venerdì, 29 Marzo 2024

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Black Friday 2021: i prodotti da tenere d’occhio perchè andranno a ruba

Il Black Friday 2021 è ormai sempre più vicino e sono moltissime le persone che attendono con ansia il 26 novembre per poter approfittare di qualche occasione. È infatti ormai risaputo che durante il Black Friday si possono trovare delle offerte imperdibili, specialmente sui prodotti tecnologici e sugli elettrodomestici. Un’opportunità, insomma, per acquistare in anticipo qualche regalo di Natale ma anche per togliersi alcuni sfizi risparmiando parecchi soldi. Non solo: per coloro che non riescono ad approfittare delle occasioni del Black Friday c’è sempre il Cyber Monday: il lunedì successivo gli sconti continuano per un’intera giornata. 

Sicuramente quest’anno saranno moltissimi coloro che andranno a cercare qualche offerta durante il Black Friday e ormai si sa: il tempismo è tutto per riuscire ad accaparrarsi le occasioni migliori. Conviene dunque partire già con le idee chiare, in modo da andare a colpo sicuro e procedere all’acquisto di ciò che si desidera se lo si trova scontato! Ma quali saranno i prodotti che quest’anno andranno a ruba? Scopriamolo insieme, perché sono quelli che vale la pena tenere d’occhio!

#1 Notebook

Per quanto le offerte sui notebook per il Black Friday e per il Cyber Monday saranno quest’anno sicuramente delle occasioni più uniche che rare per acquistare un PC portatile di ultima generazione ad un prezzo scontatissimo. Parliamo di dispositivi che hanno conosciuto un vero e proprio boom nel 2020 e che anche in questo 2021 continuano a registrare record di vendite. D’altronde, con lo smart working, la DAD e la diffusione delle piattaforme di streaming, i notebook sono diventati ormai indispensabili per moltissime persone. Conviene dunque tenerli d’occhio, perché non c’è alcun dubbio sul fatto che andranno letteralmente a ruba durante il Black Friday! I migliori marchi? Lenovo, Apple, HP, Acer, Asus e Dell! 

#2 Smartphone

Seppur meno gettonati rispetto ai notebook, ad andare a ruba in occasione del Black Friday e del Cyber Monday saranno anche gli smartphone. In modo particolare, sembra che siano soprattutto quelli della mela a riscuotere il maggior successo durante questi eventi perché in molti non possono permettersi di acquistarli a prezzo pieno ed aspettano proprio le promozioni per riuscire a portarli a casa a cifre più abbordabili. Gli iPhone dunque saranno sicuramente i più gettonati, ma vale la pena tenere d’occhio anche gli altri marchi famosi come Samsung, Huawei e simili. 

#3 Asciugatrici

Al terzo posto nella classifica dei prodotti che durante il Black Friday 2021 conviene tenere d’occhio perché molto probabilmente andranno a ruba troviamo le asciugatrici. Ci spostiamo dunque sugli elettrodomestici e in modo particolare su questa categoria che durante il periodo invernale è notoriamente più richiesta. Se dunque intendevate acquistare una asciugatrice approfittando di qualche sconto super vantaggioso, vi conviene scegliere sin da ora i modelli più interessanti in modo da andare a colpo sicuro perché se arrivate tardi rischiate di non trovare nulla di vostro gradimento!

#4 Tablet

Infine, troviamo i tablet che continuano a riscuotere il loro bel successo anche se spesso sono considerati dispositivi jolly, acquistati giusto per togliersi qualche sfizio. Ottima idea regalo, il tablet sarà tra i prodotti più venduti durante il Black Friday. 

Titan imploso: disastro annunciato, era sperimentale

Non c’è più nessuna speranza per il Titan, gli aggiornamenti fanno capire che tutte le possibilità di ritrovare i 5 passeggeri vivi sono sfumate.

Ma la questione non si conclude certo qui, si è scoperto che si trattava di un disastro perfettamente evitabile. Vi spieghiamo perché.

Aggiornamenti sul Titan: ritrovati i resti, è imploso

Sono stati ritrovati alcuni detriti del mezzo, nei pressi del Titanic. I rottami fanno pensare ad un’implosione del Titan, che non avrebbe retto alla pressione. Non ci sono più speranze, i 5 passeggeri a bordo sono stati dichiarati morti.

I detriti sono stati scoperti da Rov della Horizon Arctic, un veicolo a comando remoto.

È stata chiarita la questione dei rumori che si sentivano, inizialmente si credeva che fossero i passeggeri che picchiavano sulle pareti ma è stato poi accertato che si trattasse di rumori del fondo del mare.

Titan imploso: disastro annunciato, era sperimentale

Si sono apprese, nelle ore successive al disastro, che il Titan era sperimentale e non era affatto sicuro.

L’azienda sapeva tutto, gli esperti di sommergibili avevano avvisato OceanGate nel 2018 mettendoli in guardia sui rischi dell’uso di quel mezzo.

David Lochridge, pilota di sottomarini e sommozzatore scozzese, aveva lavorato per OceanGate  proprio al Titan ed aveva diffuso le sue preoccupazioni per il fatto che fossero stati usati materiali scadenti e tecnologia non adeguata (il sottomarino era comandato da un gamepad) e soprattutto sul fatto che non ci fossero sistemi di sicurezza.

Lochridge sosteneva che il portello di osservazione era stato costruito per sostenere una pressione certificata di 1.300 metri e che quindi a 3.800 metri non sarebbe mai arrivato. E difatti è imploso.

OceanGate ha licenziato e denunciato Lochridge, ma ha anche fatto firmare una liberatoria ai passeggeri ormai morti perciò era perfettamente consapevole che Lochridge dicesse la verità.

Bonus di salute mentale respinto dal governo

E’ stata di nuovo respinta dal governo, la proposta del “bonus di salute mentale”.

Nonostante gli avvenimenti che si sono susseguiti dal 2020, la salute mentale è ancora in secondo piano.

Perchè nel 2022 la salute mentale è ancora un diritto sottovalutato?

Bonus di salute mentale molto utile in pandemia

Durante tutta la pandemia, il governo non ha mai approvato un bonus di salute mentale.

Non è bastato il lockdown, né i lutti, né la dad.

Ci sono persone che hanno perso il lavoro, altri hanno perso i familiari e molte di loro non possono permettersi le cure psicologiche di cui necessitano.

Eh sì cari miei, curarsi la salute mentale costa ed anche tanto.

No, non si può fare affidamento sulle strutture pubbliche: sono lacunose, stracariche e generalmente popolate da persone disinteressate ai problemi altrui.

Se uno vuole essere seguito bene, deve trovarsi un terapeuta privato che di questi tempi è tutt’altro che facile poiché il costo non è affatto abbordabile.

E non parliamo poi di bambini e ragazzi in dad: molti di loro sono stati colti da attacchi di panico, si sono ammalati di depressione e le famiglie non hanno sempre la possibilità di aiutarli come si dovrebbe.

Bonus di salute mentale sottovalutato, se non ora quando?

Eppure visti questi due anni, un bonus di salute mentale sarebbe dovuto essere in cima alla lista delle priorità.

Invece, nel nostro Paese, la salute mentale è sempre sottovalutata.

Non tutti potranno concedersi il lusso di andare dallo psicologo e saranno costretti a convivere con le loro problematiche.

Marinella Sclocco, ex assessore regionale alle Politiche sociali e giovanili ha detto in merito:

“Era il momento giusto per il Bonus Salute mentale. C’è un’elevata richiesta di benessere, come ha dimostrato il resoconto della Cassa degli Psicologi che, dati alla mano, ha fatto registrare un aumento del nostro lavoro pari al +30%. Dati oggettivi, che non possono essere ignorati. Se c’è questa richiesta di aiuto a livello nazionale, se, quindi, tantissime persone ci hanno chiesto sostegno, perché far finta di niente?”.

Quello che manca nel nostro Paese è la cultura del benessere mentale. Si pensa che basti avere un lavoro ed una casa per stare bene, ma le cose non stanno sempre così.

Ancora oggi ci sono persone che faticano ad avere un sostegno psicologico, o che addirittura se ne vergognano.

Sarebbe il momento giusto, per il governo di dare davvero un sostegno alle persone sotto questo punto di vista.

Se non ora quando?

Sardegna: niente test covid per entrare in terra sarda

Un’altra notizia assurda: sospeso il provvedimento di Solinas, si può entrare in Sardegna senza fare test.

Il Tar sospende l’ordinanza del presidente della Regione, Solinas, perché viola l’articolo 16 della Costituzione sulla libera circolazione delle persone.

Tar contro la Sardegna: niente test anticovid

Non sarà più necessario fare il test anticovid per sbarcare o atterrare in Sardegna.

Dante D’Alessio, presidente della prima sezione del Tribunale amministrativo della Sardegna, sospende gli effetti dell’ordinanza numero 43: Solinas aveva imposto che chiunque entrasse in Sardegna potesse farlo solo con munito «test sierologico o molecolare o antigenico rapido» (con esito negativo).

La data dell’udienza di merito è fissata per il 7 ottobre.

Lo Stato contro la Sardegna: ordinanze suicide

Tutti voi ricorderete l’esodo di massa che ci fu dal nord, allo scatenarsi della pandemia, verso la Sardegna che aveva 0 contagi.

Anzichè tutelare i sardi ed isolarli dal virus, lo Stato ha consentito il libero accesso.

Non basta? I sardi ultimamente sono diventati untori della peste mentre invece sono gli altri che portano il covid nella regione.

Solinas una cosa buona ha fatto in vita sua: chiedere che chi arriva in Sardegna faccia il test sierologico. Attenzione: non si impedisce la libera circolazione ma si esige tutelare e conservare una ragione fortemente a rischio contagio.

Il commento del ministro Francesco Boccia, responsabile delle Autonomie, è stato che la decisione del TAR «spinga la regione Sardegna alla massima e leale collaborazione» perché a quanto pare fino ad ora i sardi non sono stati collaborativi.

Ci rendiamo conto?

A quando l’indipendenza della Sardegna?

Ora c’è da chiedersi: quando avverrà la secessione della Sardegna? Lo Stato non la cura, non la tutela e non la protegge, che valore ha essere italiani quando si viene esclusi da tutto?

Forse che i sardi non pagano le tasse e non rispettano la costituzione?

E’ tempo che i sardi recuperino la fierezza delle origini, dicano NO alo Stato Italiano e se ne sleghino una volta per tutte.