove si fanno riferimenti alle politiche imperialiste statunitensi.

In tal senso, L’Eternauta è un capolavoro di fantascienza, ma anche una metafora delle barbarie dell’oppressione.

E poi c’è un altro risvolto della medaglia: il cambiamento climatico, le caleidoscopiche oscurità che possono avvolgerci da un momento all’altro. Con la sua nevicata tossica in estate, Oesterheld sembra profetizzare un cambiamento climatico sconvolgente. Sebbene nessuno di noi si aspetti una nevicata tossica, ci rendiamo ben conto di quanto il clima sia “impazzito” negli ultimi anni.

Infine, ci sono tutte quelle variabili, largamente esplorate nelle opere post-apocalittiche, in cui all’improvviso la tecnologia ci abbandona e siamo soli e indifesi contro la natura, senza comunicazioni e senza energia elettrica. Ciascuno di noi, durante la visione, è portato a chiedersi: come si sopravviverebbe in uno scenario in cui la nostra tecnologia viene schiacciata e soverchiata da quella dell’invasore o annientata dalla natura?

Incel e Blackpill: uomini che odiano e uccidono le donne

Dunque proseguiamo la nostra narrazione di un fenomeno molto presente, molto pericoloso e di cui tutti fanno finta di nulla: gli Incel e i Blackpill.

Dovete sapere che nell’ecosistema digitale odierno, costellato di sottoculture, meme e comunità virtuali, esiste un territorio oscuro e poco esplorato che prende il nome di manosphere, popolato da uomini che diffondono teorie maschiliste, misogine e radicali.

La teoria degli Incel

Tra le sue espressioni più inquietanti, spicca la sottocultura degli Incel (involuntary celibates), una comunità composta da uomini che si definiscono “celibi involontari” e che attribuiscono la propria incapacità di instaurare relazioni sentimentali e sessuali a presunte ingiustizie sociali o genetiche.

Per gli Incel, la responsabilità del loro isolamento ricade soprattutto sulle donne, viste come esseri ipergamici, attratti solo da uomini attraenti, ricchi e dominanti, i cosiddetti Chad.

Le donne comuni vengono invece definite Stacy, stereotipate come superficiali e sessualmente selettive. Alla base di queste idee c’è una visione distorta della realtà, in cui parametri come bellezza fisica, status economico e successo sociale determinano il valore individuale. Questo schema è sintetizzato nella teoria della LMS (Look, Money, Status), uno dei mantra ricorrenti nelle comunità Incel.

I Blackpill sono i più disturbati e pericolosi

Ma il fenomeno ha assunto connotazioni ancora più radicali con la nascita della Black Pill, un’estremizzazione nichilista della visione Incel. Secondo i suoi sostenitori, la condizione di inferiorità degli uomini “non desiderabili” è irreversibile e biologicamente determinata. Chi nasce brutto, povero o basso non potrà mai essere amato.

Fanpage è entrata nella tana del lupo ed ha documentato quanto sono brutali e pericolosi questi individui, che chiamano le donne NP: non persone.

I contenuti della Black Pill non si limitano a un culto della disperazione, ma spesso si intrecciano con teorie pseudoscientifiche che giustificano misoginia e suprematismo maschile. Termini come “ipergamia”, “legge della giungla sessuale” o “Dark Triad” (una presunta attrazione femminile per uomini narcisisti e manipolatori) sono utilizzati per dare una patina di razionalità a un discorso violento e sessista.

ATTENZIONE: questo link contiene contenuti forti.

Le aggressioni, gli inneggiamenti ed i precedenti

Purtroppo non sono solo teorie o “ragazzate”.

Nathan Larson, suprematista bianco, ex candidato politico libertario, noto per aver fondato forum incel e pedofili, e per le sue posizioni apertamente pro-stupro e pro-incesto. Arrestato nel 2020 per tentato rapimento, è morto in carcere nel 2022.

Elliot Rodger, che nel 2014 uccise sei persone in California, lasciando un manifesto in cui dichiarava di essere spinto dall’odio verso le donne e gli uomini “di successo”.

Attacchi simili sono avvenuti in Canada, negli Stati Uniti, nel Regno Unito e anche in Italia (Lecce, 2020). In molti di questi episodi, gli attentatori avevano espresso ammirazione per Rodger e motivazioni legate alla vendetta per i rifiuti subiti o al risentimento sessuale.

La gravità del fenomeno ha spinto diverse autorità a classificare alcuni di questi attacchi come atti di terrorismo a matrice incel, evidenziando il potenziale di radicalizzazione estrema generato da queste comunità online.

Chi è papa Leone XIV e qual è stato il suo ruolo nel coprire i preti pedofili

Leone XIV è il primo papa di nazionalità statunitense, nato a Chicago il 14 settembre 1955 e già basterebbe questo a farci storcere il naso, perché nessuno può assicurarci che non ci sia Trump dietro tutto questo.

Ma chi è Robert Francis Prevost? Un uomo di pace? Un missionario? O un altro insabbiatore?

Eh già, perché il suo papato non poteva cominciare peggio: avrebbe aiutato a coprire non un prete pedofilo, ma ben due.

Ecco quali sono i preti pedofili aiutati dal nuovo papa Leone XIV

Per cominciare leggiamo da questo link:

“Altro “illustre”, il card. Robert Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi. Come provinciale degli Agostiniani, «permise a padre James Ray, un sacerdote allora accusato di abusi su minori e il cui ministero era stato limitato dal 1991, di risiedere presso il convento agostiniano di St. John Stone a Chicago nel 2000, nonostante la sua vicinanza a una scuola elementare cattolica. Da vescovo di Chiclayo, tre vittime si sono presentate alle autorità civili nel 2022, dopo che non si era registrato alcun progresso nel loro caso canonico presentato tramite la diocesi. Hanno affermato che Prevost non ha aperto un’indagine, ha inviato informazioni inadeguate a Roma e che la diocesi ha permesso al sacerdote di continuare a celebrare la messa»”.

L’altra situazione riguarda una recente vicenda in Perù, nella diocesi di Chiclayo, in Perù, dove tre donne hanno accusato Prevost di non aver gestito correttamente le loro denunce contro due sacerdoti.

Secondo la diocesi, Prevost avrebbe ascoltato le testimonianze e incoraggiato le donne a rivolgersi alle autorità, ma le vittime sostengono che non sono state mai chiamate a dare la loro versione dei fatti. Inoltre, lamentano l’assenza di supporto psicologico e affermano che la diocesi ha fornito informazioni false riguardo all’archiviazione dell’indagine.

Entrambi i casi riguardano accuse contro sacerdoti pedofili di cui Prevost era responsabile.

La reazione della Chiesa

Leone XIV non ha rilasciato dichiarazioni dettagliate sui casi. La Chiesa, dal canto suo, continua a difendere le scelte di Prevost, sostenendo che non ci siano state irregolarità nella sua condotta.

Nonostante le richieste di indagine da parte di organizzazioni come SNAP (Survivors Network of those Abused by Priests), il Vaticano ha negato ogni responsabilità del nuovo Papa.

Blackpill: il fenomeno pericoloso di cui nessuno vi sta parlando

Avete letto notizie recenti sui Blackpill? No, perché nessuno ve ne parla.

È un fenomeno molto pericoloso ma che tutti stanno sottovalutando.

Stiamo parlando di uomini che odiano le donne, così tanto da ucciderle.

I Blackpill e i fan di Turetta

Prendo spunto da una notizia di questi giorni per intavolare il discorso delle “pillole nere”.

Turetta, tutti sappiamo cosa ha fatto, ha dei fan che vanno in giro a scrivere e proclamare «Turetta modello» e «Capisco Turetta».

Notizia che è stata fatta passare in sordina e a cui qualcuno ha dedicato un trafiletti, perché il padre di Giulia ha dichiarato che vorrebbe parlarci con questi “fan del mostro”.

Ebbene, questi fan di Turetta altro non sarebbero che la comunità delle “pillole nere” che popolano i forum dedicati alla misoginia.

Mi spiego meglio.

Chi sono i Blackpill e cosa c’entra Adolescence

Forse qualcuno di voi ha visto Adolescence su Netflix e quindi ha acquisito dimestichezza con il fenomeno degli incel (da involuntary celibates, ovvero “celibi involontari”).

Rappresentano una sottocultura online composta principalmente da uomini eterosessuali che si percepiscono esclusi dalle relazioni sentimentali e sessuali.

Questa percezione di esclusione è spesso attribuita a caratteristiche fisiche o sociali considerate svantaggiose (come l’aspetto fisico non conforme agli standard di bellezza, la mancanza di successo economico o sociale, e l’assenza di competenze sociali).

Questi individui tendono a sviluppare sentimenti di frustrazione, rabbia e risentimento, soprattutto nei confronti delle donne, ritenute colpevoli del loro rifiuto

Un concetto centrale in queste comunità è la “black pill” (che viene dalla scena di Matrix in cui a Neo vengono offerte due pillole), una visione nichilista secondo cui gli uomini meno attraenti sono destinati all’isolamento sociale e sessuale a vita, senza possibilità di cambiamento.

Questa ideologia può portare alcuni individui a giustificare la violenza contro le donne come forma di “vendetta” per il rifiuto subito .

Le idee promosse da queste comunità possono contribuire a normalizzare la violenza psicologica, emotiva e verbale contro le donne.

Quindi va ad aggravare il problema della violenza di genere a livello culturale.

In alcuni casi, membri di queste comunità hanno compiuto atti di violenza, anche omicidi di massa, motivati dall’odio verso le donne e dalla percezione di essere stati rifiutati

Avremo modo di continuare a parlarne.