venerdì, 26 Aprile 2024

Costume & Società

Home Costume & Società Pagina 724
Notizie e tendenze sulla società, sul costume, sull’opinione pubblica e sul cambiamento generazionale

Italia: pessimi risultati sulla libertà di stampa

credits photo: lastampa.it

Un’altra brutta notizia per l’Italia: perde quattro posizioni nella classifica di Reporters sans Frontieres (organizzazione francese), sulla libertà di stampa nel 2016, scendendo dal 73esimo posto del 2015 al 77esimo. La classifica è stata stilata su un totale di 180 Paesi, e, il motivo principale che avrebbe influito sul peggioramento, sarebbe che dai 30 ai 50 giornalisti sarebbero sotto protezione della polizia per minacce di morte o intimidazioni. Sono stati 
presi in considerazione anche i procedimenti giudiziari per i giornalisti che hanno scritto sullo scandalo Vatileaks
In poche parole, i giornalisti in maggiore difficoltà in Italia sarebbero quelli che si occupano di inchieste su corruzione e crimine organizzato. L’Europa è il continente in cui i media sono più liberi.

Da quando Rsf (Reporter senza frontiere) nel 2002, ha cominciato, a elaborare la sua classifica mondiale, l’Africa ha per la prima volta mostrato una situazione migliore di quella dell’America. Infatti, si colloca dietro l’Europa superando l’America, colpita dalla violenza crescente contro i giornalisti in America latina, mentre l’Asia continua ad essere il continente peggio valutato. Invece, il Nord dell’Africa e il Medio Oriente sono le zone del mondo in cui i giornalisti sono sottoposti a difficoltà di ogni tipo per esercitare il proprio lavoro.

Dei 180 Paesi in classifica, la Finlandia continua ad essere quello con le migliori condizioni di lavoro per i giornalisti, in cima alla classifica dal 2010; al secondo posto l’Olanda, che guadagna due posti, e al terzo la Norvegia, che ha perso la seconda posizione.

In base alla classifica dell’organizzazione, la Turchia, ha perso due posizioni rispetto al 2015, si trova quindi al 151esimo perché considerata un Paese in cui è molto difficile fare informazione. Secondo RSF, ciò è dovuto alla difficile situazione politica e civile che sta vivendo il Paese. Una situazione che potrebbe addirittura peggiorare nel caso in cui non vengano prese controminsure adeguate.

Qui la classifica ufficiale.

Da qualche parte, lì sul web, c’è la tua anima gemella

L’estate è la stagione del divertimento, del mare, del sole, delle avventure, degli amori che nascono al tramonto in spiaggia e non finiscono più. Ed è proprio d’estate che all’anima gemella ci crediamo un po’ di più. Tanto che la cerchiamo, in ogni luogo e in ogni momento. Ma il miglior mezzo che abbiamo a disposizione oggi, resta il web, che tra social e siti d’incontri, pone la distanza di un click tra te e l’amore vero. E difatti si verifica un incremento nelle iscrizioni e nell’utilizzo di siti di incontri proprio nei mesi che vanno da giugno a settembre.

Così crei il tuo profilo, accedi e inizi a cercare tutte quelle affinità che magari a primo impatto in un bar non riusciresti a cogliere. Motivo per cui secondo gli esperti di Aristofonte.com, un sito d’incontri aperto a utenti di tutte le età, le relazioni instaurate attraverso questo genere di siti, dell’amicizia all’amore, risulterebbero più solide e durature. “Nelle coppie che si sono conosciute online il livello di soddisfazione è più elevato perché la rete offre maggiori possibilità di selezionare il partner più affine e lo schermo del computer aiuta ad essere se stessi, più aperti e diretti“, spiegano i gestori del sito.

E a parlare chiaro è il 6% di divorzi tra gli utenti di queste piattaforme, contro una percentuale molto più alta di separazioni nelle relazioni create tradizionalmente. “La ricerca, lo scambio di e-mail, il sentirsi al telefono, la conoscenza: sono questi i passi per consolidare un rapporto inizialmente virtuale, che sempre più spesso si trasforma in una vera storia d’amore“, concludono i responsabili di Aristofonte.com.

Al gusto della scoperta, si antepone dunque la voglia di certezze, il colpo sicuro, il conosciuto. Scopri cosa fa per te e poi scegli, la tua anima gemella è là fuori, sul web o in un bar.

Facebook filtra le notizie scegliendo solo le più ‘degne’?

Credits photo: ilgiornale.it

Il bello dei social network è proprio la velocità con cui permette di condividere notizie senza filtri. Molte volte sono gli utenti che, come dei reporter improvvisati, descrivono ciò che succede nel mondo. Ma che accade se anche Facebook decide di selezionare solo le notizie che ritiene degne di essere condivise?

Qualche tempo fa un rapporto ha affermato che alcuni lavoratori del settore ‘Trending Topics’ di Facebook avevano l’incarico di ‘seppellire’ delle notizie, in particolare quelle conservatrici, e di dare visibilità invece ad altre. Facebook ha negato l’esistenza di questo tipo di lavoro e ha sottolineato l’esistenza di prove che supportassero questa teoria, ma in alcune persone è rimasto il dubbio.

Insomma si tratterebbe di un Facebook mediato, con molti pregiudizi alla base. La realtà non è come quella descritta, però un fondo di verità c’è. Infatti, seppur non ci sono persone che, per conto di Facebook, decidono di dare rilevanza ad una notizia piuttosto che ad un’altra, alcuni algoritmi decidono cosa è di tendenza e cosa invece non è ‘degno’ di essere popolare. Questi algoritmi, in passato, secondo alcuni hanno dato rilevanza a notizie ed eventi di un certo tipo invece che ad altri. Ad esempio, gli eventi che riguardano i matrimoni o comunque qualcosa di molto personale avrebbero la priorità su quelli che parlano di educazione o di argomenti di carattere generale.

In realtà non c’è nessuna prova che questo sia vero e niente può confermare ciò che alcuni utenti dicono di aver notato. La maggior popolarità deriva da un maggior coinvolgimento delle persone. Accade così che gli eventi personali, come un matrimonio o una festa di compleanno, che raccolgono la partecipazione di amici e parenti, superano quelli di interesse generale in commenti e condivisioni. In questo modo l’algoritmo di Facebook li percepisce come interessanti e gli conferisce rilevanza.

Giornalismo italiano: come interpretare un tg

Giornalismo italiano

Giornalismo italiano: come interpretare un tg nell’era della formazione di parte.

Come dovrebbe essere l’informazione: neutrale, libera, ovvero dovrebbe raccontare i fatti così come sono successi. E invece?

In Italia questo tipo di informazione è decisamente utopica. Basta guardare i tg per capirlo e oggi vi s’insegna ad interpretarli.

Giornalismo italiano: come si scelgono le notizie

Qual è la differenza fra un tg ed giornale? Il tg da un numero ristretto di notizie per cui deve fare una scelta mentre il giornale ne da svariate.

Mettiamo che la notizia più in rilievo sia l’omicidio di due ragazze italiane: una ad opera di un immigrato ed una ad opera di un italiano, il tg può dare scegliere di dare più rilievo ad una piuttosto che all’altra e questo determina una scala di valori negli spettatori. Se ad esempio si da maggiore rilievo all’omicidio compiuto dall’immigrato, lo spettatore non lo recepirà alo stesso livello di quello da parte dell’italiano.

O mettiamo un furto in una villa ed il furto in un condominio, se la seconda viene scartata in favore della prima, lo spettatore sarà portato a pensare che abbia più importanza.

Le notizie vanno poi raggruppate: politica, cronaca, cultura e via dicendo. Qual è l’ordine? Quali domande si vogliono far sorgere nello spettatore? Quali argomenti si vuol far intendere come prioritari? Più cronaca nera uguale a maggiore domanda di sicurezza ed ordine. Molta cronaca rosa? Un espediente per distrarre i cittadini dai problemi del Paese.

Giornalismo italiano: l’ordine e la durata

L’ordine con cui vi vengono proposte le notizie non è casuale, la prima notizia è quella che deve essere percepita come più importante, quindi magari una dichiarazione politica a scapito di un omicidio o di una guerra.

Se la notizia dura poco ha un breve impatto e se invece viene trascinata per le lunghe può voler rafforzare un determinato sentimento o mettere in difficoltà una certa parte politica.

Giornalismo italiano di parte

Come capiamo se un tg propende per un partito piuttosto che per un altro?

Ecco i punti chiave per capirlo:

  1. quanto spazio è dedicato al partito?
  2. La notizia è presentata positivamente o negativamente?
  3. Parla solo lo speaker o ci sono anche immagini, filmati ed interviste? Più la notizia è veloce e scarna e minore è la buona impressione che si vuol dare di essa.

Quindi in pratica quando guardate un tg non limitatevi ad ascoltarlo ma analizzate il modo in cui vi vengono presentate le notizie, capirete così come il tg cerca d’influenzare le vostre idee.