giovedì, 25 Aprile 2024

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Due ricette brasiliane molto facili: Coxinha e Moqueca de peixe


Oggi vediamo due ricette brasiliane, come sempre molto facili. Se siete amanti della cucina da tutto il mondo, continuate a seguirci.


Due ricette brasiliane molto facili: Coxinha


La coxinha è un antipasto tipico brasiliano che ricorda i nostri arancini siciliani. Il termine coxinha, che in portoghese significa piccola coscia di pollo, sta proprio ad indicare la forma di questi bocconcini che somiglia appunto ad un cosciotto.

Ingredienti:
• 500 g di pollo lesso
• 1 cipolla
• 2 carote
• 1 gambo di sedano
• 100 g di farina di mais
• 1 uovo
• 100 g di pangrattato
• Olio di semi per friggere

Preparazione:

Tritate il pollo lesso finemente. Tritare la cipolla, le carote e il sedano.
In una padella, far soffriggere la cipolla con un filo d’olio. Aggiungere le carote e il sedano e far cuocere per 5 minuti.
Aggiungere il pollo tritato e far cuocere per altri 10 minuti. In una ciotola, mescolare la farina di mais, l’uovo e il pangrattato.
Formare delle palline di impasto con il ripieno di pollo. Passarle nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato. Friggere le coxinha in olio bollente fino a doratura.

Due ricette brasiliane molto facili: Moqueca de peixe

La moqueca è un piatto a base di pesce, verdure e latte di cocco tipico della cucina brasiliana. È un piatto semplice e gustoso, perfetto per una cena estiva.

Ingredienti:
• 500 g di pesce a filetti (pesce spada, branzino, tonno, ecc.)
• 1 cipolla
• 2 peperoni verdi
• 2 pomodori
• 1 spicchio d’aglio
• 100 ml di latte di cocco
• 100 ml di olio di oliva
• Sale e pepe q.b.


Preparazione:


Tritare la cipolla, i peperoni e i pomodori. In una padella, soffriggere la cipolla con l’olio di oliva.
Aggiungere i peperoni e i pomodori e far cuocere per 10 minuti. Aggiungere il pesce a filetti e il latte di cocco.
Salare e pepare a piacere. Far cuocere a fuoco lento per 20 minuti, o fino a quando il pesce sarà cotto.

Ricette cosa fare per cena: pasta alla giapponese

Ricette cosa fare per cena: perché non provare la pasta alla giapponese?

Vi viene voglia ogni tanto di un bel piatto di pasta a cena? A me sì, non spesso, ma può capitare.

Io seguo molto questo canale youtube della simpatica Coco. In un video fa vedere come la sua amica prepara questa “pasta alla giapponese” (si scusa con gli italiani per questa loro invenzione).

Mi ha da subito intrigato, c’è però un problema: gli enoki.

Gli enoki sono dei sottili funghi bianchi, molto lunghi e croccanti. Coco ne va matta e ora so perché.

Fortunatamente sono riuscita a trovarli a Cagliari, in un negozietto che vende cibi giapponesi.

Sono stati una vera rivelazione!

Ricette cosa fare per cena: ingredienti pasta alla giapponese

Ingredienti per 2:

  • 250 g. di spaghetti
  • 2 mazzetti di funghi enoki
  • alghe secche tipo nori
  • vino bianco
  • aceto balsamico o salsa do sia
  • cipolla bianca
  • olio evo

Come si fa

Affettare sottilmente la cipolla bianca e farla rosolare in olio evo.

Prendere i mazzetti di enoki e tagliare la parte finale del gambo. Sgranarli e passarli velocemente sotto l’acqua.

Versare gli enoki in padella e farli saltare per 5 minuti. Aggiungere, sempre a fuoco vivo, una spruzzata di vino bianco, farlo sfumare.

Quando il vino è evaporato versare uno spruzzo di aceto balsamico o di salsa di soia. Far sfumare.

Mettere a cuocere gli spaghetti.

Abbassare la fiamma sotto la padella e versare mezzo mestolo di acqua di cottura della pasta.

Scolare la pasta al dente e versarla in padella. Far saltare il tutto e terminare con le alghe sbriciolate sulla pasta.

E’ davvero buonissima!

Nella mia persona variante aggiungo anche la pancetta che non sta male. Coco usa il daikon, io uso la cipolla.

Ricette cosa fare per cena: gli enoki

Gli enoki purtroppo da noi son poco diffusi: hanno grandi proprietà antiossidanti, antivirali e antibatteriche. 

Cosa mangiare in Tunisia: piatti tipici e bevande

Cosa mangiare in Tunisia? La cucina turca è ricca di sapori e piatti deliziosi. Vediamo alcuni piatti tradizionali turchi che potresti provare durante il tuo viaggio in Turchia.

Cosa mangiare in Tunisia: piatti tipici

Cosa mangiare in Tunisia? C’è una vasta scelta di piatti, ne vediamo alcuni:

  • Kebab: ci sono diversi tipi di kebab, tra cui il kebab di agnello (şiş kebap), il kebab di pollo (tavuk şiş), il kebab di manzo (döner kebap) e il kebab di pesce (balık kebabı).
  • Meze: sono antipasti turchi serviti in piccole porzioni, come hummus, tzatziki, patlican salatası (insalata di melanzane), dolma (peperoni o foglie di vite ripiene) e cacık (una salsa a base di yogurt con cetrioli e aglio).
  • Lahmacun: è una sorta di pizza sottile e croccante, condita con carne macinata di agnello o manzo, pomodori, cipolle e spezie. Viene arrotolata e spesso mangiata con succo di limone sopra.
  • Baklava: è un famoso dolce turco è composto da strati sottili di pasta fillo ripiena di noci o pistacchi tritati, e viene ricoperto da uno sciroppo di zucchero. È un dessert ricco e dolce che vale la pena provare.
  • Simit: è un tipo di pane a forma di anello ricoperto di semi di sesamo. È un cibo di strada popolare, spesso consumato a colazione insieme a del formaggio o dell’olive.
  • Manti: si tratta di pasta ripiena, simile a ravioli, servita con salsa di pomodoro o yogurt. Sono deliziosi e possono essere farciti con carne tritata o verdure.

Cosa bere in Turchia? Le bevande tipiche

Vediamo anche una serie di bevande tipiche:

  • Çay: il tè (çay) è una bevanda molto popolare. Si serve in piccoli bicchieri di vetro e può essere gustato in qualsiasi momento della giornata.
  • Nana: ovvero tè alla menta, viene preparato con tè verde, foglie di menta fresca e zucchero. Viene spesso servito in bicchieri di vetro con una presentazione spettacolare.
  • Caffè turco: viene preparato facendo bollire finemente macinato il caffè in una pentola chiamata “cezve”. Viene servito in tazzine piccole e viene spesso accompagnato da dolci tradizionali.
  • Boga: è una bevanda a base di latte fermentato. È simile allo yogurt ma ha una consistenza più liquida. Si consuma freddo e può essere aromatizzato con spezie come cannella o zafferano.
  • Boukha: è un distillato di fichi fermentati, tipico della Tunisia. Ha un sapore forte e viene spesso servito come digestivo.
  • Jelbana: è una bevanda tradizionale tunisina a base di estratto di aloe vera. È rinfrescante e si consuma nel periodo estivo per combattere il caldo.

Sushi origine: storia e curiosità

Sushi origine

Sushi origine: storia e curiosità di una pietanza molto amata e che va tanto di moda in occidente.

Siete curiosi di sapere com’è nato?

Sushi origine di questo cibo

Si suppone che il sushi affondi le sue origini a Nara dove si conservava il pesce nel riso fermentato.

Tutto ebbe inizio nel periodo Murochami (1336-1573) quando al pesce si aggiunse il riso, il cibo più consumato in assoluto.

Ovviamente la sua vera origine risiede in Cina, un po’ come tutto ciò che riguarda il Giappone.

Nel VIII secolo il pesce veniva salato e arrotolato nel riso fermentato, il nome di questa pietanza è narezushi. Se i cinesi scartavano il riso per mangiare il pesce, i giapponesi invece amavano consumarlo, questo piatto è detto namanare.

Il narame si diffuse durante il periodo Azuchi-Momoyama (1573–1603) letteralmente significa “sushi fatto a metà”; il riso ed il pesce venivano fatti fermentare per un tempo più breve del narezushi ed eventualmente il riso veniva marinato con aceto di riso. Continuava però ad avere l’odore distintivo del narezushi.

Durante il periodo Edo fu introdotto un terzo tipo di sushi: l’haya-zushi ovvero era assemblato in modo che pesce e riso potessero essere consumati nello stesso momento.

Quindi il riso veniva ora mischiato ad aceto, cibo essiccato e verdure oltre che al pesce. Questo tipo di sushi è ancora oggi molto popolare.

Sushi origine: street food giapponese

Quando Tokyo era nota con il nome di Edo le bancarelle di cibo strada servivano sempre sushi in versione nigirizushi ovvero un cumulo allungato di riso coperto da una fetta di pesce. Questo street food divenne rapidamente popolare.

Il popolo apprezzava questo sushi che si poteva mangiare rapidamente con le bacchette o con le mani.

Il vero boom si ebbe con le celebrazioni dell’hanami (fioritura del ciliegio), i giapponesi scoprirono che il sushi era perfetto per i pic nic sotto i ciliegi in fiore.