venerdì, 26 Aprile 2024

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Dieta Sosushi, in forma con gusto

Quando si parla di sushi, molti sono i dubbi che insorgono per quanto riguarda i benefici di questo alimento principe della tradizione giapponese. Tra calorie, proprietà, rischi e benefici il quesito è uno solo: il sushi nella dieta fa ingrassare o si tratta di un alimento dietetico?

Il sushi non è un alimento ipercalorico, essendo un mix perfetto che combina acidi grassi omega 3 e proteine, con gli amidi, ma non è questo l’unico motivo per cui non fa ingrassare, in quanto nella sua preparazione non vi sono grassi e oli di condimenti aggiunti. Infatti il riso viene insaporito, dopo la cottura al vapore, solo con aceto di riso o aceto di mele e poche quantità di sale e zucchero, mentre il ripieno viene cotto a vapore o utilizzato crudo così com’è. Anche le salse di accompagnamento, come il wasabi (cremina verde a base di rafano) o la salsa di soia (sconsigliata nelle diete povere di sodio), contengono poche calorie avendo un altissimo potere antiossidante.

Essendo quindi un alimento leggero, sano ed equilibrato il sushi è diventato l’ingrediente principale di una dieta ipocalorico ma molto gustosa messa appunto da Sara Roversi co founder di Sosushi – catena di ristoranti di cucina giapponese – insieme a due nutrizionisti, Aisu Horotsugu e Domenico Tiso, autori del libro “Sushi, gusto e benessere“.

La dieta Sosushi va seguita per una sola settimana, preferibilmente su consiglio del dietologo, perché un corretto regime alimentare deve contenere una vasta gamma di alimenti, anziché essere monotematica.

Ecco il menu a base di sushi da seguire giorno per giorno, completo delle calorie corrispondenti a ogni piatto.

Lunedì

Pranzo:
2 due nigiri di tonno (polpettine di riso coperte da pesce crudo) = 140 kcal 4
Uramaki Amazon (salmone, mango e semi di papavero) = 64 kcal a pezzo
Wakame Salad (alga wakame secca, aceto di riso, salsa di soia leggera, semi di sesamo tostati, peperoncino in polvere) = 70 kcal

Cena:
Tartare di salmone west coast = 325 kcal circa
4 Namaharumaki classic (due rotoli di carta riso con insalata mista, gamberi, avocado) = 70 kcal
Per un totale di da 395. Da ricordare che i condimenti del sushi più utilizzati salsa di soia, wasabi e zenzero, hanno rispettivamente 53, 109 80 kcal ciascuno

Martedì

Pranzo:
Sashimi di tonno = 160 kcal
Rice Salmon (riso con salmone e formaggio spalmabile) = circa 57 kcal per pezzo

Cena:
Ginger salad (insalata allo zenzero) = 70 kcal a ciotola
4 Soypaper Pink (salmone, cetriolo e formaggio spalmabile) = 78 kcal al pezzo
4 Nigiri salmone = 75 Kcal per pezzo. Totale 612 kcal

Mercoledì

Pranzo:
4 Alaska (salmone, surimi, avocado) = 320 kcal
6 Hosomaki cetriolo (rotolini di riso con l’alga all’esterno e il ripieno all’interno) = 180 kcal
Wakame salad = 70 kcal

Cena:
Sashimi di salmone = 250 kcal
Riso bianco con sesamo = 360 kcal circa

Giovedì

Pranzo:
Insalata di riso giapponese = 450 kcal circa
Miso Soup (zuppa a base di semi di soia gialla) = 160 kcal circa

Cena:
2 Nigiri di tonno = 70 kcal per pezzo
2 Nigiri di salmone = 75 kcal circa per pezzo
2 Nigiri di gambero = 76 kcal circa per pezzo
Soy Salad = 100 kcal circa

Venerdì

Pranzo:
2 Fish Philadelphia, riso, salmone e formaggio spalmabile = da 130 kcal
2 Fish Avocado = 128 kcal circa per pezzo
2 porzioni di Fish Smoked Salmon = 140 kcal circa per pezzo
2 Nama Smoked Salmon (riso, insalata, salmone affumicato, avocado e salsa chilli) = 164 kcal circa
Ginger Salad (insalata allo zenzero) = 70 kcal

Cena:
1 pezzo di Salmone Gunkan = 82 kcal
3 Rice (riso e pesce) = 57 kcal circa per pezzo
3 Hoso Vegetariani = 30 kcal al pezzo
1 Namaharumaki Classic = 35 kcal circa per pezzo
2 Maki Salmon = 80 Kcal circa per pezzo
2 Uramaki California = 97 kcal circa per pezzo
Wakame Salad = 70 kcal circa per pezzo
Nut Maki (riso avvolto in carta di soia, Philadelphia e Nutella) = 110 kcal circa

Harry Potter, ecco la ricetta originale della Burrobirra

Burrobirra, finalmente arriva la ricetta ufficiale. Sarà un piacere preparare e gustare la bevanda più buona di tutta Hogwarts: maghi, babbani e curiosi pronti in cucina.

Che cos’è? La Burrobirra (ing: Butterbeer) è una bevanda analcolica al gusto di butterscotch, una caramella inglese a base di zucchero e burro. Si serve fredda in bottiglie e calda in boccale da birra.
Non è ben chiaro quale sia effettivamente il suo grado alcolico; seppur i giovani maghi la possano bere liberamente, pare che abbia un blando effetto disinibente, come testimonia il fatto che Harry Potter alla festa di Natale del professor Lumacorno sia stupito nel vedere Ron Weasley e Hermione Granger “sotto l’influenza della Burrobirra” (HP PM). La Burrobirra era una bevanda reale e molto diffusa al tempo dei Tudor: recentemente il celebre cuoco britannico Heston Blumenthal ha ricreato questa bevanda in occasione del “Heston’s Tudor Feast”.
Dove poterla gustare? Sicuramente ai Tre Manici di Scopa, ma anche nel Wizarding World of Harry Potter, il parco dei divertimenti dedicato al piccolo grande maghetto, ad Orlando, in Florida.

Ecco la ricetta della Burrobirra approvata dall’autrice del libro J.K Rowling:

Ingredienti:

burro – 6 cucchiai
gassosa – 300ml
zucchero di canna – 1 tazza
acqua – 2 cucchiai
sale – metà cucchiaino
aceto di mele – metà cucchiaino
panna per dolci – 3/4 di tazza
estratto di rum – metà cucchiaino

Preparazione:

In una pentola mescolare zucchero di canna e acqua finchè lo zucchero non si sarà sciolto completamente. Portare il tutto ad ebollizione a fuoco lento, aggiungere il burro, il sale, l’aceto di mele, e 1/4 della panna liquida. Mescolare e far cuocere per qualche minuto. Lasciare raffreddare il tutto.
Non appena il composto avrà raggiunto la temperatura ambiente, aggiungere l’estratto di rum.
Per la schiumetta della Burrobirra, montare 2 cucchiai di zucchero e la panna liquida rimasta per 2 minuti.
Dividere la Burrobirra in 4 boccali e in ognuno aggiungere 1/4 di tazza di gassosa. Mescolare e completare con un cucchiaio di panna montata.
Servire.

Arriva il calcolatore online per stabilire quanto è forte un cocktail

food-italy.co.it

Durante le caldi serate estive a farla da padrone sono i cocktail, di ogni genere e di ogni formato. Dal Mojito al Cuba libre, dal Long Island alla Piña Colada le bevande alcoliche diventano le regine di aperitivi e uscite in discoteca.

Gli esperti del National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti hanno creato un calcolatore in grado di stabilire quante unità alcoliche – ovvero quanto alcol – contiene un cocktail. Il rilevatore è disponibile online sul sito http://rethinkingdrinking.niaaa.nih.gov/ToolsResources/CocktailC alculator.asp.

Questo innovativo sistema oltre a calcolare la quantità di alcol che una bevanda contiene, offre anche la possibilità di conoscere le dosi alcoliche con cui andrebbero creati i cocktail più famosi.

La finalità dei ricercatori è quella di aiutare le persone e i giovani in particolare a diventare più consapevoli della quantità di alcol che assumono tramite un cocktail. Un modo utile per cercare di ridurre il numero di incidenti autostradali legati all’abuso di alcol. Incidenti che ogni anno mietono centinaia di vittime e distruggono intere famiglie.

Ma non solo: sempre più ragazzini – spesso minorenni – cadono in coma etilico o concludono i sabati sera fra risse e pestaggi, proprio perchè non riescono a rendersi conto dei litri e litri di alcol che assumono durante la serata.

Questo perchè bere cocktail su cocktail al giorno d’oggi è visto come un modo – alternativo alla droga – per sballarsi, perdere la cognizione del tempo e dello spazio fisico in cui si è e dimenticare per qualche ora i problemi della vita di tutti i giorni. Una scelta da condannare e da contrastare, anche e soprattutto con progetti utili ed innovativi come questo.

Burger King sostiene i diritti dei gay con un nuovo hamburger (VIDEO)

In occasione del gay pride di San Francisco, la celebre catena di fast food americana Burger King ha deciso di dichiarare il proprio sostegno alla comunità gay LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) con un nuovo panino chiamato Proud Whopper.

Proud Whopper non ha nulla di diverso rispetto ai classici e storici panini del noto fast food: nessun ingrediente segreto e nessuna salsa particolare, è semplicemente uguali agli altri.
Allora, vi chiederete, perché è considerato come un nuovo panino se non ha nulla di diverso rispetto ai soliti hamburger?
La particolarità di Proud Whopper è che viene servito imballato da una carta dai colori arcobaleno, simbolo della bandiera della comunità LGBT, con una scritta molto significativa: We are all the same inside “siamo identici dentro”. La morale delle frase deduce che possiamo essere diversi da fuori, ma siamo tutti uguali dentro.

Una giusta causa o una nuova trovata pubblicitaria?

La realizzazione di questo progetto è stato un successone, tant’è che viene spontaneo pensare se Burger King abbia deciso di mettere in commercio questo nuovo prodotto per sostegno o se è tutto frutto di una nuova trovata pubblcitaria per sbaragliare la concorrenza con il celebre concorrente in affari McDonalds.

Fatto sta che, come si può notare dal video, questa iniziativa -con tanto di scelta della bandiera color arcobaleno e una frase molto significativa per chi da anni si batte per i propri diritti e per essere accettato dalla società per ciò che è – ha commosso diverse persone e fatto riflettere altre.

http://www.youtube.com/watch?v=qBkAAortU_g