venerdì, 26 Aprile 2024

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Zaino in spalla, con Paese che vai si gira il mondo

Paese che vai: Sicilia. Tra mare, natura e cultura (FOTO)

Destinazione scelta: Sicilia. Ed è estremamente facile confermare le voci di corridoio che girano su quest’isola italiana: è un angolo di paradiso.
La Sicilia è un’isola completa: mare e montagna, natura e cultura, eventi, tradizioni e particolarità. Cosa volete di più?

Eventi

Sagre, mostre, concerti e molti altri eventi riempiono le giornate delle province della Sicilia.
Uno degli avvenimenti più importanti è la Festa di San Calogero, Santo patrono di Naro (Ag), forse la più religiosa e la più sentita del circondario. Il 18 giugno di ogni anno, la statua del Santo nero viene portata in processione dalla chiesa di San Calogero; da qui il nome dell’evento.


Pochi gironi prima si tiene la Festa della Ciliegia (16 giungo) a Montagnareale (Me), l’obiettivo è di promuovere il patrimonio enogastronomico del paese, le risorse paesaggistiche e culturali al fine di diffondere le tradizioni proprie dell’isola.
Poi ancora: la Festa di Sant’Agata (riconosciuta Bene Etno Antropologico Patrimonio dell’Umanità) della Città di Catania, quella di San Giorgio a Ragusa (entrambe feste religiose), e poi il famosissimo Carnevale di Viareggio e quello di Regalbuto, alte espressioni di folklore popolare.

Luoghi da visitare

La sua storia è ricca di influenze straniere. L’epoca bizantina, quella islamica, quella aragonese e tutte le altre influenze hanno lasciato nelle città siciliane una traccia indelebile.
Noto: capitale del barocco siciliano, ricostruita con quest’impronta dopo il terremoto del 1693. I suoi tesori sono concentrati a breve raggio: da ammirare per ricchezza e preziosismi decorativi alcuni palazzi nobiliari dalle imponenti facciate; i più belli sono in prossimità del Duomo e ne fanno quasi cornice, tra questi Palazzo Sant’Alfano, Palazzo Nicolaci di Villadorata, Palazzo Trigona e Palazzo Astuto. Per la sua bellezza e la sua unicità Noto è stata dichiarata “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO.


Sulla costa orientale della Sicilia, tra il Mar Ionio e le pendici dell’Etna, sorge Catania, città sommersa dalle famose coltivazioni di agrumi. La vivacità culturale che la caratterizza molto probabilmente dipende dal fatto che Catania è stata per secoli un autentico crogiuolo di popoli e culture diverse, per via delle tante dominazioni che si sono susseguite nel tempo e nella storia.
Le spiagge che si susseguono lungo questa costa sono meravigliose distese di sabbia dorata: la più famosa e frequentata della città, inserita nel meraviglioso contesto del Golfo di Catania, è Plaia, poi al seguito tutte le altre spiagge di Aci Castello, Acireale e Acitrezza.

Altro paradiso della Sicilia è Cefalù. Si trova a circa 50 km da Palermo, ed è piccola città di mare, con un pittoresco porticciolo dal quale si osserva il caratteristico fronte a mare della città murata, con gli archi che fanno da ricovero alle barche.

Cicerone descriveva Siracusa come “la più grande città greca, e la più bella di tutte”. Sicuramente dai tempi di Cicerone le cose sono cambiate, ma la bellezza e la struttura originaria della città non sono cambiate. La Siracusa di oggi è un set fotografico a cielo aperto.

Taormina, un’altra perla della Sicilia. La città rappresenta un unicum caratterizzato da un intreccio straordinario di preziosi elementi architettonici, urbanistici, paesaggistici e di splendidi e lussureggianti giardini ricchi di valore archeologico e monumentale; sembra che a Taormina tutto ciò che c’è sia stato creato per sedurre gli occhi, la mente e la fantasia di abitanti e turisti. La spiaggia di Taormina è una vera e propria insenatura dalla bellezza straordinaria, delimitata dal Capo Sant’Andrea da una parte, mentre dall’altro lato c’è la famosa spiaggia di Isola Bella, che oggi è finalmente diventata Riserva Naturale Orientata.
La bellezza della Sicilia non è tutta qui.

Cucina e alloggi

Complesse e articolata, anche la cucina siciliana mostra tracce evidenti di varie culture. Dalle abitudini alimentari della Magna Grecia alle prelibatezze dei “Monsù” delle grandi cucine nobiliari, passando dai dolci d’età araba-normanna e dalle frattaglie alla maniera ebraica: tutto contribuisce a rendere varia la cucina siciliana.
Particolarmente noti sono gli arancini, i cannoli e la cassata, senza dimenticare la caponata e la pasta alla Norma.


TripAdvisor consiglia Hotel Villa Teresa per Noto, Liberty Hotel per alloggiare a Catania, per Cefalù Astro Suite Hotel, Hotel Borgo Pantano per Siracusa e, infine, per Taormina Hotel Villa Ducale.

[Credit: turistipercaso.it, guidasicilia.it, wikipedia.it]

Joal-Fadiouth, l’isola delle conchiglie (FOTO)

Credit photo: www.sinaldafenix.com.br

Joal-Fadiouth è un piccolo villaggio di pescatori del Senegal, a sud-est della capitale Dakar e all’estremità di Petite Côte. La cosa più strana del villaggio è quella di essere diviso in due: una parte, chiamata Joal, è quella situata sulla costa, mentre la seconda, dal nome Fadiouth, è la parte che si trova sull’isola. Quest’ultima, però, è collegata alla terraferma da un ponte di legno, lungo ben 400 metri.

Il villaggio di Fadiouth potrebbe sembrare un villaggio come tanti altri del Senegal, se non fosse per la sua grande particolarità, che lo rende unico, inimitabile e veramente molto particolare: quello di essere ricoperto e costruito interamente di conchiglie.

Ma come è possibile? Le tracce sono da ricercare secoli fa, quando gli abitanti hanno iniziato a raccogliere le conchiglie: infatti, tendevano a mangiare l’animale che si trova all’interno e ad usare poi la parte restante, il guscio, per costruire tutto quello di cui avevano bisogno, dagli oggetti più comuni fino ad arrivare alle case in cui poi vivere – costruite con conchiglie compresse tra di loro con un po’ di fango.

Altro luogo molto affascinante del villaggio di Joal-Fadiout è il cimitero, anche questo interamente ricoperto da conchiglie, anche se qua e là spuntano alberi e lapidi. Un luogo che si può raggiungere solo attraversando un ponte, ma nonostante questo, posto di grande attrazione turistica, proprio per la sua costruzione molto particolare. E il cimitero affascina i visitatori anche perché, tra tutti i cimiteri presenti nel Paese, è l’unico dove sono sepolti sia cristiani che musulmani.

Europa: le città da visitare pedalando (FOTO)

Young Couple Walking in Alley

Ci sono grandi città, in giro per l’Europa, che vale la pena visitare spostandosi a bordo di una comodissima bicicletta, per ammirare tutte le bellezze – anche quelle più nascoste – di esse, soprattutto quelle che, prendendo i mezzi di trasposto, si finirebbe per non notare.

Una delle migliori città europee da vedere in bicicletta è Amsterdam. La capitale dell’Olanda ospita più di un milione di biciclette e, grazie ai suoi 400 chilometri di piste ciclabili cittadine, il 60% degli spostamenti, sia da parte degli abitanti che dei turisti, vengono fatti pedalando.

Europa: le città da visitare pedalando

Nella lista non manca Barcellona che, negli ultimi anni, ha cambiato il suo panorama grazie al noleggio di biciclette pubbliche e all’aumento di piste ciclabili, oltre che all’aggiunta di bici elettriche, insieme alla pubbliche Bicing.

Europa: le città da visitare pedalando

Altri 400 chilometri da percorrere in bicicletta sono possibili in Francia, a Bordeaux: di tutto questo percorso, 200 chilometri circondano la città, mentre gli altri 200 la attraversano.

Europa: le città da visitare pedalando

A Copenhagen, invece, la bici è un vero e proprio stile di vita, utilizzato anche da persone che ricoprono le cariche più importanti. Il traffico ed i semafori, ad esempio, si adattano in base al flusso dei ciclisti.

femme AlAgante et sa bicyclette
femme AlAgante et sa bicyclette

Dalla capitale danese si può arrivare a Berlino in bicicletta, lo sapevate? I chilometri da fare pedalando sono 620, vietati alle macchine. Curioso, poi, che 620 siano anche quelli della capitale tedesca.

Young Couple Walking in Alley
Young Couple Walking in Alley

50.000 è il numero di persone iscritte al servizio di noleggio delle biciclette a Dublino: proprio per questo motivo la città ha dovuto aumentare del ben 40% il numero delle caratteristiche biciclette bianche e azzurre.

Europa: le città da visitare pedalando

Altro paese d’Europa che ama le biciclette è il Belgio. In particolare, prendendo in considerazione la città di Anversa e l’intera regione che la ospita, sono 2.000 i chilometri di piste ciclabili.

Europa: le città da visitare pedalando

Nella top ten delle città da visitare pedalando c’è anche un’italiana, Patrimonio dell’Umanità UNESCO: la bellissima Ferrara. La città dell’Emilia-Romagna ha un primato nel Mediterraneo: avere il maggio numero di biciclette per abitante: 130.000 cittadini per 100.000 bici.

Europa: le città da visitare pedalando

Anche Stoccolma è più facilmente conoscibile in bicicletta, grazie ai suoi velocissimi percorsi senza macchine. Il servizio di noleggio bici è aperto a tutti, cittadini e turisti.

Europa: le città da visitare pedalando

Ultima città in Europa è Trondheim, in Norvegia. Il suo primato è quello di essere l’unica città ad ospitare un ascensore per biciclette in tutto il mondo, costruito nel 1993.

Europa: le città da visitare pedalando

[Credits & credits photo: skyscanner]

La Granada che non ti aspetti (FOTO)

Credit photo: Marika Nizzero

Si no has visto Granada no has visto nada” dicono i granadini, orgogliosissimi della propria città, simbolo per eccellenza del sentimento andaluso e spagnolo. E di ragioni per dire ciò ne hanno da vendere. Basta una sola giornata per scoprire quanto questa ciudad ha da offrire ai suoi abitanti e a tutti i turisti che ogni anno la visitano e, restando incantati dalle sue meraviglie, decidono di restarci, per qualche mese, per qualche anno o per la vita intera. Perché Granada ne vale davvero la pena.

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Solitamente, associamo questa bellissima città all’Alhambra, il suo monumento più celebre dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Si trova sulla cima di un’altura, detta La Sabika, e al suo interno, tra le alte mura rossicce, si ergono i palazzi degli emirati arabi, tutti decorati nel proprio stile. Tra i monumenti ricordiamo il Palacio Nazaries, quello de Comares, de los Leones e di Carlos V, ma anche l’Alcazaba – la Torre di Guardia – è spettacolare per poter godere della vista della città.
E pensare che alcuni neo sposi, dopo aver pronunciato il fatidico si, si recano proprio su una delle torri dell’Alhambra per coronare il loro sogno d’amore. Cosa c’è di più romantico?

Granada, però, non è solo Alhambra. Di cose da fare ce ne sono e spaziano dallo shopping in Calle Recogidas e in tutte le piccole vie a lei vicine ad un giro più culturale per le sue numerose piazze come Plaza Nueva, del Ayuntamiento o de Isabel la Catolica per osservare i suoi più antichi monumenti.
Tra una visita e l’altra, poi, ci si può fermare a mangiare in qualche caffetteria e bar tipico, dove non mancano dolci e salati in grado di accontentare tutti.

Per pranzo, invece, è giusto riposarsi un po’, per poi riprendere la scoperta della città chiave dell’Andalusia. Se sentite la mancanza del cibo italiano – perché come il nostro proprio non ce n’è – il posto giusto è Sr. Panino: panini e tapas a base di piatti tipici del nostro paese, da gustare con canzoni italiane di sottofondo o con qualcuno capace di suonare la chitarra. La tappa da Sr. Panino è d’obbligo, almeno se si vuole passare qualche ora di divertimento e di relax proprio come a casa.

Dopo essersi riempiti la pancia, non può mancare il giro per l’Albaicín, uno dei quartieri più antichi di Granada e dichiarato anch’esso Patrimonio dell’Umanità. Una passeggiata tra le sue intricate vie e tra i suoi negozietti con prodotti del luogo per poi finire in una delle famose teterie a prendere un the, accompagnato da dolcetti arabi e da torte della casa. In alcune di queste, poi, si può anche godere di una meravigliosa vista su parte della città.

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Anche se, per emozionarsi davvero, bisogna recarsi ai miradores, i famosi luoghi dai quali è possibile vedere l’intera città. Mirador San Nicolas è quello più frequentato dai turisti, che scattano foto e sentono la vera essenza andalusa grazie ai gitani che suonano, cantano e ballano insieme alla gente del posto. Per non farsi mancare proprio niente il posto perfetto è il Mirador San Miguel Alto: la vista della città, qui, non potrebbe essere migliore. E se l’ora è quella del tramonto, non c’è niente di più emozionante.

Una volta ritornati “con i piedi per terra”, manca solo da decidere dove cenare o tapear. Di ristorantini carini e tipici ce ne sono a volontà, per mettere sotto al palato una paella o un pulpo a la gallega. Ma anche di posti in cui fare tapas, con panini, patatine e chi più ne ha più ne metta, accompagnati da un bel bicchiere di birra o di vino, è piena Granada. Tutto dipende dai vostri gusti.

Per finire in bellezza, poi, è giusto fare quello che fanno i granadini: iniziare con qualche chupito alla famosa Chupiteria 69, dove ci sono più di 100 chupiti differenti, e terminare la nottata in una delle discoteche più belle come Mae West, dalla struttura meravigliosa, e El Camborio, con vista spettacolare sull’Alhambra.