giovedì, 28 Marzo 2024

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Mondiali 2014, Inghilterra-Italia: Marchisio, Candreva e Balotelli promossi, Rooney flop

Inghilterra-Italia: 2-1 per la nostra Nazionale e partita archiviata. Buona prestazione della nostra formazione che, sull’iniziale 1-0, ha concesso qualcosina: dopo il pareggio inglese è arrivato il colpo di grazia e il match è andato a favore degli Azzurri grazie ad un colpo di testa di Super Mario Balotelli.

Ma oltre alla formazione, gli schemi tattici e gli inserimenti, i cartelli, i minuti di recupero, i falli e le punizioni – tra cui una a dir poco magica del numero 21, sempre lui, il capitano, Andrea Pirlo, finirà però sulla traversa – chi avrà messo in campo i “migliori undici”? Look, stile, classe e bellezza, fisico scolpito, eleganza e lineamenti del viso: ecco chi ha davvero vinto la partita tra Inghilterra e Italia.

Formazioni

Italia (4-1-4-1): Sirigu; Darmian, Barzagli, Paletta, Chiellini; De Rossi; Candreva, Verratti, Pirlo, Marchisio; Balotelli. Allenatore: Prandelli.

Inghilterra (4-2-3-1): Hart; Johnson, Jagielka, Cahill, Baines; Gerrard, Henderson; Welbeck, Rooney, Sterling, Sturridge.

Claudio Marchisio – 10 e lode

Che il numero 8 della Nazionale italiana sia uno dei più belli del Mondiale 2014 lo avevamo già detto, ma perché non dirlo ancora? Repetita iuvant, dicevano. C’è chi avrà esultato per il suo grandissimo goal al 35′ del primo tempo, chi avrà urlato il suo nome al cielo, e chi, invece, avrà ringraziato la regia internazionale per quei pochi secondi di super zoom al rallentatore sui suoi occhioni azzurri. Marchisio se lo merita tutto. Stile, grinta, forza, coraggio, sacrificio, e tanta, tanta bellezza racchiusa in 179cm.

Claudio Marchisio esulta dopo il goal
Claudio Marchisio esulta dopo il goal

Antonio Candreva – 9

Da Roma con furore, Antonio Candreva sembra essere una miniera d’oro per la nostra Nazionale. Sicuramente il migliore in campo, insieme a Pirlo, il numero 6 degli Azzurri ha dato tanto filo da torcere agli inglesi, mettendo più volte in pericolo la porta protetta da Joe Hart. Sarà la barba perfetta – già, la barba, per gli uomini, rappresenta un buon 30% di bellezza, e Tonino l’ha capito – ma Candreva è presto destinato a far scintille nei cuori di tutte le tifose tinte d’azzurro.

Antonio Candreva
Antonio Candreva

Mario Balotelli – 8

Super Mario ha colpito ancora, Balo l’ha messa dentro. Una bella testata al 50′ mette a tacere i tifosi inglesi giunti a Manaus. Sempre su invenzione di Candreva – una delle tante – e palla in rete. Davanti alla bella Fanny, il numero 9 della Nazionale regala sorrisi, occhiolini e gran bella visione divina del suo corpo scolpito.

Mario Balotelli
Mario Balotelli

Giorgio Chiellini – 4

Soprannominato più volte Squiddi per la nota ed evidente somiglianza con il personaggio tentacolare del cartone animato Spongebob, il numero 3 azzurro sembra essere una piccola nota dolente per la formazione di Prandelli. Nulla di personale, questo è certo ma Chiellini non è sembrato a suo agio nel ruolo di terzino sinistro. Troppi palloni persi e la netta differenza in velocità con i suoi avversari ci portano a dire che oggi Giorgione nazionale proprio non va.

Giorgio Chiellini
Giorgio Chiellini

Wayne Rooney – non classificato

Da – quasi – sempre il numero 10 della Nazionale inglese, il nostro caro Wayne sembra un incrocio tra Ron Weasley di Harry Potter, Dumbo e Pippi Calzelunghe. Che il suo talento sia indiscusso e il suo piedino magico nessuno lo mette in dubbio, ma in quanto a bellezza e fascino proprio no.

Wayne Rooney
Wayne Rooney

Queste le pagelle di Inghilterra-Italia. Nella speranza di un altro risultato positivo, spalancate gli occhi sui vecchietti della Nazionale e sulle new entry: questo Mondiale ci regalerà sicuramente bellissime sorprese.

In Costa D’Avorio c’è una copia della Basilica di San Pietro (FOTO)

Di solito sono i cinesi quelli che “copiano” tutto e imitano ogni paio di scarpe, borse, vestiti, persino macchine. Questa volta l’etichetta dice “Made in Costa D’Avorio” ed è stata incollata alla Basilica di Nostra Signora della Pace.

In Costa D’Avorio c’è una replica identica della Basilica di San Pietro (FOTO)

Ci troviamo a Yamoussoukro e l’opera dell’architetto Pierre Fakhoury è ispirata alla Basilica di San Pietro. Più che ispirazione, sembra sia stata utilizzata una vera e propria carta copiativa. È uno dei più grandi luoghi di culto della cristianità. Fu voluta dal primo presidente del paese Félix Houphouët-Boigny. Il cupolone, la grande piazza, il colonnato, tutto in perfetto stile San Pietro. Molti hanno pensato ad un’imitazione semplice e in miniatura: in realtà la cupola ha una diametro maggiore rispetto a quella di San Pietro.

Costruita tra il 1985 e il 1989 con marmo, è costata circa 250 milioni di euro. Fu consacrata da Papa Giovanni Paolo II il 10 settembre 1990. Egli accettò di essere presente alla consacrazione solo a patto che accanto alla basilica fosse poi costruito un ospedale. L’inizio dei lavori era inizialmente previsto per il 2000, ma la costruzione è ancora ferma (al giugno 2006) ad una simbolica prima pietra posata durante la visita papale.

La Costa d’Avorio è un Paese in via di sviluppo, con enormi problemi sociali. Inoltre il cattolicesimo è una religione di minoranza. Pertanto vi sono state molte critiche alla realizzazione di questo progetto.

[FONTE: dailybest]

Mondiali, è tattoo mania tra i calciatori

Più che calciatore-velina, accoppiata già superata da un po’, calciatore-tatuaggio sembra essere il binomio perfetto. Complice l’effetto Beckham, l’iniziatore di questa moda che ha lentamente coivolto tutti e che dilaga ora in Brasile tra tutti i calciatori. La kermesse mondiale porterà infatti nelle case di tutti i tifosi e in quelle delle appassionate di palloni e calciatori, non solo grandi giocate e i tanto attesi gol spettacolari, ma anche decine di tattoo di ogni tipo, colore o significato. Dediche speciali a mogli e figli, tribali di ogni tipo, coppe e trofei realmente riprodotti. Qui una selezione di quelli più originali e bizzarri che avremo la possibilità di ammirare direttamente in campo durante i Mondiali appena iniziati.

Sergio Ramos

I tatuaggi del calciatore spagnolo rappresentano le due coppe vinte con la sua squadra, la Champions League e la Coppa del Mondo. Un intervento decisivo il suo soprattutto per quanto riguarda il primo titolo, grazie alla sua doppietta al Bayern Monaco in semifinale e la rete del pareggio contro l’Atletico Madrid nella finalissima di Lisbona.

Daniel Agger

Il corpo del centrale del Liverpool è diventato negli ultimi anni una vera e propria tavola da disegno. Oltre alle braccia coloratissime, con elementi che richiamano fuoco, antiche battaglie e iscrizioni, la sua schiena è interamente ricoperta da un tatuaggio con un vichingo custode di un cimitero con numerose lapidi e altrettante scritte in latino. La maggior parte sono riferimenti alla storia del suo Paese, la Danimarca. Spirito nazionalista per Agger, che si è tatuato sulla mano le iniziali di You never walk alone, celebre inno dei tifosi di Anfield.

mondiali, è tatto mania tra i calciatori

Ezequiel Lavezzi

L’attaccante dell’Argentina mostra una serie di tatuaggi che lo mettono in una posizione neutra, tra sacro e profano. L’ex giocatore del Napoli ha infatti raffigurato il volto di Cristo sul petto, con un rosario sul corpo e più in basso una pistola. Che non abbia le idee molto chiare?

Raul Meireles

Il punto di forza della squadra del Portogallo è un vero e proprio maniaco dei tatuaggi. Il calciatore, celebre anche per la sua barba incolta, sorprende per una scelta decisamente spettacolare. Il tatuaggio che gli ricopre la schiena è un dragone colorato. Meireles ha rappresentato inoltre sul proprio corpo anche le immagini delle donne della sua vita, la moglie Ivone e sua figlia Lara.

Daniele de Rossi

I suoi tatuaggi sono veramente particolari. Sul polpaccio destro il calciatore ha un segnale che avverte gli avversari sulle sue, che o calciano la palla o direttamente la gamba. Un ammonimento niente male. Sul braccio destro invece campeggiano due Teletubbies, i celebri pupazzi amati dai bambini che fanno da cornice al nome di sua figlia Gaia.

Mario Balotelli

Non poteva mancare Balotelli, uno dei calciatori più discussi degli ultimi anni. SuperMario si tatuò sul petto una cirazione di Gengis Khan, il celebre condottiero e sovrano che fondò l’impero mongolo. “Io sono la punizione di Dio. Se non aveste commesso grandi peccati, Dio non avrebbe mandato uno come me a punirvi”. La frase dal contenuto decisamente blasfemo ha fatto molto discutere a suo tempo. Chissà se il prossimo tatuaggio avrà a che fare con la sua nuova fidanzata e futura moglie.

Leo Messi

Il suo è forse uno dei tatuaggi più belli di tutti. Il fenomeno del calcio internazionale si è tatuato sul polpaccio sinistro le manine di suo figlio Thiago. Una bella dimostrazione della sua sensibilità.

mondiali è tattoo mania tra i calciatori

E molti altri

Un fidanzato da sposare. Forse

Credit Photo: i.imgur.com

“È proprio un bravo ragazzo. Un fidanzato da sposare”

E stando alla prima affermazione, dovrebbe essere tutto nella norma.
Invece sembra un merito per te che lo hai trovato, e per lui che lo è. Ma da lì a dire che sia un fidanzato da sposare ce ne passa.
Quindi, prima del fatidico “Sì, lo voglio”, armatevi di quel sano cinismo sufficiente a farvi capire se sono proprio i suoi i calzini che vorrete lavare per il resto della vostra vita.

Insieme nella buona e nella cattiva sorte

A patto che:
Gioisca dei tuoi successi: ogni tuo buon risultato è per il fidanzato da sposare motivo di elogio e di vanto. L’uomo che vive nell’ombra della propria donna, sopraffatto dal senso di inferiorità che incombe ad ogni vostro traguardo, non vi ama, vi ammira.

Conosce i tuoi difetti, ma non ti cambierebbe con nessun’altra: a chi non è capitato di dare fuoco alla casa mentre si tentava di cucinare un piatto di pasta al sugo? Ok. Adesso provate con “Amore, non so cucinare”. Se resta, tenetevelo stretto. Potrebbe essere il fidanzato da sposare.

Riesce a farti ridere: noi donne passiamo la vita a preoccuparci di una cellulite che il nostro uomo non si accorgerà mai che abbiamo. Ma se viene a mancare il sorriso sul nostro viso, lui non può fare a meno di notarlo, e rimediare.

La galanteria non è un fenomeno astrale: nonostante il tempo trascorso insieme, ancora riempie il tuo calice di vino prima del suo, ti accompagna fin sotto casa e aspetta che entri nel portone, e quando meno te lo aspetti ti sorprende dicendoti “Sei bellissima!”.

Sei la sua priorità: significasse dover cambiare città, il fidanzato da sposare ti seguirebbe. Significasse doversi fare 200 km di autostrada solo per vederti, lui lo farebbe. E non di certo solo perché per la sua squadra del cuore ne farebbe anche 2000 km.

Avete superato una relazione a distanza: affrontare un percorso di vita insieme, spesso significa anche ritrovarsi distanti. Per lavoro, per conseguire gli studi. Se ne uscite più uniti di prima nonostante le paure e le difficoltà, potete essere certe di aver trovato il fidanzato da sposare.

È un bravo amante, e un ottimo amico: ti ascolta, ti consiglia, e non importa quanto grande possa essere la tua preoccupazione in quel momento, sai che lui è tuo complice.

Avete gli stessi valori: avete affrontato discorsi che hanno a che fare con i figli, la famiglia, l’educazione, il come prendersi i propri spazi; ma il vostro rapporto è uscito indenne da questa discussione.

Insieme potete fare tutto, ma anche da soli: che sia la vacanza dei vostri sogni, o trascorrere un intero pomeriggio all’Ikea per scegliere tra l’armadio viola e quello giallo (ovviamente lui sa già che lo preferisce bianco, per non sbagliare), riuscite a farlo insieme senza correre il rischio di finire col litigare pesantemente. E se in vacanza ci volete andare con l’amica di sempre, siete tranquille che al vostro rientro lui è lì che vi aspetta.

E VICEVERSA.
Perché se il vostro fidanzato è il fidanzato da sposare, sarete felici di fare lo stesso per lui.