giovedì, 28 Marzo 2024

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Ecco quel che non sapevi sulle uova e i loro vantaggi

Le uova sono diventate nuovamente un cibo consigliato sulle tavole degli italiani. Mentre fino a qualche anno fa erano state demonizzate, adesso invece hanno acquisito un discreto successo. Infatti, sono ricche di colesterolo buono e hanno numerose proprietà che fanno bene all’organismo. Le uova sono da rivalutare perché secondo una ricerca australiana dell’America Journal of clinical nutrition, il consumo di uova aiuterebbe a tenere a bada il rischio cardiovascolare senza alcuna incidenza sotto l’aspetto del colesterolo. Ecco perché, è stato analizzato nel dettaglio le loro proprietà e si è cercato di capire se effettivamente hanno dei fattori positivi per l’organismo. Vediamo quali sono queste proprietà.

Proteggono la vista

Contengono la zeaxantina e luteina, anti-ossidanti che proteggono la retina in modo tale da tenere sotto controllo la salute degli occhi e di filtrare la luce quando è troppo forte. Queste sostanze sono in grado anche di tutelare dall’insorgenza della cataratta.

Nelle uova c’è un mix di sostanze nutritive

Nelle uova si trovano vitamina D, vitamine A, vitamine del gruppo B, carotenoidi e potassio ma hanno anche tanti aminoacidi essenziali, grassi buoni e proteine. Questo ovviamente rende tale prodotto una sorta di superfood che vale assolutamente la pena consumare.
Un prezioso alleato di chi vuole mantenere la linea, tali cibi sono un alleato prezioso per mantenere la linea. Possono essere scelte per la colazione oppure per un pranzo veloce. Vi aiuteranno a sentirvi subito più sazi e allo stesso modo, hanno poche calorie. Parliamo in media appena 80 calorie ogni cento grammi.

Sono utili per recuperare le forze

Le uova sono utili per recuperare le forze dopo l’attività fisica. Questo perché sono ricche di energia e vi aiutano anche a dare una risposta muscolare perché l’albume e piena di proteine.

Seppia: ricetta saporita con troccoli

seppia

Seppia: ricetta saporita con troccoli, un primo sfizioso che sorprenderà tutti.

Se amate i profumi del mare ed un buon piatto di pasta, questa è la ricetta che fa per voi. Di origine pugliese prevede troccoli con seppie ripiene.

Prima di parlare del piatto vero e proprio vediamo come procedere nella pulizia delle seppie.

Come pulire una seppia

Per prima cosa estrarre l’osso: spingere con le dita sulla testa fino a farlo uscire.

Staccare i tentacoli dalla testa ed estrarre la vescichetta gialla e quella nera, con l’inchiostro (se intendete utilizzarla in cucina attenti a non romperla).

Lavare la seppia ed asciugarla.

Con un taglio appena sopra gli occhi eliminarli insieme il becco.

Sollevare il lembo della parte alta della sacca e staccatela con delicatezza dalla carne.

Ricetta di troccoli e seppia ripiena

Ingredienti per 4 persone

  • 4 seppie
  • 1 spicchio aglio
  • 8 cucchiai olio di oliva
  • prezzemolo q.b.
  • sale q.b.
  • 1 cipolla
  • 400 grammi di troccoli
  • 40 grammi pane mollica
  • 20 pomodirini
  • pepe q.b.

Procedimento

Pulire le seppie come da descrizione. Sminuzzare i tentacoli con il prezzemolo e l’aglio la mollica sbriciolata, un cucchiaio di olio, sale e pepe. Mescolare bene e riempire le seppie.

In una padella capiente versare 4 cucchiai di olio, lavare i pomodorini e tagliarli a metà, quindi rosolarli a fiamma bassa con un pizzico sale. Unire le seppie e farle cuocere a fuoco basso con il coperchio (aggiungere due bicchieri d’acqua).

Porre una pentola d’acqua sul fornello, quando bolle salarla leggermente e farvi cuocere i troccoli.

Scolare i troccoli al dente e versarli in padella, far insaporire per cinque minuti a fiamma alta e terminare con un trito di prezzemolo.

Servire con del pane fresco ed un buon vino bianco.

Vi piace questa la ricetta?

Arrosticini: i consigli per creare un piatto gustoso

Benché siano appartenenti alla tradizione culinaria abruzzese, per quanto siano da ricondurre all’abitudine dei pastori sul massiccio del Gran Sasso di consumare carne ovina, gli arrosticini (chiamati anche le rustelle, le rustell’ oppure le arrustelle, a seconda del dialetto abruzzese di riferimento) sono diventati una di quelle specialità a cui si fa tanta fatica a rinunciare.

Da nord a sud, gli arrosticini mancano poche volte all’appello durante le sagre, le feste patronali, le manifestazioni e le rievocazioni storiche. In simili contesti, gli arrosticini fanno salire l’acquolina in bocca, sia agli adulti che ai bambini. Un favoloso bocconcino che incanta gli occhi e il naso.

Inoltre, gli arrosticini abruzzesi si stanno conquistando un posto fisso sulla tavola delle famiglie italiane. Si stanno affermando come una gustosa alternativa alle classiche bistecche e agli hamburger.

Per cuocerli divinamente, si potrebbe acquistare online una griglia per arrosticini, un pratico accessorio che saprà regalare alla carne una buona consistenza, un’inaspettata morbidezza e un particolare colorito rossastro.

Come si noterà nel prosieguo, l’uso della griglia non è certo l’unica accortezza da intraprendere, quando c’è tutta la voglia di portare in tavola dei buonissimi arrosticini.

La cottura a calore diretto

Ad oggi, il migliore metodo di cottura degli arrosticini si avvale della fornacella, una griglia che somiglia a una canalina lunga e stretta e che punta sull’avvicinamento della carne a un braciere ardente.

Le alternative, per chi non dovesse disporre di un giardino o di grandi spazi aperti, continuano a essere rappresentate dai grill elettrici e dalle fornacelle da camino, pensate proprio per un’ottima cottura indoor.

La tradizione vuole che gli arrosticini abruzzesi si cuociano a calore diretto, distesi su una brace incandescente. Il risultato finale dipenderà principalmente dall’intuito e dalla soglia d’attenzione dell’addetto alla griglia.

Perlopiù, bisogna osservare la formazione di una consistente crosticina esterna e prendersi la briga di rigirare spesso gli spiedini, ogni 2-3 minuti. Sono questi i segreti per una cottura degli arrosticini che sia completa ed uniforme.

Non cercare un miscuglio di carni

Oltre la cottura a calore diretto, durante la preparazione delle rustelle, gioca un ruolo importantissimo la scelta delle carni.

Uno dei classici errori, commessi in questa fase, è quello di pensare che possa andare bene persino un miscuglio di carni, con i cubetti di pollo, di manzo e di carne suina sullo stesso spiedo.

Il vero arrosticino abruzzese è fatto con carne di pecora, nutrita ed allevata solo ed esclusivamente per la produzione di carne.

Unendo dei cubetti che abbiano tutti la stessa origine, dalla griglia in attività arriverà sicuramente un profumo dolce.

Un condimento leggero

Per gli arrosticini, in maniera tale da non nasconderne il sapore delicato, è sufficiente un condimento leggero.

Una spolverata di sale durante la cottura e un rametto di rosmarino da cospargere, di tanto in tanto.

Di recente, tanti amanti della griglia hanno preso poi l’abitudine di fare delle dolci pennellate sugli spiedi, attingendo da una ciotola con sale, olio extra vergine d’oliva e pepe.                

Quale pesto scelgo oggi: 3 ricette molto facili e veloci

Quale pesto scelgo oggi? Anche tu hai voglia di un bel piatto di pasta ma non sai come condirla? Ti do qualche suggerimento io.

Oggi vediamo 3 pesti per pasta, molto semplici, molto sani e molto gustosi.

Io ho scelto una pasta integrale, di solito mi piacciono le linguine, ma voi potete usare qualsiasi tipo di pasta, anche le linguine di farro sono ottime al pesto.

Avete allacciato il grembiule?

Quale pesto uso per condire la pasta?

Vediamo una selezione di 3 pesti facili da preparare:

Pesto con le ortiche

Ingredienti:

  • 100 gr di ortiche
  • 2 pomodori secchi sott’olio
  • 1 spicchio di aglio senza anima
  • olio evo
  • 30 gr di pinoli (o mandorle)
  • sale e pepe

Munendovi di guanti spessi raccogliete le ortiche. Lavatele ed eliminate i gambi più duri e le foglie più vecchie.

Fate bollire l’ortica in acqua calda per una decina di minuti. Strizzate l’ortica e frullare con i pomodori, l’aglio, i pinoli e l’olio. Regolare di sale e pepe.

Il formaggio grattugiato è facoltativo.

Cuocere la pasta nell’acqua dell’ortica, scolarla al dente e condirla con il pesto.

Pesto con il finocchietto selvatico

Ingredienti:

  • 10 gr di finocchietto selvatico
  • 10 gr di prezzemolo
  • 30 gr di pinoli (o mandorle)
  • 4 pomodori secchi sott’olio
  • 1 spicchio di aglio senza anima
  • olio evo
  • sale e pepe

Pulire il finocchietto togliendo i rami più grossi e fare lo stesso con il prezzemolo, lavarli bene entrambi.

Frullare con i pinoli, o le mandorle, i pomodori secchi, l’aglio e l’olio. Regolare di sale e pepe.

Il formaggio grattugiato è facoltativo.

Cuocere la pasta e scolarla al dente, quindi condirla con il pesto.

Pesto di cavolo nero

Ingredienti:

  • due mazzetti di cavolo nero
  • 3 pomodori secchi sott’olio
  • 1 spicchio di aglio senza anima
  • 30 gr di mandorle
  • olio evo
  • sale e pepe

Pulire il cavolo nero togliendo il rametto centrale. Lavare le foglie e sbollentarle in acqua calda per qualche minuto. Strizzare e frullare con i pomodori secchi, l’aglio e l’olio. Regolare di sale e pepe.

Cuocere la pasta nell’acqua di cottura del cavolo nero e scolarla al dente, quindi condirla con il pesto.

Quando il pesto diventa scuro? Trucchetti

Il pesto diventa scuro quando si ossida, un trucchetto consiste nel mettere un cubetto di ghiaccio quando lo si frulla e non frullarlo per troppo tempo. Inoltre poi non va lasciato all’aria ma va coperto.