sabato, 20 Aprile 2024

L'amore precario

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Tinder: ecco come lo usano alcuni uomini

credits: tuttoandroid.net

Quando manca anche il tempo per il corteggiamento, qualcuno pensa a farci innamorare al posto nostro. Certo nessuno più sgranerà gli occhi quando sentirà parlare delle “dating apps”. Queste sono delle app create per gli smartphone che ci permettono di conoscere gente nelle nostre vicinanze con interessi simili ai nostri. La più in voga del momento è Tinder, nata nel 2012 e, ormai, usata in tutto il Mondo. L’app ha riscosso così tanto successo grazie alla sua semplicità di uso: se una persona ti piace scorri verso destra, altrimenti verso sinistra. Se entrambi avrete espresso una preferenza allora sarete compatibili e potrete iniziare a parlare. Ogni giorno, in tutto il mondo circa 800 milioni di utenti usano Tinder.

Le critiche però non si fanno aspettare perché, di fatto, Tinder, come tutte le altre dating app, favorisce gli incontri casuali e relazioni poco durature. Una ricerca ha dimostrato che gli uomini che si trovano davanti ad una donna meno attraente di come risultava essere nel profilo, allora si sentono in diritto di usarla a loro piacimento. Questo, chiaramente, accadrebbe come una sorta di “punizione” inflitta per aver tradito la loro fiducia.

In un’intervista rilasciata ad un quotidiano britannico, “The Independent”, l’esperta in relazioni Hayley Quinn ha detto: “Le app di incontri come Tinder, spingono gli utenti a esprimere giudizi sull’aspetto fisico di un’altra persona. Tutto ciò è inevitabile, su Tinder, infatti, ci sono milioni di profili che spingono gli utenti a sceglierli solo in base alla bellezza. Quest’abbondanza di possibili incontri da poter fare, creerebbe anche una scarsa volontà di stringersi in un legame amoroso serio e duraturo.”

Lo studio condotto dalla Manchester Metropolitan University, su un campione di utenti uomini che usano Tinder tra la zona di Manchester e Cheshire, ha messo in evidenza quali siano le abitudini e le intenzioni di alcuni utenti. La ricerca condotta dai sociologi ha preso in esame relazioni eterosessuali. Dopo aver presentato i dati raccolti alla conferenza della “British Sociological Association”, la dottoressa Jenny van Hooff ha dichiarato come gli uomini sentano il bisogno di compensare la finta immagine che quella donna aveva dato di sé.

Ha inoltre aggiunto: “Tutti pensiamo che ci stiamo comportando bene e invece siamo un’immagine di noi completamente diversa. Un uomo di 29 anni mi ha raccontato di aver incontrato al bar una ragazza conosciuta su Tinder che era completamente diversa dalle foto postate. Alla fine della serata hanno trascorso la notte insieme ma poi non si sono mai più sentiti.”

Ovviamente non tutti gli utenti uomini hanno questo comportamento e queste intenzioni verso le donne. È bene, però, specificare da subito il tipo rapporto che si sta cercando per evitare qualsiasi tipo di incomprensione. Alex, 31, dentista, fa parte del progetto della Manchester University. Ha dichiarato di aver scritto sul suo profilo informazioni molto chiare: l’unica cosa che cerca è un’avventura di una notte e dopo aver incontrato la partner lui sparisce senza dare spiegazioni perché non ce n’è bisogno.

Il matrimonio è ormai fuori moda?

Il matrimonio è ormai fuori moda?
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“…prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.” Al sentire queste parole di solito le reazioni naturali degli ospiti ad un matrimonio sono due: c’è chi si commuove e sogna il giorno in cui anche lui/lei pronuncerà quella frase, e c’è chi alza gli occhi al cielo aspettando impaziente il momento del rinfresco.

Il matrimonio oggi è diventato fonte di dibattiti costanti tra chi è pro e chi non ne vede la necessità forse perché considerato solo uno speco di denaro da poter investire in altro.

Secondo i dati Istat, nel 2014 sono stati celebrati circa 4.300 matrimoni in meno rispetto al 2013 e sono aumentati i divorzi delle coppie più recenti, che hanno all’attivo circa 10 anni di matrimonio. Le unioni di fatto sono più che raddoppiate dal 2008, superando il milione nel biennio 2013-2014.

La domanda fondamentale quindi è una: perché sposarsi quando è possibile convivere?

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Questo è diventato il dilemma del nostro secolo. Coppie giovani e meno giovani ad un certo punto della loro relazione se lo chiedono sempre, e nella maggior parte dei casi non si riesce facilmente a trovare una risposta che vada bene ad entrambi logorando sempre più l’amore che li lega.

Si parla di “paura dei legami eterni” a vantaggio di legami precari e negoziabili. Di solito non è un rifiuto totale del matrimonio ma una sfiducia nel vincolo stesso. Sfiducia causata sicuramente dalla crisi che si è vissuta negli ultimi anni, non solo economica ma anche dei valori, portata avanti e amplificata dai media che speculano sui fallimenti e sulle sofferenze della vita coniugale.

Il  matrimonio è ormai fuori moda?
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Il matrimonio, senza alcuna distinzione tra religioso o civile, è da molti inteso come una fine, il raggiungimento di uno scopo. Non esiste cosa più errata. Il matrimonio è l’inizio, la scintilla di un fuoco che, se saputo gestire, arderà per anni. È un atto di coraggio senza precedenti perché è la fusione, di due persone che per il resto della loro vita si accompagneranno nei momenti di gioia e in quelli di dolore.

Questo vincolo potrebbe essere paragonato alle montagne russe, fatto di alti e bassi imprevedibili; ma con una persona accanto di cui ci fidiamo e che ci fa stare bene è tutto più facile da superare. Parlate con i vostri nonni, con i vostri genitori, loro fanno parte di quell’epoca in cui le cose rotte si aggiustavano, l’epoca in cui non bastava un litigio e sei mesi per porre fine ad un rapporto.

Il coraggio e il dialogo sono il punto di partenza per capire se la persona accanto a voi potrà essere l’uomo o la donna della vostra vita; per tutta la vita. Non abbiate paura, osate, create quelle belle famiglie che si vedevano una volta, e anche se è vero che i tempi purtroppo sono cambiati non per questo bisogna essere meno coraggiosi.

Volendo parlare anche del “vil denaro”, che al giorno d’oggi sembra non bastare mai voglio farvi una domanda: sapreste rinunciare a qualcosa per vivere una vita insieme alla persona che amate? Se la risposta è si allora state tranquilli, con il lavoro sodo e con i sacrifici, che sono sempre parte della vita in due, vedrete la luce in fondo al tunnel. E poi sappiate che un matrimonio può essere organizzato anche low budget.

Voi siete pro o contro il matrimonio? Ad ognuno il suo. Sappiate però che se siete pro per il 90% dei casi è colpa sua:

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