sabato, 20 Aprile 2024

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I cibi più strani di McDonald’s da tutto il mondo (FOTO)

MESSICO - MCMOLLETTE: muffin inglesi, fagioli fritti, formaggio e salsa

Gli Stati Uniti d’America sono, da sempre, la patria del McDonald’s, il colosso internazionale che unisce grandi e piccini davanti allo stesso panino, ma la globalizzazione ha portato il fast food più famoso del mondo su tutti i continenti, anche quelli più sperduti. Tantissime sono state le specializzazioni culinarie, adattamenti al luogo e alle tradizioni, nuovi esperimenti – chimici, si intende – su panini, carne, salse e insalata. Ecco, allora, che da tutto il mondo arrivano nuove proposte, nuove combinazioni di ingredienti, alcune davvero particolarissime, tutte da provare.

Sono menu che non si trovano – ancora – negli Stati Uniti d’America, ma che spopolano tra “i più richiesti” nelle restanti parti del mondo. Sono i cibi più strani, più particolari, più ingegnosi.

Saranno anche buoni?

Marge Simpson, MAC le dedica una linea make-up

Un’edizione limitata di make-up, nei colori dei protagonisti: è questo il tributo di MAC a uno dei cartoni animati più amati di tutti i tempi, in onore dei suoi venticinque anni.

L’indiscussa protagonista al femminile è Marge Simpson, più volte rivisitata nei panni di icona sexy e alla cui bellezza l’azienda di cosmesi canadese ha dedicato una linea make-up originale e tutta da collezionare.

E di questa linea è già stato svelato qualche piccolo dettaglio in anteprima: all’interno della limited edition, numerosi sono i pezzi tutti da scoprire.

Marge Simpson, MAC le dedica una linea make-up

Mac Marge Simpson Lip Gloss, in colori ancora top secret, Mac Marge Simpson Blush, dai toni rosati dalla consistenza vellutata, Mac Marge Simpson Ciglia Finte, per un tocco simpatico e femminile al risultato finale e, per concludere, Mac Marge Simpson Mini Palette, in quattro colori, rosa, viola, blu e nero.

Per scoprire l’intera collezione, si dovrà aspettare settembre 2014.

Ricerca sul cancro, la pelle scura ha aiutato a non ammalarsi

Secondo una recente ricerca sul cancro condotta dal biologo britannico Mel Greaves, i primi esseri umani avevano la pelle bianca, tramutata, poi, in nera e ancora in bianca. Perchè questa evoluzione? Ce lo spiega nel suo studio condotto con lo staff dell’Istitute of cancer research di Londra.

Lo scienziato ha analizzato venticinque casi di cancro della pelle negli albini d’Africa e ha scoperto che, a differenza della popolazione caucasica, in questi soggetti il basalioma, conosciuto anche come carcinoma basocellulare e il carcinoma a cellule squamose conducono a una morte rapida e in giovane età.
La prevenzione di questo tipo di tumore è stato, secondo Mel Greaves, alla base dell’evoluzione del colore della pelle negli uomini.
Questa teoria, invece, non è accolta da illustri scienziati come Charles Darwin secondo cui il cancro alla pelle colpisce gli uomini e le donne che hanno superato l’età riproduttiva.

Secondo lo studio londinese, invece, quando i primi uomini hanno abbandonato la pelliccia, la loro pelle nuda è stata, da subito, esposta ai raggi ultra violetti del sole e la selezione naturale ha premiato – non facendoli ammalare – quegli uomini che avevano la pelle più scura e che, quindi, meglio erano riparati.

In seguito, circa 50.000 – 100.000 anni fa, le popolazioni che emigrarono verso Nord non ebbero più bisogno di quella protezione e, quindi, del colore scuro della pelle che meglio li riparava dai cocenti e dannosi raggi solari, e ritornarono ad avere una carnagione più chiara.

Naturalmente è difficile poter comprendere quale delle teorie evoluzionistiche sia più vicina alla realtà del tempo, ci troviamo sempre nel campo della scienza che si perfeziona con il passare degli anni e con l’avvento di nuove scoperte. Si tratta di punti di vista, seppur molto autorevoli e di argomenti per dibattiti scientifici.

Omofobe italiane: il video anti-gay che sta facendo il giro del web (VIDEO)

Omofobe italiane, il nuovo video che sta diventando virale in poco tempo sulla rete. Due ragazzine – avranno 16/17 anni – che si riprendono con uno smartphone, tirate a lucido e pronte per lo schermo.

Tutto normale, fin qui, se non fosse per il contenuto del video. Le due ragazze, in circa due minuti, dichiarandosi ad inizio video “non omofobe, con un messaggio non razzista”, accusano pesantemente gli omosessuali per il loro modo di essere, i loro “gusti” e il modo di vestirsi e truccarsi, in pubblico, postando poi eventuali foto o video di se stessi sui social network.

“Non vi lamentate se poi vi bruciano e vi picchiano, allora. Ve lo meritate. Ma vi siete visti? Cioè, guardatevi”, alcune delle frasi del filmato. Subito preso d’assalto dagli utenti Youtube di tutta Italia, il video sta registrando il boom di visualizzazioni e commenti, a circa 24h dalla sua pubblicazione e il conto è destinato a salire in maniera inesorabile.

http://www.youtube.com/watch?v=vLAG79iLkMg&feature=player_embedded

Che sia tutto uno scherzo? Una provocazione per ricevere commenti e diventare “famose” sul web? Una mossa strategica per quei 5 minuti di notorietà in rete? Non è dato sapere, ovviamente, nome e cognome delle due protagoniste, ma la caccia all’autore del video è iniziata proprio adesso. Il web è in rivolta, la società è davvero questa?