venerdì, 29 Marzo 2024

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Foodscapes, i paesaggi da mangiare di Carl Warner (FOTO)

Sembrano semplici paesaggi, ma sono veri assemblaggi di cibi: tra nuvole di pane, foreste di funghi e case di caramelle, Carl Warner fotografa i suoi “Foodscapes”, ispirandosi a Salvador Dalì.

Frutta, verdura, pane, formaggi, pasta, carne, pesce, dolci sono la materia prima dell’arte di Carl Warner, che è uno degli artisti più talentuosi del mondo, perchè con il cibo riesce a creare paesaggi meravigliosi e scorci suggestivi.

Ha fotografato la Grande Muraglia Cinese, navi su un mare in tempesta, foreste e montagne interamente fatte di cibo. Carl ha lavorato nell’industria pubblicitaria per oltre 25 anni, e sono già 10 anni che sviluppa questa sua idea dei Foodscapes. Il suo background e la sua capacità di fotografare oggetti fissi con luci artificiali lo hanno aiutato molto a rendere queste foto così realistiche da sembrare veri e propri paesaggi.

Un boulevard parigino a base di formaggio, un cottage fatto di caramelle, una foresta di cetrioli, che a prima vista, sembrano dei normali quadri dipinti su tela, guardandoli da vicino, si può notare che il mare in tempesta è fatto di pesci e le colline sono funghi. Queste foto vengono utilizzate spesso per le campagne pubblicitarie dell’industria alimentare.

Per creare questi capolavori, si inizia con la progettazione del paesaggio in 3D, per poi passare alla realizzazione vera e propria, utilizzando solo cibo vero scelto da veri e propri food stylist, per poi finire di dedica al lavoro di post-produzione con il ritocco digitale, per rendere armoniosa l’immagine finale. Per evidenziare la profondità le foto sono state scattate su tavoli di 1,2 metri per 2,4 metri. Inoltre, i cibi sono disposti a “strati”, per evitare che il cibo cada prima di essere immortalato.

Tendo a disegnare un paesaggio molto convenzionale, perché ho bisogno di ingannare lo spettatore e fargli pensare che si tratti di una vera e propria scena, almeno a prima vista. È quando si realizza che gli ingredienti sono reali che viene da sorridere, e per me questa è la parte migliore“, ha spiegato Carl, confessando di passare un sacco di tempo a guardare ortaggi nei supermercati.

Ma non a tutti il suo lavoro è piaciuto. In molti, lo hanno accusato di “sprecare cibo quando i bambini stanno morendo di fame“. A tutti loro Carl risponde che il suo scopo è più alto, e va al di là dell’arte: lui vuole incoraggiare un’alimentazione più sana tra i bambini, anche se, molti ingredienti scelti non fanno proprio parte della dieta perfetta.

Il suo progetto è diventato, così, un libro, “Carl Warner’s Food Landscapes“, che forse incoraggerà i bambini a mangiare sano. Quest’arte potrebbe definirsi arcimbolderesca. Montagne di cioccolato, tronchetti di cannella, gelato, fragole, frutti di bosco, con una bella spolverata di zucchero a velo. Oppure pini di pancetta, muretti di mandorle e cornflakes che cadono come foglie in autunno, che fanno venire l’acquolina in bocca.

Queste visioni surreali, frutto di una mente dalla fervida immaginazione, sono davvero uno spettacolo per gli occhi.

credits: www.carlwarner.com.

Missione pancia piatta: i 10 motivi per cui è difficile averla

Credits photo it.paperblog

La zona del corpo più difficile da smaltire durante una dieta è senza dubbio quella addominale, e spesso neanche un allenamento costante o un’ora di corsa giornaliera possono aiutare nell’impresa.
Eliminare il gonfiore del girovita non serve solo per un fattore estetico, ma aiuta a migliorare la condizioni di salute del nostro organismo onde evitare l’insorgenza di malattie cardiache e di diabete di tipo 2 (che sono tipiche del grasso addominale).

Come fare quindi? Se la dieta fallisce, c’è qualcosa che possiamo modificare nelle nostre abitudini. Ecco spiegato, in 10 punti, i motivi per cui ottenere la pancia piatta sembra così difficile (ma non è impossibile).

1. Mangiare di fretta: mangiare frettolosamente e in piedi favorisce l’ingestione di aria e rallenta la digestione. Questo è uno dei motivi che causano il gonfiore addominale. Bisogna mangiare con calma e masticare lentamente ogni boccone per facilitare la digestione;

2. lo stress: lo stress, al contrario di quello che pensano tutti, non contribuisce alla perdita di peso ma rende difficile perdere i chili di troppo. Ritmi di vita frenetici causati dai vari impegni lavorati o familiari spesso ci fanno saltare qualche pasto (cosa assolutamente sbagliata) e di conseguenza quando la fame ci “assale” iniziamo a spizzicare o mangiare alimenti più calorici, come ad esempio degli snack. Ridurre lo stress fa bene sia al corpo che alla mente;

3. il sonno: dormire troppo o troppo poco fa male al nostro metabolismo. Per stare bene, il corpo di un adulto deve dormire dalle 7 alle 8 ore a notte;

4. allenamento sbagliato: se pensate che correre tutti i giorni basti per perdere peso vi sbagliate. Secondo uno studio, per riuscire a perdere peso bisogna integrare diversi tipi di esercizi fisici che interessino ogni singola parte del nostro corpo, come i pesi per le braccia, addominali, esercizi per i glutei eccetera. La cosa importante è variare gli esercizi ogni due o tre settimane onde evitare che il nostro corpo si abitui a quel tipo di sforzo tendendo a non bruciare più;

5. saltare i pasti: non è non mangiando che si riesce a perdere peso. Mangiare 5 volte al giorno aiuta il nostro metabolismo ad accelerarsi e di conseguenza a bruciare più velocemente i grassi;

6. ovaie e ormoni: squilibri ormonali rendono impossibile la formazione di elastina e collagene che sono delle proteine che donano elasticità alla pelle. Di conseguenza, si viene a creare un gonfiore addominale e un ristagno di liquidi sul girovita difficile da eliminare;

7. eliminare i carboidrati: ridurli in quantità minime sì, ma è severamente vietato eliminare i carboidrati dalla vostra alimentazione, a meno che voi non state seguendo una dieta proteica per diventare bodybuilder. I carboidrati danno la giusta combinazione metabolica per attivare i processi di smaltimento;

8. bibite gassate: bere bibite gassate e zuccherate tendono a far gonfiare il vostro girovita, meglio evitare e bere solo acqua liscia;

9. zuccheri, dolci e tanto sale: l’eccesso di sale favorisce la ritenzione idrica nello stomaco, mentre mangiare dolci e alimenti zuccherati (compresi uva, carote e fichi) favorisce il gonfiore del nostro corpo;

10. bere poco: come per il sale, bere poca acqua al giorno favorisce la ritenzione idrica. Consumare 2 litri d’acqua al giorno aiuta a perdere i liquidi in eccesso, che spesso sono la causa del nostro gonfiore addominale, eliminare cellulite e perdere peso.

Dolci vegan, biscotti e torte da gustare

In un regime vegano, il piatto che inscuriosisce di più è proprio quello costituito dai dolci. È possibile preparare torte e biscotti senza utilizzare latte, burro e uova? Ma soprattutto, com’è il risultato? In realtà questi alimenti vengono semplicemente sostituiti: al posto del latte di mucca basta usare quello vegetale, come quello di soia o di riso, al posto del burro si usa l’olio o la margarina. Per quanto riguarda le uova queste non sono assolutamente necessarie. I dolci vegani sono quindi un ottimo piatto per chi ne segue il regime o per chi semplicemente riserva una maggiore attenzione alla propria linea, ma non rinuncia ai piaceri del palato.

Ecco qui alcune ricette sfiziose, pronte da infornare e gustare.

Biscotti vegani con gocce di cioccolato

Per la preparazione dei biscotti vegani è necessario che tutti gli ingredienti siano a temperatura ambiente, in modo da ottenere dolcetti morbidi e soffici. Dopo aver riscaldato il forno a 180 gradi, bisognerà unire in un recipiente due tazze di farina, due cucchiaini di lievito, un pizzico di cannella, un cucchiaino di caffé, mezzo di sale e mezza tazza di gocce di cioccolato biologico senza latte.

In un’altra ciotola andranno invece uniti una tazza di zucchero di canna e mezza tazza di olio, quindi un quarto di tazza d’acqua e un cucchiaino di estratto di vaniglia. Si mescolano i due composti ottenuti e si creano delle palline, che andranno in forno per circa dieci minuti.

Ecco una variante per super-golosi: impreziosite i vostri dolcetti con il cocco. Basta aggiungere una decina di cucchiaini di cocco disidratato all’impasto: il suo sapore si sposa magnificamente con il cacao.

Dolci vegan, biscotti e torte da gustare

Torta al cioccolato vegana

Per la torta al cioccolato, occorrono:

due tazze di latte di soia (al gusto di cioccolato o vaniglia),
una di farina di frumento integrale,
una di farina bianca,
una di sciroppo d’acero,
mezza di cacao in polvere,
mezza di zucchero di canna,
due cucchiaini di lievito,
due di aceto di mele,
uno di sale,
mezzo di cannella e mezzo di estratto di mandorla.

Le due farine, cacao, zucchero, lievito, sale e cannella vanno setacciati ed amalgamati in un recipiente. A parte andranno invece mescolati olio, sciroppo d’acero, latte di soia, estratto di vaniglia ed aceto. I due composti vanno quindi amalgamati e versati in una tortiera, da porre in forno per circa mezz’ora. Una volta cotta, la torta va divisa in due metà e riempita con una crema preparata con:

500 grammi di tofu (dal quale andrà tolto il liquido in eccesso),
¾ di tazza di zucchero di canna,
¾ di tazza di cacao in polvere,
quattro cucchiaini di estratto di vaniglia e 500 grammi di cioccolato fuso.
Tofu, olio e sale vanno passati al mixer per almeno un minuto, in maniera da formare una composto uniforme. Vanno quindi uniti zucchero, cacao, vaniglia e cioccolato fuso. Se alla fine la crema dovesse risultare troppo corposa, può essere diluita con qualche cucchiaio di latte di soia, fino ad ottenere la consistenza desiderata. Una volta fredda, la crema è pronta per farcire la torta.

Dolci vegan, biscotti e torte da gustare

Brownies alla zucca

La zucca può essere un’ottima alleata per la preparazione di dolci gustosi, come brownies e cheescake. Per preparare i primi bisogna fondere circa 120 grammi di cioccolato amaro, che andrà unito ad un composto realizzato mescolando una tazza di purea di zucca, ¾ di tazza di zucchero, la stessa quantità di farina, un cucchiaino di estratto di vaniglia, mezzo cucchiaino di lievito, un pizzico di sale e mezza tazza di cacao in polvere.

In un altro recipiente vanno mescolati un’altra tazza di purea di zucca, mezza tazza di latte di soia, mezza di zucchero, zenzero e cannella. I due preparati vanno stesi, sovrapponendoli, in una teglia, da mettere in forno per trenta minuti. Tolti dal forno, vanno lasciati raffreddare e conservati in frigorifero.

Dolci vegan, biscotti e torte da gustare

Cheescake alla zucca

Per il cheescake servono invece:

tre o quattro tazze di semi di canapa
mezza tazza di sciroppo d’acero;
una tazza d’acqua calda,
una tazza di purea di zucca (meglio se biologica)
un cucchiaio di succo di limone,
un cucchiaino di vaniglia,
circa 500 grammi di tofu,
un paio di tazze di biscotti vegani sbriciolati, olio e sale

Prima di tutto va preparata la base, unendo ai biscotti sbriciolati due cucchiai d’olio, tre di acqua e un pizzico di sale. Ottenuto un composto omogeneo, lo si pone sul fondo di uno stampo per torte. Si passa quindi al ripieno, ottenuto mescolando tutti gli ingredienti (i semi di canapa vanno prima tritati) fino ad ottenere un composto liscio. Basterà poi versarlo sulla base e mettere tutto nel forno caldo (180°) per circa mezz’ora.

Dolci vegan, biscotti e torte da gustare

Palline di popcorn vegane

La ricetta richiede:

mezza tazza di chicchi di popcorn (da cuocere normalmente in padella),
tre cucchiai di olio extravergine d’oliva,
mezzo cucchiaino di sale,
mezza tazza di sciroppo d’acero,
mezza di sciroppo di malto.

I due sciroppi vanno uniti in un tegame e fatti bollire; una volta raggiunto il bollore, bisogna abbassare la fiamma e tenerla costante per altri cinque minuti. Il composto ottenuto va quindi versato sui popcorn. Successivamente, dopo essersi inumiditi le mani con acqua fredda, vanno formate delle palline che andranno poi poste nel freezer fino a quando non si saranno rassodate.

Dolci vegan, biscotti e torte da gustare

Mini muffin con mele e uvetta

Ingredienti per 24 mini muffin o 12 muffin

300 g di farina 00
1 pizzico di sale
1 bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di cannella
50 ml di succo di mela
120 g di sciroppo d’acero o d’agave
120 g di olio di mais
100 g di uvetta

È necessario munirsi di una ciotola capiente e miscelare fra loro gli ingredienti secchi della ricetta: quindi mettere la farina setacciata, il cucchiaino di cannella, il pizzico di sale e il cremor tartaro. Bisogna inserire in un’altra ciotola gli ingredienti liquidi, quindi l’olio, il succo di mela e lo sciroppo d’acero. Unire infine anche l’uvetta, messa a mollo in precedenza in acqua tiepida per una decina di minuti.

Prendere i liquidi, unirli alle polveri e mescolare. Se l’impasto dovesse risultare troppo asciutto, aggiungere un goccio di succo di mela. Quindi prendere la teglia da mini muffin e con l’aiuto di un cucchiaio, versare il composto direttamente in teglia o nei pirottini. Cuocere i muffin per 15-20 minuti in forno statico a 180 gradi.

Dolci vegan, biscotti e torte da gustare

Wine&Thecity 2014

Giovedì 15 maggio alle ore 11.00 presso il Pan, Palazzo delle Arti di Napoli ci sarà la Presentazione della VII edizione di Wine&Thecity.

Saluto di Nino Daniele Assessore alla Cultura e al Turismo Comune di Napoli.

Interventi dei principali attori della rassegna che quest’anno mette in rete 115 indirizzi tra Chiaia e il Centro antico, 72 aziende vitivinicole e alcuni tra i più interessanti progetti culturali e imprenditoriali della città. Partecipano ADI Campania (Associazione per il Design Industriale), APEritivo Napoli, Ais Napoli (Associazione Italiana Sommelier delegazione di Napoli), Catacombe di Napoli coop sociale La Paranza, Centro di Musica Antica Fondazione Pietà dei Turchini, Datè, Cooking Division, Escargò, Istituto Alberghiero Vittorio Veneto di Napoli, Mappi-Na.it Mappa Alternativa di Napoli, Movimento Turismo del Vino della Campania, NapolinVespa, Pastificio dei Campi, Penguin Cafè Literary Agency, Spazio Tangram, Teatro Dissolto, Wunderkammer, Yelp Napoli.

Coordina Donatella Bernabò Silorata, giornalista e ideatrice di Wine&Thecity.