martedì, 19 Marzo 2024

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Diete, consigli e trucchi per dimagrire

15 consigli su come fare colazione, parola d’esperto (FOTO)

credits: vivilight

Ogni mattina è sempre la stessa storia. La colazione vanta la fama mondiale di pasto più importante della giornata eppure, ci dà tanti, forse troppi, problemi. Non sappiamo mai cosa mangiare e, addirittura, se mangiare. Perché un quarto d’ora più a letto è sicuramente più allettante che alzarsi e prepararsi da mangiare. La colazione, però, proprio non va saltata. Per cui, è doloroso anche solo dirlo, quando la sveglia suona, dobbiamo alzarci senza discutere.

La colazione, poi, è davvero il pasto più importante e la nostra fonte primaria di energia.
Per aiutarci a seguire un’alimentazione sana fin dal primo pasto della giornata, 15 esperti ci hanno dato qualche consiglio su cosa mangiare di mattina, per celebrare il “mese della colazione” in America.

Marisa Moore

Colazione: Uova con avocado e una tortilla di con una salsa o zuppa d’avena con noccioline e frutta secca.

Perché fa bene?: L’avocado, ci spiega la Moore, non solo rende più cremosi gli alimenti, ma la quantità di grasso contenuta in esso favorisce l’assorbimento di alcuni antioosidanti contenuti nelle salse. La zuppa d’avena aiuta, invece, a mantenere sani livelli di colesterolo nel sangue. La salsa è semplicemente un modo gustoso di condire i cibi, specialmente le verdure.

Toby Smithson

Colazione: 1/2 zuppa di avena, uno yogurt greco con l’aggiunta di cannella al posto dello zucchero e tre cucchiai noccioline. Tutto accompagnato da tè freddo.

Perché fa bene?: Autore di un libro su che dieta seguire se si soffre di diabete, Smithson ci consiglia di mangiare lo yogurt greco perché apporta una grande quantità di proteine al nostro organismo, ancora meglio se allo zucchero, molto calorico, si sostituisce la cannella. Le noccioline aiutano a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue che è molto importante per chi è diabetico.

Vandana Sheth

Colazione: Yogurt greco magro con mirtilli e una piccola aggiunta di corn flakes oppure una zuppa d’avena cotta nel latte di soia con semi di chia, arachidi, cannella e miele. Un’alternativa a questo tipo di colazione, sarebbe composta da verdure saltate (cipolle, pomodori e spinaci) ricoperti da tufo a cubetti o da mozzarella, con una fetta di pane.

Perché fa bene?: La nutrizinista Vandana Sheth ne fa una questioni di gusto e di praticità. Nelle mattinate di corsa una cosa da preparare al volo come un yogurt con dei mirtilli sarà perfetto per il vostro organismo e pronto in un tempo brevissimo. Il piacere, poi, di cuocere le verdure, quello, è tutto personale.

credits: www.style.it
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Kim Larson

Colazione: Fiocchi d’avena fatti con latte intero e ricoperti da mandorle, frutta fresca -meglio se mirtilli-, un po’ di cannella, un bicchiere di succo d’arancia o di pomodoro e il caffè.

Perché fa bene?: Larson suggerisce una colazione di questo tipo perché favorirebbe l’apporto energetico necessario all’organismo per compiere lavori più o meno faticosi.

Judy Coplan

Colazione: Patate dolci con burro, cannella e pepe; cioccolata calda e latte di mandorla addolcito dallo sciroppo d’acero.

Perché fa bene?: Questo tipo di colazione dal sapore invernale è ricca di vitamina A e di altri nutrienti

Ruth Frechman

Colazione: Zuppa d’avena con arachidi non tostate e cannella.

Perché fa bene?: Ruth Frechman è l’autrice del libro “Il cibo è il amico durante la dieta” dove spiega come questo tipo di colazione sia molto economico e gustoso e croccante.

credits: dissapore
credits: dissapore

Joan Salge Blake

Colazione: Yogurt greco magro, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di cacao e 1/2 di fragole frullate.

Perché fa bene?: Nel suo libro intitolato “Tu e la nutrizione”, Blake spiega come le proteine contenute nello yogurt greco ci diano la giusta carica energia di prima mattina. Il cacao addolcisce il sapore un po’ acido dello yogurt e le fragole aggiungono le fibre.

Ilene Smith

Colazione: Un muffin inglese con burro d’arachidi e metà banana.

Perché fa bene?: Smith sostiene semplicemente che una colazione così dolce la sazia fino ad ora di pranzo e non le fa fare spuntini fuori pasto.

Marjorie Nolan Cohn

Colazione: 1/2 tazza di zuppa d’avena mischiata allo yogurt greco magro; una manciata di semi di girasole o un cucchiaio di burro d’arachidi; una mela tagliata a fette e messa dentro la zuppa d’avena con un cucchiaio colmo di cannella.

Perché fa bene?: La cosa più importante di questo tipo di colazione, spiega Marjorie Nolan Cohn, è che è adatta ad ogni stile di vista e non stanca mai. La Cohn ha detto di mangiare sempre le solite cose a colazione da ormai due anni e ancora non ne ha abbastanza.

Anne Danahy

Colazione: Zuppa d’avena con l’1% di latte, mischiata a frutta, noccioline e un po’ di yogurt greco.

Perché fa bene?: Questa colazione mette insieme quasi tutto quello di cui un organismo medio ha bisogno. Le noccioline sono la parte grassa, la frutta è una grande fonte di fibre, il fatto e lo yogurt greco ci danno le proteine. Questa colazione lascia sazi per almeno 4 ore.

credits: retroonline
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Sharon Salomon

Colazione: Un frullato fatto di latte di mandorla, burro di arachidi, sciroppo di cioccolato, banana e fragole -in alternativa mango o ciliegie.

Perché fa bene?: Salomon usa il latte di mandorla perché è intollerante alla proteina caseina. Il burro d’arachidi è ricco di proteine e non è grasso.

Colleen Gill

Colazione: Una tazza di zuppa d’avena con noccioline e una tazza di tè.

Perché fa bene?: L’apporto extra di provini a di grassi aiuta l’organismo a resistere più a lungo fino ad orario di pranzo.

Nancy Clark

Colazione: 1/2 di zuppa di avena non cotta, succo d’uva, 1/4 di gramola, 3 datteri, latte e mandorle.

Perché fa bene?: L’autrice de “La guida su una giusta alimentazione di Nancy Clark” sceglie questa colazione perché unisce cibi molto genuini.

Georgia Kostas

Colazione: Zuppa d’avena con ribes essiccato e noccioline, o un frullato di mirtilli e fragole accompagnato da yogurt greco non grasso e corn flakes.

Perché fa bene?: La frutta secca o fresca o frullata è sempre un’importante fonte di vitamine A e C, fibre e antiossidanti.

Sandy Nissenberg

Colazione: Yogurt greco e zuppa d’avena con noccioline, frutta o gramola.

Perché fa bene: Una colazione così è molto facile da portare con sé al lavoro.

credits: indianasavage
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Dieta: la nuova tendenza è veloce ed efficace

photo credits: Marieclaire

Stando alle nuove tendenze in fatto di dieta ed alimentazione, la fast diet sembra essere l’erede assoluta della Dukan.
Questa nuova tipologia di dieta è stata creata dal medico e giornalista Michael Mosley in collaborazione con Mimi Spencer, giornalista di moda e cucina.

La fast diet, secondo quanto si legge sull’omonimo libro in cui Mosley e la Spencer la raccontano, si basa su alcuni digiuni intermittenti ed una forte riduzione di calorie.
Se si vuole seguire la fast diet bisogna mangiare un po’ di tutto, senza esagerare, per cinque giorni della settimana. I rimanenti due giorni: le donne assumeranno massimo 500 calorie, mentre gli uomini potranno arrivare ad assumere un totale di 600 calorie nel corso della giornata.

Secondo Luigi Fontana, docente di Scienze della Nutrizione nelle Università di Washington, St. Louis e Brescia: i giorni in cui si assumono poche calorie l’organismo attua un meccanismo di autofagia delle cellule danneggiate presenti nel nostro corpo.
Inoltre, si eliminano i grassi accumulati nel tempo e si riducono i rischi di patologie cardiache.

Un altro elemento importante nella fast diet è l’acqua. Bisogna bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno e consumare anche tè verde e tisane, visto il loro alto potere antiossidante.
Sconsigliati i succhi di frutta zuccherati e l’alcool a causa dell’alto contenuto di calorie che contengono. Un bicchiere di vino bianco, infatti, contiene fino a 120 calorie ed una lattina di birra arriva a 150.

Questa tipologia di dieta, per il basso apporto di calorie in alcuni giorni, non può essere seguita da diabetici, ipertesi, persone con insufficienza renale e donne in stato di gravidanza.

Le nuove abitudini alimentari degli italiani

Credits: www.dietagratis.com

È ormai risaputo che la cosiddetta “dieta mediterranea” fornisce tutti gli elementi necessari per poter vivere in salute senza troppi sacrifici inutili. Parallelamente ad essa, in Italia, sono sempre più di moda le più svariate abitudini alimentari, infatti vegetariani, vegani, crudisti, pollotariani o ancora pescetariani sono in vertiginoso aumento. Uno dei motivi di tali scelte risiede in una filosofia di vita che passa per l’alimentazione. Cerchiamo di comprenderne gli sviluppi.

Analizzando la dieta mediterranea possiamo dire che non si presenta come un programma dietetico ben definito bensì come un insieme di abitudini alimentari oramai intrinseche nei popoli della regione mediterranea. Vi sono almeno 16 stati sul Mediterraneo i quali regimi alimentari mutano da Paese a Paese, venendo influenzati maggiormente dalla cultura e dalle tradizioni religiose.
Le caratteristiche che accomunano tale alimentazione sono bene definite: elevato consumo di frutta, verdura, cereali, patate, noci, pane, olio d’oliva, moderate quntità di pesce e di carne, piccole quantità di formaggi, consumo moderato di vino accompagnato ai pasti ed infine uno stile di vita attivo.

L’italia è sicuramente un paese in cui l’alimentazione occupa un posto di rilievo nella vita quotidiana. Oggi gli Italiani stanno sempre più attenti ad un’alimentazione sana, scegliendo regimi alimentari che in parte si distaccano dalla dieta mediterranea tradizionale. Questi trends affondano le loro radici in un terreno fertile oggi più che mai, poichè l’alto grado di informazione e l’attenzione che questo popolo riserva al buon cibo, spingono gli italiani a intraprendere percorsi alimentari alternativi.

Analizzando la varietà dei regimi alimentari notiamo le prime differenze tra la dieta vegetariana e vegana: la prima esclude carne e pesce la seconda qualsiasi cibo e derivati di provenienze animale. Esistono poi i crudisti e i fruttariani: i primi si cibano di alimenti crudi o “cucinati” ad una temperatura al di sotto dei 50° i fruttariani seguono invece un regime alimentare basato su frutta, ortaggi, avocado e olive. Vi sono poi i pescitariani, i pollotariani e i seguaci dell’alimentazione macrobiotica. Come si può intuire i primi consumano esclusivamente pesce, i secondi mangiano come carne, solo quella di pollo. Queste ultime due diete probabilmente basano la loro ragione d’essere non su un aspetto filosofico ma più che altro puntano su un aspetto salutare, ovvero l’eliminazione del consumo di carne rossa.

Esistono poi delle tendenze meno conosciute e più estreme che sono: il locavorismo, per cui si consumano cibi locali, prodotti e trasformati in un raggio di 200 chilometri dalla propria area di apparteneza, la dieta paleolitca che accetta solo alimenti che l’uomo può reperire in natura proprio come nell’era paleolitica. In fine troviamo la dieta reducetariana e quella breathariana, la prima riduce ad una volta a settimana il consumo di carne e più in generale dei derivati animali,la seconda “dieta” o “non dieta” si basa essenzialmente su l’ingerire niente di fisico professando che si possa vivere semplicemente nutrendosi con arie e sole.

Una cosa è certa che ad oggi il grado di informazione è un surplus che deve essere usato a nostro favore per poter capire quali alimenti mangiare con più frequenza e di quali invece diminuirne l’assunzione, ma l’importante è evitare scelte estreme che possano compromettere la nostra salute. D’altronde l’equilibrio, si sa, porta spesso ad un giusto compromesso tra gusto e salute.

Sei semplici mosse da seguire per un’alimentazione salutare (FOTO)

In America ogni cinque anni un’equipe di esperti medici modifica le linee guida alimentari al fine di informare la popolazione della “giusta” alimentazione da seguire. La costante rettifica delle linee guida che il governo americano propone crea però confusione, in quanto la persone si trovano a dover affrontare nuovi equilibri alimentari che trovano applicazione sia nella “giusta” porzione, che nella “qualità” del cibo da portare in tavola.

Lo stretto legame del binomio “alimentazione e buona salute” è supportato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la quale inserisce la nutrizione adeguata e la salute tra i diritti umani fondamentali. Seguire una dieta corretta è un ottimo strumento per la prevenzione di molte malattie e di cura per molte altre.

Gli studi scientifici dimostrano che la salute comincia a tavola, sulla base del cibo che scegliamo di mangiare. Imparare e far propri i comportamenti fondamentali per una “corretta alimentazione” è, quindi, molto importante perchè mangiare sano è direttamente proporzionale ad una buona qualità di vita.

Mangiare fa comunque parte dei piaceri della vita ed a questi non si può certo rinunciare, si dovranno solo porre dei piccoli accorgimenti non solo nell’equilibrio di un unico pasto o su un unico giorno ma su una continuità temporale.

Cosmopolitan estrae, dalle linee guida, i sei principi più rilevanti per poter mangiar sano, almeno fino ai prossimi cinque anni.
Eccoli di seguito:

1. Si può mangiare di più se si fa attività sportiva

Credits: www.cosmopolitan.com
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2. L’alimentazione deve essere varia e completa

Credits: www.cosmopolitan.com
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3. Se il piano alimentare descritto al punto 2 non fa per voi, ecco due alternative

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4. Le dimensioni delle porzioni sono rimaste uguali alle vecchie linee guida (anche se creano un po’ di confusione)

Credits:www.cosmopolitan.com
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5. Attenzione al sale nascosto negli alimenti

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6. Una novità: per la prima volta le linee guida menzionano e regolano l’assunzione di caffè

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