sabato, 20 Aprile 2024

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Diete, consigli e trucchi per dimagrire

Sei semplici mosse da seguire per un’alimentazione salutare (FOTO)

In America ogni cinque anni un’equipe di esperti medici modifica le linee guida alimentari al fine di informare la popolazione della “giusta” alimentazione da seguire. La costante rettifica delle linee guida che il governo americano propone crea però confusione, in quanto la persone si trovano a dover affrontare nuovi equilibri alimentari che trovano applicazione sia nella “giusta” porzione, che nella “qualità” del cibo da portare in tavola.

Lo stretto legame del binomio “alimentazione e buona salute” è supportato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la quale inserisce la nutrizione adeguata e la salute tra i diritti umani fondamentali. Seguire una dieta corretta è un ottimo strumento per la prevenzione di molte malattie e di cura per molte altre.

Gli studi scientifici dimostrano che la salute comincia a tavola, sulla base del cibo che scegliamo di mangiare. Imparare e far propri i comportamenti fondamentali per una “corretta alimentazione” è, quindi, molto importante perchè mangiare sano è direttamente proporzionale ad una buona qualità di vita.

Mangiare fa comunque parte dei piaceri della vita ed a questi non si può certo rinunciare, si dovranno solo porre dei piccoli accorgimenti non solo nell’equilibrio di un unico pasto o su un unico giorno ma su una continuità temporale.

Cosmopolitan estrae, dalle linee guida, i sei principi più rilevanti per poter mangiar sano, almeno fino ai prossimi cinque anni.
Eccoli di seguito:

1. Si può mangiare di più se si fa attività sportiva

Credits: www.cosmopolitan.com
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2. L’alimentazione deve essere varia e completa

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3. Se il piano alimentare descritto al punto 2 non fa per voi, ecco due alternative

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4. Le dimensioni delle porzioni sono rimaste uguali alle vecchie linee guida (anche se creano un po’ di confusione)

Credits:www.cosmopolitan.com
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5. Attenzione al sale nascosto negli alimenti

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6. Una novità: per la prima volta le linee guida menzionano e regolano l’assunzione di caffè

Credits:www.cosmopolitan.com
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La dieta della pasta: ecco i segreti per dimagrire

Di diete in giro ce ne sono veramente tante, di ogni tipo e per ogni esigenza. Nella maggior parte di queste però vengono banditi i carboidrati rei di aumenti di peso e gonfiore.
Ma rinunciare ad un bel piatto di pasta può essere più faticoso di quel che si crede.
E se vi dicessimo che da oggi non è più necessario? Anzi si può addirittura dimagrire mangiandola?
Tutto questo grazie alla dieta della pasta che ci permette di non rinunciare ai tanto amati spaghetti.

I consigli per portare avanti questa dieta sono pochi e semplici.
Non possiamo certo pretendere che sia dato il via libera a lasagne e paste al forno, certo. Bisogna prediligere pasta con verdure o condimenti semplici, magari di pesce, olio sempre rigorosamente extravergine d’oliva.
La pasta va mangiata a pranzo, in sostituzione del secondo che sposteremo a cena, per far sì che il nostro organismo abbia il tempo di smaltirli. Solo la domenica ci viene data la possibilità di scambiare i pranzi senza temere di ledere la nostra linea.

Per non incorrere in errori tanto comuni quanto dannosi conviene limitare i condimenti e cercare di insaporire i piatti con aromi e spezie. Aceto di vino sostituito con quello di mele o limone.

Per la pasta: preferire quella integrale. La quantità di fibre favorisce la sazietà e sopratutto aiutano l’intestino a far bene il suo lavoro.

Come in ogni dieta che si rispetti via libera a frutta e verdure, e un ulteriore aiutino può arrivare dalle tisane, amiche della diuresi, sopratutto se al finocchio o alla malva.

Ricordiamo che la pasta e i carboidrati in generale producono seratonina, il neurotrasmettitore principale nello svolgere un’azione antidepressiva. Stimolano anche la produzione di endorfine, che possono essere considerati veri e propri ormoni del benessere.

Un esempio di menu guida per questa dieta:

Colazione: al mattino un caffè, uno yogurt intero, 100 grammi di frutta.
Spuntino di metà mattina: una spremuta o un centrifugato di frutta.
Pranzo: 80 grammi di pastasciutta o di riso, 150 grammi di carote e piselli o di minestrone oppure 200 grammi di insalata verde.
Merenda: un succo senza zucchero
Cena: una frittata al forno con 2 uova e spinaci oppure zuppa di farro o di orzo con legumi a scelta (fagioli, lenticchie, ceci, in tutto 150 grammi) o 120 grammi di spezzatino di vitello. Per tutti i piatti sono previsti la sera 40 grammi di pane.

Dieta Sosushi, in forma con gusto

Quando si parla di sushi, molti sono i dubbi che insorgono per quanto riguarda i benefici di questo alimento principe della tradizione giapponese. Tra calorie, proprietà, rischi e benefici il quesito è uno solo: il sushi nella dieta fa ingrassare o si tratta di un alimento dietetico?

Il sushi non è un alimento ipercalorico, essendo un mix perfetto che combina acidi grassi omega 3 e proteine, con gli amidi, ma non è questo l’unico motivo per cui non fa ingrassare, in quanto nella sua preparazione non vi sono grassi e oli di condimenti aggiunti. Infatti il riso viene insaporito, dopo la cottura al vapore, solo con aceto di riso o aceto di mele e poche quantità di sale e zucchero, mentre il ripieno viene cotto a vapore o utilizzato crudo così com’è. Anche le salse di accompagnamento, come il wasabi (cremina verde a base di rafano) o la salsa di soia (sconsigliata nelle diete povere di sodio), contengono poche calorie avendo un altissimo potere antiossidante.

Essendo quindi un alimento leggero, sano ed equilibrato il sushi è diventato l’ingrediente principale di una dieta ipocalorico ma molto gustosa messa appunto da Sara Roversi co founder di Sosushi – catena di ristoranti di cucina giapponese – insieme a due nutrizionisti, Aisu Horotsugu e Domenico Tiso, autori del libro “Sushi, gusto e benessere“.

La dieta Sosushi va seguita per una sola settimana, preferibilmente su consiglio del dietologo, perché un corretto regime alimentare deve contenere una vasta gamma di alimenti, anziché essere monotematica.

Ecco il menu a base di sushi da seguire giorno per giorno, completo delle calorie corrispondenti a ogni piatto.

Lunedì

Pranzo:
2 due nigiri di tonno (polpettine di riso coperte da pesce crudo) = 140 kcal 4
Uramaki Amazon (salmone, mango e semi di papavero) = 64 kcal a pezzo
Wakame Salad (alga wakame secca, aceto di riso, salsa di soia leggera, semi di sesamo tostati, peperoncino in polvere) = 70 kcal

Cena:
Tartare di salmone west coast = 325 kcal circa
4 Namaharumaki classic (due rotoli di carta riso con insalata mista, gamberi, avocado) = 70 kcal
Per un totale di da 395. Da ricordare che i condimenti del sushi più utilizzati salsa di soia, wasabi e zenzero, hanno rispettivamente 53, 109 80 kcal ciascuno

Martedì

Pranzo:
Sashimi di tonno = 160 kcal
Rice Salmon (riso con salmone e formaggio spalmabile) = circa 57 kcal per pezzo

Cena:
Ginger salad (insalata allo zenzero) = 70 kcal a ciotola
4 Soypaper Pink (salmone, cetriolo e formaggio spalmabile) = 78 kcal al pezzo
4 Nigiri salmone = 75 Kcal per pezzo. Totale 612 kcal

Mercoledì

Pranzo:
4 Alaska (salmone, surimi, avocado) = 320 kcal
6 Hosomaki cetriolo (rotolini di riso con l’alga all’esterno e il ripieno all’interno) = 180 kcal
Wakame salad = 70 kcal

Cena:
Sashimi di salmone = 250 kcal
Riso bianco con sesamo = 360 kcal circa

Giovedì

Pranzo:
Insalata di riso giapponese = 450 kcal circa
Miso Soup (zuppa a base di semi di soia gialla) = 160 kcal circa

Cena:
2 Nigiri di tonno = 70 kcal per pezzo
2 Nigiri di salmone = 75 kcal circa per pezzo
2 Nigiri di gambero = 76 kcal circa per pezzo
Soy Salad = 100 kcal circa

Venerdì

Pranzo:
2 Fish Philadelphia, riso, salmone e formaggio spalmabile = da 130 kcal
2 Fish Avocado = 128 kcal circa per pezzo
2 porzioni di Fish Smoked Salmon = 140 kcal circa per pezzo
2 Nama Smoked Salmon (riso, insalata, salmone affumicato, avocado e salsa chilli) = 164 kcal circa
Ginger Salad (insalata allo zenzero) = 70 kcal

Cena:
1 pezzo di Salmone Gunkan = 82 kcal
3 Rice (riso e pesce) = 57 kcal circa per pezzo
3 Hoso Vegetariani = 30 kcal al pezzo
1 Namaharumaki Classic = 35 kcal circa per pezzo
2 Maki Salmon = 80 Kcal circa per pezzo
2 Uramaki California = 97 kcal circa per pezzo
Wakame Salad = 70 kcal circa per pezzo
Nut Maki (riso avvolto in carta di soia, Philadelphia e Nutella) = 110 kcal circa

Per dimagrire basta solo la ‘dieta della razione di cibo’

Combattere il proprio peso, i chili di troppo, la cellulite e le maniglie dell’amore – che più che maniglie, sono dei portoni? Provare la dieta della razione dei cibo sembra essere l’unica soluzione.

Carolyn Ekins ricorda il giorno in cui sua suocera ha rivelato il momento clou della sua infanzia in tempo di guerra. “Il ‘trattamento’ settimanale per lei e sua sorella, per mangiare e sopravvivere, era la condivisione di un semplice uovo fritto”, dice. “Ho pensato: ‘Wow, come hai fatto a resistere?'”
Un appassionato di storia aveva notato che, cucinando ricette di questo tipo, solo per divertimento per molti anni, aveva permesso al “periodo di guerra frugale” di essere il più sano e positivo per la popolazione – nonostante le carenze alimentari – di quanto non lo fosse mai stato prima.
“C’era una grande squadra presso il Ministero della Salute, durante la guerra, che lavorava su ricette sane che contenevano un sacco di verdure”, ha poi continuato.

Questo è ciò che realmente ha catturato la mia attenzione: si può vivere su un terreno meno favorevole per condizioni economiche, di salute e sociali, ma sentirsi comunque bene su di esso. Mi ha colpito questo modo di vivere e mangiare in tempo di guerra: in questo modo si può comunque portare cibo allo stomaco senza spendere un patrimonio”.

Moltissimi di quelli che hanno provato le più famose diete Slimfast, WeightWatchers e Slimming World hanno confermato come la “dieta della razione del cibo” sia davvero efficace. “Ho avuto un certo successo, preferisco mangiare di meno piuttosto che fare affidamento su alimenti trasformati pieni di conservanti”.

“Quello che ho fatto è stato per lo più mettere le verdure nelle torte, senza dir nulla ai miei bambini o ai miei familiari, perché se avessi detto che stavo facendo il piatto utilizzando, ad esempio, le carote, non l’avrebbero mai mangiato”, commentano in merito alle nuove tecniche di cucina.
Per la cena di Natale, Caroly ha servito la torta con marzapane finto (farina, margarina, lo zucchero e l’essenza di mandorle), senza uova, e un budino di Natale e Anatra Mock a base di carne di salsiccia (vegan nel suo caso).

Quindi, al posto delle barrette energetiche o sostitutive dei pasti, e frullati e beveroni che avevano in precedenza invocato la soluzione migliore per la dieta, meglio cominciare a nutrire se stessi e la propria famiglia in maniera più salutare: basta solo una crostata di albicocche fatta con carote e Lord Woolton Pie.