giovedì, 28 Marzo 2024

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L’assunzione di zuccheri: come reagisce il corpo?

Credits: www.petakilan.com

Lo zucchero è un elemento importante nella nostra dieta quotidiana. Insieme all’amido, rientra nella categoria dei carboidrati ed è costituito da carbonio, idrogeno e atomi di ossigeno. Nel nostro corpo agisce come combustibile, i carboidrati sono infatti la nostra principale fonte di energia e cibo per le nostre cellule.

I nostri antenati cercavano cibi dolci per aumentare la loro possibilità di sopravvivenza quando il cibo era scarso, dato il loro alto contenuto di energia. La passione per lo zucchero, sia per gli esseri umani che per gli animali, deriva dal suo sapore dolce. In natura questo è un indicatore necessario per capire quali alimenti sono sicuri da mangiare o meno: non a caso frutta e piante velenose tendono ad avere un sapore acido o amaro.
Nel mondo moderno la presenza di alimenti con zuccheri aggiunti e di bevande gassate hanno fatto in modo che la dolcezza sia categorizzata nella mente umana esclusivamente come sensazione di piacere, con il tragico risultato che lo zucchero è presente in molti degli alimenti che consumiamo. Se ciò rappresenta una buona notizia per le nostre papille gustative, è piuttosto “malsana” per la nostra salute.

In questo modo molti di noi superano le giuste quantità da assumere quotidianamente. L’adulto medio consuma circa 63 grammi di zucchero (circa 16 cucchiaini) ogni giorno, quantità che rappresenta più di due volte la dose giornaliera raccomandata. Il tener traccia della quantità di zucchero assunta non è semplice, lo zucchero si trova in alimenti non sospetti e spesso sotto nomenclature diverse.

Lo zucchero nel corpo

Lo zucchero è digerito da alcuni enzimi che lo scompongono in glucosio nell’intestino tenue. Il glucosio viene poi rilasciato nel flusso sanguigno che lo trasporta nei muscoli e negli organi per poi essere convertito in energia spendibile. Il pancreas, attraverso le cellule beta, ha il compito di monitorare costantemente la quantità di glucosio nel sangue e di rilasciare insulina quando necessaria. Quando si assumono più zuccheri di quanto il corpo ha bisogno, vengono “conservati” per poter essere utilizzati in un altro momento, mantenendo costanti i livelli di zucchero nel sangue. Se il corpo smettesse di produrre la giusta insulina, o se le cellule diventassero resistenti ad essa, si è in presenza del diabete, malattia che fa raggiungere un livello pericoloso di zucchero nel sangue.

Ecco cosa succede al tuo corpo quando esageri con i dolci

L’esagerazione, di qualsiasi natura essa sia, comporta generalmente degli scompensi. Se lo zucchero da una parte è indispensabile per il buon funzionamento del nostro organismo, dall’altro diventa problematico per la nostra salute, soprattutto per i golosi.
Mangiando più zuccheri di quelli richiesti dal nostro fabbisogno energetico si incorre in problemi quali: carie, diabete e obesità.

Gli effetti delle zucchero nel cervello

La richiesta di zucchero ha inizio nel cervello che rilascia dopamina e seratonina, ormoni che stimolano lo stato d’animo e che agiscono nell’area del cervello associata alla ricompensa (il nucleo accumbens). Questo processo segue le stesse fasi che conducono alla tossicodipendenza, si spiegano così quelle voglie di zucchero che devono essere necessariamente soddisfatte. Consumare zucchero con regolarità può inibire i trasportatori della dopamina, ciò si traduce nell’aver bisogno di maggiori quantitativi di zucchero per raggiungere il grado di ricompensa. Occorre fare attenzione: il fruttosio, non soddisfacendo gli ormoni della fame, a differenza del glucosio rende incapace il corpo di stabilire di averne assunto già abbastanza.

Riconoscere lo zucchero anche quando è nascosto

Lo zucchero può presentarsi sotto diverse vesti ed è utile sapere che generalmente i nomi che terminano in “osio” sono formati da zucchero. Tra questi troviamo i cosiddetti “zuccheri buoni” come ad esempio il glucosio e il fruttosio, naturalmente presenti in frutta, verdura e miele, ma anche lattosio e galattosio presente nel latte e nei derivati e infine il maltrosio presente nell’orzo.
Esiste anche il tipo di zucchero considerato “insano”, aggiunto ai cibi per migliorarne il sapore. Solitamente vengono utilizzati in sostituzione dello zucchero il sucralosio, la saccarina e l’aspartame. L’HFC è artificialmente prodotta dal mais e utilizzato in molti alimenti trasformati e bevande gassate.

L’unico modo per capire quanto zucchero è presente nel vostro cibo? Quello di controllare il valore dei carboidrati nell’etichetta.

Proprietà e benefici della farina di tapioca

farina di tapioca
farina di tapioca

La farina di tapioca è la farina che si ottiene dai tuberi della manioca. Proprio per questo motivo, è conosciuta anche con i nomi “amido di tapioca” o “farina di manioca”. Si tratta di una farina molto leggera per l’intestino ed è ovviamente spoglia di glutine, peculiarità che la rende molto adatta per le preparazioni alimentari indirizzate ai bambini nel periodo dello svezzamento. In questo articolo vogliamo menzionare tutte le proprietà e i benefici che caratterizzano la tapioca.

La farina di tapioca ha un alto contenuto di carboidrati e solo una piccola parte è riservata alle proteine e ai lipidi. Oltre a ciò, la tapioca è anche un’eccezionale sorgente di potassio, ferro, calcio, fosforo e vitamina B2. Per via del suo elevato potere nutritivo, la farina di tapioca è particolarmente adatta nei casi di convalescenza e per le primissime pappe dei piccoli. Un’altra pregiata caratteristica della tapioca è la sua notevole digeribilità che la rende dunque facilmente assimilabile dall’intestino. Ma non è tutto. Un ulteriore maestoso beneficio della farina di tapioca è quello di fare in modo che alcune sostanze contenute nel latte vengano smaltite facilmente. Difatti, quando la tapioca viene cotta nel latte, i granuli di amido di cui è dotata, aumentano di volume, creando una rete che dissesta e respinge la caseina presente nel latte. Questo permette ai succhi gastrici di attaccarla agevolmente e dunque di assorbirla senza fatica.

In cucina, la farina di tapioca è impiegata in primo luogo come collante o come legante. Difatti, è possibile utilizzarla anche per condensare una vellutata, un passato di verdure o una crema per dolci. E’ molto usata ad esempio nella preparazione di prodotti di pasticceria al posto dell’amido di mais o della farina di riso. Per di più, nei dolci, la farina di tapioca, può essere indicata come sostanza surrogatoria delle uova. Nelle zone più calde e torride, invece, la farina di tapioca è uno degli ingredienti basilari e serve principalmente per realizzare l’impasto del pane.

Mc Donald’s, svelata la ricetta segreta della salsa del Big Mac

La fame, unita a tanta passione, aguzza sempre l’ingegno. Ed è questo che è capitato a Todd Wilbur, amante dell’arte culinaria che, dopo vari tentativi, è riuscito a trovare la formula segreta della salsa del Big Mac, prodotto da Mc Donald’s.

È risaputo che il fast food più frequentato al mondo non rappresenta il connubio perfetto tra bontà e salute. Eppure i clienti non riescono a rinunciare al sapore del suo fiore all’occhiello: una speciale salsa che prende il nome dal panino che la contiene, la Big Mac sauce. Questa è davvero così gustosa e appetitosa che c’è chi farebbe follie per averla, ma finalmente sembra che il desiderio abbia trovato la sua fata magica.

A voi la ricetta rivisitata da Todd Wilbur:

Ingredienti

Mezza tazza di maionese
2 cucchiai di french dressing
4 cucchiaini da the di salsa a base di cetriolini in agrodolce
1 cucchiaio di cipolla bianca finemente tritata
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaio da tè da zucchero
1/8 cucchiaio da tè di sale

Procedimento

Prendete tutti gli ingredienti e mescolateli bene. A questo punto lasciate raffreddare la salsa per l’intera notte, in modo che prenda sapore. Mischiate ancora un paio di volte e il gioco è fatto.

Un vero aiuto per gli appassionati di salse e non solo; infatti se si ricerca on line su Ebay una bottiglia di Big Mac Sauce da 200ml, questa costa la bellezza di $20,600: un prezzo un po’ esagerato per un semplice condimento, ma si sa, il nome fa la differenza.

Per fortuna è arrivato Todd Wilbur che, già a partire dagli anni ’80, si è ingegnato per comprendere come riprodurre gusti invidiati dai competitori, come Burger King nel caso di Mac Donald.

A seguire ha iniziato a scrivere le sue ricette e pubblicarle su una serie di libri dal titolo “Top Secret Recipes” (Top Ricette Segrete) e di lì a poco è diventato celebre.

Detto questo, non vi resta dunque che mettervi all’opera.

Buon Appetito.

Piatti cucinati con solo tre ingredienti (FOTO)

Credits: pillsbury.com

Quando la fame arriva, è impossibile fermarla. Che sia durante una lezione all’università, in pausa studio o durante il lavoro, gli ingredienti a disposizione sono davvero pochi a portata di mano. Come fare? A questo ci ha pensato Buzzfeed: il sito americano ha elencato una serie di alcuni deliziosi piatti preparati utilizzando solo tre ingredienti.

Le ricette sono semplici e veloci, quindi anche i meno esperti in cucina potranno approfittare e mettersi alla prova, perché ci sono piatti che accontentano tutti i palati. Pronti a prendere appunti?

Salsa di spinaci cotti in padella

Credits: pillsbury.com
Credits: pillsbury.com

Gli spinaci sono verdure e sono tra quei quei piatti che fanno bene alla salute. La preparazione di questo piatto è semplice: vi servono due pacchi da 255 grammi circa di spinaci tritati surgelati (li potete trovare al supermercato), due vasetti da 400 grammi circa di salsa Alfredo (che è a base di panna), e un barattolo di sfilatino francese. Mixate spinaci e salsa e metteteli in una casseruola, poi tagliate lo sfilatino in 24 pezzetti e distribuiteli a cerchio. Infornate per 25-30 minuti e poi servite il piatto caldo.

Cheesecake al caramello e alla mela

Credits: cookingclassy.com
Credits: cookingclassy.com

Per questo dessert vi servono: 56 grammi di crema di formaggio freddo, una tazza di gelato al caramello e una mela. Frullate la crema per un minuto e poi unitela al caramello. Completate il tutto tagliando a fette la mela e poi servite il piatto freddo.

Gamberetti di maionese

Credits: madefrompinterest.com
Credits: madefrompinterest.com

Snack semplicissimo: 400 grammi di gamberetti tritati, un barattolo di maionese e salsa piccante. Mescolate tutto insieme e mettete in frigo, poi aspettate 5 minuti e il piatto è pronto! Servite il tutto su dei salatini, da servire come aperitivo.

Crema di salsiccia

Credits: browneydbaker.com
Credits: browneydbaker.com

Prendete un paio di salsicce regolari, 450 grammi di crema di formaggio e 800 grammi di salsa piccante. Abbrustolite la salsiccia, rompetela appena si cuoce e sbriciolatela. Una volta cotta, rimuovetela dalla padella e immergetela nella crema e nella salsa. Mettete a forno per 30 secondi fino a quando il formaggio è diventato fuso. Servite con patatine e tortilla.

Caprese piccante

Credits: howsweeteats.com
Credits: howsweeteats.com

Di cosa avete bisogno per questo piatto? Tagliare il formaggio a cubetti, 3 foglie di basilico e pomodoro a spicchi. Fondete tutto insieme e lasciate cuocere al forno a 190 gradi per 15 minuti. Il risultato è delizioso con tanto formaggio fuso che fonde come mozzarella.

Crema al formaggio all’italiana

Credits: plainchicken.com
Credits: plainchicken.com

Uno dei piatti italiani che ci invidiano all’estero. Per questo vi serve: 230 grammi di crema di formaggio, 1 pacchetto di salatini ripieni, e mezzo barattolo di maionese. Combinate tutti gli ingredienti e mettete in frigorifero per un’ora prima di servire in tavola.

Buon appetito!