giovedì, 25 Aprile 2024

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Le fashion blogger mangiano davvero il cibo che fotografano? (FOTO)

credits photo : dissapore.com

Siamo abituate a vederle sempre bellissime, perfettissime e magrissime. Ma sui loro profili social pubblicano continuamente foto di piatti super calorici e pieni di grassi, patatine fritte, pizze e buffet, gelati, ciambelle colorate e brownies. Le fashion blogger famose mangiano davvero il cibo che fotografano?

Pare proprio di no. Altro che insalata bionda, di leggero e dietetico nelle foto di Chiara Ferragni, e delle sue colleghe fashion blogger, non c’è davvero nulla. Eppure sfoggiano sempre fisici atletici e asciutti, nonostante il cibo che fotografano sia sempre tutt’altro che leggero e genuino.

Che sia solo merito di madre natura e di un efficiente metabolismo? In parte sì, ma a smascherare le fashion blogger che nelle foto utilizzano il cibo come un accessorio è stato un contro profilo Instagram, @YouDidNotEatThat, dimostrando che mangiano per finta e senza il minimo sforzo. Infatti negli scatti, che sono studiati ad hoc, non le si vede mai mangiare con gusto, ma soltanto addentare una minima parte del cibo. Trovata pubblicitaria, marketing? Ogni mezzo è indispensabile quando la notorietà è il motore di tutto.

La stessa Chiara Ferragni, in una puntata de “Il testimone“, condotta da Pif sul canale Mtv, dichiarò che la foto di una semplice pizza margherita condivisa sui profili social può arrivare a migliaia di like. Ecco svelato il mistero di fashion, e in questo caso anche food blogger, che fanno del cibo che fotografano un vero e proprio business.

Ma quante delle persone comuni riuscirebbero a trattenersi dal mangiare cibi così invitanti e gustosi? Qualche chilo in più alla fine, con la giusta moderazione, non ha mai fatto male a nessuno.

I Cartoon pancakes, un lavoro ad arte (VIDEO)

Pancakes di Bart Simpson
CREDIT: www.boredpanda.com

Si chiama Daniel Drake il giovane ragazzo di Saint Louis, in Missuri, diventato famoso in tutti i social per aver fatto del suo lavoro un’arte. Infatti con pochi ed essenziali strumenti quali la fantasia, la manualità e una buona padella antiaderente è riuscito a creare dei pncakes speciali e personalizzati, diventando famoso in tutta la nazione e sul web.

Il “dancakes” diventano un’alternativa golosa e divertente al classico pancakes della colazione all’americana, perchè preparati riproducendo i volti di personaggi famosi come i Beatles, Steve Jobs, Capitan America, Iron Man e dei cartoni animati, da Nemo agli Incredibili, Da Cars a Moster & Co. La Pancakes Art diventa quindi una moda che impazza sul web, per la gioia di molti bambini e per quanti amano esibire il proprio estro in cucina.

Oggi Dan è un’artista a tempo pieno e lavora anche come grafico e illustratore freelance. Il suo successo è diventato mondiale dopo un’apparizione tv alla NBC e dopo che le sue creazioni hanno cominciato a girare in rete: il suo profilo Instagram oggi conta tantissimi seguaci. Ha partecipato a numerosi concorsi televisivi e culinari, ma Daniel non è uno che ama crogiolarsi nel successo e nel suo tempo libero si offre come cuoco per catering, party privati, eventi di lavoro, matrimoni e compleanni.

Il segreto del suo successo è una tecnica che unisce due semplici ingredienti: creatività e pastella colorata. Le sue opere hanno attirato sempre più clienti, ma è su internet che Dancake ha ottenuto un successo a dir poco virale. Possiamo seguire i lavori di Dan nel suo canale youtube. Nel frattempo godiamoci la sua arte con un suo video.

Anche se l’arte creativa non è una cosa che appartiene a tutti, una cosa è certa: stiamo parlando di un dolce davvero semplice da realizzare e già che ci sono vi riassumo brevemente la ricetta:

150g di farina
1/2 cucchiaino di sale
1 bustina di lievito
1 cucchiaino di zucchero
225ml di latte
1 uovo
1 noce di burro sciolto
olio di semi o burro q.b.

Prendi una ciotola capiente e versa dentro la farina setacciata con il sale, il lievito e lo zucchero.
Crea una fontana e versa dentro il latte. Mescola bene il tutto e poi unisci l’uovo ed il burro sciolto.
Batti con una frusta finché il composto risulta liscio ed omogeneo.
Scalda una padella antiaderente a fuoco medio ed ungila con un po’ di olio di semi o burro.
Quando la padella è calda versa dentro qualche cucchiaiata di composto. Cuoci i pancake finché compaiono le bollicine sulla superficie e i bordi sono appena asciutti. Gira le frittelle con un abile gesto o con la paletta e cuoci fino a che non sono dorate da entrambe i lati.
Servi ben calde con lo sciroppo di acero oppure con frutta fresca e miele.

Da questa semplice base sono partiti in molti per realizzare i loro pancakes per la colazione quotidiana e per divertire i bambini e poi hanno scoperto un potenziale di possibilità creative grazie alla versatilità della pastella.

Come tagliare la pizza secondo la matematica (FOTO)

È la parte più dolente della festa. L’azione più delegata in assoluto. Il tipico momento del “No dai, fai tu”.
Quando si arriva al punto di dover tagliare la pizza in parti eque per gli ospiti, nessuno è il padrone di casa e il fallimento comune è quasi assicurato.

Se solo la scienza potesse risolvere anche questo dilemma
Detto, fatto. Ecco che due studenti dell’Università di Liverpool si sono subito messi alla prova e hanno trovato più di una soluzione al desiderio da loro stessi espresso al riguardo.

Joel Haddley e Stephen Worsley, utilizzando gli elementi già conosciuti di geometria circolare, hanno dato forma alle loro intenzioni, con tre linee ricurve. Tagliando la pizza passano dal centro di essa; con questo metodo, infatti, si ottengono 6 pezzi equi che a loro volta potranno essere divisi in 12 e così via.

Come tagliare la pizza secondo la matematica (FOTO)

Successivamente, i due si sono accorti che, tagliando le fette a forma di falce, quelle ricurve composte da pezzi dispari sono potenzialmente divisibili in maniera equa fino all’infinito.

Come tagliare la pizza secondo la matematica (FOTO)

In effetti la matematica non ha limiti e questo lo sappiamo fin dai tempi delle elementari, l’unico confine imposto in questo caso è dato dal numero di ospiti e dalla loro fame.

I due studenti non sanno se qualcuno abbia applicato veramente le loro nuove tecniche di taglio, ma sostengono che, al di fuori della funzionalità, si possono ricavare delle belle foto, originali e pronte per essere postate sui social.

Si possono, inoltre, complicare le cose eseguendo dei tagli più elaborati. Se la pizza si raffredda non è un problema, una volta ottenuto un risultato così matematicamente – e visivamente – soddisfacente avrete vinto la sfida del secolo.

Come tagliare la pizza secondo la matematica (FOTO)

Il metodo da loro proposto, tuttavia, propone soluzioni interessanti per gli amanti e non della crosta. I nemici seriali di quest’ultima, in questo modo, potranno attingere direttamente dal centro, mentre gli amanti di essa dal perimetro, così da soddisfare tutti senza riserve.

Se già tagliare la pizza in spicchi triangolari era difficile, ora che la matematica ci ha messo lo zampino sarà ancora più complicato. Ma, come per ogni cosa, vale la pena tentare almeno una volta nella vita.
Noi di Blog di Lifestyle, comunque, aspettiamo le foto dei vostri mosaici a base di pomodoro e mozzarella.

Il ‘riso di Venere’ aiuta a migliorare le allergie

www.risovenere.it

Il riso nero, il cosiddetto “riso di Venere“, è ricco di antiossidanti e ha una funzione antinfiammatoria.

A svelarlo è una ricerca fatta da alcuni esperti statunitensi dell’Agricoltural Research Service di Albany, pubblicata successivamente sulla rivista scientifica “Journal of Agricultural and Food Chemistry“.

I ricercatori hanno svolto uno studio molto particolare: infatti hanno somministrato ad alcuni topolini con la dermatite, oltre al loro cibo abituale, anche un estratto di lolla, la buccia del chicco di riso nero. Gli studiosi hanno riscontrato che, in questi topolini, l’infiammazione della pelle si era ridotta quasi del 30%, a differenza di tutti gli altri ai quali non era stata data da mangiare la buccia del riso.

Quindi è proprio vero che il riso di Venere produce benefici? Analizzando i dati di questa ricerca, sembra proprio di sì. Il riso nero, quella varietà di riso orientale, riesce, se non proprio ad eliminare, almeno a migliorare tutti i disturbi legati alle allergie, in particolare quelle della pelle.

E i vantaggi sulla pelle avverrebbero, in gran parte, grazie alla lolla – la buccia del riso nero – che riesce a fermare la produzione di istamina, che è uno dei mediatori chimici che provoca le infiammazioni.

Questo tipo di riso, che un tempo, soprattutto in Cina, era usato solo dagli imperatori e dalla nobiltà, ora è consumato da moltissime persone, forse proprio per i suoi effetti positivi.
E sono tantissime le ricette che si possono creare con il “riso di Venere: piatti sfiziosi, con carne, pesce o crostacei, che ci faranno venire l’acquolina in bocca. E in più renderanno la nostra pelle come quella di un bambino.