martedì, 19 Marzo 2024

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I look maschili di tendenza per la primavera estate 2019


La moda, con il suo altalenare di capi che salgono e scendono dalle passerelle, non è solo femminile ma anche maschile e, a differenza di quanto si potrebbe pensare, c’è molta attenzione ai piccoli dettagli. Per questa primavera fra poco alle porte le tendenze sono già affermate e i primi capi, con la fine dei saldi invernali, sono già sugli scaffali pronti a far innamorare qualche fashion victim.

Nelle giornate di sole che ci sono state ultimamente, tra l’altro, qualcuno ha già potuto sfoderare qualche nuovo acquisto anticipando le tendenze della stagione entrante. Sei anche tu un appassionato di moda e ami essere al passo con i tempi? Scopri l’abbigliamento per uomo di tendenza per la prossima stagione così da fare i tuoi primi acquisti.

La fortuna vuole che per la primavera 2019 i look saranno semplici, cosicché i capi “portabili” anche tutti i giorni al lavoro saranno moltissimi. L’abbondanza di stampe della stagione passata, insomma, sono ormai un ricordo. La nuova moda “grida” semplicità e sobrietà.

I look per la prossima stagione: i più classici

Il tema delle passerelle per i prossimi mesi sono stati gli anni Sessanta, quindi tornano alla ribalta i capi di abbigliamento del dandy dal sapore retrò estremamente affascinante. I gentleman questa primavera, quindi, indosseranno blazer doppiopetto, magari con elementi dorati un po’ marinaio e scarpe di pelle invecchiata.

I pantaloni super skinny lasciano spazio ai modelli sborsanti nei colori più classici, nelle tinte chiare specialmente nella loro versione estiva. Fondamentali, come per ogni dandy che si rispetti, gli accessori: dettagli che fanno la differenza. Cinture intrecciate, pochette nel taschino della giacca, orologi, piccoli dettagli sui capi completeranno il look perfetto e alla moda.

Un tocco classico per chi ama azzardare? Il foulard al collo, un accessorio dimenticato oggi tornato di grande tendenza da abbinare al look classico per un tocco vintage. Per proteggersi dalla frescura ancora presente nella mezza stagione si consiglia un intramontabile trench impermeabile, nelle classiche tinte del beige e del miele.

Outfit di tendenza per il tempo libero

Per il tempo libero o se non si ha esigenza di vestire classico per motivi lavorativi, l’outfit si fa più brioso per l’uomo di ogni età. Ancora attuale il denim stretch, ma non necessariamente super aderente come l’abbiamo visto la scorsa stagione. Arrotolato alle caviglie si porta con gli stivaletti magari a punta squadrata, in stile cowboy. Il jeans così sarà perfetto sia con una t-shirt che con una camicia per un tocco più raffinato per la sera. In alternativa sono ancora di grande tendenza le sneakers bianche, comodissime a ogni ora del giorno.

Per chi ama osare: il tradizionale completo giacca-pantalone si colora nelle nuance pastello, come azzurro e corallo, e nei colori accesi del blu elettrico e del verde smeraldo. La giacca, come anticipato, sarà doppiopetto o al massimo a due bottoni, con il secondo ovviamente slacciato. Sotto al completo si può mettere una t-shirt dalle nuance neutre o una camicia con il colletto alla coreana.

Internet is the new black (FOTO)

credits: wired.it

Alcuni di noi non erano nemmeno nati quando si parlava di ASL. E nemmeno quando i genitori più impauriti temevano che fosse necessario un trattamento sanitario obbligatorio per i propri figli la cui vita stava venendo prosciugata da quel mostro digitale di Internet. Tutti quegli adulti agitati erano già pronti a portare i loro figli all’ Azienda Sanitaria Locale, perché sì, la loro dipendenza doveva pur essere curata in qualche modo. Eppure, cari genitori, quella sigla aveva davvero poco a che fare con i camici bianchi dei medici.

ASL: Age/Sex/Location. Quando si iniziava una conversazione su un social network questa sigla era sempre il primo messaggio che veniva inviato. Poche informazioni, oltre al nome, solo l’età, il sesso e il Paese di provenienza. Erano i primi passi fatti nel mondo delle relazioni a distanza, iniziate (e pure finite) attraverso uno schermo.

Oggi, però, una cosa a quegli adulti impazienti di curare i propri figli, dobbiamo riconoscergliela: ci avevano visto lungo, anzi, lunghissimo. Perché anni dopo l’avvento di Internet e dei suoi linguaggi, alcuni andrebbero davvero curati: quelli che la popolazione incredula definisce i “temerari del web”. Dire di chi si tratta non è complicato: sono quelli che, anche nel parlato, utilizzano sigle che dovrebbero essere relegate al mondo online. Tipo quelli che invece di scrivere -o, nei casi più estremi, invece di dire- “per quanto ne sappia”, così, nel mezzo di un discorso, anche uno serio, usano un mai visto “AFAIK”, che è “as far as I know”. E tu resti così, a metà tra lo sbigottimento e la risata soffocata. Non sai se ammettere di non sapere cosa sia questa parola appena pronunciata o se fingere candidamente di non aver sentito bene.

Ecco, per evitare di rimanere spiazzati durante una conversazione è necessario conoscere le 10 sigle più usate nel linguaggio del web.

1. A.K.A.

credits: wired.it
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Qui siamo nel linguaggio colloquiale americano, ma anche inglese. AKA, abbreviazione per “also known as”, vuol dire “anche conosciuto come”. Tipo quando siete per strada e incontrate una persona che vi sta molto antipatica, alla fine, quando il peggio è passato, vi scappa un “aka Crudelia De Mon”.

2. A.S.A.P.

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Un vostro collega vi ha chiesto di controllare un progetto a cui ha lavorato o, con molto meno impegno, un vostro amico vi ha chiesto di richiamarlo. Alla fine del messaggio, trovate scritto un “asap”, ovvero “as soon as possible”, “quanto prima possibile”. Non certo la cosa più semplice da decifrare.

3. A.T.M.

credits: wired.it
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“ATM sono un po’ impegnato, ci sentiamo dopo”. La vostra espressione davanti a questo messaggio è una sola: quella di chi si sente improvvisamente spaesato. Non riuscite a capire come un punto ATM per fare un prelievo bancario e l’essere impegnato possano essere collegati fra loro. Ma no, “ATM” sta per “at the moment”, “al momento”.

4. B.F.F.

credits: wired.it
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Questo è uno dei più ricorrenti. Come didascalia alle foto, tra gli hashtag più usati, nei messaggi: insomma, “BFF” lo trovate un po’ ovunque. La sigla sta per “best friend forever”, ovvero “migliore amico/a per sempre”.

5. C.U.

credits: wired.it
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Questo vi lascia spiazzati sul serio. Non solo è una sigla inglese, ma è anche formata da un’associazione impensabile di suoni. La “C” sta per “see”, la “U” per “you”. Quando vi salutano così vuol dire che hanno in programma di incontrarvi di nuovo, vuol dire “ci vediamo“. La sigla è spesso accompagnata da una “L” o da una “S” finale, che sta per “see you later”, “ci vediamo dopo” e “see you soon”, “ci vediamo presto”. “C.U” potrebbe anche essere sostituita da “T.T.Y.L”, che vuol dire “parliamo più tardi” da “talk to you later”.

6. F.O.A.F.

credits: wired.it
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Siete stati invitati da un vostro amico a trascorrere una serata divertente insieme. Dopo aver accettato, l’amico vi scrive un messaggio in cui magicamente compare un “F.O.A.F.”. Siete stati appena avvertiti che all’uscite sarà presente anche un “friend of a friend”, “un amico di un amico”. Sarà per voi una palla al piede o una gradevole scoperta.

7. I.C.Y.M.I

credits: wired.it
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Questa sigla è difficile anche pronunciarla. La usano i temerari di internet quando devono avvisarci di qualcosa. Deriva dall’inglese “in case you missed it”, “nel caso in cui non lo sapessi”.

8. G.M.T.A

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Per quelli che tentano un approccio da bocciare immediatamente o per quelli che, semplicemente, si sentono in dovere di farci un qualche tipo di complimento, quando la stessa idea è venuta sia a voi che al vostro capo/collega/amico, la sigla scelta sarà “gmta” che è “great minds think alike”, “le grandi menti pensano alla stessa maniera”.

9. G.T.F.O

credits: wired.it
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Bene, state a sentire, quando ricevete una scritta del genere le cose non sono idilliche quanto sembrano. Chi vi ha mandato questo messaggio non vi sta esattamente invitando a bere un caffè insieme, vi sta piuttosto chiedendo di smetterla, una volta per tutte. È un’espressione che esprime indignazione di fronte ad un’incompetenza lampante ed è l’abbreviazione di “get the f**k out.

10. H.A.N.D.

credits: wired.it
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È il più carino di tutti e chi lo manda non sta facendo altro che augurarvi una buona giornata. La sigla “hand”, non è esattamente collegata alla mano, ma deriva dall’inglese “have a nice day”.

Per i fanatici del pollice verde arriva un trend del tutto originale (FOTO)

La primavera, ormai, è inoltrata e un po’ di verde nel nostro giardino o terrazzo – o anche in casa – non guasta mai. Piante, piantine, alberelli, l’importante è che diano un tocco di colore in più e abbelliscano lo spazio nel quale decidiamo di posizionarle. C’è chi ha una vera e propria passione per il giardinaggio, il cosiddetto pollice verde, e sicuramente sarà entusiasta della nuova moda, direttamente dall’America, che riguarda i nostri verdi amici.

Stiamo parlando del trend che ha presentato Jedediah Voltz, artista californiano e creatore di oggetti di scena per il cinema, nella sua mostra Somewhere small, a Los Angeles. Tutto si basa sulla decorazione di piante – di qualsiasi specie – o alberelli come se fossero delle case sull’albero. Attorno, sopra o al lato delle piante da abitazione o bonsai, Voltz costruisce tetti, scale, travi, proprio come se si stesse progettando una vera casa, tutta in miniatura, compresa di sedie, tavoli, quadretti e tappeti. I materiali che usa sono solitamente il legno, per le impalcature; i fili di seta, per tenere attaccato il legno alla pianta; le pietre semi-preziose per decorare nei minimi dettagli la minuscola abitazione che costruisce. Insomma, si tratta di una vera e propria ingegneria del minuscolo.

Jedediah Voltz non si ferma solamente alle riproduzioni di case, ma ha voluto presentarci anche torri di guardia in mezzo a mini-foreste, palafitte di selvaggi – che ci riportano indietro nel Medioevo – e mulini a vento più o meno grandi.

Il risultato è meraviglioso e originale: non si era mai vista, in effetti, una moda così strana ma allo stesso tempo davvero molto bella. Si tratta di scatenare la propria fantasia, e perché no, progettare un vero e proprio modellino della casa dei nostri sogni o che vorremmo costruire a breve.

Ecco la fantastica gallery delle creazioni dell’artista californiano; potete prenderne spunto e mettervi subito all’opera.

Dall’e-commerce al design: le tendenze web del 2023

Il 2023 è ormai iniziato da una manciata di mesi e come ogni anno è lecito attendersi diverse innovazioni per quanto riguarda il mondo del web legate ad esempio a e-commerce, design ma anche giochi e applicazioni. La prima grande introduzione è quella relativa alla realtà aumentata, che secondo gli addetti ai lavori avrà un impatto straripante soprattutto per quanto riguarda lo shopping. In modo particolare a proposito di settori strategici quali arredamento e immobiliare. La possibilità di sfruttare in maniera sistematica la realtà virtuale ed i suoi portati può lasciar immaginare un lento ma progressivo passaggio dall’ecommerce al cosiddetto vcommerce. Al consumatore, infatti, potrebbe non bastare più lo sterile catalogo online fatto di foto e prezzi, la realtà aumentata potrebbe portare nella sua casa un vero e proprio negozio fornendo la possibilità di provare capi o riarredare casa ad esempio (ovviamente in maniera virtuale) per rendere più completa e sicura l’esperienza dello shopping.

Un aspetto destinato ad un grande incremento nel corso di questa annata è quello relativo ai pagamenti digitali: se nel 2019 la popolazione italiana era divisa a metà tra chi preferiva i pagamenti digitali e quelli che sceglievano i tradizionali contanti, nel 2022 i dati sono molto cambiati. Il 62% in Italia utilizza pagamenti digitali, con un incremento di oltre 10 punti percentuali in pochi anni.

Un cambiamento importante sta riguardando anche la figura dell’influencer. Nel 2023 non è più pensabile fare pubblicità indiscriminata ai prodotti senza tener conto di aspetti legati alla sostenibilità ambientale ad esempio: già tra il 2018 e il 2019 si è iniziato a parlare di eco influencer e le crescenti attenzioni verso le tematiche ambientali lasciano presupporre una loro costante crescita ed una parallela maggiore attenzione a quanto viene acquistato.

Il 2023 potrebbe essere l’anno di una vera rivoluzione per quanto riguarda il design. Se l’anno passato viene ricordato come quello del design pulito, caratterizzato da una sorta di minimalismo generalizzato, lo stesso non sembra verificarsi nel corso di questi futuri 12 mesi. Lo slogan potrebbe essere “more is more”, andando a sperimentare nuovi stili sempre più audaci e basati sulla sovra stimolazione.

Un’altra grande innovazione che sicuramente caratterizzerà il 2023 ma ancor più gli anni futuri, con tutta probabilità, l’intelligenza artificiale, al netto di tutti i dilemmi etico e morali che si porta dietro. Non sono pochi infatti gli addetti ai lavori che si approcciano a questo nuovo strumento con scetticismo, con il timore che l’IA possa andare progressivamente a sostituire l’uomo in alcune sue produzioni, inclusa la branca del design.

Un ultimo aspetto che si è scelto di menzionare qui è la rivoluzione che potrebbe portare l’introduzione definitiva del 5G, tanto nel mondo lavorativo quanto nella sfera degli hobby e dei passatempi. In quest’ultima categoria si includono i giochi, ad esempio quelli inclusi nelle sale da gioco virtuali, come i giochi di carte e le slot machine. Si pensi alla slot dal titolo “Extra Chilli” e ad altri celebri esempi come la slot “Immortal Romance” o “Starburst” o “Cleopatra”. Ma si pensi nel panorama vasto dei giochi sul web anche a titoli dall’ampio livello di commercializzazione come “Call of Duty” o il più recente “Hogwarts Legacy”. Il 5G potrebbe avere un grosso impatto soprattutto sulla seconda tipologia di giochi elencata: garantirebbe, infatti, un’immersione quasi totale del giocatore all’interno della mappa del videogioco, con un’esperienza di gioco mai provata prima.