sabato, 20 Aprile 2024

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Ah ma è Lercio, lo sporco che fa notizia (INTERVISTA)

Ci sono quelle notizie talmente paradossali da sembrare impossibili, e poi ci sono quelle non notizie confezionate ad arte per essere paradossali, con un mix di humor e ironia. E i maestri in fatto di satira 2.0 sono loro, quelli di Lercio, il sito che ogni giorno fa il verso ai titoli sensazionalistici e alle notizie dal click facile. Tutti ce le andiamo a leggere le loro non notizie, pur sapendo che sono caricature dei tempi che corrono.
Nato da un’idea di Michele Incollu, Lercio si è formato all’interno di Acido Lattico, il collettivo di alcuni autori della rubrica La Palestra, che portava il nome di Daniele Luttazzi. Da lì, è stato un rincorrersi di non notizie che hanno fatto il giro del web, fino al riconoscimento ai Macchianera Italian Awards 2014 con il premio nelle categorie “Miglior siti” e “Miglior battuta”.

Che cosa c’è dietro il mondo di Lercio? Io ho provato a chiederlo direttamente a loro, in un’intervista semi seria tutta da ridere a Fabel, Max, Pat, Andrea, Mattia, Vik, sei autori della redazione.

Non vi chiederò come siate nati, perché vi chiamate Lercio, quanti siete e cosa c’è dietro il vostro mondo. Però una domanda banale me la dovete concedere (a cui sono certa non saprete rispondere): come nascono le vostre non notizie?

Fabel: Cercheremo di non risponderti come tu pensi ti avremmo risposto: nascono da una derivazione fisiologica del nostro cervello, mediante partenogenesi nel nostro immaginario inseminato da fette di realtà. Poi grazie a particolari serie di complesse connessioni neurologiche, note anche come sinapsi, riportiamo le notizie attraverso un complesso software di lettura del pensiero.

Oramai la gente vi conosce e sa che i vostri link sono ovviamente caricati per assurdo, nonostante ciò alcuni continuano a crederci. Dobbiamo preoccuparci?

Max: Sarebbe interessante verificare se un titolo come “Apocalisse zombie sventata. Gli egizi predissero il ritorno in vita delle mummie nel 2012 e le legarono bene” potesse portare ad un’ondata di violenza nei musei. Non a caso, la prefazione del nostro libro l’ha scritta Orson Welles.

C’è una non notizia della quale andate particolarmente fieri?

Max: Tra le primissime citerei: “Misterioso remo rinvenuto in spiaggia“, “Cina: liberato pozzo ostruito da un bambino“, “India, bambino con quattro braccia si rifiuta di imparare a suonare il piano “,” Surfista cerca l’onda perfetta inconsapevole dei suoi numerosi difetti“.

Pat: In generale di tutte quelle che sorprendono e/o si avverano: “… il Governo Letta aveva posto la fiducia sul decreto e quindi temeva una possibile imboscata dei renziani, ansiosi di farlo cadere per mandare al Governo il loro leader o anche solo Renzi“.

Tutto è talmente paradossale, che è nato anche Ah ma non è lercio con le vere notizie assurde del nostro Paese. Cosa vi sentite di dire a chi ha osato paragonarsi a voi?

Fabel: Che non siamo i primi e non saremo gli ultimi, ma la Madonna di Like a Virgin era decisamente migliore di quella di True blue.

Andrea M: Con quelli di Ah ma non è Lercio ci facciamo una buona pubblicità reciproca. Col tempo abbiamo scoperto che sempre più spesso accadono sorprendenti corto-circuiti tra la realtà, la sua rappresentazione giornalistica “reale” e la parodia che noi ne facciamo.

Una domanda pseudoseria: il vostro è un modo per fare satira, o semplice disaffezione per il giornalismo?

Max: Entrambe le cose, assieme alla smania ossessivo-complusiva di trovare la battuta letale teorizzata dai Monty Python.

Fabel: Di disaffezione per la satira

Mattia P: È sicuramente un modo per fare satira e possiamo rilevare una piccola emancipazione rispetto al nostro modo di scrivere battute satiriche di alcuni anni fa, legato al semplice commento di una notizia. Oggi possiamo lavorare più di fantasia e… stop, ho scritto già troppe parole ancorandomi alla realtà.

Vik: È il nostro modo di esprimere punti di vista satirici, la disaffezione ad un certo tipo giornalismo è una conseguenza.

Il successo sui social e ora siete finiti anche in libreria, con “Un anno Lercio, il 2014 come non l’avete mai letto”. Finirete anche voi accanto ai libri di Gramellini nelle librerie IKEA per sostituire quelli finti?

Andrea M: È già successo: durante la notte “Un anno Lercio” ha buttato a terra tutti i libri di Gramellini.

Pat: Non solo: il nostro libro si è rivelato molto più solido di tanti mobili da cucina.

Il 2015 è appena iniziato, ma qual è la cosa più assurda che avete scritto per questo primo mese?

Max: “Scienziato inventa segnalibro mentale per riprendere il sogno dove si era interrotto
Inventato un computer in grado di amare ma incapace di fare le addizioni

Vik: “Se avete bambini in casa non cagate in un calzino il giorno della Befana“.

Pat: E questa intervista.

#Marcheinaday, la regione incontra Instagram (INTERVISTA)

#Marcheinaday è l’hashtag da utilizzare per il grande evento della community di Instagram delle Marche. La data che dovete segnarvi sul calendario è il 29 marzo: dalle 10 del mattino fino a mezzanotte le 5 community marchigiane hanno la possibilità di raccontare la città capoluogo della loro provincia, con foto e percorso, ma con alcune tappe obbligatorie: selfie di gruppo, jump, punto panoramico, sosta gastronomica tipica, la cosa che non tutti sanno e un museo.

Durante l’evento finale – dopo una settimana lasciata completamente per i voti – verranno stampate le foto ed ogni community racconterà la propria città, per poi proclamare il vincitore. Chi si aggiudicherà il primo posto avrà la possibilità di scegliere i temi degli eventi successivi.

marcheinadaylaregioneincontrainstagramPer sapere qualcosa di più su questo progetto e su questo nuovo evento, noi di Blog di Lifestyle abbiamo fatto qualche domanda ad Ilaria Barbotti, fondatrice della prima ed unica community degli Instagramers in Italia.

Ciao Ilaria. Ti occupi da anni di organizzare eventi nazionali che coinvolgono principalmente il mondo dei social e l’ultima idea è “Marche In a Day”. Ci parli un po’ di questo progetto?

Il progetto nasce nell’Ottobre 2014 dalle menti social di Nadia Stacchiotti (igersmarche) e Chiara Palmieri (Igers_macerata), che durante il bellissimo Instameet nazionale di Trieste Igersitalia, partoriscono questa iniziativa che poi con tutto il team Instagramers Marche abbiamo affinato e reso possibile.
#marcheinaday nasce perché amiamo tanto questa nostra regione e vogliamo farla conoscere a tutto il mondo. Sappiamo che con Instagram possiamo farlo bene raggiungendo centinaia di migliaia di persone nel mondo a costo pressochè zero (ma tanto impegno!) e con un grandissimo coinvolgimento dal basso delle community instagramers locali, regionali e nazionale e di tutti i marchigiani che ci seguiranno e sosterranno.


Qual è l’obiettivo di questo primo evento della community di Instagram? Pensi sia replicabile in altre regioni?

Le community instagramers nascono con la voglia e la passione per la fotografia, i social media e anche la promozione del proprio territorio nel 2011.
Dagli esordi di Igersitalia (2011) oggi ci sono 65 community in tutta italia, un format replicato già in quasi tutte le regioni italiane che porta Igersitalia ad essere oggi l’unica vera community di Instagram. Siamo infatti gli unici a unire online e offline organizzando e/o supportando tantissime iniziative nelle zone di appartenenza con grande entusiasmo e spesso in collaborazione con importanti aziende, istituzioni ed enti.

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Secondo te Instagram, social basato essenzialmente sulle foto, può dare qualcosa di più ai suoi utenti rispetto agli altri social network?

Come spiego nel libro e come confermano le statistiche e i dati di analisi dei social media, Instagram è oggi il social che crea maggiore engagement (+4% rispetto a Facebook Twitter) ed è l’unico social che continua a crescere a due cifre (+20%) rispetto agli altri più noti ma che non crescono più e hanno peraltro abbassato l’engagement, Facebook è di fatto oggi un paid-media, se paghi sei visibile altrimenti scompari.
Con instagram invece inserendo i giusti hashtag e condividendo belle foto, sei visibile potenzialmente a 300 milioni di utenti nel mondo.

Da poco è uscito il tuo libro “Instragram Marketing”, quanto è importante questo social in termini di marketing e promozione di eventi?

Instagram nasce come social media fotografico e visual, oggi però proprio per le dinamiche di relazioni e community che accenno qui e che spiego meglio nel libro, siamo di fronte ad un vero e proprio strumento di promozione di eventi e di brand.
Unendo online e offline ho il massimo risultato possibile in termini di marketing e soprattutto avvicino alle persone potenziali clienti, il prodotto o la destinazione rendendola davvero social e vera.
Una foto condivisa “live” o l’utilizzo di una foto di altre persone che raccontano il mio brand o la mia destinazione mi permette di avvicinarmi in primis a chi ha scattato e poi ai suoi followers creando un racconto dal basso e condiviso, non 1.0.

Molti dei tuoi progetti e dei tuoi lavori mettono in primo piano le Marche. Qual è il punto di forza di questa regione?

Sono marchigiana e amo questa regione, è casa mia. Negli ultimi anni ci sto poco perché lavoro molto in giro per l’italia e in Europa (vedi il tag #girodilaria) ..ma forse proprio per questo, ogni volta che ritorno sento il bisogno di volerla raccontare ma soprattutto farla conoscere agli italiani e non, e di portarci amici, instagramers, blogger, le persone che ogni giorno conosco e incontro per lavoro. Finora tutti coloro che ho portato qui da me, ne sono rimasti affascinati, per la bellezza dei luoghi, per la spontaneità e la grande imprenditorialità anche di molti giovani che operano nel #madeinmarche.

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Hai già in programma altri progetti per il futuro?

Dopo Marche in a day il 29 Marzo, altre iniziative importanti sono l’Instameet nazionale Igersitalia ad Expo a fine giugno e il supporto alla Regione Marche durante Expo a Milano sempre a giugno, poi un Instameet “colorato” a Castelluccio di Norcia con IgersUmbria e IgersMarche (data da definire in base alla fioritura), altri incontri formativi su digital e social media per l’Ordine dei Giornalisti Italia nelle altre regioni italiane come quello fatto a Fermo questo mese (http://www.ilariabarbotti.it/quando-il-digital-arriva-nel-giornalismo/), tanti progetti belli con brand e aziende internazionali, nuove Academy nelle Università delle Marche come l’ultima di Ancona (http://instagramersitalia.it/torna-ligers-academy-alluniversita-di-ancona/) e infine il Grande Instameet delle Marche nazionale a fine Settembre.

Il giro del mondo in luna di miele (INTERVISTA)

È possibile visitare 302 città, 33 paesi e 6 continenti con soli 35 euro al giorno? Si, se vi chiamate Mike e Anne Howard. I due neo sposini americani hanno deciso di vivere questa bellissima esperienza per la loro luna di miele, un po’ diversa da quella che generalmente fanno tutte le coppie appena sposate, e raccontarla nel loro blog.

Un’avventura fantastica che li ha portati a scoprire posti nuovi, conoscere nuove culture e vivere momenti unici. Tutte esperienze queste che Mike e Anne Howard hanno raccontato a noi di Blog di Lifestyle: ecco a voi l’intervista.

Ciao ragazzi, vi presentate ai lettori di Blog di Lifestyle?
Hello guys, do you introduce yourselves to the readers of Blog di Lifestyle?

Siamo Mike e Anne Howard, due neo sposi americani che hanno pensato che una luna di miele di 10 giorni non era abbastanza per celebrare una nuova vita insieme. Con un po’ di risparmi, nessun bambino, e buona salute, abbiamo concluso che non ci sarebbe stato tempo migliore di adesso per viaggiare. Quindi abbiamo abbandonato i nostri lavori, affittato il nostro appartamento, e iniziato una luna di miele di 675 giorni in giro per il mondo.
Usando l’esperienza di Anne come editor di una rivista e quella di Mike come stratega e fotografo digitale, abbiamo iniziato a condividere il nostro viaggio d’amore, la nostra vita e la nostra avventura.

We’re Mike and Anne Howard, two American newlyweds who thought a ten-day honeymoon wasn’t nearly enough to celebrate a new life together. With a little bit of savings, no kids, and good health, we figured there was no better time to travel than now. So we quit our jobs, rented our apartment, and set out on a 675-day honeymoon around the world.
Using Anne’s background as a magazine editor and Mike’s as a digital media strategist and photographer, we started to share our journey of love, life, and adventure.

Vi siete sposati e, come tutti i neosposini, avete deciso di fare il viaggio di nozze. Ma il vostro è stato davvero particolare: avete viaggiato in 302 città, 33 paesi e 6 continenti. Com’è stata per voi quest’esperienza?
You have married and, like all the newlyweds, you have decided to do the honeymoon. However, the one you have done has been very particular: you have travelled in 302 cities, 33 countries and 6 continents. What about your experience?

Viaggiare in 33 paesi attraverso il Sud America, il Nord America, l’Africa, l’Asia, l’Oceania, e l’Europa è stato il modo migliore per iniziare la nostra vita insieme. Esplorare il mondo, osservare imponenti spettacoli, scoprire nuove culture, abbracciare nuove esperienze, ci ha dato ricordi ed insegnamenti per una vita.
Stando insieme 24 ore su 24 e dividendo alti e bassi estremi, siamo entrati molto in sintonia con i bisogni ed i desideri l’uno dell’altra. Vogliamo ispirare più coppie a fare il salto per cambiare la loro vita, per viaggiare e vivere la loro luna di miele al massimo. Nel mondo del lavoro, è dura trovare tempo libero…tranne in luna di miele. Speriamo che più coppie appena sposate colgano quest’occasione una volta nella vita e inizino le loro vite insieme con energia.

Traveling to 33 countries across South America, North America, Africa, Asia, Oceania, and Europe has been the greatest way to start our life together. Exploring the world, seeing awe-inspiring sights, discovering new cultures, embracing new experiences, has given us memories and learning experiences for a lifetime.
Being together 24/7 and sharing extreme highs and lows, we have become so in tune with each other’s needs and desires. We want to inspire more couples to take the life-changing leap to travel and push their honeymoon to the fullest. In the working world, it’s hard to get time off…except for a honeymoon. We hope more newlyweds seize this once-in-a-lifetime opportunity and start their lives together with a bang.

Avete lasciato il vostro lavoro e affittato il vostro appartamento per esplorare il mondo. È stato difficile abbandonare la vita di tutti i giorni?
You have left your job and rented your apartment to explore the world. Has it been difficult to leave your everyday life?

La parte più dura è stata uscire dalla porta – c’erano un sacco di cose logistiche affinché succedesse – ma una volta in strada, abbiamo realizzato come potesse essere bella la vita e quanto ci saremmo persi in un lavoro corporativo per anni. Essendo ogni giorno in nuovi ambienti e in nuove culture, impari molto su te stesso, su dove vieni, e sul mondo intero. Quest’esperienza ti da una meravigliosa prospettiva e ti tiene sempre pronto a tutto.
L’unica cosa difficile è non vedere spesso la famiglia e gli amici ma con Skype, non è più di tanto un problema.

The hardest part was getting out the door – there were a lot of logistics to make that happen – but once we got on the road, we realized how amazing life could be and how much we’d been missing being in a corporate job for years. Being in new environments and cultures each day, you learn so much about yourself, where you come from, and the world as a whole. It gives you the greatest perspective and always keeps you on your toes.
The only hard part is not seeing family and friends as often but really with Skype, that isn’t even too much of a hurdle.

Avete fatto il giro del mondo con soli 40 dollari al giorno. Come avete fatto con un budget così basso? Ci date qualche consiglio per viaggiare spendendo poco?
You have travelled all over the word with only 40 dollars a day. How have you done with such a low budget? Can you give us any advice to travel cheaply?

Abbiamo imparato tutti i modi per risparmiare sui voli con le compagnie aeree, e tonnellate di altri trucchi da viaggio per tenere basso il nostro budget e alti i livelli di divertimento. Tu potrai pensare che noi siamo milionari (siamo molto lontani da questo!) ma viaggiare in giro per il mondo è risultato essere meno costoso rispetto all’ipoteca sul nostro appartamento. Quando viaggi più lentamente e vivi più localmente, le esperienze incredibili non devono essere meno costose.
Se vuoi imparare di più su come anche tu puoi esplorare il mondo in modo così economico, controlla HoneyTrek Trip Coach. Offriamo corsi personali in cui possiamo insegnare alle persone come risparmiare, il budget , come ottenere voli gratis, alloggi gratuiti, stare al sicuro, in salute, e trovare i più unici e bei posti sul pianeta!

We learned all sorts of ways to save money with airline mileage hacking, homestays, and tons of other travel tricks to to keep our budget low and fun levels high. You’d think we were millionaires (far from it!) but traveling around the world turned out to be less expensive than the mortgage on our apartment. When you travel slowly and live more locally, incredible experiences don’t have to be expensive.
If you want to learn more about our how you too can explore the world so affordably, check out HoneyTrek Trip Coach. We offer one-on-one courses where we can teach people how to save, budget, get free flights, free lodging, stay safe, healthy, and find the most unique and beautiful sites on the planet!

Tra tutti i posti che avete visitato, qual è quello che vi è piaciuto di più?
Among all the places you have visited, which one did you like most?

Questa domanda viene fatta molto spesso dalle persone. Abbiamo visto tanti bei luoghi durante questo viaggio ma sono la gentilezza e il calore delle persone che vivono li che ci fanno desiderare di tornare.
Se dovessimo scegliere alcuni luoghi in cui i panorami e le persone ci hanno colpito veramente, questi sarebbero le Filippine, il Brasile, il Nepal, la Turchia, e soprattutto la Birmania. Non abbiamo mai incontrato persone più amichevoli rispetto alla Birmania – sia bambini che anziani ti mandano baci quando gli passi davanti, estranei ti invitano per un tè, e le persone orgogliose del luogo si offrono di mostrarti la loro città in cambio di niente se non della tua compagnia.

This answer largely comes down to the people. We’ve seen so many beautiful places on this trip but it’s the kindness and warmth of the people that live there that keep us longing to return.
If we had to pick a few places where the sights and the people really struck us, it would be the Philippines, Brazil, Nepal, Turkey, and especially Myanmar. We had never met friendlier people than in Myanmar — kids and grandmas alike blow you kisses as you pass by, strangers invite you over for tea, and proud locals offer to show you around their town in exchange for nothing but your company.

Avete altri viaggi in progetto per il futuro?
Have you planned other trips for the future?

Dopo la luna di miele in 33 paesi, sentiamo solo sia giusto provare a vedere che cos’ha da offrire il nostro paese. Sogniamo un viaggio on the road di un anno per gli Stati Uniti…forse come uno show televisivo. Per seguire le nostre avventure, speriamo tu ci segua su Facebook – www.Facebook.com/HoneyTrek o se sogni di viaggiare per il mondo, speriamo tu ci raggiunga all’indirizzo [email protected].

After honeymooning in 33 countries, we only feel it’s fair to try to see what our home country has to offer! We are dreaming of a year-long road trip traveling to all states of America…maybe as a TV show. To follow our adventures, we hope you follow along on www.Facebook.com/HoneyTrek or if you dream of traveling the world, we hope you reach out to us at [email protected].