venerdì, 26 Aprile 2024

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Kartoffelsalat: l’insalata di patate tedesca

Kartoffelsalat: un’insalata sfiziosa e saporita.

A chi non piacciono le patate? Difficile trovare qualcuno che non le ami. Al forno, fritte, in purè ma soprattutto in insalata. Niente di meglio di una bella insalata di patate che si può gustare calda se fa freddo e fredda se fa caldo. Una ricettina rubata in verità alla tradizione gastronomica tedesca che fa di quest’insalata un ottimo piatto estivo, da solo o come contorno. Se desiderate gustarla fredda non dovete far altro che prepararla con un certo anticipo e lasciarla in frigo. In questa ricetta troveremo uno splendido matrimonio fra uova e patate legate insieme dalla deliziosa maionese e da un filo di latte e per dare un po’ di piccantezza al tutto un tocco di cipolla cruda.

Kartoffelsalat: ingredienti

Per preparare la kartoffelsalat per quattro persone ci occorrono:

  • 6 patate medie
  • 5 uova
  • mezza cipolla
  • maionese q.b.
  • Latte q.b.
  • Sale

Kartoffelsalat: procedimento

Procedete lavandolo le patate e facendole bollire in acqua fredda leggermente salata. Controllate la cottura, dopo che l’acqua avrà bollito per almeno mezz’ora, pungendo le patate con uno stecchino che dovrà facilmente arrivare al cuore della patata e uscendo dovrà essere pulito. Una volta cotte scolatele e lasciatele sfreddare.

Quindi procedete a rassodare le uova per una decina di minuti, una volta cotte scolate e lasciate freddare.

In un capiente insalatiere dunque tagliate a tocchetti le patate sbucciate e a rondelle le uova mondate del guscio. Affettate la mezza cipolla che sarà cruda sottilissima ed unitela ad uova e patate. Quindi bagnate il tutto con un goccio di latte a temperatura ambiente più o meno a seconda del vostro gusto ed aggiungete almeno tre cucchiai abbondanti di maionese ma anche in questo regolatevi secondo il vostro gusto. Si sconsiglia di aggiungere dell’olio. Aggiustate di sale e riponete in frigo fino al momento di sedersi in tavola. Kartoffelsalat In un capiente insalatiere dunque tagliate a tocchetti le patate sbucciate e a rondelle le uova mondate del guscio. Affettate la mezza cipolla che sarà cruda sottilissima ed unitela ad uova e patate. Quindi bagnate il tutto con un goccio di latte a temperatura ambiente più o meno a seconda del vostro gusto ed aggiungete almeno tre cucchiai abbondanti di maionese ma anche in questo regolatevi secondo il vostro gusto. Si sconsiglia di aggiungere dell’olio. Aggiustate di sale e riponete in frigo fino al momento di sedersi in tavola.

Ricetta Nutella fatta in casa: ingredienti e procedimento

Ricetta Nutella

Ricetta Nutella fatta in casa, ecco uno dei miei obiettivi per questo nuovo anno.

Ok detto così suona molto limitato, devo spiegare che intendo inserirlo fra le cose che vorrei autoprodurre a casa.

Vi è mai capitato di sentire qualcuno dire che era meglio quando si faceva quasi tutto in casa? Ecco questa è una buona meta da prefissarsi per il 2019.

Veniamo alla Nutella, certo è buona ed è forse la crema spalmabile più famosa che sia stata inventata. Senz’altro una delle più imitate.

Senza nulla togliere a questa grande invenzione della Ferrero possiamo farla tranquillamente in casa. E poi è un’ottima idea regalo (San Valentino è dietro l’angolo).

Come fare in casa la crema al cacao (ricetta Nutella)

Vediamo per prima cosa gli ingredienti:

  • 1 tazza di zucchero integrale di canna
  • 1 tazza di nocciole spellate
  • 600 grammi di cioccolato fondente al 70 per cento, a pezzetti
  • 2 bicchieri di latte scremato

Procedimento:

Per prima cosa passare lo zucchero al robot per polverizzarlo per bene. Aggiungere le nocciole e frullarle.

Quando anche le nocciole sono polverizzate unire il cioccolato, un pezzo per volta. Frullare ed aggiungere gradualmente il latte.

Frullare ancora per un minuto.

Versare la crema in una ciotola e porla a bagnomaria per almeno 15 minuti. Mescolare spesso.

Per poterla riporre in un vasetto di vetro deve essere completamente fredda.

Ricetta Nutella: buone ragioni per farla in casa

Come dicevamo sopra senza nulla togliere all’originale questa è una versione più genuina.

Innanzitutto si tengono i grassi saturi sotto controllo, inoltre la nostra versione della famosissima crema al cacao non contiene conservanti o additivi.

Questa versione contiene senz’altro molto più flavonoidi, ovvero i potenti antiossidanti del cioccolato.

Ovviamente non esagerare con il consumo e soprattutto non conservarla per più di una settimana.

Vinitaly al via per celebrare le eccellenze italiane (EVENTO)

Credit: romabiologica.com

L’attesissimo evento Vinitaly ha avuto inizio ieri, domenica 22 marzo, e continuerà fino al 25 marzo.
Molta è l’attenzione nazionale e internazionale per quest’evento a VeronaFiere, sopratutto perché si tratta di un’edizione caratterizzata dalla presenza istituzionale: sono molti, infatti, i rappresentanti del sistema Italia che intervengono nell’ambito delle rassegne.

“Il settore vitivinicolo è un patrimonio fondamentale per l’Italia con oltre 14 miliardi di euro di fatturato e migliaia di aziende che rappresentano con passione, innovazione e professionalità la ricchezza dei nostri territori. Vogliamo aiutare queste esperienze a crescere, liberandole da lacci burocratici che le hanno appesantite in questi anni. In questi dodici mesi abbiamo messo in campo un’operazione di semplificazione che ha portato alla dematerializzazione di 64mila registri, al taglio di burocrazia inutile e che ha iniziato davvero a mettere la pubblica amministrazione al servizio delle aziende. Abbiamo anche approvato il tanto atteso decreto per i diritti d’impianto e siamo stati protagonisti del piano straordinario per l’internazionalizzazione che vedrà proprio l’agroalimentare al centro delle azioni”.

Sono queste le parole che ha usato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina durante l’inaugurazione di questa 49esima edizione di Vinitaly.

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Sono oltre 4.000 gli espositori presenti, operatori specializzati da 120 paesi e delegazioni commerciali da 52 nazioni, ed è con questi numeri da record che apre Vinitaly. Si parla infatti di un settore in buona salute, quello del vino, che ha un valore di export totale – in Italia – pari a 5 miliardi e 112 milioni di euro; il 33% del totale (1 miliardo 670 milioni) è del Veneto.

Di seguito, il calendario completo di oggi, lunedì 23 marzo:

Ore 10.30 – Inaugurazione di Sol&Agrifood, con la presenza di Colomba Mongiello, Vicepresidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta anti contraffazione

Ore 11 – Incontro sul tema “Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) e vino: opportunità per i produttori europei”. Ci sarà l’intervento di molti esperti, tra cui Paolo De Castro, membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento Europeo, e Carlo Calenda, Vice Ministro dello Sviluppo Economico

Ore 11.30 – Presentazione del Piano “Agricoltura 2.0: Innovazione e semplificazione per gli agricoltori”

Ore 16.30 – Palazzo Uffici, Arrivo del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, presentazione de “Il Testo Unico del Vino”.

Arrosticini: i consigli per creare un piatto gustoso

Benché siano appartenenti alla tradizione culinaria abruzzese, per quanto siano da ricondurre all’abitudine dei pastori sul massiccio del Gran Sasso di consumare carne ovina, gli arrosticini (chiamati anche le rustelle, le rustell’ oppure le arrustelle, a seconda del dialetto abruzzese di riferimento) sono diventati una di quelle specialità a cui si fa tanta fatica a rinunciare.

Da nord a sud, gli arrosticini mancano poche volte all’appello durante le sagre, le feste patronali, le manifestazioni e le rievocazioni storiche. In simili contesti, gli arrosticini fanno salire l’acquolina in bocca, sia agli adulti che ai bambini. Un favoloso bocconcino che incanta gli occhi e il naso.

Inoltre, gli arrosticini abruzzesi si stanno conquistando un posto fisso sulla tavola delle famiglie italiane. Si stanno affermando come una gustosa alternativa alle classiche bistecche e agli hamburger.

Per cuocerli divinamente, si potrebbe acquistare online una griglia per arrosticini, un pratico accessorio che saprà regalare alla carne una buona consistenza, un’inaspettata morbidezza e un particolare colorito rossastro.

Come si noterà nel prosieguo, l’uso della griglia non è certo l’unica accortezza da intraprendere, quando c’è tutta la voglia di portare in tavola dei buonissimi arrosticini.

La cottura a calore diretto

Ad oggi, il migliore metodo di cottura degli arrosticini si avvale della fornacella, una griglia che somiglia a una canalina lunga e stretta e che punta sull’avvicinamento della carne a un braciere ardente.

Le alternative, per chi non dovesse disporre di un giardino o di grandi spazi aperti, continuano a essere rappresentate dai grill elettrici e dalle fornacelle da camino, pensate proprio per un’ottima cottura indoor.

La tradizione vuole che gli arrosticini abruzzesi si cuociano a calore diretto, distesi su una brace incandescente. Il risultato finale dipenderà principalmente dall’intuito e dalla soglia d’attenzione dell’addetto alla griglia.

Perlopiù, bisogna osservare la formazione di una consistente crosticina esterna e prendersi la briga di rigirare spesso gli spiedini, ogni 2-3 minuti. Sono questi i segreti per una cottura degli arrosticini che sia completa ed uniforme.

Non cercare un miscuglio di carni

Oltre la cottura a calore diretto, durante la preparazione delle rustelle, gioca un ruolo importantissimo la scelta delle carni.

Uno dei classici errori, commessi in questa fase, è quello di pensare che possa andare bene persino un miscuglio di carni, con i cubetti di pollo, di manzo e di carne suina sullo stesso spiedo.

Il vero arrosticino abruzzese è fatto con carne di pecora, nutrita ed allevata solo ed esclusivamente per la produzione di carne.

Unendo dei cubetti che abbiano tutti la stessa origine, dalla griglia in attività arriverà sicuramente un profumo dolce.

Un condimento leggero

Per gli arrosticini, in maniera tale da non nasconderne il sapore delicato, è sufficiente un condimento leggero.

Una spolverata di sale durante la cottura e un rametto di rosmarino da cospargere, di tanto in tanto.

Di recente, tanti amanti della griglia hanno preso poi l’abitudine di fare delle dolci pennellate sugli spiedi, attingendo da una ciotola con sale, olio extra vergine d’oliva e pepe.