giovedì, 28 Marzo 2024

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I dolci perfetti per la festa della mamma

L’11 Maggio è la festa della mamma ed essendo una festa ha bisogno di zucchero in abbondanza per essere speciale.
Un po’ di sciroppo d’acero, qualche cucchiaio di cacao, zucchero a velo che scende a pioggia, farina setacciata e gocce di cioccolato a gogò sono gli ingredienti base per rendere unica e memorabile la festa della mamma.

Si sa che i dolci sono la portata che ogni persona aspetta durante un pranzo, una cena, o una festa per l’appunto.

Ed ecco qui una carrellata di proposte di dolci tipici per la festa della persona più importante della vita di tutti gli uomini.

Uno dei dolci classici è la torta alle rose, tipico della tradizione culinaria mantovana. La torta delle rose è realizzata con una pasta lievitata ricca di burro e zucchero che viene arrotolata assumendo la caratteristica forma di un cesto di boccioli di rose che dà il nome a questo gustoso dolce.

Gli ingredienti per la base sono:
500 gr di farina, 3 uova medie, 1 cucchiaino di miele, un pizzico di sale, 200 ml di latte,10 gr di lievito, 1 bustina di vanillina, 80 gr di zucchero, 100 gr di burro e una scorza di arancia grattugiata.
Mentre gli ingredienti per la farcia sono:
1 tuorlo d’uovo, 4 cucchiai di panna.
Procedimento:
In una ciotola mettere il lievito col latte ed il miele, mescolare fino a sciogliere tutto il composto. Aggiungere la farina e mescolare.
Dopo di che unire tutti gli altri ingredienti (il burro deve essere ammorbidito) per la base e lavorarli per un 15 minuti.

Quando l’impasto sarà ben elastico stenderlo sul tavolo, dargli la forma di una palla, metterlo in una ciotola spennellata di burro, che andrà ricoperta con della pellicola per farla lievitare per circa 2 ore.
Intanto per la farcia bisogna mettere il burro ammorbidito dentro alla planetaria unendo lo zucchero, montare tutto fino a ottenere un composto bianco e spumoso, al quale unire la farina di mandorle e la panna a temperatura ambiente.
A questo punto prendere l’impasto e stenderlo col mattarello, spalmarlo con la marmellata e la crema di burro e arrotolarlo.
Tagliare il rotolo ottenuto in 12 pezzi di 5 cm l’uno.
Prendete una tortiera e ponete dentro le rose ottenute lasciando qualche spazio fra di esse.Mettere la tortiera nel forno e lasciarla lievitare per 1 ora, quando saranno raddoppiate di volume cospargerle col tuorlo battuto misto alla panna. Tocco finale? Mandorle tritate sopra le rose e poi in forno a 160° per una cinquantina di minuti.

Ma se si vuole stare più leggeri esiste un dolce al cucchiaio tanto buono quanto goloso: Mousse di fragole.

Ingredienti:
700 gr di fragole, 300 ml di panna, 240 gr di meringa all’ italiana (80 gr di albumi, 160 gr di zucchero, 60 ml di acqua, un pizzico di sale e qualche goccia di limone), 15 grammi di colla di pesce ed 1 limone spremuto.

Procedimento:
Innanzitutto, dopo aver lavato per bene le fragole, frullarle col limone ed intanto mettere la colla di pesce in una ciotola piena di acqua fredda per farla sciogliere.
Mettere 3 cucchiaini di purea di fragole in un pentolino col fuoco dolce e far sciogliere per bene la colla di pesce. Quindi aggiungere il resto della purea e mescolare per bene.
Dopo aver preparato la meringa, e quando sarà completamente fredda, aggiungerla al composto di fragole e mescolare delicatamente per non farla smontare.
L’ultimo passa da fare è preparare la panna fino a farla diventare semimontata, incorporarla al resto ed amalgamare il tutto.
A questo punto mettere la mousse in delle coppette monoporzione e riporle nel frigo per farle raffreddare.

Questi sono due dolci classici per festeggiare le mamme, ma ci sono altre opzioni come la torta di albicocche, i cupcake decorati di pasta di zucchero e dolci cioccolatosi.
Insomma in cucina serve sempre della fantasia, ma per stupire le mamme in questo caso serve anche della magia e tanto amore.

Arrivederci kg di troppo con zenzero e limone

L’idillio dei primi raggi di sole, le temperature più calde, gli uccellini che cinguettano, la signora del piano rialzato che decespuglia e poi sbam: la prova costume.

Così, glaciale e spaventosa si insinua nelle nostre menti e ci fa ripensare, con la giusta dose di colpevolezza, ai peccati di gola che ci siamo concesse fino a quel momento. Ma ormai il passato è andato, mentre per il futuro ci si può servire di utili consigli e delle speciali proprietà di alcuni alimenti.

La dottoressa Barbara Bertoli, consiglia infatti una dissetante bevanda depurativa i cui ingredienti principali sono zenzero e limone. Perché? Vediamo un po’.

Zenzero

Lo zenzero, come conferma uno studio dell’Institute of Human Nutrition della Columbia University, induce il senso di sazietà, riducendo quello stimolo della fame, responsabile di grandi e numerose abbuffate. Il suo sapore speziato e le sue componenti nutritive, come vitamine, potassio, manganese, ferro e magnesio, lo rendono l’ingrediente perfetto per fresche bevande estive.

Limone

Riconosciuto come un ottimo brucia grassi grazie alla pectina , fibra solubile che favorisce la perdita di peso, il limone contiene anche tanta vitamina C, potassio e ferro, benefici per la salute.

Ricetta della bevanda brucia grassi

Ingredienti: Acqua minerale, mezzo litro di succo di limone, zenzero in polvere, miele millefiori.

Preparazione: Aggiungi all’acqua il succo di limone appena spremuto, una punta di cucchiaino di zenzero e un cucchiaino di miele.

La bevanda potrà essere servita calda, per esaltare l’aroma leggermente piccante dello zenzero, o fredda, per enfatizzare il gusto frizzante del limone. In ogni caso, l’assunzione è preferibile al mattino a colazione o la sera prima di cena, abbinata ad attività fisica e ad una sana dieta equilibrata.

Salmone: ecco perché è meglio evitarlo

Credit: passionepesce.it

Troppi falsi miti nel campo del food. Il salmone – da molti decantato come un toccasana per le diete ipocaloriche, perfetto per chi soffre di colesterolo alto e ottimo per combattere l’osteoporosi e il cattivo umore – è sconsigliato in una dieta abituale, soprattutto se proviene da allevamenti intensivi, proprio come la maggior parte di quella che mangiamo.

Per oltre 25 anni ricercatori ed esperti di tutto il mondo hanno denunciato i danni che procurano gli allevamenti intensivi di salmone, all’ambiente, all’acqua, alle risorse ittiche e all’ecosistema dei fondali marini.
Decine di migliaia di salmoni d’allevamento confinati nelle reti producono una quantità enorme di rifiuti: chimici, biologici, organici e inorganici.

Il problema principale è che i reflui degli allevamenti intensivi non vengono mai lavati via, ma si lasciano cadere attraverso le reti; si depositano così nel fondale tonnellate di escrementi e rifiuti.
Il risultato è che i salmoni che dal supermercato finiscono sulla nostra tavola hanno prima sguazzato in una zuppa di muco ed escrementi, alimentando così le mutazioni di agenti patogeni.

“Si dovrebbe evitare il salmone di allevamento come la peste”. Questo è quanto afferma uno scienziato statunitense dopo un studio sugli allevamenti intensivi. I risultati dello studio rivelano che il 95% dei salmoni che compriamo e poi mangiamo proviene da allevamenti intensivi dove verrebbe sottoposto ad una colorazione artificiale – inserita direttamente nel mangime dei pesci – per renderlo più simile nell’aspetto al salmone selvaggio.

Il Render Magazine ha riportato che in alcuni casi i mangimi per i salmoni da allevamento potrebbero contenere proteine derivate da sottoprodotti di origine animale, soprattutto provenienti da suini.
Inoltre, la sostenibilità di questi allevamenti è parecchio inefficiente: per ottenere un kg di salmone ne servono almeno 5 di altri pesci – il che sta portando all’estinzione di molte specie. Proprio dove ci sono allevamenti di salmoni intensivi si è, infatti, registrato un drastico calo di salmoni selvatici.

I medici norvegesi hanno anche sconsigliato alle donne incinte di evitare di mangiare salmone a causa delle tossine contenute in quelli da allevamento intensivo. Sostanze conosciute per provocare danni allo sviluppo del cervello nei bambini.

Migliaia di persone mangiano il salmone sicuri che faccia bene alla salute, che sia ricco di Omega 3, vitamine e sali minerali, e che sia povero di calorie. Non è così, ed è bene saperlo.

[Credit: ciboecibo.it]

Hell’s Kitchen Italia: le ricette dalla quarta puntata

tvblog.it

Dalla quarta puntata arrivano ben 3 nuove ricette variegate e particolari, contenute nel menù ufficiale della cucina. Tutte ovviamente cucinate e da preparare su indicazione del pluristellato chef Carlo Cracco. Vediamole insieme.

Uovo in camicia alla curcuma con spaghetti di zucchine e topinambur

Ingredienti:
1 uovo
1 radice di curcuma
mezza zucchina
sale grosso q.b.
20 gr di olio d’oliva
aceto di vino q.b.
2/3 rametti di timo

Preparazione: Sbucciare e centrifugare le radici di curcuma, mettere il succo in un pentolino, cuocerlo leggermente per evitare che si ossidi. Allungarlo quindi con poca acqua e metterlo in un recipiente stretto e con i bordi alti in modo che il liquido possa coprire completamente le uova in camicia. Lasciare marinare per una notte le uova in frigo. Per la preparazione delle uova in camicia invece salare abbondantemente dell’acqua acidulata e una volta portata a bollore cuocere l’uovo per 2 minuti circa, creando un vortice in modo che il tuorlo resti liquido. Far cuocere quindi il topinambur in forno, in una teglia, appoggiato su un letto di sale grosso. Infornare a 165°/170°C per circa un’ora. Nel frattempo tagliare la zucchina con la lama liscia della mandolina ottenendo delle fette alte circa o,5 cm. Tagliare al coltello le fette in modo da ottenere degli spaghetti di zucchine. Saltarli quindi in padella con burro, aglio e timo, tenendole al dente. Per finire il piatto prelevare le uova dalla marinatura, scolarle e appoggiarle in una teglia. Rigenerarle poi in forno a 120°C. Completare il piatto con gli spaghetti di zucchine saltati, uovo in camicia, topinambur caldo leggermente schiacciato, un filo d’olio e sale maldon.

Spaghetti al pomodoro con colatura di alici

Ingredienti:
spaghetti
pomodoro s.Marzano
colatura di alici
aglio
olio
sale
pepe

Preparazione: Mettere dell’acqua a bollire con del sale e aggiungere successivamente gli spaghetti. Nel frattempo tagliare i pomodori s.Marzano e farli cuocere con uno spicchio d’aglio e un po’ di olio. Alla fine della preparazione della salsa aggiungervi un pizzico di sale. Girare la pasta, scolarla e farla saltare con la salsa di pomodoro. Servire infine la pasta nel centro del piatto con la sua salsa e un cucchiaino di colatura di alici.

Portafoglio di salmone

Ingredienti:
salmone
scarola
pinoli
uvetta
sale
sugo di carne
vino rosso
scalogno

Preparazione: Pulire il salmone, dividerlo a metà, tagliare dei tranci di 5/6 cm e poi con il coltello dividerlo ancora una volta a metà. Farlo quindi rosolare in una padella con un po’ di olio dai due lati esterni – parte superiore e parte inferiore – facendolo cuocere brevemente solo da un lato per fetta. Nel frattempo tagliare gli scalogni e mettere il vino rosso in una pentola, facendolo prima fiammeggiare e poi ridurre. Una volta ridotto aggiungere il sugo di carne fatto in precedenza, fare ridurre il tutto ancora e montare con un po’ di burro. Per la guarnizione: mettere dei ciuffi di scarola in una padella con uvetta ammollata e un po’ di pinoli tostati e farli rosolare. Infine servire prima il salmone cotto solo dalla parte inferiore, aggiungere un cucchiaio di scarola con pinoli e uvetta di traverso, chiudere con l’altra fetta di salmone dorata dalla parte superiore e ricoprire il tutto con la salsa di vino rosso.