giovedì, 18 Aprile 2024

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Il foto racconto dei Mondiali 2014

Credit: news.fidelityhouse.eu

Nonostante l’Italia sia ormai a casa, la parola d’ordine rimane Mondiali.

E Mondiali per qualcuno vuol dire solo sport, solo calcio o “non ne capisco niente del fuorigioco”.
Per altri invece è molto di più. Sono sensazioni ed emozioni, quasi da farfalle nello stomaco. E non importa se non gioca la tua nazionale, i brividi e l’adrenalina te li danno anche i rigori tra Brasile e Cile, e poi si festeggia lo stesso per la vittoria di Neymar e i suoi, o si rimane con l’amaro in bocca per quella traversa di Pinilla, “ad un centimetro dalla gloria”.
Mondiali è anche questo: due facce della stessa medaglia, impersonificate dalla disperazione o dall’euforia dei tifosi.
È ciò che non ti aspettavi: l’immediata eliminazione dei vecchi campioni quando in gioco rimangono nazioni che neanche ti ricordavi esistessero. È una birra con gli amici, e che nessuno fiati quando qualcuno tira in porta. È bandiere appese alle finestre di tutte le case, è riscoprirsi popolo.
Ma Mondiali vuol dire anche molto più di questo, vuol dire amore e passione.

E in attesa delle partite dei quarti di finale, lasciamo vagare i nostri ricordi nei momenti più belli di questa “copa do mundo”.

[Credit photo: Repubblica.it]

Quanti anni vivremo? Lo svela un selfie

Credits photo: tecnoandroid.it

Una delle poche incognite della vita, ovvero quanti anni vivremo, sta per essere sciolta. Merito dei selfie, gli autoscatti social che riempiono le nostre giornate.
Grazie all’avanzamento delle tecnologie, scrive il “Washington Post”, sarà sempre più immediato attraverso un’attenta analisi del viso fare una stima degli anni di vita.

Il progetto che coniuga selfie e stima degli anni di vita si chiama Face my age e punta ad analizzare un database mondiale di 20.000 selfie.
Sappiamo che alcune persone tendono a invecchiare più rapidamente di altre“, ha detto Jay Olshansky, biodemografo dell’University of Illinois (Chicago), che sta lavorando al progetto “E sappiamo anche che i figli delle persone che invecchiano più lentamente tendono a vivere più a lungo di altre“.

Guance, labbra, occhi, rughe: tutto nel progetto di Olshansky verrà passato in rassegna attraverso la scansione dei selfie. L’età dimostrata verrà poi calcolata con un complesso sistema di algoritmi che interagirà col database e immensi archivi statistici.

Banditi sorrisi, espressioni strane o ancora make up: per rientrare in Face my age bisogna non camuffare in alcun modo il proprio volto. “Immaginate di prendere il vostro iPhone, farvi un selfie, inviarlo sul nostro sito, e scoprire che i vostri occhi sono quelli di un cinquantenne e le labbra quelle di un settantenne“, ha detto Olshansky al Washington Post.

Lo studio dei volti non è qualcosa di nuovo: è stato utilizzato spesso infatti in ambito criminale o ancora per ipotizzare la crescita di bambini scomparsi. Ora però ad essere particolarmente interessate all’argomento sono le compagnie assicurative, che ovviamente iniziano a prefigurare un nuovo sistema per il calcolo dei premi.

E se la tecnologia arriva a dirci quanti anni vivremo, un lato positivo c’è: poter cambiare delle abitudini insane di vita, prima che sia troppo tardi.

Madame Tussauds rinnova gli abiti reali di William e Kate (FOTO)

Credits photo : dailymail.co.uk

Come realizzare il sogno di farsi fotografare con il Duca e la Duchessa di Cambridge, pur non avendo nelle vene sangue blu? Prenotando un volo per Londra e recandosi presso il museo delle cere di Madame Tussauds.

Le statue dei due reali sono state installate due anni fa, con gli stessi abiti, ovviamente riprodotti alla perfezione fino all’ultimo centimetro di stoffa e curati anche nel più piccolo dei dettagli, che William e Kate indossavano durante l’annuncio delle loro nozze. Chi è già stato al museo qualche tempo fa potrebbe però trovare la coppia un po’ cambiata.

Credits photo : upi.com
Credits photo : upi.com

Che l’abito azzurro con decollete nere di Kate, con capelli mossi sulle spalle, e il completo classico con un tocco di colore dato dalla cravatta di William abbiano annoiato? Probabilmente questo sarà stato il pensiero del manager di marketing del museo, visto il restyling decisamente glamour riservato alle due statue. William e Kate, così come tutta la famiglia reale, sono da sempre un’attrattiva ed una tappa obbligatoria per chi visita Londra.

Credits photo : newburytoday.co.uk
Credits photo : newburytoday.co.uk

Kate è stata vestita con un abito lungo di seta turchese firmato Issa London, incrociato sul punto vita e con un’elegante scollatura, impreziosito poi intorno al collo da pietre luminose dorate e turchesi che richiamano il colore dell’abito. Lk Bennet firma pochette e scarpe, che data la lunghezza del vestito purtroppo non si vedono. I capelli sono lasciati sciolti e mossi su un lato della spalla. Per William invece un elegantissimo completo nero con giacca a doppio petto e papillon firmato Gieves e Hawkes.

La coppia reale, quella vera, è stata tenuta costantemente informata circa i lavori sulle nuove figure, ma quello tra Madame Tussauds e i reali londinesi è un rapporto che dura da ormai 180 anni, da quando cioè il museo inglese installò la sua prima statua.

Le statue di William e Kate sono poste nella zona reale insieme agli altri componenti della famiglia, la Regina, il Principe di Galles e il Principe Harry. Quando Duca e Duchessa vedranno le loro bellissime riproduzioni, ci resteranno anche questa volta “di cera” ?

Dimmi come tieni la sigaretta e ti dirò chi sei (FOTO)

Sono sempre di più le persone che al giorno d’oggi fumano e hanno fatto della sigaretta un oggetto essenziale nella propria vita, sebbene sia qualcosa di assolutamente dannoso per la salute.
Per alcuni il fumo è proprio un vizio, per altri invece è qualcosa di occasionale, mentre per altri ancora la sigaretta è uno sfogo, un antistress o un momento di pausa dopo il caffè.

Negli anni trenta, la sigaretta era considerata dalle donne un oggetto di ribellione alla sottomissione dell’uomo, ma allo stesso tempo l’atto di fumare era visto come un gesto sensuale con cui ammaliare gli uomini.

Nel 1953, lo psicologo William Neutra, osservando il modo in cui uomini e donne erano intenti nell’atto di fumare, ha realizzato un particolare studio sul modo in cui viene tenuta la sigaretta fra le dita, e ogni modo esprime uno stato d’animo e una personalità precisa.

Insicura

Tenuta tra due mani per timore di perderla secondo il dottor Neutra la sigaretta insicura è tipica delle donne.

Annoiata

La sigaretta tenuta verso l’alto tra l’indice e il pollice è tipica della donna annoiata, concentrata sulla stretta dell’oggetto per non sbadigliare durante la conversazione.

Intellettuale

Retta alla base tra il dito indice e il medio è tipica dell’uomo riflessivo e intellettuale.

Inaffidabile

Diffidate da chi tiene la sigaretta rivolta il basso e stretta con tutti i polpastrelli delle dita a eccezione del mignolo. Secondo la ricerca del dottor Neutra, l’uomo che impugna la sigaretta in questo modo è inaffidabile.

Testarda

Tipica dell’uomo testardo e determinato è la sigaretta rivolta all’ingiù e tenuta sola dai polpastrelli del pollice e dell’indice.

Amichevole

Sempre secondo lo studio, se la persona in questione tiene la sua sigaretta verso l’interno e con le dita della mano aperte allora è un tipo amichevole.

Pessimista

Il pessimista tiene la sigaretta verso il basso e con molta cautela.

Sognatore

Tenuta con noncuranza è tipica del sognatore sempre la testa tra le nuvole.