venerdì, 26 Aprile 2024

Cibo

Home Food Cibo Pagina 34
Notizie e informazioni sugli alimenti e sulla nutrizione

Patatine fritte alternative: ecco le migliori ricette (FOTO)

Credits photo: www.viceversa.it

Apparentemente, esiste un solo modo per ottenere delle deliziose patatine fritte (o meglio french fries), ma nella realtà dei fatti la patata non è l’unico alimento che permette di preparare questo celebre e invitante contorno. Sono già state sperimentate, infatti, non una, bensì tre alternative al tradizionale ingrediente primario. Parliamo della manioca, della piantaggine e dei ceci.

La notizia non è poi così strana se si considera che altri ingredienti erano stati utilizzati, in precedenza, per cucinare le patatine fritte. Tra questi ricordiamo la pastinache, le patate dolci, i cavoli, le zucchine, ma sopratutto l’avocado. Quest’ultima ricetta non ha però riscontrato esiti positivi e salvo miracoli, è certamente meglio deliziare delle proprietà afrodisiache di questo frutto tropicale piuttosto che di una sua versione improvvisata alla french frie.

Detto ciò vediamo come le vere patatine fritte, quelle che amiamo gustare anche da Mac Donald, si presenterebbero se al posto della patata utilizzassimo la manioca, la piantaggine, o i ceci.

Manioca

Credits photo: hawaiicafè.weebly.com
Credits photo: hawaiicafè.weebly.com

La manioca, pianta di origine sudamericana, è considerata un buon sostituto della patata. Difficile da trovare presso i rivenditori di verdure e ortaggi, la manioca dovrebbe essere consumata preferibilmente entro due o tre giorni dalla raccolta. Per il consumatore, dunque, è buona norma osservare il suo interno prima di procedere nell’acquisto. Infatti, la radice, che è anche la parte commestibile di questa pianta, quando non è più buona tende a diventare nera, anziché mantenere il suo naturale colorito bianco.

Per preparare le patatine fritte con la manioca, bisogna seguire lo stesso procedimento che adotteremmo con la patata: occorre pelare il tubero, tagliarlo in piccole fette e cuocerlo per 30 minuti circa per farlo ammorbidire. Fatto ciò, attendete che la manioca si raffreddi e dividete ancora a metà le parti che avete ottenuto, ricordandovi di togliere lo stelo. Le patatine verranno fuori un po’ grosse ma se proverete a ridurle, trasformerete il composto in una poltiglia. Meglio evitare.

Il risultato sarà comunque eccellente. Le patatine raggiungono infatti subito un colore dorato. Sono croccanti, deliziose, invitanti e leggermente dolci al centro. Unico neo è il procedimento. Davvero laborioso. Necessaria soprattutto è tanta forza per tagliare il tubero.
Ne vale la pena però, almeno una volta: sono super appetitose sopratutto con maionese e una spruzzata di lime.

Banana

Credits photo: ghanarecipe.com
Credits photo: ghanarecipe.com

Esistono due tipi di banana: la prima è verde all’esterno, la seconda gialla. Per questa ricetta, si potrebbero utilizzare entrambe. Scopriamo insieme i risultati.

Il metodo di preparazione è lo stesso utilizzato con la radice di manioca. Dopo aver pelato e tagliato la banana verde vedrete che questa rimane rigida al punto giusto per dare la croccantezza desiderata. L’effetto con le banane gialle, invece, è che queste, una volta cotte, sono super saporite ma risultano inzuppate.

Il giusto grado di maturità delle banane risulta quindi davvero importante per un buon esito. Le banane verdi utilizzate nella ricetta che vi abbiamo illustrato erano probabilmente un po’ troppo immature, mentre quelle gialle erano dolci, dense e leggere, caratteristiche che non fanno di certo pensare alle patatine fritte cui siamo abituati.

Alla fine, la variante con le banane verdi è, senza dubbi, la migliore: assolutamente da provare.

Ceci

Credits photo: marialuisachiesa.blogspot.com
Credits photo: marialuisachiesa.blogspot.com

Ultimo cibo da aggiungere alla lista della spesa è la farina di ceci. Sempre disponibile nei negozi, si trova però spesso in confezioni troppo grandi riposte in aree strane.

Una volta acquistata la farina di ceci, ci possiamo immergere nella fase preparatoria. In questo caso non abbiamo bisogno di un pela patate, ma solo di un misto di farina e acqua, da riscaldare finché non diventa una sorta di crema, che deve essere poi riversata in un vassoio e appiattita prima che si indurisca. Una volta che questa crema è diventata una lastra, si taglia per formare dei bastoncini di patatine fritte.

Il risultato è sconcertante. Le patatine sono dorate e croccanti. La farina di ceci in più consente di cucinare il nostro piatto, saltando tutto quel noioso e lungo processo di pelatura, che nessuno ama. Queste patatine sono ottime da sole oppure con un hamburger, poiché non ne nascondono il sapore.

Non resta che dirvi, sperimentate e lasciate i vostri commenti.

Questi metodi alternativi sembrano davvero super invitanti.

Attenzione: il sushi fa ingrassare

Il sushi? Un piatto amato da milioni e milioni di persone in tutto il mondo – sopratutto dalla generazione femminile – che sta sbancando in tutte le città del pianeta (preparatevi, perché tra poco arriverà anche la versione con la frutta).
Quello stesso sushi che è generalmente considerato un piatto light e sano – oltre che delizioso – proprio perché a base di riso, pesce ed alghe. Quello stesso sushi che, in realtà, contiene parecchie calorie, soprattutto quando si tratta di piatti elaborati dal gusto occidentale.
Il pericolo di mettere su chili è dietro l’angolo.

Secondo la dietista Rachel Beller, autrice del libro “Eat to lose, Eat to win”, un pranzo – ritenuto dai più – leggero, a base di sushi, può rappresentare un’overdose di calorie e carboidrati.
Con una media di 1000 calorie a pasto, oltre che una buona dose di carboidrati e sale, è uno dei piatti meno sani che ci siano, pari quasi al junk food.
Il problema sta proprio nell’eccessiva quantità di carboidrati, e quindi di zuccheri, nell’elevata presenza di sale, e nei troppi pochi grammi di pesce, alghe e verdure. Per non parlare, poi, delle salse come la maionese o dei formaggi che, in tutti i ristoranti giapponesi aperti in occidente, vengono aggiunti a sproposito, quasi per peggiorare la situazione.

“Un rotolo di sushi tipico contiene 290-350 calorie e parlando di carboidrati ha l’equivalente di quattro fette di pane – afferma la Dottoressa Beller – Un California roll (cioè del sushi arrotolato che contiene un piccolo pezzo di pesce, maionese e avocado) è uguale a due panini farciti con bastoncini di granchio, una scheggia di avocado e un po’ di verdura”.
Il principale colpevole è il riso, che compone il 75% del piatto: non è bollito in acqua e viene insaporito con aceto di riso; è dunque particolarmente ricco di carboidrati e zuccheri.
Quanto al pesce contenuto nei sushi roll, spesso si tratta di nient’altro che polpa di granchio, un composto di pesce pieno di coloranti e conservanti.
Si arriva al peggio, poi, quando si intinge il sushi nella salsa di soia, che praticamente equivale a sale liquido.
Un altro problema è che il sushi non sazia: le persone dotate di grande appetito non potranno trovare in queste piccole porzioni un riempimento per tutta la giornata.

Ma non è detto che chi è attento alla propria linea deve per forza di cose rinunciare al sushi. Può concederselo ogni tanto come ricompensa, oppure mangiarlo più spesso, ma con moderazione, e preferibilmente nelle sue varianti poco elaborate.

[Credit: ilMessaggero]

Bucce di frutta e verdura: i consigli per non sprecarle

nonsprecare.it

Comprare per sprecare sembra un po’ essere diventato il motto della società di oggi. Si va a fare la spesa e si finisce sempre con l’acquistare qualche alimento in eccedenza che poi non si riesce a consumare durante la settimana. Lo si getta via così com’è, senza nemmeno averlo toccato.

Questa tendenza può essere fermata e contrastata a partire proprio dalla smentita di un luogo comune: le bucce di molti frutti e ortaggi sono commestibili. Non solo: sono anche ricche di flavonoidi, carotenoidi e antiossidanti essenziali per poter godere di buona salute.

L’esperta nutrizionista del sito weightlossresources.co.uk Laurence Beeken ha proposto una serie di consigli utili per sfruttare al meglio i benefici degli “scarti” di alcuni alimenti vegetali. Vediamoli insieme.

Cipolla

Per mantenere regolare la pressione sanguigna ed evitare una trombosi arteriosa non vi è miglior rimedio della buccia di cipolla. Ottima anche come antinfiammatorio e per combattere le allergie, questo “scarto” di cucina è consigliato utilizzarlo in zuppe e minestre durante la cottura, per poi essere eliminato una volta ultimata.

Melone e arancia

Come si potrebbe mai mangiare la buccia del melone e dell’arancia? Semplice, in un gustoso frullato composto non solo dalla polpa del frutto ma anche dal suo involucro esterno. La buccia del melone è un valido alleato per il controllo della circolazione sanguigna: questo grazie alla citrullina, un potente amminoacido che regola la fluidità del sangue. L’arancia invece contiene nella sua scorza vitamine, fibre e flavonoidi che donano nuova vitalità a tutto l’organismo.

Broccoli

Carotenoidi, vitamina A e vitamina C sono gli elementi benefici che contengono le foglie e i gambi di questo ortaggio. Le prime sono ottime da cucinare insieme ai broccoli stessi mentre i gambi sono consigliati da provare crudi.

Sedano

Aggiungere le foglie del sedano a minestre o insalate significa fare una scorta di calcio, magnesio, vitamina C e acidi fenolici, essenziali per prevenire le malattie del cuore e rallentare il processo di invecchiamento.

Cioccolato: quando fa bene e quando è meglio evitarlo

cioccolato

Non c’è dubbio che il cioccolato sia uno dei confort food per eccellenza, una spalla amica che è sempre al nostro fianco nei momenti di stress, un’affidabile fonte di consolazione quando la vita ci ha deluso, un toccasana per il nostro umore e, perchè no, un afrodisiaco per i momenti più intimi.

Ma è tutto oro ciò che sa di cioccolato?

Nonostante il cioccolato goda di una cattiva reputazione per chi sta affrontando una dieta (tendenzialmente il cioccolato fa ingrassare), una lunghissima serie di effetti benefici per la salute possono essere associati a questo cibo divino. È però fondamentale capire che non tutti i tipi di cioccolato sono esattamente uguali; il cioccolato fondente, ad esempio, è una delle versioni più salutari di questo fenomenale dessert.

Di seguito elencheremo i pro e i contro del cioccolato, in modo da darti un’idea di quanto sia importante bilanciarne l’assunzione.

PRO

FA BENE ALLA PELLE, AL CUORE E ALLA CIRCOLAZIONE

Studi recenti hanno dimostrato che il cioccolato fondente aiuta a ripristinare la flessibilità delle arterie e impedisce ai globuli bianchi di attaccarsi alle pareti dei vasi sanguigni, evitando quindi una pericolosa ostruzione delle arterie. I flavonoli presenti nel cioccolato fondente sono inoltre in grado di proteggere la pelle dai danni causati dai raggi uv del sole, migliorandone il flusso sanguigno e aumentando la densità e l’idratazione della pelle.

MIGLIORA LE FUNZIONI COGNITIVE

Gli scienziati hanno suggerito che bere un paio di tazze di cioccolata calda al giorno possa essere d’aiuto per il mantenimento delle funzioni cognitive del cervello e per il miglioramento della memoria, soprattutto nelle persone anziane, ossia i soggetti che maggiormente soffrono di declino mnemonico.

TI FA SENTIRE MEGLIO

Il cioccolato contiente le stesse sostanze che il tuo cervello produce nei momenti di pura e profonda felicità (come ad esempio quando ti stai innamorando), ossia le endorfine.

 

Ma sebbene il cioccolato possa avere vari benefici per la salute come quelli sopra elencati, può certamente avere alcuni effetti negativi. Se consumato eccessivamente, il cioccolato può causare acne, obesità, ipertensione, malattie coronariche e diabete.

CONTRO

NON TUTTO IL CIOCCOLATO È UGUALE

La polvere di cacao alcalinizzata non contiente tutte quelle qualità benefiche che ci aspettiamo di trovare. Questo perchè molti degli antiossidanti naturali presenti nel cacao vengono eliminati durante la lavorazione. Quando acquisti della polvere di cacao per fare una cioccolata calda, o per fare una torta, assicurati che la polvere sia naturale, in modo da poterne trarre tutti gli effetti benefici contenuti naturalmente nel cioccolato.

CONTIENE CAFFEINA

Il cacao, ossia l’ingrediente principale dell cioccolato fondente, contiene importanti quantità di caffeina. Questa sostanza, se assunta in grandi dosi, può provocare palpitazioni, ansia, insonnia e , nei casi più gravi, un alto rischio di aborto nelle donne in gravidanza.

RICCO DI CALORIE

A causa dello zucchero e del burro di cacao presente nei nostri dolciumi al cioccolato preferiti, solo 30 grammi di questi prodotti contengono 160 calorie. Chiunque voglia perdere peso o mantenere il proprio peso forma, dovrebbe limitare il consumo di cioccolato o perlomeno controllare l’etichetta del prodotto che verrà consumato.

 

Quando si parla di dieta, molti credono che perdere peso implichi la rinuncia generale ai dolci. Ma mai definizione fu più errata!

Nonostante esistano moltissimi approcci atti alla perdita di peso, l’opzione migliore rimane sempre e comunque quella di condurre uno stile di vita attivo, mangiare bene e utilizzare contemporaneamente integratori alimentari che aiutano l’organismo ad assimilare le proprietà benefiche dei cibi che consumiamo. Gli integratori alimentari sono stati pensati per essere un’aiuto, un supplemento, per l’appunto, alla perdita di peso, non una magica sostanza che fa tutto il lavoro per te.

La combinazione delle sostanze benefiche del cioccolato e di altri prodotti naturali utili all’assorbimento dei grassi e alla riduzione del peso, hanno portato alla creazione di integratori alimentari come Chocolate Slim. Chocolate Slim è un integratore naturale al 100% al gusto di cioccolato che aiuta l’organismo ad assimilare i grassi in eccesso e a bruciare velocemente le calorie assunte. Per maggiori informazioni a riguardo clicca qui. Chocolate Slim è un innovativo prodotto che rende la dieta meno “amara” e naturalmente più gustosa, grazie al suo sapore di cioccolato.

Nel complesso, il cioccolato fa quindi bene se assunto nelle giuste quantità. Al fine di godere appieno dei benefici alla salute offerti da questo prezioso alimento, mangiarlo in piccole dosi, insieme ad uno stile di vita sano, non costituisce assolutamente un contributo all’aumento di peso e sicuramente non reca alcun danno.