venerdì, 26 Aprile 2024

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Bucce di frutta e verdura: i consigli per non sprecarle

nonsprecare.it

Comprare per sprecare sembra un po’ essere diventato il motto della società di oggi. Si va a fare la spesa e si finisce sempre con l’acquistare qualche alimento in eccedenza che poi non si riesce a consumare durante la settimana. Lo si getta via così com’è, senza nemmeno averlo toccato.

Questa tendenza può essere fermata e contrastata a partire proprio dalla smentita di un luogo comune: le bucce di molti frutti e ortaggi sono commestibili. Non solo: sono anche ricche di flavonoidi, carotenoidi e antiossidanti essenziali per poter godere di buona salute.

L’esperta nutrizionista del sito weightlossresources.co.uk Laurence Beeken ha proposto una serie di consigli utili per sfruttare al meglio i benefici degli “scarti” di alcuni alimenti vegetali. Vediamoli insieme.

Cipolla

Per mantenere regolare la pressione sanguigna ed evitare una trombosi arteriosa non vi è miglior rimedio della buccia di cipolla. Ottima anche come antinfiammatorio e per combattere le allergie, questo “scarto” di cucina è consigliato utilizzarlo in zuppe e minestre durante la cottura, per poi essere eliminato una volta ultimata.

Melone e arancia

Come si potrebbe mai mangiare la buccia del melone e dell’arancia? Semplice, in un gustoso frullato composto non solo dalla polpa del frutto ma anche dal suo involucro esterno. La buccia del melone è un valido alleato per il controllo della circolazione sanguigna: questo grazie alla citrullina, un potente amminoacido che regola la fluidità del sangue. L’arancia invece contiene nella sua scorza vitamine, fibre e flavonoidi che donano nuova vitalità a tutto l’organismo.

Broccoli

Carotenoidi, vitamina A e vitamina C sono gli elementi benefici che contengono le foglie e i gambi di questo ortaggio. Le prime sono ottime da cucinare insieme ai broccoli stessi mentre i gambi sono consigliati da provare crudi.

Sedano

Aggiungere le foglie del sedano a minestre o insalate significa fare una scorta di calcio, magnesio, vitamina C e acidi fenolici, essenziali per prevenire le malattie del cuore e rallentare il processo di invecchiamento.

Rimedi naturali per piccole ferite, cicatrizzanti home made

Rimedi naturali per piccole ferite

Rimedi naturali per piccole ferite: ovvero come usare i cicatrizzanti naturali che abbiamo a disposizione.

Capita a tutti, specie in cucina di procurarsi taglietti e piccole ferite, in questi casi si può ricorrere ai cicatrizzanti che la natura ci offre.

Rimedi naturali per piccole ferite: cicatrizzanti naturali

Erboristici:

  • unguento di legno di sandalo
  • unguento di iperico (da non usare prima dell’esposizione al sole perché fotosensibile)
  • pomata di calendula, un ottimo lenitivo e disinfettate naturale
  • equiseto, ottimo cicatrizzante naturale
  • centella asiatica, favorisce la riparazione dei tessuti
  • olio di borragine aiuta la rigenerazione e la cicatrizzazione dei tessuti
  • olio di rosa mosqueta, rigenera i tessuti
  • erba della Madonna, antibatterica ed antiflogistica, stimola la cicatrizzazione della ferita
  • propoli, disinfetta e cicatrizza
  • unguento di elicriso, ideale per interrompere l’emorragia
  • tea tree e ravitsara, da usare come disinfettanti, attenzione sono oli concentrati per tanto non si usano puri, ne vanno diluite poche gocce in acqua sterilizzata
  • pomata all’arnica
  • olio essenziale di lavanda, da non usare puro Calma e disinfetta, ne si possono aggiungere due gocce in un olio o in unguento
  • vitamina E, favorisce la rigenerazione cellulare
  • olio di germe di grano, idrata e ripara la pelle

In casa:

  • aloe, basta prendere una foglia, eliminare la parte verde e raschiarne il gel da applicare sulla ferita
  • scorza bianca degli agrumi, si taglia la buccia di un agrume e se ne preleva la parte bianca la si poggia sulla ferita e si applica un cerotto. Quando si asciuga va cambiata.
  • Miele, ha proprietà antibatteriche, basta spalmarne poco sulla ferita per favorire la cicatrizzazione
  • una foglia di salvia (ben lavata) poggiata sulla ferita e fermata da un cerotto
  • una fettina di aglio, antibiotico ed antibatterico

Per i rimedi erboristici occorre chiedere consigli e posologia all’erborista, in generale questi rimedi naturali non vanno applicati su ferite infette e profonde.

In caso di ferite che non si rimarginano chiedere il parere del medico.

 

I dieci segnali che dicono che stai bevendo troppo

Siamo nel pieno delle Feste e diciamocelo: chi di noi non ha bevuto qualche bicchierino di troppo in questo periodo? La compagnia a tavola e il troppo cibo offerto dalle nostre mamme ha sicuramente invogliato tanti di noi ad alzare il gomito più del solito.

L’alcol, però, è sempre più considerato un killer silenzioso, specialmente tra i giovanissimi dove il consumo di alcolici e super alcolici è in costante crescita. Il fatto preoccupante è che tantissimi di loro non hanno neanche la percezione di star sviluppando una dipendenza.Ci sono, però, dei segnali che se tenuti sotto controllo ci suggeriscono che è giunto il momento di iniziare a imporsi qualche regola, onde evitare di finire preda di un vizio che, alla lunga, mette a rischio la vita. Ecco quali sono i dieci segnali che il nostro corpo ci suggerisce per mettere un freno questa brutta abitudine.

Di notte il bagno ti chiama

Se seguite i consigli del ‘bevi almeno due litri di acqua al giorno’, allora ecco trovata la risposta della nicturia, la disfunzione che consiste nella necessità, anche molto frequente, di eliminazione dell’urina durante il riposo notturno. Se, invece, ti svegli nel cuore della notte nelle giornate in cui ti sei divertito con qualche bicchierino di troppo, il problema è un altro: la colpa è sicuramente di un aperitivo andato troppo per le lunghe.

Al risveglio hai gli occhi secchi

Contro una bella sbronza, l’acqua è da sempre considerata un rimedio molto efficace. Per questo motivo, se bevi molta acqua a piccoli sorsi probabilmente ti sentirai meglio. Questo rimedio funziona anche come metodo preventivo: bere acqua prima di ingerire sostanze alcoliche contribuisce ad evitare in parte la disidratazione, oltre ad evitare che tu beva troppo perché hai sete.

La pancia ti dà problemi

Non riesci a spiegarti i motivi di frequenti dolori allo stomaco? Prova a chiederti se non stai bevendo un po’ troppo. L’apparato digerente, infatti, è il primo che incontra l’alcol e dunque il primo a subirne gli effetti negativi legati al consumo eccessivo. In questi casi, fatti davvero un esame di coscienza, senza pensare subito ad allergie e intolleranze alimentari molto di moda negli ultimi anni.

Quando esci dall’ufficio non resisti alla tentazione di un bicchierino

La dipendenza psicologica da alcol non si riscontra solamente durante una giornata no o un periodo difficile della propria vita. Le persone che hanno un legame malato con l’alcol, sono coloro che, dopo una giornata difficile e intensa di lavoro, escono dall’ufficio e si fermano, anche da sole, al primo bar che incontrano per strada.

Sei irritabile e distratto

Se un drink prima di andare a letto può aiutarci a fare sonni tranquilli, l’uso continuo di alcol invece frammenta i cicli del sonno e questo influisce sul nostro metabolismo e quindi sul nostro umore, dice Guy Meadows, direttore clinico della Scuola sonno a Londra. L’alcol rilascia molti zuccheri e altre sostanze che tendono a tenerci svegli e anche il bere moderatamente aiuta a ‘dimenticare’.

Dormi male

Quasi il 60% degli alcolisti soffrono d’insonnia e se bere aiuta a dimenticare, una delle cose che può dimenticare il nostro cervello attraverso l’alcol è come si dorme. Sempre il dottor Meadows spiega che bevendo costantemente aumentano i disturbi del sonno, che possono poi portare alla vera e propria insonnia.

Fai sparire rapidamente il tuo bicchiere

Esattamente come con il cibo, abituarsi ad assumere lentamente quello che portiamo alla bocca ci educa ad un controllo più accurato e ci consente di evitare gli eccessi.

Hai bisogno di rifare le otturazioni

L’alcol tende moltissimo a macchiare i denti ma comincia a farlo dall’interno, spiega il dottor Sameer Patel, direttore della clinica Elleven Dental a Londra. Prima dell’ingiallimento tipico ci sono altri sintomi e insieme all’aumento della sensibilità delle gengive c’è anche questo. Anche i denti perdono colpi, anche quando si è molto giovani. In particolare, mentre il vino rosso tende a creare macchie, birra e vino bianco sono responsabili di una eccessiva erosione dello smalto dentale, spiegano gli esperti. In generale, i denti diventano più sensibili e le otturazioni messe in gioventù sono più esposte a danneggiamenti e, quindi, potrebbero necessitare di essere sostituite.

Il tuo colorito non è dei migliori

Anche in inverno sembri abbronzato nonostante non abbia fatto una vacanza esotica? La colpa è sempre delle bevande alcoliche. Uno degli organi che più si logora con il consumo di alcol è il fegato e il suo malfunzionamento influisce molto sul colore della nostra pelle.

Ad una cena porti più bottiglie del previsto

Sei invitato ad una cena in cui siete in cinque, ma inspiegabilmente porti sei o più bottiglie. La paura che ti assale è di rimanere senza alcol, non di fare una brutta figura con chi ti ospita. L’alcol è come ogni droga – il tuo corpo diventa dipendente da esso , ‘ afferma il dottor Sarah Jarvis ‘: esattamente come con il cibo, abituarsi ad assumere lentamente quello che portiamo alla bocca ci educa ad un controllo più accurato e ci consente di evitare gli eccessi.

Cosa ci rende stanchi e improduttivi in ufficio?

photo credits: blog emozione 3

Sapevamo già che lavorare in ufficio, stando seduti 8 ore dietro una scrivania, non è esattamente un toccasana per la forma fisica e la comparsa smisurata di cellulite su ogni centimetro di pelle del nostro corpo. Tuttavia, ce ne siamo fatti una ragione e, armati di santa pazienza, abbiamo salvato il salvabile facendo attività fisica nelle ore più strane del giorno e della notte, sottoponendoci a patetici balletti di zumba e altro.

Noi di Blog di Lifestyle, però, abbiamo cercato per voi quali sono i comportamenti adottati in ufficio che vanno ad arrecare maggiore danno alla nostra salute, e come contrastarli. Scopriamoli insieme.

Continui cambi

I continui cambi di turni di lavoro, orari dei pasti e ore di sonno ci rendono stanchi e incapaci di intraprendere una routine stabile. Inoltre, il metabolismo e la pressione del sangue ne risentono in maniera particolare. Cerchiamo di avere una routine che sia uguale per i cinque giorni della settimana lavorativi, o almeno assicuratevi di dormire 8 ore per notte.

Troppi uomini

Uno studio recente, ha dimostrato come le donne che lavorano in un ambiente prettamente maschile siano soggette a vivere più momenti di disagio ed imbarazzo. La soluzione è da ricercarsi in una buona dose di autostima e qualche fedele alleata donna.

Richiami e stress

Nei periodi più stressanti e nervosi, capita di doversi sentir rimproverare o giudicare sul lavoro svolto. In questi casi, rabbia e umore al minimo si combattono con una lunga camminata dall’ufficio a casa. La pressione si abbassa e noi siamo più felici.

Scrivania stretta

Una postazione di lavoro piccola e che permette poco movimento è presagio di vene varicose e tunnel carpale. Distendi le gambe e le braccia ogni tanto e sgranchisciti appena puoi.

Scadenze

Quando i tempi sono stretti e le scadenze vicine il nostro cervello viene sottoposto ad un elevato grado di stress. Portiamoci avanti con il lavoro nei giorni più tranquilli e lavoriamo in maniera ordinata e con pause più lunghe nei momenti più stressanti.