mercoledì, 13 Agosto 2025

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Diete, consigli e trucchi per dimagrire

Succo di pompelmo, il segreto per dimagrire

Credits photo faredelbene.net

Ogni giorno arriva un nuovo rimedio per combattere i kg di troppo. Questa volta tocca al succo di pompelmo, che, secondo i ricercatori dell’Università di Berkeley, può in alcuni casi costituire la bevanda dei nostri posti.
Se, infatti, si mangiano cibi ipercalorici è meglio bere succo di pompelmo al posto dell’acqua, garantiti in questo modo un accumulo di calorie inferiore.

La ricerca condotta su un gruppo di topi, ha previsto la somministrazione di cibi ipercalorici e succo di pompelmo dolcificato con saccarina o glucosio al primo gruppo; il secondo ha preso l’acqua dolcificata al posto del succo, il terzo ha assunto acqua semplice, mentre al quarto è toccata la metformina, un farmaco che abbasssa i livelli di glucosio. Quelli che hanno bevuto il succo hanno gperso il 18% del proprio peso, con bassi livelli di glucosio, insulina e trigliceridi.

La ricerca presenta una sola grande criticità: è stata sponsorizzata dalla cooperativa californiana di produttori di pompelmo. Risultati disinteressati? Per gli studiosi possiamo stare tranquilli, non c’è stata alcuna influenza.

Mal d’autunno, ecco la dieta anti tristezza

Senza dubbio novembre è il mese più grigio dell’anno. Sì, perchè se ottobre concede ancora giornate estive e dicembre è illuminato e riscaldato dall’atmosfera natalizia, novembre proprio non dà tregua: arriva l’ora solare, diminuiscono le ore di luce e inevitabilmente anche la bilancia segna qualche chilo in più.
Perchè? Semplice: questo fenomeno viene definito ‘mal d’autunno’ e colpisce ogni anno una persona su dieci, donne (ovviamente) in testa, causando sonnolenza, malinconia, malumore e quella voglia irrefrenabile di mangiare, mangiare, mangiare. Per tenersi in forma, ma senza troppe rinunce, ecco, quindi, una dieta anti-depressione.

La voglia di mangiare in autunno pare sia scritta anche nel nostro patrimonio genetico: come tutti i mammiferi, questa è la stagione in cui la natura spinge a fare il pieno di energie per prepararsi al letargo invernale, come accade agli orsi o alle marmotte.
Con la differenza che, mentre poi loro si addormentano davvero aspettando primavera, a noi restano solo i chili di troppo.

Quindi un occhio di riguardo alla linea: frenate la tentazione di aprire il frigorifero ogni dieci minuti e prestate attenzione all’alimentazione non solo dal punto di vista della quantità, ma anche della qualità di ciò che cucinate.
La prima regola da seguire è quella di assicurare all’organismo e al cervello tutte le sostanze necessarie per l’efficienza psicofisica: vitamine del gruppo B, vitamina C, acidi grassi essenziali (principalmente omega 3) e proteine ricche di triptofano, un aminoacido essenziale presente nella stragrande maggioranza delle sostanze proteiche; si trova in particolar nelle carni, nei formaggi, nel pesce e nel latte e serve all’organismo per produrre serotonina, l’ormone del benessere carente in autunno.

Inoltre, un buon piatto di pasta è anche alleato dell’umore: i carboidrati, ricchi di triptofano, impegnano meno il processo digestivo rispetto alla carne. In alternativa? Riso e avena sono la soluzione migliore.

Infine, ogni mattina, non dimenticatevi di sfruttare le prime ore di sole. Se d’estate il sole è un vezzo, in autunno è una cura energizzante e dimagrante a costo zero.

Vegetariani pentiti tornano a mangiare la carne

Credit photo: carnisostenibili.it

Negli ultimi anni sono sempre più le persone che decidono di adottare uno stile di vita vegetariano o vegano: in entrambe le diete è assolutamente vietato il consumo di alimenti che hanno origine animale – come la carne e il pesce -, ma nella seconda non rientrano nemmeno uova, latte e latticini.

Che siano stili di vita equilibrati o meno, che facciano bene alla salute o abbiano effetti negativi sul nostro corpo poco importa in questo caso: infatti uno studio americano rivela che l’84% dei vegetariani e dei vegani torna a mangiare alimenti di origine animale.

La ricerca è stata condotta dall’organizzazione no profit Humane Research Council, con l’istituto Harris Interactive, e aveva come obiettivo quello di individuare ed analizzare le abitudini alimentari più frequenti nella popolazione americana. Durante l’indagine sono state fatte diverse domande riguardo l’alimentazione a 11.399 persone, tutti con un’età maggiore ai 17 anni.

Stando a quanto emerso dallo studio, l’età media in cui i vegetariani hanno adottato questo stile di vita è circa 34 anni e le ragioni sono varie: compassione verso gli animali, voglia di essere alla moda e difficoltà di adattamento sono le più comuni. E la carne è stata tolta dall’alimentazione in modo radicale: forse è proprio questa velocità che poi ha portato al pentimento, come affermano i due terzi degli ex vegetariani. Anche perchè cambiare alimentazione in maniera così drastica non è cosa facile.

Ma sono davvero pochi quelli che sono riusciti a portare avanti quest’impegno, soprattutto se abituati ad una dieta molto varia: infatti la principale motivazione del pentimento è una mancata resistenza fisica perchè è raro trovare la stessa energia e la stessa soddisfazione in cibi che non hanno origine animale.

Dallo studio è emerso che il 2% degli americani è ancora vegetariano o vegano, mentre il 10% si dichiara pentito. Tra questi ultimi la metà ha lasciato lo stile vegetariano dopo circa un anno e ben un terzo ha resistito solo fino a tre mesi, forse influenzati dai proprio coinquilini: chi vive con un non vegetariano tende, il più delle volte, a ricominciare a mangiare la carne.

Come disintossicarsi dopo le feste

Con oggi, 6 Gennaio, se ne va anche il giorno che tutte le feste si porta via: l’Epifania.
La magia del Natale è finita, così come i postumi post-sbornia del Capodanno e non abbiamo più scuse, bisogna rivedere le cifre e cercare di far tornare i conti.

Insieme ai – finti – buoni propositi per l’anno nuovo, ecco dunque farsi strada anche l’idea di considerare il digiuno totale l’unica soluzione possibile.
Ovviamente rimarrà solo un’idea, perché a farci tornare a due chili fa ci penserà una dieta disintossicante pratica e non eccessivamente faticosa.

Solo qualche giorno e il regime alimentare tornerà a essere quello di sempre, evitando di prolungare -soprattutto per quelle più restie a grandi rinunce- dolorosissime voglie implacabili.

Ma cosa significa dieta disintossicante?

All’interno di questo semplice regime, i cibi grassi e calorici delle feste lasciano spazio ad alimenti ricchi di fibre e proteine e quelli preconfezionati a frutta e verdura a volontà.
Meglio escludere i carboidrati, almeno per qualche giorno e se proprio risultasse impossibile, utilizzare quelli integrali.
Un netto no all’alcol e altrettanto ai fritti, ovviamente.

Tra la frutta da prediligere, sicuramente le mele, le pere e l’uva; è poi consigliato fare scorta di legumi che vengono assimilati in tempi più lunghi e ci danno una maggiore sensazione di sazietà.
Mentre per la verdura è meglio dare precedenza a quella foglia verde tipo le verze, i cavoli, i broccoli e gli spinaci, utilissimi per smaltire le tossine. Via ai carciofi, che con la loro azione diuretica purificano il fegato che ormai starà chiedendo aiuto, dopo tutti i brindisi degli ultimi giorni.

Per le insalate è bene scegliere scorzonera, porri, barbabietole e songino e aggiungere poi frutta secca come pinoli, mandorle e noci che assicurano minerali e omega 3 e benefici al tratto intestinale. Per il condimento: olio extravergine di oliva e limone.
La colazione è più salutare se fatta con yogurt e avena, utili per il processo di smaltimento e purificazione.
Sì ai centrifugati, specialmente quelli a base di finocchio, carote, sedano e kiwi.