venerdì, 26 Aprile 2024

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Cioccolato, toccasana per la mente

Credits: www.benesserenergia.it

Lo psicologo Merrill Elias a metà degli anni ’70 iniziò a monitorare le capacità cognitive di più di 1000 persone a New York. L’obiettivo era: osservare il rapporto tra la pressione del sangue e le prestazioni del cervello. Per decenni ha studiato proprio questo col Maine-Syracuse Longitudinal Study (MSLS) per capire i fattori di rischio cardiovascolari. Dopo 40 anni la ricerca porta a delle conclusioni del tutto inaspettate: il cioccolato ha influenza sulle nostre capacità cognitive.

Si è giunti a questo risultato solo nelle ultime sessioni di ricerca (le sessioni totali sono 7), quando Elias e il suo team hanno avuto l’idea di inserire tra le variabili in esame, le abitudini alimentari dei partecipanti. Le diete, dopo tutto, avevano già mostrato di influenzare i fattori che stavano monitorando. In effetti, avevano a disposizione questo grande numero di partecipanti, un’occasione perfetta per conoscere le scelte alimentari che le persone fanno quotidianamente.

Nella sesta ondata di raccolta dei dati, avvenuta tra il 2001 e il 2006 si è scoperto che le persone che mangiano cioccolato, almeno una volta alla settimana, tendono a rendere meglio cognitivamente.
I risultati, ottenuti in un nuovo studio pubblicato il mese scorso, sono in gran parte merito di Georgina Chichton, una nutrizionista-ricercatrice presso University of South Australia, che ha condotto l’analisi. Tanti “altri” avevano dimostrato che mangiarlo portava a molteplici risultati positivi per la salute, ma pochi si erano focalizzati sull’effetto che esso ha nel cervello. La Crichton aveva intuito che questa era un’occasione da non perdere in quanto la dimensione dei campioni era grande e il dato conoscitivo che ne è venuto fuori è stato forse il più completo di qualsiasi altro studio effettuato.

La ricercatrice Crichton insieme ad Elias e ad Alà’a Alkerwi un epidemiologo hanno effettuato due analisi. Nella prima analisi hanno confrontato i punteggi medi dei vari test cognitivi dei partecipanti che hanno segnalato di mangiare cioccolato almeno una volta alla settimana con coloro che hanno riportato il punteggio più basso. Hanno trovato “una significativa associazione positiva” tra l’assunzione di questa sostanza e le prestazioni cognitive. Tali associazioni sono state assestate con altre variabili quali: età, sesso, istruzione, fattori di rischio cardiovascolare e le abitudini alimentari. In termini scientifici, mangiare cioccolato era significativamente associato ad una superiore “memoria/organizzazione”. Crichton spiega che queste funzioni si traducono in attività quotidiane come: ricordare un numero di telefono, o la lista della spesa, o di essere in grado di fare due cose in una volta, come parlare e guidare allo stesso tempo”.

Nella seconda analisi, i ricercatori hanno testato se il consumo di cacao aumentava la capacità cognitiva, o se le persone con migliori performance celebrali tendevano a gravitare verso il cioccolato. Per far questo questo, i ricercatori si sono concentrati su un gruppo di oltre 300 partecipanti che avevano già partecipato alle prime quattro ondate MSLS così come al sesto, che ha incluso il questionario dietetico. Se una migliore capacità cognitiva prevedeva il consumo di cacao, avrebbe dovuto esserci un’associazione tra performance cognitiva della gente prima di rispondere al questionario e la loro successiva assunzione di cacao riportata dopo. Ma non c’era. “E ‘quasi impossibile parlare di causalità con il nostro sistema”, dice Elias. “Ma il nostro studio indica sicuramente che il consumo di cioccolato colpisce le capacità cognitive”.

Dopo quest’ultima analisi i ricercatori hanno cercato di spiegare come il cioccolato ha questi effetti sulle nostre attività cognitive: i nutrienti chiamati flavanoli del cacao sembrano avere un effetto positivo sul cervello delle persone, essi “influenzano positivamente i processi psicologici”.
Il sospetto è che mangiare cioccolato fa aumentare il flusso di sangue al cervello, che a sua volta migliora le sue funzioni. Inoltre, il cioccolato contiene le metilxantine, dei composti vegetali di produzione che migliorano varie funzioni corporee, tra i quali, il livello di concentrazione.
Il messaggio più corretto, alla luce di quanto sappiamo oggi, non è quello di mangiare cioccolato senza misura ma mangiarlo a piccole quantità senza sensi di colpa. Inoltre, la ricerca non è ancora finita. Dice Elias “Noi non abbiamo fatto distinzioni tra cioccolato fondente e cioccolato light.Questo ci potrebbe dire molto di più su quello che sta succedendo. Non abbiamo inoltre esaminato le persone che assumono il cioccolato mai o raramente rispetto a una volta alla settimana o più. Mi piacerebbe davvero vedere cosa succederebbe se la gente cominciasse a mangiare tonnellate di cioccolato …

Ricette con salmone, riso e anguilla

Ricette con salmone

Ricette con salmone, riso e anguilla: ingredienti e procedimento.

Sarà che ultimamente leggo molti libri sul Giappone e seguo molti youtuber japo e italiani, m’è venuta voglia di sperimentare piatti di riso e pesce.

In particolare so che anticamente, in alcune regione del Giappone, in estate era usanza consumare cibi grassi e saporiti, come l’anguilla fritta.

Da qui è partita l’idea per questo piatto.

Ricette con salmone, riso e anguilla: ingredienti per due persone

Ci occorrono:

  • due tranci di salmone
  • due anguille piccole
  • 300 gr di riso bianco
  • mezza cipolla
  • 1 cucchiaino di miso (facoltativo)
  • sale
  • erba cipollina
  • olio evo
  • semi di sesamo
  • uno spicchio di aglio
  • 4 rametti di prezzemolo

Ricette con salmone, riso e anguilla: procedimento

Dopo aver acquistato il pesce, una volta a casa, mettete del sale nella busta delle anguille e chiudete bene. Dovrebbero morire entro un’ora.

In una pentola abbastanza capiente mettete: l’aglio mondato, il rosmarino e la cipolla tagliuzzata, aggiungete sale e miso.

Portare l’acqua ad ebollizione.

Pesare il riso porlo in una ciotola e riempirla di acqua. Mescolare il riso, versare l’acqua e riempire di nuovo. Lavare il riso finché l’acqua non diventa trasparente.

Dopo dieci minuti dal bollore dell’acqua nella pentola porvi l’anguilla tagliata a pezzi ed il salmone. Dopo 15 minuti, 20 anche, scolare il pesce e spegnere l’acqua.

In una padella versare 3 giri di olio evo e porvi i pezzi di anguilla a rosolare, mentre rosola, separare la carne dalla lisca. Aggiungere 2 cucchiaini di olio evo e i semi di sesamo. Far andare a fuoco basso e con il coperchio.

Privare il salmone della pelle e delle spine. Ridurlo a straccetti e metterlo con l’anguilla nella padella. Anguilla e salmone devono essere ben cotti.

Filtrare l’acqua di cottura della pentola e cuocervi il riso.

A cottura ultimata prelevare il riso e metterlo nella padella. Aggiungere l’erba cipollina e far saltare il tutto per insaporire.

E’ pronto!

Odiate mangiare le verdure…ecco due ricette che ve le faranno amare!!!

Le vacanze sono finite ed è tempo di fare con i conti con i kg in più presi per colpa delle troppe abbuffate di dolci e non solo, ma cosa fare per eliminare i chili in eccesso? Semplice iniziare una dieta sana e ricca di verdure. Ma non tutti amano mangiarle e allora ecco due ricette per rendere più gustose le vostre verdure:

 

Polpette di broccoli!

Ingredienti:
– 2 broccoli
– mezza cipolla
– parmigiano
– pangrattato
– olio evo
– sale e pepe qb

Procedimento:
Pulire i broccoli prendendo solo le cime, lavarli e farli cuocere in abbondante acqua salata.
Nel frattempo in una casseruola mettere un cucchiaio d’olio Evo e far imbiondire la cipolla precedentemente affettata.
Una volta cotti i broccoli metterli 5 minuti nella casseruola con la cipolla e l’olio. Farli quindi raffreddare un po’ e in seguito mixare il tutto.
Aggiungere un pizzico di sale e pepe, due manciate di parmigiano e un po’ di pane (il composto deve venire abbastanza denso da permettere di formare le polpette).
Formare quindi le polpette e passarle nel pangrattato.
Mettere in forno a 200 gradi per circa 20 minuti (si devono dorare un po’) e… buon appetito!
Ps. Per trasformare questa ricetta in una ricetta vegana basta semplicemente non usare il parmigiano!

 

Hamburger di cous cous e verdure

-100 gr di cous cous
-120 gr di acqua
-280 gr di rape rosse precotte
-40 gr di farina di ceci
-2 cucchiaini di capperi dissalati
-1 spicchio d’aglio
-Olio evo q.b.
– sale e pepe qb

Procedimento:
Iniziate mettendo il cous cous nell’acqua per 10 minuti.
Successivamente, tagliate la barbabietola a cubetti poi frullatela insieme all’aglio e ai capperi, fino a quando non avrete ottenuto un composto cremoso.
Aggiungete il cous cous e la farina, sempre continuando a frullare, infine un pizzico di sale e di pepe e un filo di olio extravergine di oliva.
Controllate la consistenza dell’impasto e se troppo morbido aggiungete qualche cucchiaio di farina. Mescolare bene e dividere l’impasto in quattro polpette di cous cous e barbabietola, infine schiacciatele bene in modo da formare i vostri hamburger.
Lasciate riposare i hamburger in frigorifero per 10 minuti poi fateli cuocere in padella con un filo d’olio, rigirandoli di tanto in tanto fino a quando non saranno ben dorati sulla superficie.

L’App per gustare il cibo fotografato

Andare a cena fuori e ritrovarsi in compagnia di iPhone-dipendenti pronti a piazzare la fotocamera di fronte al cibo è uno tra i più grandi motivi d’irritazione dei nostri tempi, ma a breve potrebbe non essere più così: una compagnia malese di comunicazione, la Maxis, ha appena lanciato Screen Savour, l’applicazione che permetterà di “assaggiare” le immagini sum touchscreen.

Il Dottor Noonien Tang, portavoce della Maxis, ha dichiarato: “Screen Savour trasferisce il sapore di qualsiasi pietanza sullo schermo del proprio cellulare. E questo è possibile grazie a uno speciale pigmento contenente delle cellule dette cromatofori, prelevate da un polpo – animale capace di cambiare colore, oltre che delizioso“.

Quando un’immagine appare sulla finestra di Screen Savour – continua Tang – i cromatofori cambiano colore per produrre una replica esatta dell’immagine. Abbiamo fuso questa capacità con uno smartchip contenente cellule di elettroforo, che adesso è in grado di generare pulsioni bioelettriche le quali stimolano nei cromatofori la produzione di oli che hanno lo stesso sapore di quel che l’immagine raffigura“.

Il sito ufficiale riferisce che Screen Savour potrebbe essere usato per prendere parte alle cene a cui non si riesce a essere presenti, per saltare le code fuori ai ristoranti famosi e affollati, per assaggiare i piatti previsti dal menù prima di ordinare qualcosa o persino per provare piatti esotici tout court.

Sulla scia dei pesci d’aprile cui si è assistito finora, potrebbe trattarsi tranaquillamente di uno scherzo davvero ben elaborato. Eppure sembra proprio si tratti di realtà, e tutto sommato non è poi tanto male fantasticarci su. E farsi venire l’acquolina anche.