Achille Costacurta: la rinascita dolorosa del figlio ribelle tra droga, carcere e voglia di riscatto
Achille Costacurta, il figlio ventunenne dell’ex calciatore Alessandro Costacurta e della conduttrice Martina Colombari, sta facendo parlare di sé in questi giorni non per le solite storie da figlio di vip, ma per un racconto crudo e autentico che ha deciso di condividere con il pubblico. Un racconto che è una bomba emotiva, ma anche un inno a chi, dal fondo, prova a risalire.
Negli ultimi mesi, Achille ha scelto di metterci la faccia e dire la verità: droga, carcere, tentativi di suicidio e l’ombra cupa della dipendenza che gli ha rovinato gli anni più fragili. Lo ha fatto senza filtri, senza retorica, con la consapevolezza di chi ha toccato l’inferno e adesso cerca una strada per tornare a vivere, non solo per sé ma anche per dare una mano agli altri.
Achille Costacurta: “Non ce la facevo più”, la discesa agli inferi
Non è la solita storia di un ragazzino annoiato che si perde tra le feste esclusive e lo sballo del weekend. Achille racconta un dolore che arriva da dentro, qualcosa di più profondo. Ha parlato apertamente del metadone, della mescalina, dei periodi passati in comunità e soprattutto dei momenti in cui ha pensato seriamente di farla finita.
Ha provato il suicidio e non lo nasconde: “Non ce la facevo più”, ha detto con una lucidità disarmante.
La dipendenza non gli ha solo rubato gli anni migliori, ma lo ha anche portato a vivere ai margini. Ha trascorso un anno e sette mesi a Mondello, lontano da tutto e da tutti, a cercare di guarire. E poi anche il carcere, l’ennesima tappa di un cammino sbagliato, fatto di scelte pesanti e di conseguenze inevitabili. Un curriculum doloroso per chi, fino a qualche anno fa, era solo “il figlio di…”.
Una nuova missione: aiutare gli altri per aiutare se stesso
Oggi, Achille sembra avere una missione diversa: vuole trasformare il dolore in qualcosa di utile. Parla di aprire un centro per ragazzi con sindrome di Down, un’idea che lo accompagna da tempo e che, dice, potrebbe diventare il senso vero della sua vita.
“Ho sbagliato tutto”, ammette senza mezze misure, ma nel suo sguardo c’è una fame nuova, quella di chi ha perso tutto e adesso vuole riprendersi anche solo un frammento di dignità.
Achille non cerca pietà. Cerca comprensione, forse. O semplicemente rispetto per il fatto di essere ancora vivo. Perché, come dice lui, “non pensavo di arrivarci”, ma eccolo qui, con le cicatrici ben visibili e la voglia di raccontare agli altri che sì, si può risalire. Anche quando si è precipitati giù senza paracadute.
La verità è che la fama, quando sei figlio di due personaggi noti, pesa. Achille lo ha capito sulla sua pelle. Ha vissuto un’eterna battaglia tra aspettative e fallimenti, tra genitori sotto i riflettori e una vita che scivolava nell’ombra. Ma oggi è lui a scegliere la luce. Non quella dei riflettori, ma quella che si accende nei cuori di chi soffre e cerca una voce che dica: “Ci sono passato anch’io, non sei solo”.
Leggi anche:
- I dubbi su Fedez e Clara: il bacio rubato e la reazione di lei
- Le ultime confidenze della Regina su Harry e Meghan: era molto delusa e diffidava della nuora
- Lo sconosciuto segreto di Lady Diana e il mistero della Regina