venerdì, 19 Aprile 2024

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Aloft hotel, arriva il servizio in camera via emoji (FOTO)

Credit photo: www.theguardian.com

Quando si prenota una camera d’albergo, l’unica cosa che ci si aspetta dal soggiorno è quella di essere serviti e riveriti, insomma di non svolgere tutti quei compiti e quelle faccende noiose che a casa siamo obbligati a fare. E, quando ci accorgiamo che nella stanza c’è qualcosa che non va o abbiamo bisogno che lo staff ci aiuti, la voglia di scendere nella hall o tirare su la cornetta del telefono per chiamare la reception è pari a zero.

Proprio per farvi stare nella massima tranquillità un hotel di New York, Aloft, ha inventato l'”emoji room service“, ovvero il servizio in camera attraverso le famose faccine che siamo abituati ad utilizzare su Whatsapp o su Facebook quando chattiamo con i nostri contatti.

Il servizio via emoji è già usato da diversi servizi: Fojii permette di ordinare cibo a New York, Chicago e San Francisco, Domino aiuta con le pizze e BurgerBurger con i panini, a Londra. Il Brooklyn bar Sunken Harbor Club, invece, ha lanciato un intero menù con gli smile e i simboli.
Aloft Hotel, però, è il primo nel campo degli alberghi e del servizio in camera, a lanciare questa divertente ed utilissima novità. Anche se, a quanto pare, il servizio dovrebbe estendersi in Europa, in Asia e nel resto degli Stati Uniti durante le prossime settimane.

Ma come funziona questo famoso “emoji room service”? È molto semplice: l’ospite deve mandare una combinazione di emoji per indicare ciò che desidera con il numero di stanza ed il gioco è fatto. Le combinazioni, per il momento, sono solo sei, ma sono state introdotte per non far impazzire il personale dell’hotel: capire tutte le richieste dei clienti da semplici simboli sarebbe troppo complicato.

Bit 2015: tutto il mondo in fiera

Si è conclusa ieri la Bit, Borsa Internazionale del Turismo, l’appuntamento per gli operatori del settore e amanti dei viaggi tenutasi in Fieramilano a Rho dal 12 al 14 febbraio. La manifestazione ospita ogni anno oltre 2.000 aziende, più di 1.500 buyer italiani e internazionali e 3.000 giornalisti in grado di far incontrare in un unico luogo la domanda e l’offerta business del settore.

I visitatori hanno trovato il meglio per quanto riguarda destinazioni, alberghi, resort e spunti per i propri viaggi e vacanze. Non solo vacanze immerse nel lusso e nel relax, ma anche vacanze ideate su misura per chi ama effettuare tour tra antiche rovine e musei.

Tra le tante novità, questa edizione ha visto protagonista una nuova area espositiva chiamata Destination Sport dedicata agli amanti della vacanza dinamica. Qui gli appassionati hanno trovato tante proposte presentate dai migliori operatori specializzati in diverse discipline: dal rafting all’arrampicata, dal trekking al trail running, dalla bike al golf, dalla vela all’equitazione. In fiera hanno scoperto i luoghi d’Italia particolarmente adatti alle diverse attività sportive, e hanno potuto provare direttamente alcune discipline grazie alla Pista di Bike, alla Parete di Arrampicata e al Simulatore Golf.

Quali sono i segnali che arrivano dal mondo del viaggio? Sicuramente il viaggiatore non perde l’occasione di una vacanza all’insegna del risposo e del divertimento ma, è importante sottolineare che le vacanze si sono sempre più accorciate, dando spazio a brevi ma intensi weekend lunghi. Certo è che, nonostante la crisi economica, gli italiani non rinunciano a pianificare una fuga.

Tra le motivazioni di viaggio che hanno il sopravvento sulle difficoltà economiche spiccano le lune di miele e i viaggi romantici, ai quali gli italiani sembrano non voler proprio rinunciare: Caraibi e Seychelles sono da sempre le mete più gettonate ma, nel Sudest Asiatico, spicca da qualche anno a questa parte la Thailandia, un mix di spiagge da sogno con natura selvaggia e incontaminata. Nel Pacifico, invece, si affermano le Isole Cook e la Malesia.

Il moderno viaggiatore, però, non rinuncia a una toccata e fuga nelle capitali europee e nelle città di charme: lo sguardo è rivolto all’Europa dell’ Est, dove si spazia dai grandi classici come Budapest, Varsavia, Cracovia e Praga. Per quanto riguarda il turismo made in Italy, restano un must le città d’arte. Sempre gradite anche le mete all’insegna della natura, come le Dolomiti e le spiagge di Puglia, Sardegna, Calabria e, da quest’anno, Basilicata.

Di grande tendenza sono da qualche anno i viaggi avventura: protagonisti sono l’Africa sub sahariana e il Sudamerica con l’ Argentina e la Patagonia.

Apre il labirinto di Shining (FOTO)

Credit photo: www.huffingtonpost.it

Era il lontano 1974 quando il famoso scrittore Stephen King, insieme alla moglie Tabhita, passò una notte allo Stanley Hotel: un albergo costruito agli inizi del Novecento a Estes Park, in Colorado, davanti alle Rocky Mountains. Proprio il soggiorno in questo hotel diede a King lo spunto per la scrittura di Shining: durante la notte, infatti, lo scrittore ebbe un incubo in cui suo figlio veniva rincorso da una palla di fuoco nei corridoi dello Stanley Hotel.

A contribuire alla fortuna del romanzo, ma soprattutto del film realizzato da Stanley Kubrick, è stato proprio lo Stanley Hotel che, però, non aveva un luogo importantissimo nella pellicola: il labirinto, simbolo di ricerca e allo stesso tempo di perdita di sé stessi. Poter provare le stesse emozioni del libro e del film era una delle richieste principali dei clienti dell’Hotel: per questo, il proprietario John W. Cullen, ha deciso di farne costruire uno.

Per fare ciò il signor Cullen ha indetto un concorso che ha ricevuto ben 329 lavori da tutto il mondo, facendo poi ricadere la scelta sul progetto di Mairim Dallaryan Standing, un ‘architetta di New York. Il problema è che il labirinto, una volta realizzato, non è piaciuto a tutti. E i motivi sono più che validi.

Il labirinto costruito nel film era molto più grande e, quindi, la probabilità di perdersi era anche più frequente. Inoltre, la costruzione di Kubrick aveva siepi molto alte, a differenza di quello allo Stanley Hotel che ha solo alberi di ginepro di circa un metro di altezza. Il labirinto reale e quello del film sembrano non avere niente a che fare, ma la scelta del proprietario dello Stanley ha anche ragioni di sicurezza: la sua paura era quella di perdere qualche bambino all’interno del labirinto, se questo fosse stato grande come quello in cui tutto abbiamo visto Jack Nicholson.

Wi-fi a bordo, rimanere connessi in volo è una realtà

credits photo: sosviaggiatore.it

Ottime notizie per chi non riesce a vivere senza essere connesso al resto del mondo neanche per pochi istanti. Infatti, secondo un sondaggio condotto dalla società di raccolta dati Routehappy i voli che offrono una connessione Wi-fi sono in costante aumento. Negli Stati Uniti d’America già il 66% dei voli nazionali offre il servizio Wi-fi a bordo, tre volte di più rispetto a 18 mesi fa.

Robert Albert, amministratore delegato della Routehappy, ha dichiarato alla CNN che la possibilità di connessione durante un viaggio sembra il servizio che la maggior parte dei viaggiatori ricercano mentre stanno scegliendo la compagnia con cui viaggiare. In poche parole, è un servizio che gli utenti cominciano a ritenere indispensabile.
Le compagnie aeree, perciò, stanno cercando di adattarsi alle nuove richieste dei viaggiatori sperimentando diversi modi attraverso i quali i loro clienti possano connettersi in volo con costi fissi o, preferibilmente, gratis.

Routehappy ha successivamente analizzato diversi voli che offrono il servizio in una tipica giornata di viaggio di metà settimana per poter stilare una lista di quelli in cui la connessione è migliore per qualità e potenza. Attraverso questa analisi è risultato evidente che la qualità e la velocità di connessione sta migliorando su tutta la linea. Però, seppur in continua crescita, sono ancora pochi i voli che possiedono i servizi internet a bordo.

United è la compagnia che ha avuto il maggior tasso di crescita, triplicando la connettività in solo 18 mesi sui voli nazionali, però solo il 20% dei suoi voli possiede i servizi internet a bordo. A livello internazionale Nordic Airlines Icelandair e Norwegian sono le compagnie con la miglior connettività wi-fi. Infatti, offrono il servizio di connessione Wi-fi in più dell’80% dei loro voli. Per chi viaggia negli Stati Uniti la società di raccoltà dati ha stilato la seguente lista di voli che offrono il miglior servizio di connettività Wi-fi: Virgin America, Southwest, JetBlue, Delta, Alaska, American/US e la già citata United.