venerdì, 26 Aprile 2024

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Cosa ci rende stanchi e improduttivi in ufficio?

photo credits: blog emozione 3

Sapevamo già che lavorare in ufficio, stando seduti 8 ore dietro una scrivania, non è esattamente un toccasana per la forma fisica e la comparsa smisurata di cellulite su ogni centimetro di pelle del nostro corpo. Tuttavia, ce ne siamo fatti una ragione e, armati di santa pazienza, abbiamo salvato il salvabile facendo attività fisica nelle ore più strane del giorno e della notte, sottoponendoci a patetici balletti di zumba e altro.

Noi di Blog di Lifestyle, però, abbiamo cercato per voi quali sono i comportamenti adottati in ufficio che vanno ad arrecare maggiore danno alla nostra salute, e come contrastarli. Scopriamoli insieme.

Continui cambi

I continui cambi di turni di lavoro, orari dei pasti e ore di sonno ci rendono stanchi e incapaci di intraprendere una routine stabile. Inoltre, il metabolismo e la pressione del sangue ne risentono in maniera particolare. Cerchiamo di avere una routine che sia uguale per i cinque giorni della settimana lavorativi, o almeno assicuratevi di dormire 8 ore per notte.

Troppi uomini

Uno studio recente, ha dimostrato come le donne che lavorano in un ambiente prettamente maschile siano soggette a vivere più momenti di disagio ed imbarazzo. La soluzione è da ricercarsi in una buona dose di autostima e qualche fedele alleata donna.

Richiami e stress

Nei periodi più stressanti e nervosi, capita di doversi sentir rimproverare o giudicare sul lavoro svolto. In questi casi, rabbia e umore al minimo si combattono con una lunga camminata dall’ufficio a casa. La pressione si abbassa e noi siamo più felici.

Scrivania stretta

Una postazione di lavoro piccola e che permette poco movimento è presagio di vene varicose e tunnel carpale. Distendi le gambe e le braccia ogni tanto e sgranchisciti appena puoi.

Scadenze

Quando i tempi sono stretti e le scadenze vicine il nostro cervello viene sottoposto ad un elevato grado di stress. Portiamoci avanti con il lavoro nei giorni più tranquilli e lavoriamo in maniera ordinata e con pause più lunghe nei momenti più stressanti.

La prevenzione del futuro sarà nel guardaroba

Il futuro è ormai alle porte, anche nel nostro guardaroba che si “veste” di prevenzione: da capi in tessuto veri e propri, come reggiseni o magliette, a accessori quali orologi e braccialetti, le ultime novità in fatto di moda sposano la causa del benessere e della salute, non solo fisici.

Il reggiseno Foxleaf, ideato e realizzato da Sarah Da Costa della Central St. Martins di Londra assieme alla maison di lingerie Agent Provocateur, presenta delle ‘bolle’ di un farmaco anticancerogeno microincapsulate all’interno delle coppe. Grazie al calore del corpo, il farmaco (tamoxifene) viene pian piano assorbito dalla pelle nel corso della giornata, prevenendo lo sviluppo del tumore al seno.

Il Cold Shoulder Vest, di invenzione di uno scienziato della Nasa, è invece un vestito da tenere in freezer che aiuterà a bruciare calorie: dotato di tasche all’altezza della schiena e delle spalle contenenti blocchetti di ghiaccio, esso spingerà il corpo a consumare più calorie per riscaldarsi.

La Omsignal, ancora, ha sviluppato una maglietta hi-tech con sensori sul petto atti a tenere sotto controllo il battito cardiaco: le informazioni vengono indirizzate a una scatola nera (del volume di una carta di credito), anch’essa facente parte della t-shirt, che a sua volta le manda al cellulare del proprietario, consigliandogli di rallentare il passo, accelerarlo o respirare di più.

E per le donne in dolce attesa c’è anche un vestito in fibre speciali per monitorare le attività cardiache, la respirazione, la pressione e la temperatura corporea: messo a punto da Blake Uretsky della Cornell University Usa, l’abito è in grado di invitare la proprietaria a muoversi di più o a riposare, a seconda delle sue necessità e di quelle del suo piccolo.

Che dire poi degli accessori intelligenti, quali il braccialetto di Netatmo June, che rileva l’intensità dei raggi Uv, segnalando tramite tablet o smartphone quando occorre di ripararsi all’ombra o rimettersi la crema? Un’intelligenza altamente tecnologica che ci salverà anche dagli errori di postura, grazie alla spilla Lumo lift posture coach, capace di vibrare, per non incorrere in nessun mal di schiena.

Neanche la mente e l’animo vengono tralasciati, grazie alla t-shirt che regala abbracci: la Hug Shirt di London CuteCircuit è in grado di restituire la sensazione di un caldo abbraccio, per il tramite di sensori che generano calore e pressione. Ciò permetterà agli amici di inviarsi degli abbracci nonostante siano lontani: perché la salute passa anche dal cuore.

Rischi e rimedi delle scottature (FOTO)

Credits photo: pazienti.it

“Tintarella di luna, tintarella color latte”, come la definiva Mina, o semplice tintarella, qualunque essa sia ci piace vedere il colore della nostra pelle che muta grazie all’effetto dei raggi solari. Il sole ci rende più attraenti e ci permette di indossare colori sgargianti, ma non è tutto oro quel che luccica e la verità è che il sole fa più male che bene. Le scottatture sono le nostre peggiori nemiche, specialmente se molto acute. Ecco come e perché dovremmo evitarle e i possibili rimedi.

Prevenire è meglio che curare, ma il fascino della pelle dorata e scura e il nostro senso di invincibilità ci portano spesso a credere che esporci nelle ore più calde della giornata senza una valida protezione non possa portarci effetti collaterali. Al massimo una scottatura e si sa, con il doposole e qualche spellatura passa tutto – è quello che spesso pensiamo. Ma cosa succede realmente quando il nostro corpo inizia a perdere pelle?

Innanzittutto ci rendiamo conto del livello di gravità delle nostre scottatture. A volte sono solo superficiali e dopo aver eliminato la pelle morta non rimane alcun segno, altre volte il rossore cutaneo è talmente forte che è visibile anche dopo diversi giorni persino negli strati nuovi della nostra pelle. In questi casi ci troviamo di fronte a scottatture acute per cui aumenta il rischio della formazione di melanomi, i quali, originati dai melanociti, possono dar origine a tumori maligni.

Secondo le indagini i casi di melanoma maligno sono annualmente 130 mila nel mondo e in Italia aumentano del 4% ogni anno. Sebbene questo sia il tipo di tumore più grave, non è l’unico. Carconomi e spinocellulari si formano più facilmente e rapidamente a partire dalle cellule epiteliali. Ben 3 milioni di persone nel nostro pianeta ne soffrono ogni anno, con una crescita media annuale del 10% in Italia.

I danni delle scottatture non sono però visibili solo immediatamente ma anche dopo diversi anni: la pelle subisce un precoce invecchiamento a causa della degenerazione dell’elastina e del collagene con il risultato che troppo sole fa invecchiare. Inoltre l’esposizione continua senza validi strumenti di prevenzione come occhiali da sole con lenti polarizzanti o fotocromatiche che garantiscano un filtro ai raggi UV può causare problemi agli occhi quali fotocheratite, fotocongiuntivite e in alcuni casi cataratta.

Credits photo: Nauticexpo.it
Credits photo: Nauticexpo.it

Altri problemi possono essere causati alla pelle dalla formazione evidente di nei, i quali possono diventare rischiosi se troppo grandi, dalle forme irregolari e dai colori variabili. Il miglior metodo di prevenzione, in questi casi, è un regolare monitoraggio e una mappatura dei nei.

Ma torniamo alla pelle: in estate, l’esposizione ai raggi solari è maggiore e non è sufficiente avere una qualsiasi crema solare. Bisogna fare attenzione e assicurarsi che questa garantisca una protezione da raggi Uva e Uvb, in più ricordarsi di metterla su tutto il corpo prima di ogni esposizione e rimetterla ogni 3 ore per fare in modo che l’effetto sia continuo.

Per le pelli più chiare è meglio iniziare con un livello di protezione dalle scottature 30, mentre per quelle scure va bene anche la 15, evitando di stare sotto il sole tra le 11 e le 15 e ricordando che ombrellone e nuvole filtrano solo parzialmente i raggi solari. Meglio non rinunciare a proteggersi in qualsiasi condizione: la vostra tintarella sarà più omogenea e meno rischiosa.

Inoltre se vi attendono lunghe ore al sole, non rinunciate ad un buon cappello. Non solo è di moda e vi assicurerà un look da dive anche al mare, ma vi permetterà di tutelare la testa da febbre e mal di testa estivi e sfruttare al meglio le vostre vacanze in relax avendo cura di voi stessi e del vostro corpo.

E se fosse troppo tardi per prevenire? I rimedi per le scottature sono tanti e non riguardano solo la cura esteriore della pelle, ma anche l’idratazione alimentare. La prima cosa da fare è affievolire il dolore. Per questo idratate la pelle con lozioni, latte e creme dopo sole, riparatevi poi dai punti più caldi e cercate di far scendere la temperatura corporea con una doccia fredda o la borsa del ghiaccio.

Se il bruciore dell’eritema solare è persistente consultatevi con un medico e, se necessario, assumete antidolorifici specifici. Naturalmente la pelle deve essere costantemente idratata con oli e bevendo tanta acqua. Anche il cibo è importante: scegliete frutta e verdure per rimettervi al meglio. Consigliati anche gelati e frullati.

Oppure potete rifarvi ad alcuni rimedi naturali. I più conosciuti sono gli impacchi di aloe vera, i decotti a base di tiglio e camomilla o di cicoria e le patate da strofinare sui punti critici. Se invece le ustioni sono particolarmente gravi, dopo aver steso del ghiaccio sulle parti arrosate, spargete del miele. Quest’ultimo avrà un utile effetto disifettante.

Questi rimedi possono aiutare sia uomini che donne mentre per i bambini occorrerà fare particolare attenzione ed evitare di applicare creme a base di benzocaina, se al di sotto dei due anni. Come abbiamo detto all’inizio, sempre meglio prevenire che curare.

Occhi secchi, mal di testa e irritabilità: sintomi da computer-dipendenti

Occhi secchi, mal di testa e irritabilità. Sono sintomi di una sindrome diffusissima, quella legata all’uso eccessivo del computer, tablet o qualsiasi dispositivo con display illuminato. Secondo nuove ricerche, chi trascorre troppe ore davanti al computer, che sia per lavoro o per svago, risulterebbe carente di una proteina indispensabile per mantenere umido l’occhio.

Stando alla ricerca dell’università Keio, a Tokyo, pubblicata su Jama Ophthalmology, sono proprio gli occhi a risentire maggiormente il malessere. I ricercatori scrivono che le persone che stanno ore ed ore davanti agli schermi luminosi tendono ad aprire gli occhi di più ma a sbattere meno frequentemente le palpebre. Ne conseguirebbe una riduzione della lacrimazione e dunque, una maggiore secchezza oculare che in alcuni casi può persino arrivare ad offuscare la vista. Gli occhi quindi risulterebbero non solo occhi secchi, ma anche rossi ed infiammati alla sera.

Eppure, per alcune persone è impossibile evitare di utilizzare un computer, perché lavorano con il portatile. In questo caso, gli studiosi consigliano di evitare di usare tablet, i-pad ed i-phone prima di andare a letto la sera, perché disturbano il sonno e lo rendono meno sereno e rigenerante. Oltre a questo, esiste qualche rimedio naturale e semplice per limitare i danni agli occhi.

Importante è concedere qualche pausa tra un lavoro e l’altro, sopratutto quando si ha la sensazione di avere gli occhi stanchi, la testa pesante, e una certa stanchezza mentale. Anche una semplice ‘pausa caffè’ con un collega o con gli amici può aiutare a distrarsi. Se questo non è abbastanza, in farmacia ed in erboristeria si possono trovare ottimi colliri a base di camomilla da utilizzare all’occorrenza ogni volta che se ne avverta la necessità. La malva, per esempio è ottima e aiuta a riposare la notte.

Si può inserire nella propria dieta maggior omega 3, contenuto nel pesce, ma anche nella frutta secca, o semplicemente un rimedio classico sono gli impacchi di acqua calda e camomilla da porre sugli occhi, così che non risultino appesantiti e arrossati.