venerdì, 29 Marzo 2024

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Gli stadi di una telefilm dipendente (FOTO)

Sarà capitato a tutti di accendere la televisione e non trovare niente di interessante da guardare, quindi quale opzione migliore se non vedere qualcosa dal proprio computer di casa? Accade tutto molto velocemente: un consiglio da parte di amici su qual è l’ultima serie più in voga, poi una puntata tira l’altra, e alla fine si scopre di essere diventati un telefilm dipendente.

Non è facile essere un’esperta di serie tv: alcuni impiegano anni per guardare un telefilm, altri una settimana per terminare dieci stagioni di Friends o di Beverly Hills 90210, ma alla fine si finisce tutti nello stesso vortice davanti al pc. Telefilm dipendente non si nasce; ci si diventa.

Devi assolutamente guardarlo

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L’imperativo è d’obbligo. I tuoi amici ti parlano sempre di quella serie tv perché è davvero “fantastica, cool” e non devi assolutamente perderla. Sebbene non sia il tuo genere, più persone te la consigliano e ne parlano, e quindi senti il dovere di iniziarla per non sentirti tagliata fuori dalle loro discussioni.

Vedo solo una puntata

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Inizi a dare uno sguardo al telefilm di cui parlano tutti, ma dopo la prima puntata capisci di aver bisogno di vederne un’altra per decidere se ne sei ossessionata oppure no. Senza accorgertene, ti ritrovi ad aver visto otto episodi in un weekend, e l’idea che l’indomani sia lunedì, ti rattrista. Decidi, perciò, che guarderai una puntata a notte, per poter sopravvivere alla giornata lavorativa. La frittata è fatta: quel telefilm è meraviglioso e ti chiedi come hai fatto fino ad ora a non essertene accorta.

La stalker

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Il terzo stadio è immediato: scoprire quante più cose sulla nuova serie tv che stai seguendo con passione. Controlli se esiste una pagina ufficiale dello show, e quando scopri che anche gli attori protagonisti stanno insieme nella vita reale, non puoi credere di guardare un telefilm così perfetto. Anche i tuoi social media iniziano a cambiare: i tuoi account si riempiono di frasi tratte dalla serie tv in questione, quando fai amicizia la prima cosa che chiedi è “Quante serie tv segui?”

Vita sociale, questa sconosciuta

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Il quarto stadio generalmente colpisce la vita sociale. Quando i tuoi amici, quelli babbani che non accendono il computer, ti chiedono se puoi uscire con loro, la tua risposta sarà: “Scherzi, devo recuperare le serie tv in arretrato!” A volte sei combattuta non sapendo se guardare un altro episodio di “Game of Thrones” per sapere se il tuo personaggio che ami è sopravvissuto, oppure decidere di fare una doccia.

Tutte le belle cose devono finire

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Inevitabilmente, sai che il tuo telefilm giungerà alla fine, quindi per far sì che la sua morte sia meno indolore, decidi di fare una maratona prima del tragico series finale. Dopo aver visto l’episodio, sei triste ma felice allo stesso momento, perché realizzi che non potevi desiderare di meglio: il tuo telefilm è la perfezione assoluta. E poi arriva la fase della depressione: è finito tutto.

L’accettazione

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Il telefilm che amavi si è concluso. Nessun’altra serie potrà colmare quel senso di vuoto. Improvvisamente sai cosa hanno provato Bryan Adams e Mel C felt quando scrissero la canzone “Baby When You’re Gone.”

La vita va avanti

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Mentre sei ancora nell’elaborazione del lutto, i tuoi amici iniziano a parlare di quest’altro telefilm che ti fa accapponare la pelle, perché sai che nessun altro potrà rimpiazzare la tua serie tv preferita. Ma dentro di te sai che hai bisogno di andare avanti, quindi, con riluttanza, premi play e inizi un nuovo telefilm. Di nuovo ricadi nel vortice e concludi che è stato meraviglioso guardare la prima puntata.

É in quest’ultima fase che una telefilm dipendente riconosce di aver bisogno di aiuto. Niente paura: ci sono delle persone pronte ad aiutarti, ma tutto dipenderà da voi.

Apre il bar a tema Harry Potter (FOTO)

photo credits: tuttacronaca

Chi ha sognato insieme ad Harry Potter, tra le pagine avventurose dei suoi sette libri e le scene avvincenti di tutti i suoi film, non potrà che esultare per l’apertura di un bar che vede protagonista indiscusso il celebre mago.
Il bar a tema si trova in Canada, a Toronto per la precisione ed è curato nei minimi particolari. Un vero e proprio tuffo tra i simboli e i sapori del mondo magico del bambino che è sopravvissuto.

Il locale, che prende il nome di The Lockhart, sembra un laboratorio chimico innovativo, con un tocco magico e medioevale. All’ingresso, pronto ad accogliere i clienti, su un’intera parete c’è il simbolo dei doni della morte.
L’intero locale, invece, è pieno di riproduzioni e stampe del patronus di Harry, ovvero un cervo. Dalle pareti, ai sottobicchieri, passando per i tavoli, questo animale viene presentato continuamente nel bar.

Tra le varie pozioni e gli elisir che si possono consumare in questo bar, non manca la fantasia nei nomi e nella maniera di servire da bere ai clienti.
Lo Shacklebolt, prende il nome dal famoso Auror, ed è il cocktail della casa. Contiene rum, cannella, anice e zenzero.Il Botanist, invece, ha il sapore di cetriolo e lime.
Se volete bere qualcosa di più forte, orientatevi verso il jalapeño death: un cocktail creato per i mangiamorte, servito in una bottiglia di vetro a forma di teschio.
Se siete in compagnia di più persone che preferiscono la stessa bevanda, optate per un calderone magico pieno di ghiaccio.
Non tralasciate poi, che i proprietari sono due affascinanti maghi, decisamente più affascinanti di Madama Rosmerta. Portate con voi una provetta di Amortentia.

L’amicizia è eterna se dura più di 8 anni

L’amicizia vera, quella che dura una vita, esiste? Sì, ma solo se resiste alla “crisi” dell’ottavo anno. Se infatti per i matrimoni al settimo arrivano i problemi e la necessità di riconferme, per le amicizie la resa dei conti arriva dopo 8 anni.

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Una docente di sociologia della University of Texas, Chandra L.Muller, ha confermato attraverso uno studio che quando un’amicizia supera gli otto anni allora sarà eterna. Per confermare questa tesi la dottoressa ha analizzato ben 7600 coppie di amici di età compresa tra i 16 e i 58 anni, ne ha analizzato le storie, soffermandosi sui risvolti, i litigi e gli eventuali allontanamenti. Il risultato, nel 93% dei casi, è stato che dopo gli 8 anni di amicizia, i dissapori tendono a diminuire drasticamente e il rapporto si cementifica.

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La dottoressa che ha svolto la ricerca sostiene che è importante soprattutto il tempo per poter coltivare la sincerità in un rapporto di amicizia. “La prova del tempo è fondamentale per cementare un rapporto sincero di amicizia – spiega la Mullerdello studio è emerso come 8 anni sia il tempo naturale di valutazione. Passato questo l’amiciza può dirsi definitivamente approvata ed assimilata”.

Quindi, le amicizie che sopravvivono oltre l’ottavo anno registrano poi un netto calo delle incomprensioni e delle discussioni e per gli studiosi questo dimostra che è questo il lasso di tempo necessario per valutarsi reciprocamente e per conoscere pregi e difetti del proprio amico. Allora se si supera l’ottavo fatidico anno, allora sarà per sempre.

L'amicizia è eterna se dura più di 8 anni

Non sempre l’amicizia è sincera o eterna. Molte volte le divergenze caratteriali distruggono i rapporti, lasciando amarezza e tristezza. Ci sono troppi esempi di persone che si conoscono, si frequentano, ridono, parlano, stanno insieme, si confidano tutto ed improvvisamente, per una piccolo dissidio, non si frequentano più.

L’amicizia, con la A maiuscola, non è certamente facile da trovare, anzi è piuttosto complesso perché si tratta di un sentimento molto sfaccettato e profondo. Però, come dice anche il detto: “Chi trova un amico, trova un tesoro”.

5 rimedi per gestire un compagno poco affettuoso

Sogniamo la storia perfetta nella quale lui è bello, ricco, dolce, comprensivo e disponibile. Peccato che nella realtà è già tanto se ha un lavoro e ancora tutti i capelli in testa.
Spesso sento discorsi di amiche alle prese con un fidanzato disattento, superficiale, e a volte addirittura disamorato.
Mi sento di capirle, dal momento che anche io sono passata per la ‘no love zone‘, ovvero quella striscia sottile della nostra vita in cui camminiamo mano nella mano con uno stronzo. O meglio: lui cammina avanti, e noi lo inseguiamo.
Innamorarsi di qualcuno che dimostra affetto in stile Maria De Filippi nella prima edizione di Amici (non il talent, ma il talk show), prima o poi capita a tutte. Il problema vero è: ‘Come comportarsi? Cosa fare per migliorare la situazione?’
Le risposte sono poche, anche perché forse non sarebbe giusto pretendere di cambiare qualcuno solo per una nostra personale esigenza.
Credo di avere provato dei sentimenti per l’uomo carogna, e anche se credo sia meglio abbandonare la nave, forse qualcosa si può tentare per migliorare la situazione.

Scoprire le cause

Gli anaffettivi non dovrebbero riprodursi, in modo da non contaminare le generazioni future con il gene dell’indifferenza.
Ma c’è una bella differenza tra chi non dimostra amore perché ha avuto dei problemi e chi lo fa solo perché è uno stronzo.
Nel primo caso bisogna essere comprensive e dare del tempo al nostro compagno senza pressarlo: sentirsi rassicurato lo aiuterà ad aprirsi e a dimenticare gli episodi sgradevoli che lo hanno colpito in passato.
Nel secondo caso, invece, il rimedio più efficace sarebbe la frusta: ma noi siamo delle signore, per cui seguiremo le indicazioni riportate di seguito.

Non calcolarlo

Una volta ho memorizzato il nome del mio ex sul cellulare come ‘cuore di pietra‘. Per mesi non mi aveva chiamata perché un egoista senza eguali: io piangevo nella mia camera, pensando alla maniera più dolce per lasciarmi morire, e lui se la spassava alla grande andandosene in giro a fare baldoria.
Con uno così la prima regola è non calcolarlo, dare l’impressione di vivere a prescindere da lui e di essere forti al punto da sopravvivere a una ipotetica rottura.
La regola numero due è: essere indipendenti, non contare su di lui e fare affidamento solo sulle proprie possibilità.
Quando lo stronzo di turno smetterà di farsi sentire per qualcuno dei suoi capricci, saremo più preparate di quelle che vivono in funzione del proprio ragazzo: sulla mia pelle ho sperimentato che la vita continua, e che sta a noi decidere di viverla degnamente.

Farlo ingelosire

Il cretino patentato vuole atteggiarsi alla Mr.Big, ovvero fare il misterioso e permettersi di cercarti quando gli pare.
Per lui dimostrare affetto è peggio che andare dal dentista, e le effusioni sono cose che non gli interessano.
Se si tratta di uno stronzo convinto è bene creargli dei turbamenti, ovvero dargli l’impressione di poterlo sostituire in qualsivoglia momento.
Dovrete fargli capire che se lui ha l’emotività di un rinoceronte, voi non avrete scrupoli nel cercarvi qualcun’altro.
Se il vostro compagno è simile alla categoria a cui io mi riferisco, vedrete che non batterà ciglio. Al contrario continuerà a sentirsi il centro dell’universo, e si accorgerà di voi solamente quando ve ne sarete andate.

Provare a dargli più affetto del dovuto

Non me la sentivo di scrivere solo male e di essere catastrofica, perché è vero anche che con l’amore si può risolvere tutto. Ma io sono decisamente impaziente, e arrivare al terzo tentativo è già una grossa impresa. Nei miei ricordi di quando ero una crocerossina patetica cercavo di darmi al mio Lui più del dovuto, in tutti i sensi. Ma un uomo più duro della scorza del parmiggiano stagionato 24 mesi non vuole i grattini, gli viene l’orticaria. Io però vi dico di provarci, ben consapevole del fatto che un rapporto è come un vestito: se non ci calza a pennello è un disastro.

Lasciarlo

Gli animi aridi sono difficili da irrigare, e in alcuni ci vorrebbe solo un miracolo.
Io credo che un uomo debba starci alla perfezione, come l’abito da sposa che sogniamo sin da bambine. Difficilmente otterremo qualcosa da un uomo che non ci ‘sente’ fino in fondo.
Io dico che più che perdere tempo a correre dietro a insegne inutili, sarebbe meglio concentrarci su progetti e persone più concrete. So che può sembrare semplice dirlo a parole per qualcuno che non vive (più) un certo disagio, ma se c’è qualcosa che ho imparato dalla vita è che, come dice il buon Tiziano Ferro, il sole esiste per tutti.