giovedì, 18 Aprile 2024

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Il cibo cinese entra a gamba tesa in Italia

L’importazione del cibo cinese arriva sempre più a gamba tesa in Italia. Secondo lo studio effettuato da Coldiretti, le importazioni agroalimentari provenienti dalla Cina hanno superato il 35% rispetto invece alle esportazioni made in Italy nel 2018 dello stesso settore. Bisognerà quindi creare un migliore equilibrio nel rapporto commerciale in quanto, i prodotti italiani hanno subito un netto calo. 

Il cibo cinese e il mercato asiatico

La Cina è arrivata ad occupare il secondo posto mondiale tra i paesi che hanno fatto scattare tantissimi allarme alimentari nell’Unione Europea. Nel corso del 2018, si sono intensificati i controlli sulle importazioni agroalimentari e sul cibo cinese. Nonostante ciò questo mercato continua ad essere fortemente in espansione. Le motivazioni del boom del cibo cinese e dei prodotti agroalimentari provenienti dalla Cina sono diverse. Innanzitutto è bene dire che in questo Paese asiatico, la manodopera è più bassa. Inoltre il cibo cinese, così come anche i tipi di coltivazione, sono nettamente diversi da quelli italiani. Le importazioni cinesi hanno raggiunto dei livelli davvero preoccupanti, tanto che i coltivatori italiani hanno iniziato a temere anche il mercato asiatico. Nel corso degli ultimi anni sono stati messi in campo anche una serie di strumenti per cercare di tutelare il made in Italy. Tutto per limitare le importazioni cinesi. Infatti, per quanto concerne il mercato della frutta fresca, dalla Cina non è possibile ricavare alcuni prodotti.

Importazioni italiane in Cina ed il controllo su made in Italy

A partire dal 2016, la Cina ha cercato un po’ di allentare la presa su quelli che sono i controlli delle spedizioni agroalimentari del made in Italy nel proprio paese. Le carni suine italiane adesso hanno libero accesso. Lo stesso discorso vale anche per l’erba medica italiana che, a partire dal 2018 è possibile portare in Cina. l’Italia invece può esportare in Cina soltanto agrumi e kiwi, mentre invece non è possibile pensare di esportare pere e mele, per cui vi è uno specifico negoziato in corso. Secondo Coldiretti, ma anche secondo gli enti di categoria di questo ambito, sarebbe opportuno cercare di rinegoziare i rapporti con il mercato asiatico che sta prendendo sempre più piede anche in Italia.

Primizie di Primavera, già in tavola a causa dei cambiamenti climatici

Primizie di Primavera in tavola, il cambiamento climatico sta iniziando ad avere i suoi effetti anche sulle nostre tavole. Gli italiani, quest’anno troveranno gli asparagi e le fave già in vendita a causa dell’effetto della “finta” Primavera che ha investito tutta la Penisola. Le primizie sono arrivate in anticipo. Già a Roma è possibile assaggiare il carciofo tipico, così come nel Lazio sono state raccolte le prime fave, gli agretti e le fragole. I piselli in Puglia, già da due settimane sono iniziati a crescere e quindi il consumo è stato già diffuso e messo nel mercato nazionale. Ad avere subito lo stesso effetto anche gli asparagi del Veneto.

Lo studio

Gli agricoltori, quest’anno potranno contare su una caldo in anticipo che porterà sulle tavole degli italiani le Primizie di Primavera prima del tempo. Ad effettuare questo studio è stata Coldiretti Italia che ha analizzato degli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sull’alimentazione italiana.

Il clima e l’alimentazione, la strana coppia

La diffusione di un caldo anomalo ha fatto in modo che nei campi di coltivazioni fossero un po’ in anticipo rispetto a quelle che sono le offerte stagionali. I cicli colturali sono cambiati rapidamente, proprio a causa di questo surriscaldamento che ha interessato tutto il periodo di marzo. Le precipitazioni si sono praticamente dimezzate al Nord, mentre invece le temperature sono state superiori alla media almeno di 0,4 gradi. Già nel 2018, i valori erano cresciuti a dismisura e l’Italia aveva conquistato nuovo posto in classifica tra i Paesi più caldi del Mondo.

L’importanza del made in Italy nell’alimentazione

Le coltivazioni hanno subito un vero e proprio shock con l’arrivo di questo caldo anomalo nel periodo invernale. Il boom delle
Primizie di Primavera
, però non deve distrarre i consumatori dall’importanza di verificare sempre la provenienza dei prodotti. Fate attenzione a trovare prodotti coltivati in Italia ed evitare rischi per l’alimentazione.

Cibi sani: cosa è meglio evitare a tavola

Quando si inizia una dieta, oppure se vuole intraprendere un regime alimentare più sano, è importante conoscere bene quello che si porta in tavola in modo tale da non commettere passi falsi. Molti si chiedono, ad esempio, cosa sia meglio utilizzare se il dolcificante oppure lo zucchero, nonché il latte scremato o quello intero. Per mangiare bene, innanzitutto è opportuno informarsi su quelli che sono i cibi che sono un toccasana per il nostro organismo e quali invece potrebbero essere dannosi nel lungo periodo.

I consigli sui cibi che fanno bene

Per rispondere a molti dubbi circa i cibi consigliati e quelli no, innanzitutto bisogna sfatare il mito del latte. Molti si chiedono quale sia meglio tra latte intero e quello scremato. In realtà, il latte intero non è per forza una scelta meno salutare di quello scremato, quanto piuttosto, è opportuno consumarne sempre in quantità moderate. Inoltre, gli alimenti meglio evitare quelli in scatola tutt’al più, in caso di emergenza o di fretta è bene sempre preferire quelli congelati. Ciò vale soprattutto perché a volte la scatola potrebbe contenere tracce di alluminio, mercurio e di altri metalli. Tra zucchero e dolcificanti, invece, ad avere la meglio non è nessuno dei due. In effetti, sia zucchero che dolcificante stimolano la fame, rallentano il metabolismo.

Quello che non sapevi sui cibi che consumi in tavola

Molti alimenti che creano dubbi sono la margarina e il burro. Qual è la scelta migliore? La margarina è ricca di olio vegetale idrogenato. Questo significa che i grassi insaturi possono diventare dannosi per la salute, quindi il consiglio è sempre quello di utilizzare il burro purché però sia meno in quantità. Infine, è importante ricordare che per mantenersi sani e in forma, è meglio puntare alla giusta suddivisione dei pasti nel corso della giornata. Ad avere un ruolo fondamentale è la colazione che non deve mancare per un’alimentazione sana.

Uova in purgatorio: ricetta facile e veloce

Uova in purgatorio: ricetta facile e veloce

Anche voi siete dei fan dei programmi di cucina? Se sì avrete senz’altro già sentito questa ricetta reinterpretata in vari modi che ha scatenato la mia curiosità e la mia voglia di saperne di più. Anche io, come forse molti di voi, conoscevo una delle tante varianti di questa ricetta che prevede più o meno gli stessi ingredienti ma una diversa preparazione.

Il loro vero nome sarebbe ova ‘mpriatorio, che come avrete intuito è napoletano, e deriverebbe dal fatto che negli altari votivi vi è sempre un angolo dedicato alle anime del purgatorio che vengono rappresentate come figure bianche avvolte dal fuoco…proprio come le uova circondate dal pomodoro!

E’ un piatto di quelli semplici, veloci, gustosissimi quasi consolatori per quelle giornate un po’ così in cui magari non si ha l’entusiasmo il tempo necessario per stare ai fornelli.

Uova in purgatorio: ingredienti

Per preparare la ricetta per due persone ci occorrono:

  • due uova
  • uno spicchio d’aglio
  • olio d’oliva q.b.
  • cipolla (facoltativa)
  • sale & pepe
  • formaggio grattuggiato (facoltativo)
  • peperoncino tritato q.b.
  • 1 scatola di pomoro pelato o polpa di pomodoro

Uova in purgatorio: procedimento

Ponete un goccio d’olio d’oliva, a vostro piacere, in una padella e fatelo scaldare a fuoco vivace quindi muniti di schiaccia aglio schiacciate lo spicchio d’aglio e versatelo nell’olio lasciandolo imbiondire per poco. Se è di vostro gusto aggiungete anche della cipolla affettata. Aggiungete il peperoncino tritato nel quantitativo che è di vostro gradimento avendo cura che non diventi nero e che quindi non si bruci, ciò conferirebbe un cattivo sapore alla nostra pietanza.

A questo punto versate nella padella il barattolo di pomodori pelati o di polpa di pomodoro. Attendete almeno una decina minuti rimestando la salsa con un mestolo di legno. Aggiustate di sale e pepe.

Ora potete unire le uova una per volta con delicatezza di modo che il tuorlo si mantenga integro. Coprite la padella con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco basso.

Quando il bianco si sarà rappreso ma il tuorlo sarà rimasto ancora morbido è il momento di spegnere il fuoco. Se invece gradite il tuorlo più cotto attendete ancora qualche minuto.

Quindi potete guarnire con una spolverata di formaggio grattuggiato altrimenti è perfetto così ed ovviamente si mangia con del buon pane casereccio a fette.