venerdì, 19 Aprile 2024

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William e Kate, possibile trasferimento in vista

telegraph.co.uk

Dopo la ristrutturazione di un appartamento a Kensington Palace – avvenuta lo scorso autunno – la duchessa di Cambridge, Kate Middleton, sembra intenzionata a voler lasciare con marito e figlio al seguito la dimora regale per trasferirsi ad Anmer Hall.

La casa di campagna della famiglia reale è stata il regalo di compleanno che la regina Elisabetta ha fatto al nipote William per il suo trentesimo compleanno. Situata a 100 miglia da Londra, Amner Hall sembra davvero il luogo ideale dove poter allevare il piccolo George e i suoi futuri fratellini: immersa nel verde, nella pace e nel silenzio più assoluti, ampia e spaziosa quanto basta per vivere in serenità e tranquillità con la propria famiglia.

C’è chi mormora che la scelta di Kate non sia stata del tutto casuale, ma che anzi sia un netto e chiaro richiamo alle sue origini borghesi che la portano a non essere ancora del tutto abituata ai ritmi frenetici e all’assalto continuo dei paparazzi.

Certo è che se la famiglia reale che ha riportato in auge la fama e la popolarità del nome dei Windsor si dovesse spostare da Londra, si creerebbe la difficoltà di partecipare ai vari impegni ed eventi di palazzo.

Ma se la forse mamma per la seconda volta Kate – a dire dei rumors aspetterebbe due gemelli – e papà William hanno davvero deciso questo trasferimento nella tenuta di campagna della royal family non si può fare altro che plaudere ed approvare la loro scelta che faciliterà e migliorerà anche la vita del piccolo George e dei suoi fratelli.

Chiellini-Suarez: ecco tutte le parodie del morso sul web (FOTO)

Facebook

L’eliminazione dell’Italia dai Mondiali 2014 è stata commentata da tutto il web: stati, tweet, foto, rabbia e tanta delusione. Ma c’è qualcosa che ha davvero fatto impazzire tutti. Il morso Chiellini-Suarez ha scatenato i social: parodie, montaggi, photoshop e tanta ironia per uno dei momenti più brutti e vergognosi di questa World Cup.

Chiellini-Suarez: ecco tutte le parodie del morso sul web (FOTO)

È stato l’episodio più commentato e criticato della partita, tra espulsioni, cambi, sofferenza e irrazionalità. Colpa dell’arbitro, colpa di Prandelli, colpa della squadra? Ai posteri l’ardua sentenza, per il momento godiamoci con sana ironia e un po’ di leggerezza le parodie più belle del morso di Suarez a Giorgio Chiellini durante Italia-Uruguay.

L’amore ai tempi del telefono

L’amore dell’attesa, quello in cui non ci si staccava dal telefono di casa fino a quando non si sentiva la voce dell’innamorato. La cornetta del telefono, nostra amica e confidente, compagna di gioie e dolori telefonici, quella di cui conoscevamo ogni piccola caratteristica, visto che ci passavamo ore accanto, aspettando la fatidica telefonata del fidanzato.

L’appuntamento telefonico

Quando ci si sentiva con il proprio fidanzato sul telefono di casa c’erano i fatidici appuntamenti telefonici, “ci sentiamo alle 21”, per evitare che i genitori potessero rispondere e fiondarsi così sul telefono fingendo fosse solo un’amica. Quell’appuntamento, che se mancato, cominciavano i drammi interiori: “Chissà cosa sarà successo”, “Se ne sarà dimenticato”, “Magari è con un’altra”. Ed ecco che la nostra mente diventava un vivaio di idee, da fare invidia al miglior sceneggiatore di Hollywood, invece lui era a fare la partita di calcetto con gli amici o immerso in una finale a PES.

Non c’era modo di rintracciarli o scrivergli su whats app. Si poteva solo fare una piazzata sotto casa o chiamare Chi l’ha visto. Quando ci si sentiva o si ci rivedeva, inizialmente c’era tutta la ramanzina, perché si sa, noi donne siamo chiacchierone, ma agli uomini, certe volte, bisogna estorcergli anche i monosillabi. Questo è l’eterno scontro maschile-femminile. Le donne parlano, parlano, ma non a vanvera: si aprono, rivelano i loro sentimenti, e loro invece niente, stanno in silenzio, o al massimo annuiscono e nemmeno comunicano in altro modo.

amore-distanza

La dolce attesa della telefonata

Quell’attesa rendeva ancora più dolce quel momento, soprattutto se la relazione era a distanza. Attimi che rendevano felici le coppie, perchè non esisteva tutto questo eccesso “telefonico” di oggi. Anche se si ci chiama ogni mezz’ora, questo non fa altro che evidenziare una sostanziale incomunicabilità tra uomini e donne, accentuata e anche causata dai nuovi mezzi di comunicazione, smartphone&co, e dall’eccesso di utilizzo che ne facciamo. Insomma, la mania dei connect people è la vera tomba dell’amore di oggi, perché bastavano anche 10 minuti o un’ora al telefono con il fidanzato per andare a letto felici, sognando l’amore eterno.

amori al telefono

La bolletta salata

Chi non ha mai fatto recapitare a casa una bolletta del telefono salatissima, in nome dell’amore? Ecco, la bolletta del telefono era un problema, soprattutto per i genitori, alle prese con i figli innamorati, pronti a prosciugare il patrimonio familiare per le tenere chiacchere tra innamorati. Non esistevano tariffe all inclusive, minuti infiniti e altri stratagemmi per la telefonia. A questo problema, si aggiungeva quello dell mille spiegazioni: “chi chiami?” “quanto tempo stai?” e il famoso slogan di una nota pubblicità “mi costi, ma quanto mi costi?”, che effettivamente non aveva tutti i torti.

Il telefono a gettoni della cabina telefonica

cabina telefonica

Menzione d’onore per il telefono a gettoni, con le cabine telefoniche in giro per la città. Come dimenticare le schede, quelle da 2000 lire o da 10000 lire, che erano il top d’estate per sentirsi con il fidanzato durante le vacanze e soprattutto, quelle file chilometriche alla cabina in attesa di quei pochi minuti con l’amato. Si consumavano talmente tante schede, che ci fu il boom della collezione delle schede, alcune davvero introvabili.

Conclusioni

Quanto l’evoluzione del telefono ha cambiato i nostri costumi e le nostre abitudini, anche in amore, è sotto gli occhi di tutti. Ripensiamo con nostalgia ai nostri primi amori e a come le loro voci al telefono ci hanno fatto battere il cuore.

Alla prossima puntata di “L’amore ai tempi del…“.

#dilloconunacanzone, sulle bottiglie di Coca-Cola arriva la musica

Questa canzone mi fa pensare a te. Quante volte l’abbiamo detto? E soprattutto quante volte una canzone ci ha aiutati a fissare un momento, a rappresentare uno stato d’animo?
Ci ha pensato la Coca- Cola a trasformare il binomio emozioni- musica in una campagna social con l’hashtag #dilloconunacanzone.
Al via oggi, l’azione Coca- Cola mette alcuni tra i più bei titoli e relative frasi di canzoni sulle etichette delle bottiglie di Coca-Cola.
Non solo le hit del momento, ma anche brani storici italiani e stranieri. E così da Alex Britti ai Black eyed peas, da Gloria Gaynor a Carmen Consoli, Coca- Cola e la Universal Music- in partnership per questo progetto- hanno pensato proprio a tutti i gusti musicali.

Se l’anno scorso la mania era ritrovare su lattine e bottiglie il proprio nome e postarlo prontamente sui social, quest’anno l’attenzione si sposta sulla comunicazione delle emozioni. Cambia il contenuto, quindi, ma il messaggio è chiaro: Coca-Cola sceglie di rendere partecipe il pubblico, “rinunciando” al brand. La parola chiave sembra essere, ancora una volta, immedesimarsi nel prodotto.

L’anno scorso, con la campagna Condividi una Coca-Cola abbiamo sostituito il leggendario logo su lattine e bottiglie con nomi di battesimo, per ringraziare tutti coloro che da sempre amano il marchio e i suoi prodotti, perche’ sono proprio i suoi fan i veri protagonisti e artefici del successo dell’azienda” ha dichiarato Fabrizio Nucifora, direttore Marketing Coca-Cola Italia all’AdnKronos.

Quest’estate sulle etichette delle bottiglie metteremo i testi delle piu’ belle canzoni italiane e straniere, per invitare a liberare le proprie emozioni attraverso la musica e a comunicarle agli amici, a condividerle con il mondo, come cerchiamo di fare da oltre 125 anni“, ha concluso Nucifora.