giovedì, 25 Aprile 2024

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Arriva dalla Cina il reverse praying (FOTO)

Credits photo: Looking forom

Arriva dalla Cina e sconvolge tutti il nuovo modo di mostrarsi sui social network.
Dopo l‘#acroyoga, una nuova pratica da fotografare e postare per mostrare a tutti la propria flessibilità. Ma cos’è davvero il reverse praying?

Reverse praying è letteralmente pregare a rovescio e consiste nel cercare di congiungere i palmi delle mani dietro la schiena, possibilmente tra le scapole.
Bisogna essere particolarmente flessibili per riuscire a fare il reverse praying, ma a quanto pare, in Cina la flessibilità non manca vista la varietà di foto e video postati sui maggiori social network.

Impazza tra gli adolescenti che ne fanno strumento di bullismo. Esistono, infatti, dei livelli di bravura nel praticare il reverse praying.
Tutti quelli che riescono a far congiungere i propri palmi dietro la schiena, solo nella parte bassa vengono considerati poco flessibili e presi in giro. Al contrario, chi riesce ad arrivare a congiungere i palmi il più possibile vicino alla nuca viene osannato ed invidiato.
Il reverse praying, quindi, non è una semplice tendenza tipica dei nostri anni che include una foto scattata tramite smartphone e postata per mostrare a tutti il proprio livello di bravura.
Piuttosto, è una prova per farsi accettare da amici e compagni.

Arrivano critiche dalle istituzioni, che reputano spiacevole ed offensivo il reverse praying per chi trova nella religione e nella preghiera una chiave fondamentale della vita.
I ragazzi che lo praticano e ne fanno una prova degna di approvazione dovrebbero vergognarsi, commentano sui social. Come dargli torto? A voi i giudizio.

Instagram, quanti cambiamenti nel 2016

Adoravo Instagram, ben 5 anni fa era la mia isola felice: un social dove non conoscevo nessuno e dal quale potevo aprire finestre su ogni parte del mondo. Bastava inserire una parola chiave per volare fino alla Tailandia, al Polo Sud o alle Galapagos. Poi le cose sono cambiate notevolmente grazie a Mr. Zuckerberg, il quale non poteva certo rassegnarsi all’idea che ci fosse qualcosa di così tanto figo in giro che non portasse la sua firma. Infatti nel 2012 il signor Facebook ha deciso di comprare il social network più figo del pianeta e di inflazionarlo come tutti gli altri. Il risultato? Resta comunque strafigo, ma ormai lo hanno praticamente tutti. E si è rivelato anche un teatro d’affari perché molte persone lo hanno usato per promuovere la propria attività o la propria immagine.
L’anno 2016 si sta rivelando pieno di novità interessanti per quanto riguarda il mondo di Instagram, proviamo a vedere di che si tratta.

Versione per iPad

Finalmente sta per arrivare la versione per iPad, non se ne poteva più. Di recente infatti Instagram ha annunciato sostanziali novità per l’utilizzo delle API per app di terze parti. Era impensabile escludere dall’universo di Instagram l’utenza tablet. Proprio per questo motivo Instagram rilascerà a breve una versione ottimizzata per iPad.

Multiaccount

Questa è la novità più utile di Instagram: il multiaccount. Pensate a chi utilizzava il social network per lavoro: era scomodissimo dovere uscire e rientrare nei vari profili per condividere i contenuti. Adesso lo stress è finito, si possono memorizzare diversi account e entrare nel loro spazio con un semplice click.

Edge Rank

Secondo una indiscrezione Instagram sarebbe pronta a introdurre nei nostri feed una variante di quello che è l’edge rank su Facebook. Si tratta dell’ algoritmo di Facebook che determina la visibilità di un post, fatto da un utente o una pagina, all’interno dei newsfeed degli amici.

Sempre aggiornata

Instagram durante il 2015 è stata al passo dei tempi perché è riuscita a cogliere le mode del momento realizzando prima Hyperlapse (quando erano di moda i timelapse), Layout (quando erano in voga le foto geometriche) e ora Boomerang.

Ecco perché non ricordiamo i nomi delle persone appena conosciute

Credit photo: it.notizie.yahoo.com

State per conoscere una nuova persona e, proprio nel momento in cui vi presentate e soprattutto l’altro pronuncia il suo nome, il vostro cervello sembra sconnettersi per quel millesimo di secondo. Vi ricordate tutto – compleanni, feste, anniversari e ricorrenze varie – ma il nome delle persone appena conosciute non vi entra in testa a nessun compromesso. Ma come mai?

Tranquilli, non siete strani. C’è una vera e propria spiegazione scientifica, almeno secondo ciò che Victoria Woollaston spiega sul Daily Mail: “Poiché i nomi sono casuali e non reggono informazioni specifiche, il cervello fa fatica a trattenerli nella memoria. E se il cervello non può effettuare le connessioni tra più parti di informazioni, in particolare le cose che già si conoscono dell’individuo, è più probabile che dimentichi“.

Secondo la studiosa, infatti, il cervello è in grado di riconoscere i dettagli del viso ma non i nomi in quanto sono arbitrari: se non si possono fare collegamenti tra delle informazioni familiari si fa molto più fatica.
Inoltre, contribuisce anche l’effetto cosiddetto “next-in-line” che spiega come il cervello non sia in grado di apprendere nuove informazioni nello stesso momento in cui le fornisce.

E quando ci si presenta ad un estraneo ci si concentra così tanto su ciò che si deve dire che le parole – ed il nome – dell’altro non si sentono nemmeno. “Invece di guardare e ascoltare gli altri, il cervello inizia a concentrarsi sulla sua propria routine. Su cosa diranno le persone che abbiamo davanti e cosa dovremo dire noi” afferma la Woollaston.

Un ruolo importante, poi, è giocato anche dalla memoria: infatti se un’informazione non viene ripetuta più volte, nel corso del tempo tende ad essere persa.

Parole intraducibili illustrate magnificamente da Marija Tiurina (FOTO)

Credits: dailybest.it

Parole intraducibili, ovvero: ma come parla la gente? A volte udiamo o leggiamo certe idiomi il cui significato è impossibile da cercare. Ci sono infatti parole intraducibili che esistono solo in una specifica lingua e non in altre. Allora direte: e come si fa a capirne il senso? Per spiegarle bisogna usare una frase complessa che rischia, però, di far perdere il significato originario. Perché ammettiamolo, alcune parole sono belle solo se dette in lingua originale.

L’artista inglese Marija Tiurina ha realizzato una serie di splendidi disegni in cui illustra le parole intraducibili che si trovano in lingue quali arabo, portoghese, giapponese, e ne dà il significato. Andiamo a dare un’occhiata.

Cafuné (brasiliano portoghese): L’atto di passare teneramente le dita tra i capelli di qualcuno.

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Baku – shan (giapponese): una ragazza bellissima solo se vista da dietro.

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Gufra (arabo): La quantità d’acqua che può essere tenuta in una mano.

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Torschlusspanik (tedesco): La paura della chiusura di un cancello o metaforicamente la paura della diminuzione delle opportunità man mano che l’età avanza.

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Tretar (svedese): Quando riempi una tazza di caffè per tre volte.

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Duende (spagnolo): Il misterioso potere che un’opera d’arte trasmette alle persone per smuovere le loro emozioni.

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Schlimazl (yiddish): Una persona cronicamente sfortunata.

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Schadenfreude (tedesco): Il piacere derivato dalle sfortune altrui.

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Tingo (rapanui): L’atto di farsi prestare tutti gli oggetti desiderati dalla casa di un amico.

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Luftmensch (yiddish): Chi fa costantemente sogni ad occhi aperti.

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L’appel duvide (francese): La chiamata del vuoto, l’urgenza di saltare da alti edifici.

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Credits photo: dailybest.it