giovedì, 25 Aprile 2024

Lady A

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C'è una pillola per dimagrire, una per dormire, una per ringiovanire. E poi una per fare l'amore: quella pillola è Lady A. Perché all'amore servono consigli, così come alle persone serve fare l'amore.

Bastano dieci minuti (LADY A)

Abbiamo un pregiudizio nei confronti dei “dieci minuti“. Li snobbiamo per paura che non bastino, ma in realtà possono durare a sufficienza. Q.b. come lo zucchero a velo nella ricetta del ciambellone. 600 lunghi e dolci secondi. Perché insomma, in dieci minuti ci si può piastrare i capelli, si possono ritrovare le chiavi di casa perse la sera prima, si può fare un parcheggio in retromarcia in una manciata di manovre, come piace a noi donne. In dieci minuti si può fare l’amore. Quello perfetto, quello che basta e avanza, se lo sai fare.

Secondo gli esperti della Society for Sex Therapy and Reserch statunitense, è proprio questa la durata ideale per un rapporto intimo. Wait, wait: coccole escluse. Un’equipe di cinquanta studiosi ha preso in esame, negli ultimi anni, le prestazioni sessuali di centinaia di coppie, che avevano lamentato problemi circa la durata dei loro rapporti. Ma gli scienziati sono riusciti a dimostrare come il picco della passione ci sia proprio nei primi dieci minuti del coito. Non un minuto di più: dopo potrebbe verificarsi l’effetto “ora di greco al liceo classico”. Dunque, un sapiente utilizzo di questi dieci minuti, potrà farvi rasentare la perfezione scientifica a letto: ché alla fine scorrono in fretta, ma non vuol dire che siano pochi. Dieci minuti tra le lenzuola non volano mica come dieci minuti in attesa del proprio turno alla posta.

Così per il sesso perfetto bastano dieci minuti, ma per il resto non basta una vita. Per quello ci vogliono somme infinite di dieci minuti. Ma a me più della perfezione piace la realtà: e allora non voglio il sesso perfetto, voglio l’amore vero, reale, quello che come viene viene, ma sempre benissimo. Quello che mica inizia al “minuto uno” e finisce al “minuto dieci”: piuttosto inizia quando apro gli occhi e finisce quando li chiudo. Ammesso che non me li faccia riaprire.

Ma già ci vedo tutti lì, a cronometrare l’incronometrabile.

Se fai bene l’amore non ti dimenticheremo mai (LADY A)

Quando ami tutto diventa improvvisamente gradevole, felice, incantato. Quando ami il mondo ti sembra colorato, l’ottimismo è il profumo della vita, ti sorridono i monti e le caprette ti fanno ciao. Più o meno come dopo un orgasmo. Quando sei felice e ti sei dimenticata per qualche minuto (è una sfida, cari uomini) del lavoro in ufficio, dell’ex vipera del tuo fidanzato, dei kg che non riesci a perdere.

E non è solo perché è bello. Non è perché fa dimagrire o perché si deve fare per forza. No, affatto. È perché ti resta addosso, sulla pelle, durante il giorno e anche il giorno dopo e il giorno dopo ancora. È perché non ne avremo mai abbastanza, se lo fai bene. Ci basterà ripensare all’ultima volta per sentire la pelle d’oca. Perché durante il sesso ci si stringe, ci si possiede, ci si sfiora nel profondo. E da una cosa così non si può tornare indietro. A meno che non sia terribile. A quel punto interverranno a rimuoverlo l’amor proprio e lo shock post trauma.

E no, non è mica facile trovare la persona che è stata creata per fare l’amore con te. È difficile e più astratto della semplice e copiosa esperienza sui materassi. Si può essere particolarmente talentuosi da soli, ma quando toglie il fiato è perché si è perfetti in due. Perfetti di una perfezione tale che permetta di farlo anche con gli occhi, con le mani che si sfiorano, con le parole. Perfetti di una perfezione che ti faccia passare tutto il giorno a desiderare di fare l’amore con lui. E lui lo stesso.

Fare l’amore fa bene all’amore. E se lo fate bene, noi non vi dimenticheremo mai. Perché quando l’hai scoperto non ne puoi più fare a meno. Diventa il termine di paragone della tua intimità. Come quando scopri un dolce buonissimo e quando hai voglia di dolce poi vuoi sempre e solo quello.

Così io rivoglio sempre te. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.

Perché fai bene l’amore, come e forse più del resto. E non ti dimenticherò mai.

Nessuno ci può giudicare. Nemmeno tu, uomo (LADY A)

Non nego che mi crea profondo e copioso imbarazzo dover scrivere queste parole, nell’era della tecnologia, dell’emancipazione, delle continue scoperte nei settori più disparati. Ma, sovente, gli uomini non sono il sesso forte, sono quello scemo. Soprattutto quando sono lì, a puntare il loro indice colpevole contro noialtre, quelle con le tette e tanta figaggine in più. Per cosa poi? Per quella vecchia storia per cui “una chiave che apre tutte le serrature è un fantastico passe-partout, mentre una serratura che si lascia aprire da tante chiavi, fa completamente schifo“, o, insomma, una roba simile. Ecco, già l’accenno di presunzione che si percepisce da queste storielle auto celebrative, inventate dal moralista di turno, mi provocano istinti omicidi, immaginate gli esemplari che questa storiella se la studiano e poi la riportano al gentil sesso come una verità rivelata.

Perché andiamo, l’intelligenza per capire che uomini e donne hanno gli stessi bisogni fisici (non coinvolgo la psiche, perché per i bisogni al femminile avrei bisogno di un rotolone Regina), dovremmo averla maturata tutti quanti, a quest’ora. Così come la consapevolezza che sì, forse anche il sesso, occasionale e non, a noi donne riesce meglio. Ma voi, invece, siete così. Siete quelli che alle donne ossessionate dal sesso dedicano un nome apposito, mentre ai compari ugualmente dipendenti no, perché sono semplicemente “maschi”.

Così, cari portatori di indice eretto, a nome di tutte, tenevo a precisare che fare sesso come un uomo non ci rende delle donnette, semplicemente perché, sempre a quest’ora, non si dovrebbe giudicare una donna in base a quanto e con chi è attiva la sua vita sessuale. Perché ne esistono di donne con cui condivido il genere a stento, ma non sono certamente quelle che si divertono tra le lenzuola. Sono, piuttosto, quelle che tradiscono, manipolano, giocano con i sentimenti, non rispettano gli altri, utilizzano il proprio corpo come merce di scambio. Tutte le altre, per quanto mi interessa, sono libere quanto un uomo di ricercare piacere fisico dove meglio credono, magari lontane dal mio, di uomo. Perché, insomma, entrare nel merito di genitali altrui è una pretesa alquanto arrogante. E l’arroganza, si sa, è una caratteristica tipicamente maschile.

Così, caro uomo, tieni giù quell’indice e ascolta: il sesso che una donna si è goduta prima di incontrare te, non pregiudica i suoi sentimenti, così come non dovrebbe pregiudicare la tua scelta. Pensa che bello se iniziassimo noi a puntarti il dito contro per questo motivo. Probabilmente non conosceresti più né le donne, né il sesso, né le occasioni. “Se sei single il mondo è il tuo buffet personale“, dice la sensuale e trasgressiva Samantha Jones in Sex and the City, e questa sì che è una verità rivelata.

Evolviti, uomo, ché l’anello mancante tra la scimmia e il sapiens sapiens, a noi, fa leggermente ribrezzo.

Il vero cavaliere fa finire prima te (LADY A)

Ok, finito. Ti è piaciuto?“. No, non mi è piaciuto se non ho finito anch’io, l’avrebbe capito anche Flavia Vento sotto metadone. E se non lo dicono, invece, lo fanno. La maggior parte dei sapiens sapiens con cui condividiamo l’intimità agisce tra le lenzuola per il puro soddisfacimento personale, con atteggiamenti che ricordano tanto quelli di conigli in calore. E beh, una volta finito, “grazie e alla prossima puntata”. Fino a quando siamo noi a non voler più guardare quella noiosa serie TV.

Poi, ecco una cometa nella notte. Come un unicorno, come la taglia perfetta del bikini che ti piace, come una cinquanta euro trovata nella giacca della scorsa stagione, arriva lui, l’orgasmo. E a portarlo è un cavaliere, il principe azzurro che avevamo sempre sognato. Perché è così che ci appare dopo che ci ha regalato una fantastica esperienza sensoriale in camera da letto. Azzurro e perfetto. Anche se è piagnucolone e lamentoso come tutti gli altri. Lui avrà sempre quella marcia in più, quell’evidenziatore sul fattore Y che lo rende ineguagliabile ai nostri occhi. Sì, ai nostri “occhi”…

Perché ci siamo evolute. Siamo donne ambiziose, in carriera, sicure di quello che siamo e di ciò che meritiamo. Non siamo più le principesse che aspettano di essere salvate. Ma torniamo inesorabilmente tali in un unico posto: tra le lenzuola. Ed è lì che ci aspettiamo tutte le attenzioni del mondo, tutte le premure, le carinerie e il galateo, mischiati a una dose considerevole di passione. E così vi classifichiamo: siete veri cavalieri se fate finire prima noi. Che sia per sfida, per curiosità o perché galanti lo siete davvero. E non è infinitamente meglio dedicare del tempo a una cosa che piaccia a entrambi? Tanto per tutto ciò che non sia quello che vogliamo, di tempo non ne spendiamo neanche un po’.

La conclusione, dunque, cari amici, è solo una:

non mazzi di fiori, ma orgasmi.

Perché i pro che vi distanziano da quelli di un vibratore, sono sempre meno.