venerdì, 26 Aprile 2024

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Tatuaggi animati, quando l’inchiostro si muove (VIDEO)

Credit: http://news.discovery.com/

I tatuaggi, oggi come mai prima, si stanno spandendo a macchia d’olio.
Le tecniche si affinano, le mode cambiano e le innovazioni si scontrano a colpi di macchinette.
L’errore sta nel pensare che tutto finisca qui, quando tutto è appena cominciato e ci auguriamo prosegua.
Parliamo di un meraviglioso, straordinario, affascinante progetto che dà vita ai disegni impressi sui corpi delle persone in tempo reale.

Si chiama mappatura di proiezione ed è una tecnica animata che permette di far vivere i tatuaggi direttamente addosso alle persone.
A capo del nuovo processo innovativo le due menti artistiche e geniali di Oskar e Gaspar, un collettivo di artisti visivi e multimediali residenti in Portogallo, che hanno organizzato un evento estivo l’anno passato – ma perché non l’abbiamo saputo prima – chiamato “Ink Mapping“, nel quale la mappatura di proiezione è stata utilizzata per trasformare i tattoo in vere e proprie opere d’arte dinamiche.

La tecnica prevede un adattamento 3D alla tradizionale tecnologia di proiezione, all’interno dei confini dati dai tatuaggi. In questo modo è possibile riprodurre, a partire dall’architettura di base del disegno, una sequenza animata di colori, linee, luci e curve che andranno a muovere la staticità dell’opera.
La cosa che più impressiona è che tutto ciò che di meraviglioso accade si può vedere in tempo reale, senza aspettare che qualche macchina processi il meccanismo.

I due professionisti, che già avevano utilizzato l’idea per altri progetti scientifici, hanno pensato bene di sfruttare questa loro capacità per una passione a loro comune. Sembrava qualcosa di scontato e immediato dal loro punto di vista far coincidere questi due tipi di arte, così due anni fa hanno iniziato a lavorare sui loro stessi tatuaggi, realizzando quanto ciò che avevano sperimentato potesse diventare incredibilmente bello.

La serata ha visto la presenza di almeno 40 esperti del settore che hanno lavorato sui setting, sulle luci e sui modelli. Ogni animazione ha visto il suo inizio con le foto del tattoo prescelto, che è stato poi rielaborato in 3D e di conseguenza all’interno della proiezione animata.

Ecco così che i volti si esprimono, i mandala si allargano e s’illuminano, le stelle si aprono all’universo e gli uccelli di carta si spostano lungo le braccia, mentre Dalí guarda tutto con occhio critico e con un sopracciglio devastante.

Il tatuaggio affonda le sue radici nella storia e si può dire che sia una delle arti più antiche e questo è meraviglioso, la tradizione ci insegna e ci guida, ma quando i tempi moderni rivoluzionano con visioni così magiche concetti così statici, il connubio diventa incredibilmente azzeccato.

Arriva la collana porta pizza (FOTO)

Credit photo: www.cosmopolitan.com

La desideriamo in ogni nostro pasto, vorremmo che ce ne fosse una che non fa ingrassare per mangiarne in quantità industriali ed è l’unica che si fa veramente in quattro per noi: stiamo parlando della nostra amata pizza, quel meraviglioso cibo che dà un senso alle nostre giornate, ai nostri pranzi, alle nostre cene e pure ai nostri spuntini.

Chi non ama la pizza? E chi non ne vorrebbe avere sempre almeno un piccolo trancio con sé? Da oggi, tranquilli, questo è possibile grazie alla collana porta pizza: si tratta di un comodissimo contenitore di plastica triangolare studiato proprio per contenere una fetta di pizza. Perché si sa, il calo di zuccheri è sempre dietro l’angolo.

Il Portable Pizza Pouch permetterà di portarsi la pizza sempre vicino al cuore grazie ad un laccio strettamente agganciato alle estremità del triangolo. A vendere questo fantastico oggetto è il sito Stupidiotic, al bassissimo prezzo di 8$.

Finalmente sarà possibile ingozzarsi di pizza in qualsiasi momento dello giornata, anche sotto la pioggia senza ombrello, quando tutto sembrerà andare per il verso sbagliato: infatti, il porta pizza è anche waterproof.

Cosa desideriamo di più?

Come sarebbe la nostra vita senza smartphone (FOTO)

Credit photo: www.theatlantic.com

Ad un tavolo della caffetteria Illium di Troy – New York – è seduta una famiglia, composta da padre, madre e due figlie. I quattro non parlano molto: infatti sia il padre che le due figlie tengono i loro smartphone in mano, mentre la madre – evidentemente in uno stato di tristezza e solitudine – guarda fuori dalla finestra, sconsolata. E, nonostante il padre, ogni tanto, condivida con gli altri qualche informazione scovata in rete, nessuno dei tre risponde o commenta ciò che dice.

Non si tratta di un film, e nemmeno di una scena di un libro: purtroppo è la realtà. Una situazione, questa, osservata da Eric Pickersgrill, un fotografo americano di 29 anni, che, partendo proprio da ciò, ha realizzato un progetto dal titolo “Removed Social” che fa riflettere sull’uso degli smartphone nella nostra vita quotidiana.
Negli scorsi mesi, infatti, Pickersgrill ha girato gli Stati Uniti scattando fotografie – tutte in bianco e nero – di persone comuni e situazioni normalissime che avevano a che fare con i propri cellulari – giocando, navigando sul web e mandando messaggi. Una volta in studio, però, il fotografo ha rimosso dagli scatti i telefonini, per mostrare l’effetto che faceva. Il risultato è impressionante: sulla scena restano persone con una mano che sembra tenere qualcosa che in realtà non c’è, facendoci capire quanto l’uso degli smartphone possa portare all’esclusione e all’alienazione dal mondo reale, quello che ci sta intorno.

Il fotografo non esclude il fatto che lo sviluppo della tecnologia abbia portato enormi benefici, come la possibilità di rimanere in contatto con persone a chilometri e chilometri di distanza, oltre a vantaggi sul piano sia professionale che personale.
Il problema, infatti, non è tanto la tecnologia, quanto l’uso che noi ne facciamo: un uso spropositato, anche nei momenti più intimi della nostra vita. Siamo ossessionati dai nostri cellulari, tanto da tenerli sempre in mano, come se non averlo significasse non avere tutta la nostra vita sotto controllo.

Fidanzati che camminano insieme, mano nella mano, e nell’altra hanno lo smartphone, amiche sedute ad un tavolo di un bar che sorseggiano un caffè e controllano le notifiche su Facebook: ma perché invece che prestare attenzione ai dispositivi elettronici non interagiamo tra di noi? Meglio un abbraccio, un bacio e due chiacchere piuttosto che tenere in mano un cellulare: almeno quando si è in compagnia, i telefonini dovrebbero rimanere nella borsa o in tasca, per goderci al meglio ogni momento della vita reale.

Se i ragazzi imitassero le ragazze su Instagram (FOTO)

Credit photo: www.boredpanda.com

Ormai Instagram, il famoso social network che raccoglie foto di milioni e milioni di utenti, ha invaso totalmente le nostre vite. Tutto ciò che facciamo deve essere fotografato, per essere subito postato, con tanto di hashtag per avere il maggior numero di like: dalla colazione alla corsetta pomeridiana insieme alle amiche, dalla giornata al mare alla serata passata in casa a guardare un film. Senza dimenticarci delle foto alle insalate, ai gelati e ai bicchieri di vino, magari bevuti mentre si fa un bagno rilassante tra le bollicine del bagnoschiuma.

A volte, però, non ci accorgiamo che la situazione ci sta davvero sfuggendo di mano: quelle che dovrebbero essere belle fotografie si trasformano in qualcosa di costruito, fino ad arrivare a sfiorare il ridicolo. Soprattutto quando gli hashtag #selfie, #bff, #followforfollow, #likeforlike, #foodporn e chi più ne ha più ne metta occupano quasi metà della home.

A farci rendere conto di quanto a volte le nostre foto possano essere – almeno un pochino – imbarazzanti ci ha pensato un gruppo di ragazzi che ha creato un nuovo account su Instagram dal nome “Bros Being Basic“. L’idea, nata dopo che una loro amica ha postato una sua immagine con l’hashtag #ootd – outfit of the day, ovvero look della giornata – ha come scopo quello di prendere in giro le foto delle ragazze che sommergono le bacheche di Instagram, pensando a come sarebbero se a farle fossero i ragazzi. L’effetto sarebbe lo stesso?

A voi il giudizio: ecco, nella gallery, qualche post del nuovo account.