domenica, 13 Luglio 2025

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Instagram diventa una guida da viaggio

Il progresso è la parola d’ordine, l’immagine la protagonista: da quando Instagram è stato lanciato nel 2010 molte funzioni sono cambiate e si sono aggiornate, ora c’è una new entry: si chiama ‘esplora’ e permette di ricercare con facilità luoghi, tags e persone di tendenza, un po’ come già avviene su twitter. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Come tutti sanno, Instagram è un’app gratuita che consente agli utenti iscritti di scattare e condividere immagini di vita quotidiana con chi li segue. Poco prima di caricare la foto si inserisce un tag che può andare dal nome di una città a qualsiasi termine anche inventato. Sulla scia di ciò, dunque, i tecnici di instagram hanno deciso di introdurre delle ‘Explore pages’, come vengono chiamate nel blog ufficiale, che danno la possibilità di trovare con pochi click luoghi, persone e parole di tendenza, una sorta di guida da viaggio fotografica e digitale.

Tale funzione è così destinata a diventare un ‘must have to’ per chi su Instagram spesso e volentieri è alla ricerca degli ultimi trends. Ormai su Instagram infatti si possono contare più di 70 milioni di foto e oltre 300 milioni di persone iscritte. Una cifra che incoraggia i produttori a mantenere alta l’attenzione.

Lo avevano già fatto in precedenza con l’aggiunta degli strumenti colore e sfumature per dare alle foto un tocco diverso. Ora tocca alla sezione ricerca e chissà poi quale sarà la novità.

Intanto per il momento l’aggiornamento alla versione 7.0.1 di Instagram è disponibile solo negli Stati Uniti. Per l’Europa servirà ancora un po’ di tempo. In attesa di novità, continuate a scattare e fotografare i luoghi delle vostre vacanze, presto potrebbero essere proprio quelli i nuovi trends.

Letture a casa: Vardø. Dopo la tempesta

Letture a casa: Vardø. Dopo la tempesta di Kiran Millwood Hargrave, tratto da una storia vera.

Devo dire che i libri che parlano di donne indipendenti mi attirano sempre molte.

Questo mi ha particolarmente incuriosito.

Kiran Millwood Hargrave prende spunto da un fatto realmente accaduto: i processi alle streghe di Vardø del 1620, Vardø. Questo è stato il primo grande processo alle streghe di Norvegia settentrionale e uno dei più grandi processi alle streghe in Scandinavia .

I fatti successi vengono riportati nel libro in versione romanzata ma la storia è praticamente la stessa.

Letture a casa: Vardø. Dopo la tempesta

Siamo nella Norvegia nordorientale ed è la vigilia di Natale del 1617.

Un’improvvisa burrasca si abbatte in mare: gli uomini della comunità di Vardø sono usciti a pesca, nessuno si salva.

Le donne assistono impotenti a riva e poi recuperano i corpi che il mare restituisce loro.

Inizialmente smarrite ricevono poco aiuto e comprendono, a malincuore, che se vogliono sopravvivere a Vardø devono prendere in mano le redini della società.

Le donne devono riprendere le attività e andare a pescare per poter continuare ad andare avanti.

Tutto sembra in equilibrio precario quando arriva il sovrintendente Absalom Cornet, chiamato per mettere ordine in questa comunità di donne sole e molto noto per aver mandato al rogo diverse donne accusate di stregoneria. E’ accompagnato da Ursa, la moglie, totalmente inesperta ed imbarazzata dall’indipendenza delle donne a Vardø. Absalom crede che il maligno dimori in questa comunità in cui le donne credono di poter vivere secondo le proprie regole.

Letture a casa: Vardø. Dopo la tempesta

Lettura interessante ma poco scorrevole devo dire, le donne si crogiolano molto nel dolore e sono molto meno intraprendenti rispetto a ciò che si legge nella trama.

Molto radicata la differenza fra pagani lapponi e cristiani, molto marcata la questione della superstizione.

Sappiamo come andò a finire: ci fu un processo e le donne di Vardø furono torturate, in particolare Mari Jørgensdatter, Kirsti, Else Knutsdatter, Anne Larsdatter da Vadsø e molte di queste donne sono state condannate al rogo.

Le coppie dei Golden Globe 2016 (FOTO)

credits photo: celebuzz.com

Per la 73esima edizione dei Golden Globe Awards, che precede quella più ambita degli Oscar, tante sono state le coppie vip che hanno calcato il tappeto rosso.

Jennifer Lopez e Casper Smart

credits photo: melty.it
credits photo: melty.it

Sono stati tra i più fotografati, smentendo le voci della loro rottura definitiva. La coppia infatti, recentemente aveva attraversato un periodo di crisi, che già dalla scorsa estate sembrava completamente superata.
Sono apparsi più uniti che mai.

Rosie Huntington-Whiteley e Jason Statham

credits photo: celebuzz.com
credits photo: celebuzz.com

I due nella serata di ieri, hanno reso noto il loro recente fidanzamento. La conferma è stata data dal vistoso anello sfoggiato dalla bella bionda sul suo anulare sinistro, che sembra preannunciare nozze imminenti.

Lady Gaga e Taylor Kinney

credits photo: celebuzz.com
credits photo: celebuzz.com

La cantante e l’attore fanno coppia fissa ormai da circa un anno, ma di nozze ancora non se ne parla. Sono una coppia molto affiatata, e sul red carpet non sono mancate effusioni e tenerezze tra i due.

Tra le altre coppie che hanno presenziato all’evento, ne troviamo tre sposate e ormai super collaudate: Will Smith e Jada Pinkett, Matt Damon e Luciana Barroso, Harrison Ford e Calista Flockhart.

credits photo: perezhilton.com
credits photo: perezhilton.com

credits photo: movies.ndtv.com
credits photo: movies.ndtv.com

credits photo: dailymail.co.uk
credits photo: dailymail.co.uk

Femail, l’app che stabilisce l’età attraverso le foto (FOTO)

Quanti anni hai?’ Questa è la domanda più odiata dalle donne di tutto il mondo sopra i 26 anni. Il motivo? La fottuta paura dei 30. Poi quella dei 40, e infine quella delle età successive.
La metà dei pensieri di una donna è occupata da idee ed espedienti da adottare/utilizzare per sembrare più giovani.
E cosa succede ora? Succede che qualche genio inventa Femail, ovvero un’app che riesce a stabilire l’età di una persona attraverso una immagine fotografica.

Diabolico vero? In effetti, pur avendo ottenuto ben 35 mila utenti nel giro di poche ore dal lancio, Femail non ha conquistato i consensi di chi tenta di scalarsi gli anni da una vita.
Ciò che rivela l’app non è sempre piacevole, in quanto potrebbe attribuire un’età maggiore di quella reale, con le conseguenze che si possono immaginare.
Il suo utilizzo è semplicissimo: basta caricare una foto propria o altrui per azionare il motore che analizza la struttura facciale dei soggetti, stabilendone l’età.


L’app ha una attendibilità naturalmente relativa, dal momento che riesce stabilire i dati anagrafici con un margine d’errore di circa 3 anni.
Se si vuole avere conferma della propria avvenenza e di un aspetto che resiste ai segni del tempo, è bene non indossare trucco pesante.
Mascara e fondotinta aumentano la visibilità delle piccole rughe, inducendo a stabilire un età spesso superiore a quella effettiva.
Ma poi, è proprio necessario scaricare un’applicazione in grado di spifferare al mondo quanti anni abbiamo?