venerdì, 26 Aprile 2024

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Titcoins, guadagni mostrando il seno (VIDEO)

Cosa succede se Pornhub, il portale per adulti tra i più visitati del mondo, organizza un marketing-contest? Succede che si crea una spudorata moneta digitale, Titcoins, e la si definisce come un contenuto creativo e innovativo ideato a scopo pubblicitario per l’azienda.

Un’applicazione che riprende idee precedenti, come BitCoin e DogeCoin, ma che si adatta al contesto madre: grazie all’apposita app, sarà possibile, infatti, alle donne più audaci ed esuberanti, accumulare denaro da spendere in pagamenti elettronici, mostrando il seno.

Non molto distante dai prodotti che ci si aspetta da parte della piattaforma per adulti, il contenuto sta già facendo parlare di sé in rete. E anche se non ancora concreto, il progetto del Direttore Creativo del portale potrebbe davvero divenire realtà.

Un’ulteriore strumentalizzazione del corpo femminile? Può darsi, ma aderire a certe iniziative, anonime e in bilico tra l’astrattezza del web e la materialità del guadagno, resterà a discrezione delle fruitrici.

Se poi si pensa che non sarà l’ultimo marketing-contest, ma che ce ne saranno altri e che la fantasia sembra esprimersi al meglio e con estrema facilità quando l’oggetto è la sessualità, non resta davvero che pregare.

Perché pagare con il corpo è davvero una creativa ed innovativa perdita di dignità.

Nima Benati: l’esperienza di un talento

Credit Photo: www.thefreak.it

“Il confronto con il web è quanto di più mi ha fatto crescere”

Nima Benati, 21 anni e un’esperienza lavorativa che farebbe invidia a chiunque sogni di diventare un fotografo professionista, si racconta per la prima volta ad un pubblico fatto di carne, ossa, e sogni, e non un pubblico social.

Con grande semplicità Nima porta la sua esperienza tra i giovani.
La storia di Nima Benati è una storia che merita di essere vista, e ascoltata.
Il video della sua Conferenza presso l’Istituto IED di Milano, mandato online oggi, ha raggiunto già le 1.198 visualizzazioni.

La talentuosa fotografa bolognese è la prova di come la passione – e il web – possano condurre al raggiungimento di risultati notevoli.
“Pensate al vostro sogno 24 ore su 24” dice Nima. Dal suo racconto emergono, infatti, tutti i retroscena di quella che sembra essere una vita fatta solo di colori stravaganti e photoshop. Ma in tutto questo percorso photoshop non è la vera finzione, spiega Nima. Attraverso i suoi scatti intende esprimere ciò che più la rappresenta, senza cadere in tematiche senza dubbio rilevanti, ma che, a 21 anni, non sente sue.

Nima deve la sua popolarità anche alla potenza della rete.
Non ha mai studiato per diventare fotografa, e, al contrario di quanto si possa immaginare, racconta di non aver mai posseduto attrezzature professionali per realizzare i suoi shooting. La chiave del suo successo si nasconde dietro la creatività più assoluta.
Dietro l’arte di sapersi adattare e mettere in discussione, portando gli elogi nel cuore, e le critiche sempre nella testa.
“Sono le critiche che fanno crescere” continua Nima “Ed è per questo che spesso chiedo consiglio ai miei followrs quando devo scegliere delle foto per un nuovo progetto di lavoro”.

Amata o odiata che sia, questa ragazza è una vera e propria forza della natura.
Un esempio per tutti noi: Nima ha avuto il coraggio di rincorrere il proprio sogno fino in capo al mondo. Sì, perché quando c’è da spostarsi -ha raccontato durante la sua conferenza- rinuncia volentieri ad outfit strepitoso in valigia, ma porta con sé la sua fedele compagna di avventure: la macchina fotografica.

Nima Benati pone lo sguardo sul mondo con occhio critico di chi quel mondo sogna di averlo a portata di click. Ogni paesaggio è bello. Ma lo è di più con una sua modella sullo sfondo.

I riti di passaggio per diventare dei veri uomini (VIDEO)

Quand’è che avviene il fatidico passaggio dall’adolescenza all’età adulta? Per le ragazze c’è un momento particolare, e del tutto naturale, che segna questo avvenimento ovvero durante la prima mestruazione, ma per i ragazzi non c’è un fenomeno naturale che riesca ad annunciare la loro consacrazione all’età adulta.

Così, sin dai secoli più remoti, diversi paesi del mondo hanno adottato dei riti di passaggio. Si tratta di eventi di base religiosa, più o meno bizzarri e alle volte dolorosi, a cui un ragazzo dovrà sottoporsi per diventare un vero uomo.

Ecco qui i rituali più famosi:

1. Bar mitzvah: è un rituale di origine ebraica e per essere svolto il ragazzo deve aver compiuto 13 anni. Dopo la consacrazione, il giovane avrà raggiunto l’età della maturità diventando un uomo responsabile di sé stesso nei confronti della legge ebraica e capace di distinguere il bene dal male.

2. Il salto della mucca: è un rituale tipico dell’Etiopia in cui il ragazzo deve saltare a “cavalluccio” sul dorso di un numero preciso di mucche, appena avrà finito sarà diventato un uomo.

3. Formiche carnivore: si tratta di una tradizione, più bizzarra e pericolosa rispetto alle precedenti, tipica dell’Amazzonia. La sua funzione è quella di far inserire le mani di un ragazzino di 13 anni all’interno di sacchi che contengono delle formiche carnivore che con i loro morsi provocheranno dolori e sanguinamenti. Chi uomo vuol divenire le pene deve soffrire.

4. Circoncisione: forse questa è la più dolorosa prova per diventare uomini. In alcuni paesi del mondo viene svolta durante la nascita, in altre viene (ri)proposta quando il ragazzo avrà raggiunto i 20 anni, età giusta per il passaggio all’età adulta.

5. Land Diving: usanza tipica dell’isola di Pentecoste. Si tratta di una prova di coraggio dove il ragazzo dovrà gettarsi da una rupe con una corda.

6. Drug Tripping: nella tribù di Algonquin del Quebec il rito di passaggio dall’adolescenza all’età adulta prevede l’uso di sostanze stupefacenti.

Campagne Facebook eticamente scorrette: il caso Melissa Satta

Credit Photo: blogspot.com

“Non vi fidate di chi vi vende strane pozioni magiche per dimagrire” (ndr)

Le parole di Melissa Satta che giungono forti e chiare dal suo blog.
Cosa l’ha spinta a porre l’attenzione su tale questione?
Questa è l’immagine della neo mamma in lacrime che sta facendo il giro del web.

Credit Photo: Facebook
Credit Photo: Facebook

Ogni campagna pubblicitaria è composta da una moltitudine di messaggi finalizzati al raggiungimento di uno stesso obbiettivo.
Non sono un caso i colori scelti, né la musichetta di sottofondo, il creare – o distruggere – attraverso le parole, così come i toni usati nel rendere esplicito il concetto. Si tratta di tecniche di marketing.

Ma quando si parla di marketing è necessario fare un’importante distinzione: quella tra il marketing sano ed efficiente, e il marketing efficiente – a breve durata – e basta.
L’utilizzo dei social network ha reso oggi ancora più sottile la linea che separa queste due scuole di pensiero.

Una delle tecniche più efficaci di sempre, quando si intende vendere un prodotto, è quella di porre quest’ultimo in relazione ad un’immagine che già di per sé è vincente.
Questo è quello che è accaduto a Melissa Satta.
Diventata testimonial inconsapevole di un prodotto miracoloso che fa perdere chili senza sacrificio alcuno, la Satta è colei che in realtà ha subito meno danni da quella che è una campagna pubblicitaria scorretta da più di un punto di vista.

Accedendo al post sponsorizzato da Salute e Bellezza, infatti, si viene catapultati in un ulteriore sito che con la showgirl nulla ha a che vedere.
Salute e Bellezza rimanda, infatti, ad una pagina web in cui solo per pochi giorni, e solo con noi, e ad un prezzo formidabile, è possibile acquistare delle miracolose pillole dimagranti.
L’effetto promesso è ovviamente immediato. Non prevede diete restrittive né attività fisica intensiva. L’assunzione di questo concentrato di piante provenienti dall’Indonesia (Garcina Cambogia), garantisce l’azienda Pure Life Cleanse, supererà ogni nostra aspettativa.
Così come avrebbe permesso alla bella Melissa Satta di perdere i chili in eccesso post gravidanza.

Chi è stato veramente colpito da tutta quanta questa politica scorretta siamo noi utenti di Facebook.
Questa campagna è stata sponsorizzata per un tempo necessario a catturare l’attenzione, e il sogno, di milioni di persone.
La potenza di un mezzo di comunicazione come Facebook, immediato e popolato da un numero indefinito di utenti, ha permesso a tale azienda di prendere il posto nell’immaginario collettivo di molti in qualità di azienda-salva-sorriso: donando una speranza – fittizia – a tutti coloro che in questo periodo dell’anno combattono con i chili di troppo.

Nulla ci permette di avere un fisico quanto meno simile a quello di una qualsiasi persona che con costanza e dedizione gli dedica i necessari sacrifici.
Che si chiami Melissa Satta, che abbia appena partorito, che sia sulla copertina di Elle, o protagonista diretta del profilo Instrgram più cliccato, chiunque mostrerà questa estate un fisico asciutto ha seguito delle regole.

Perdere peso equivale a mangiare in modo sano, bere molta acqua, affidarsi ai consigli di un esperto in materia che sappia indicarci anche lo giusto svolgimento di un’attività fisica consona alle nostre esigenze. Di certo non significa affidarsi a delle campagne pubblicitarie eticamente scorrette provenienti da aziende, evidentemente, sull’orlo del fallimento. Soprattutto morale.