sabato, 26 Luglio 2025

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‘La carne uccide’, avvertenze sui prodotti come su sigarette

Credit: today.it

Dopo il grande allarme lanciato ieri dall’Oms, che ha identificato le carni rosse e lavorate come altamente cancerogene, la disinformazione e il panico si sono dilagati a macchia d’olio. Per far maggior chiarezza, l’Oms ha diffuso un successivo documento con tutte le cose da sapere sui rischi che corriamo.

Ed è di poche ore fa la richiesta del Codacons di valutare attentamente se sia il caso di sospendere le vendite. Così il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori (il Codacons appunto) ha deciso di presentare un’istanza urgente al ministero della Salute e un esposto al pm di Torino, Raffaele Guariniello, affinché siano valutate tempestivamente misure a tutela della salute umana. “Le risultanze dell’Oms non lasciano spazio a dubbi, ed individuano le carni lavorate tra le sostanze cancerogene al pari di fumo e benzene – afferma spiega Carlo Rienzi, presidente del Codacons – Il principio di precauzione impone in questi casi l’adozione di misure anche drastiche, considerando la salute umana prioritaria a qualsiasi altro interesse. Per tale motivo chiediamo al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, di valutare i provvedimenti da adottare a tutela della popolazione, compresa la sospensione della vendita per quei prodotti che l’Oms certifica come cancerogeni. Analogo esposto viene inviato oggi dal Codacons al pm di Torino, Raffaele Guariniello, che già in passato ha aperto importanti inchieste sul fronte dell’alimentazione e della salute”.

Ma l’allarme del Codacons non si ferma qui: “Riteniamo – aggiunge il presidente Carlo Rienzi – che i consumatori debbano essere correttamente informati al momento dell’acquisto circa la pericolosità delle carni il cui consumo eccessivo aumenta il rischio di cancro così come accertato dall’Oms. Per tale motivo le autorità sanitarie del nostro paese devono imporre l’inserimento di appositi avvisi al pubblico sulle confezioni dei prodotti a rischio, relativi alla potenziale nocività per la salute, esattamente come avviene per le sigarette”.

Etichette, quindi, da apporre su tutti quegli alimenti, specialmente panini, hot dog, a base di carne rossa lavorata, sia presso i supermercati, che – e a maggior ragione – presso ristoranti e fast food.

Novità dal mondo dei dolci: arriva il gelato con cono waffle

Dimenticatevi del classico gelato formato dal cono o dalla coppetta; il social network Instagram è già pieno di foto che ritraggono un nuovo dolce esperimento e sicuramente (o almeno si spera) presto saranno piene anche le nostre gelaterie. Il cono gelato fatto della deliziosa pasta dei waffle, che avvolge e contiene qualsiasi gusto di gelato, è la nuova moda che sta facendo impazzire le papille gustative di tutti coloro che lo assaggiano.

Questa fantastica idea nasce a New York, più precisamente nel quartiere Chinatown presso il locale Eggloo. La forma del cono-waffle è quella di tante piccole uova messe una accanto all’altra, ed è tipica di uno street-snack che si mangia ad Hong Kong.

Ottimo per la colazione, per merenda, oppure semplicemente come dessert, ce n’è davvero per tutti i gusti: il gelato può essere alla frutta, alla crema, alla nocciola, al cioccolato e così via, ma anche il cono waffle può essere fatto con l’aggiunta di altri ingredienti come, per esempio, il cacao o il matcha (che dà un colore verdino). La stessa varietà esiste anche per le decorazioni. Infatti, il dolce può essere abbellito con glasse, frutta fresca o secca, cereali, M&M’s e anche con i tipici bastoncini che i giapponesi usano per mangiare.

Non solo New York dispone di questa novità; anche in California, in particolare a Sant’Anna, si è cercato di riproporre il gelato-waffle, con la sola differenza che i gusti del gelato sono a forma di rosa, abbelliti anche qui con qualsiasi delizia del palato si voglia.

La cosa certa è che, in qualsiasi Stato o paese è presente il nuovo dolce, esso ha un successo formidabile grazie sia alla sua bontà, sia al suo aspetto (un mix di colori), sia al prezzo che non è troppo eccessivo (8 dollari).
Non ci resta allora che sperare che questa nuova moda culinaria emigri anche qui da noi – per la gioia degli amanti del dolce, e non solo.

Come cucinare bucce fave: due ricette facili

Come cucinare bucce fave: oggi vediamo due ricette molto facili.

Iniziamo una piccola rubrica dedicata al “non sprecare in cucina”, quindi vedremo come riutilizzate bucce, scarti e avanzi.

Prima però dobbiamo vedere come trattare i baccelli, che hanno all’interno una peluria bianca.

Come cucinare bucce fave?

Come cucinare bucce fave? In realtà esistono diverse ricette ma i baccelli vanno sempre trattati prima per eliminare la parte della peluria bianca.

Per prima cosa porta ad ebollizione abbondante acqua in una pentola. Aggiungi le fave con la peluria bianca e lasciale bollire per circa 2-3 minuti.

Una volta scolate trasferirle in una ciotola o un lavandino riempito di acqua fredda. Lasciale raffreddare per alcuni minuti.

Con un coltello strappare la peluria bianca dalla parte interna della fava.

Risciacqua le fave con acqua fredda per rimuovere eventuali residui di peluria rimasti.

Due ricette con le bucce di fave

Pesto di bucce di fave

Ingredienti:

  • Bucce di fave
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1/4 tazza di pinoli
  • 1/4 tazza di parmigiano grattugiato
  • Succo di mezzo limone
  • 1/3 tazza di olio d’oliva
  • Sale e pepe q.b.

In un frullatore o un mixer mettere le bucce di fave lessate, l’aglio, i pinoli, il parmigiano grattugiato, il succo di limone, il sale e il pepe.

Frullare gli ingredienti fino a ottenere una consistenza omogenea.

Unire gradualmente l’olio d’oliva mentre si frulla fino a quando il pesto raggiunge la consistenza desiderata.

Aggiustare di sale e pepe, se necessario. Cuocere la pasta al dente e condirla con questo pesto.

Bucce di fave ripassate

Ingredienti:

  • Bucce di fave
  • 1 spicchio d’aglio
  • peperoncino a piacere
  • olio evo

Tagliare le fave a tocchetti (già bollite e private della pellicina bianca). Tritare l’aglio e farlo profumare in padella con un paio di giri di olio evo. Unire il peperoncino se piace. Aggiungere le bucce della fave e far saltare per una decina di minuti.

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Ricette di mare: ragù di polpo

Ricette di mare: ecco il ragù di polpo.

Una domenica mattina, con mio marito, ci dedichiamo all’esplorazione del frezeer e ci ricordiamo che avevamo acquistato due bei polpi, un chilo in totale. Decidiamo quindi di fare un bel ragù per condirci la pasta.

Noi siamo dei fan dei primi piatti di mare e soprattutto del polpo che è il principe di questa ricetta.

Il ragù di polpo: le ricette di mare

Ecco che ingredienti ci servono per 4 persone:

  • 400 gr di pasta corta
  • 1 polpo da 1 kg
  • gambi di prezzemolo
  • aglio
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • 1 bicchiere di passato di pomodoro
  • 1 costa di sedano
  • 1 carota
  • mezza cipolla
  • olio evo
  • sale

Le ricette di mare: come fare il ragù di polpo

Per prima cosa è importante che il polpo sia congelato da almeno 24 ore in questo modo sarà più tenero (mi raccomando prima di congelarlo va pulito). Va fatti scongelare diverse ore prima.

In una casseruola versare dell’olio evo a cui va aggiunto l’aglio e i gambi di prezzemolo.

Tagliare il polpo a pezzetti, non troppo piccoli, e farlo rosolare in padella. Deve rosolare prima a fiamma alta, e poi bassa, per almeno mezz’ora.

Togliere l’aglio e il prezzemolo.

Alzate la fiamma e sfumate con il vino rosso, lasciar evaporare l’alcol.

Aggiungere il trito di cipolla, sedano e carota. Aggiungere anche la passata, abbassare il fuoco e far cuocere per un’altra mezz’ora. Aggiustare di sale, aggiungere un trito di prezzemolo fresco.

Cuocere al dente la pasta, scolarla e farla saltare insieme al ragù.

Se volete potete aggiungere del peperoncino piccante.

Volendo potete usare anche il polpo fresco e non congelato ma ci vorrà di più per cucinarlo e quindi farlo diventare tenero.