mercoledì, 24 Aprile 2024

Turismo

Home Turismo
News sul turismo, viaggi, vacanze, luoghi da sogno, strutture. Turismo 2.0

“Investiamo nel vostro futuro”: il Salento tra sacro e profano

E la festa continui! Su questa affermazione beneaugurante per i carnevali futuri, all’insegna del bel vivere quotidiano, è calato il sipario sulla 26° edizione del Carnevale di Aradeo e già si pensa a quello dell’anno prossimo.

Nell’immaginario collettivo si ritiene che le origini della festa siano religiose, infatti il Carnevale è direttamente collegato alla Pasqua, ma in realtà ha un’origine più antica, che affonda le sue radici nei Saturnali della Libertà, una festa pagana che risale agli antichi romani. Nei riti del Carnevale confluiscono anche antiche tradizioni contadine, riti di purificazione e di propiziazione all’inizio del ciclo stagionale, ispirati al bisogno di rinnovamento, con l’espulsione dei mali accumulati durante il corso dell’anno, come le malattie e i peccati.

E poi, “A Carnevale ogni scherzo vale”: dice il proverbio. Non è certo uno scherzo organizzare tour operator ai giornalisti per far conoscere nuovi aspetti del Salento. E vari protagonisti salentini sono scesi in campo per l’educational, organizzato da Carmen Mancarella, direttore della rivista “Spiagge”, per conto della Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo e dell’agenzia regionale del turismo “Promozione Puglia”, attraverso l’utilizzo dei fondi strutturali europei.

Nardò-angolo centro storico

“Investiamo nel vostro futuro: Puglia, mille e una emozione”: questo il tema che ha visto collaborare insieme per promozionare la Puglia, i comuni di: Aradeo, Nardò, Giurdignano, Oria e Castellana Grotte.
In primavera aumenta la voglia di festeggiare: dal Carnevale tipico di Aradeo dove sacro e profano si intrecciano alle spettacolarità della natura circostante, alle tavole di San Giuseppe del 19 marzo di Giurdignano che preparano alla Pasqua. In attesa dell’estate, perché non vivere a pieno i weekend lunghi di primavera, facendo base ad Aradeo?

Il Carnevale aradeino
Da Aradeo facilmente si raggiungono i due mari del Salento, lo Jonio e l’Adriatico, nonché si può partire alla scoperta del meglio della Puglia. Le origini della città sono tanto antiche quanto contraddittorie: dopo le dominazioni greca e poi romana i saraceni distrussero numerosi casali nei pressi delle cittadine di Nardò e Galatina. Gli esuli arrivati nel vicino territorio salentino, libero dagli invasori, eressero un altare e questa potrebbe essere l’origine del nome Aradeo dal termine latino “ara”, ma il nome potrebbe rifarsi anche all’abbondanza di acqua per un terreno fertile solcato da torrenti. Per il sindaco di Aradeo, Daniele Perulli, la cittadina ha scelto di presentarsi come capofila per il Bando Ospitalità dei fondi europei, attivato dalla Regione Puglia, per presentarsi nel suo aspetto migliore in occasione del Carnevale. «Intanto stiamo lavorando – ha detto il sindaco – anche per favorire i progetti culturali, rendere sempre più attraenti le stagioni teatrali nel nostro teatro comunale, intitolato a Domenico Modugno che qui si esibì». È da 28 anni che tra il 2 e il 4 marzo si svolge la gran festa, momento di aggregazione e di pura allegria che fa rivivere a pieno la tradizione carnevalesca, voluta da un gruppo di amici, riuniti poi in associazione, che decisero di unire i “festini privati” al fine di poter coinvolgere l’intera cittadinanza. L’associazione oggi porta il nome del primo presidente, Oscar Tramacere, che decise negli anni Ottanta di dar vita ad una sfilata di tantissimi “masci”, le maschere carnevalesche che dovevano percorrere le vie del paese su carri allegorici realizzati con carta, cartone, colla, fil di ferro, colori e tanta tanta fantasia. L’Associazione è presieduta oggi da Ettore Greco coadiuvato dalla vicepresidente Maria Rosaria Bruno. C’è anche, come si conviene, una mascotte del Carnevale che è lo Shacudhruzzi, un folletto dispettoso della famiglia dei Lauri, che dà il via alla sfilata lanciandosi da un edificio del centro storico in uno spettacolare “volo dell’angelo”. Ad avere il privilegio di questo tuffo beneaugurante è stata quest’anno la giornalista milanese, Martina Fragale, che ha avuto ben 15.000 spettatori trepidanti. L’ospitalità è di casa nell’agriturismo Tenuta Mezzana di Cutrufiano, a pochi passi da Aradeo, dove tutta la giovane famiglia è impegnata: da Maria Casto, che si occupa della tenuta e della migliore accoglienza degli ospiti, al marito l’agronomo Giacomo Stifani, che ha deciso di ristrutturare una sua vecchia abitazione rurale, circondata da uliveti e viti. Il ristorante è a chilometro zero e si avvale della competenza dello chef Claudio Amato che, ispirandosi alla cucina mediterranea, prepara tante prelibatezze: dalle pittule di borragine, al maialino con le cicorie creste, alla pasta d’orzo con i ceci, alla carbonara di zucchine.

Grotte di Castellana

La storia “milionaria” delle Grotte di Castellana
Prima di giungere nel Salento una visita è d’obbligo alle Grotte di Castellana (www.grottedicastellana.it), in provincia di Bari, che regalano un crescendo di emozioni. In un tempo che percepiamo quasi infinito, la natura ha generato scenari di inimmaginabile bellezza. Sono opere uniche, modellate dalla forza dell’acqua e celate nelle grotte. Stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme più insolite e dalle suggestive sfumature di colore si alternano e, ancora oggi, continuano a mostrare tanto splendore. I dati parlano chiaro: settantasei anni sono passati dalla scoperta delle Grotte, che risalgono a 90 milioni di anni fa, tre chilometri è il percorso sotterraneo lungo e un chilometro è l’itinerario breve. Vivere le Grotte di Castellana significa immergersi in un’esperienza capace di coinvolgere ogni senso, significa ritrovare profonde emozioni legate a memorie ancestrali, significa riscoprire l’essenza della bellezza, incontaminata e pura. Oggi la società Grotte di Castellana, con socio unico il Comune e presieduta da Domi Ciliberti, dà la possibilità di assistere a concerti, eventi culturali, performance teatrali per amalgamare alla creatività dell’uomo la spettacolare unicità di un luogo senza tempo. A scoprirle fu Franco Anelli, oggi ad accompagnare i turisti sono gli speleologi del Gruppo Puglia Grotte, che, come da tradizione, il 23 gennaio scendono nella caverna della Grave, calandosi dall’alto come un tempo, dall’ingoiatoio di 70 metri, chiamato anche “bocca dell’inferno”. Gli ambienti interni si succedono uno dopo l’altro, prendendo i nomi fantasiosi che furono dati dai primi esploratori: la Lupa, i Monumenti, la Civetta, la Madonnina, l’Altare, il Precipizio, il Corridoio del deserto, la Colonna rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola. Si arriva poi all’ultima e più bella caverna del sistema sotterraneo, la Grotta Bianca, scoperta da Vito Matarrese, che più che speleologo era spinto a recuperare il busto in bronzo del sindaco di Putignano, scaraventato lì da una squadra di fascisti. La grotta, uno scrigno di alabastro, definita bianca per il biancore che la contraddistingue, ha meritato la definizione di “più splendente del mondo”. È previsto anche un percorso attrezzato per i disabili che ha fatto sì che Castellana, con il suo sindaco Francesco Tricase, fosse premiata a Bruxelles come destinazione italiana di eccellenza per il Progetto Eden 2013 riguardante il turismo accessibile.

Nella città d’arte di Nardò trionfa la pietra leccese
Dal romanico al barocco, il tour ha portato a Nardò, città d’arte della provincia di Lecce, le cui discendenze risalgono ai Messapi. Qui è un vero trionfo della tipica pietra leccese, scolpita dai maestri scalpellini. Un esempio sono le chiese che impreziosiscono il centro storico come la chiesa di S. Giuseppe dalla facciata a tamburo in cui è riscontrabile il barocco del Borromini e nella quale è conservata in una grande teca la statua del Santo, che può essere prenotata dai cittadini devoti affinché sosti per tre giorni nella propria abitazione. Dall’ariosa piazza Salandra, dominata dalla colonna dell’Immacolata, che viene adornata dai fiori l’8 dicembre e che ricorda quella di Piazza del Gesù a Napoli, si dipanano le vie del centro storico, nelle vicinanze la fontana del toro che fuggì dalla campagna e raspando il terreno trovò una falda acquifera, origine stessa del nome della città. Ma Nardò è da visitare anche per i panorami mozzafiato di Portoselvaggio, un parco regionale affacciato sul mare, a soli sei chilometri dal centro. «È anche città dell’accoglienza – ha ricordato l’Assessore al turismo di Nardò, Maurizio Leuzzi – per la qual cosa è stata insignita della medaglia d’oro al valor civile dal presidente della Repubblica Ciampi per aver accolto più di 800mila ebrei, che erano stati liberati dai campi di concentramento dalle Forze Alleate e che vennero in quel tempo ospitati nelle case prima di raggiungere Israele».

Giurdignano-tavola di San Giuseppe

Le tavole di San Giuseppe a Giurdignano
Le tradizioni gastronomiche sono un punto di forza nel Salento. Tra il 18 e il 19 marzo gli abitanti di Giurdignano, terra di antiche dimore e di incantevoli borghi, sito a soli cinque chilometri da Otranto, allestiscono nelle proprie case le Tavole di San Giuseppe. Si tratta di grandi mense, ricoperte con tovaglie ricamate dove spiccano pani a forma di ruota e ben tredici pietanze: il pesce, simbolo del miracolo della moltiplicazione; i ciceri e tria, pasta fatta in casa metà bollita e metà fritta con i ceci, che indica l’arrivo della Primavera; le ncartiddhate, dolci fritti a forma di rosa e conditi con il miele, che ricordano le fasce di Gesù bambino. «Questa tradizione – hanno spiegato il Sindaco Monica Laura Gravante e il Vicesindaco, Gabriella Vilei – è molto sentita nel Salento. Infatti le Tavole di San Giuseppe sono nate a Giurdignano e si sono poi diffuse in altri paesi come Minervino e Uggiano». Anche qui il territorio circostante è ricco di storia e si può passeggiare nel giardino dei megaliti più grande d’Europa, dove si possono vedere ben 23 menhir (pietre stiliformi) e 28 dolmen (tombe o forse altari) che risalgono a 16mila anni fa.

Nardò-piazza Salandra

I riti della Pasqua ad Oria
Anche Oria, in provincia di Brindisi, con il suo quartiere ebraico ed il castello di Federico II val bene una visita. Infatti questo borgo medioevale, che affascina per le sue viuzze arrampicate sulla rocca dove sorge il maestoso castello federiciano, ha dato i natali a un medico farmacista così famoso che a lui è stato dedicato il modernissimo ospedale di Tel Aviv, Donnolo. Federico II scelse la città per attendere la sua sposa, Jolanda di Brienne, in viaggio dall’Oriente. I due si unirono in matrimonio nel 1225 nel Duomo di Brindisi, poco distante da Oria. Il castello domina i Due Mari essendo costruito su uno dei tre colli di Oria. Per ingannare il tempo l’imperatore indisse anche il Torneamento dei Rioni, che gli abitanti festeggiano ancora oggi il secondo weekend di agosto con uno spettacolare corteo storico e il Palio in abiti medioevali che ricordano l’arrivo di Federico II. Il castello, di proprietà privata è visitabile grazie agli alunni dell’Istituto per il turismo della città e dai volontari dell’associazione Legambiente. Nella Settimana Santa la Statua di Cristo Morto, custodita nella chiesa delle suore benedettine, viene portata in spalla dagli arciconfratelli della Morte vestiti di nero, in una breve ma intensa processione che termina con l’ingresso di Gesù nella Cattedrale, poco distante. Il rito si ripete tutti i giovedì di marzo fino al Giovedì Santo. La domenica delle Palme i volontari del Gruppo di promozione umana portano in scena la Passione vivente. Di turismo religioso parla dal canto suo lo storico Pino Malva, entusiasta cultore delle tradizioni della sua terra, messapica, medioevale e seicentesca al tempo stesso. Ne è un esempio la grande festa arricchita da luminarie che si rinnova ogni quinto giovedì dopo Pasqua e che vede sfilare in processione migliaia di fedeli provenienti da tutta la Puglia, che seguono con devozione le statue dei Santi Medici orientali: Cosma, Damiano, Antimo, Leonzio ed Euprepio e del Patrono di Oria S. Barsanofio.

di Harry di Prisco

Posti di Londra dove pare di essere in Star Wars (FOTO)

Parte ufficialmente il countdown: mancano davvero poche settimane all’uscita nelle sale italiane dell’ultimo atteso episodio di ‪Star Wars ‬- Il Risveglio della Forza. Una saga che appassiona tutti, dai più fidelizzati, informatissimi su tutte le curiosità al riguardo, passando per i fashionisti, fino ad arrivare agli esperti di musica e di motori, senza tralasciare gli effetti che la pellicola ha avuto persino in fatto di marketing.

Star Wars, insomma, è un fenomeno non passa inosservato e pervade ogni aspetto della realtà. Persino la città di Londra, con cui il film sembrerebbe non avere alcun legame, ne è stata investita. E, nonostante le riprese di tutte e tre le puntate di Star Wars siano state realizzate a venti minuti di treno dalla capitale inglese, agli Elstree Studios, molti sono i posti londinesi che rievocano particolari della famosa saga. Basta soltanto usare un po’ di creatività e di immaginazione.

Nel grosso edificio chiamato ‘Stalinist ski slope’ nei pressi dell’Olympic Park, per esempio, si può riscontrare una somiglianza sbalorditiva con i sandcrawler dei Jawa. E per tutti coloro che sentono che ‘la Forza è con loro’, basterà farsi un giro in barca sull’estuario del Tamigi per rendersi conto che la serie di fortini risalenti alla Seconda Guerra Mondiale danno un’impressionante familiarità: sembra di essere sulla Luna boscosa di Endor. Che dire, poi, dei grattacieli post moderni che assomigliano a alla R2D2 Tower? O delle logge per gli spettatori del Royal Festival Hall, che sono la riproduzione spiccicata della Grande Camera delle Convocazioni del Senato di Coruscant? Si potrebbe persino cominciare a dubitare di trovarsi effettivamente in questa galassia.

Mar Mediterraneo: le mete più ambite dai viaggiatori

www.charmingasiatours.com

Il Mar Mediterraneo – si sa – è uno dei mari più belli e, per questo, più frequentati da milioni di turisti. Ed è proprio sul Mediterraneo che possiamo osservare e conoscere magici luoghi e fantastiche riserve naturali.

Trivago.it, motore di ricerca turistica, ha effettuato un sondaggio per capire quali fossero le mete del Mediterraneo favorite dai viaggiatori. Le località selezionate sono state premiate per il confort delle loro strutture.

La vincitrice di questa indagine è Imerovigli, uno dei villaggi più famosi sull’isola di Santorini. Imerovigli è stata premiata con l’87.39 di voti su 100. Anche la seconda meta preferita dai visitatori appartiene alla Grecia e sempre a Santorini. Si tratta di Oia, il villaggio greco è stato premiato con una media di 86.72, non molto di più della vicina Imerovigli.

Al terzo posto troviamo invece Belek, città della Turchia, situata appena 30 km ad est di Antalya. I voti ricevuti dalla città turca sono 86.15: non ha niente da invidiare alla prime due località greche.

Quarto e quinto posto ce li meritiamo noi italiani grazie ad Amalfi e Sorrento. Le due meraviglie campane hanno avuto, rispettivamente, 84.40 e 84.37 punti.

Ma la Grecia non demorde e si aggiudica anche sesto, ottavo e decimo posto. Fira, nell’isola di Santorini, ottiene 84.33 voti, seguita poi dall’isola di Mykonos con 83.84 e Rethymno, che si trova nell’isola di Creta, con 83.50.

Settima e nona posizione, invece, per Cascais, distretto di Lisbona, e Dubrovnik, città della Croazia meridionale. I voti attribuiti sono stati 84.01 per la prima e 83.53 per la seconda.

Ma l’Italia non si fa intimorire, nemmeno dalla votatissime Grecia. La nostra penisola è entrata nella classifica internazionale, che considera luoghi con minimo 60 hotel e almeno 5000 recensioni, con altre 19 città. Alcune si esse sono Lipari, che si aggiudica l’undicesima posizione e Taormina la quindicesima. Seguono Otranto al diciassettesimo posto e San Vito Lo Capo al ventunesimo. Sono state premiate anche altri luoghi paradisiaci come Gallipoli e le isole venete Bibione e Caorle.

Le mete ideali per le coppie (FOTO)

Credits photo:blog-vacanze.it

Per le coppie alla ricerca di una destinazione romantica, tra le mete in lista non possono mancare Parigi e Venezia, ma dato per scontato che l’atmosfera magica che si crea mentre si passeggia lungo la Senna verso Notre Dame o quando si attraversa il fiume in Gondola a Venezia, è assolutamente insostituibile, vorremmo presentarvi altre località da non sottovalutare per una fuga a due.

Budapest, Ungheria

Incastonata sul Danubio, che la divide così in due parti, si trova la storica capitale dell’Ungheria, Budapest. Il fascino di questa città è sicuramente dato dal fiume, che divide la parte storica, Buda, dalla parte nuova, Pest. In più proprio al centro della Duna (Danubio, in ungherese), si trova l’isola di Margherita, che riprende l’aspetto esteriore dei giardini francesi e giapponesi.

Per le coppie alla ricerca di un’attività romantica, da non perdere le terme Szechenyi e la funicolare tra la piazza di Clark Adam e il Castello di Buda. Grazie a questa potrete ammirare l’incantevole Budapest dall’alto. Infine per non perdervi le bellezze di questa città, potrete consumare semplici pasti veloci, stile street food, come i langos (molto simile alla nostra pizza o focaccia),la pogacsa (sorta di pane, tipico di Turchia e Ungheria) e il kurtoskalacs (cilindro in sfoglia ricoperto di cacao, cioccolata e cannella).

Vienna, Austria

Quando si parla di Vienna, non si può non far riferimento alla principessa Sisi (o Sissi). Il fascino di questa imperatrice è dovuto ad una serie televisiva, che ha trasmesso al pubblico l’immagine di una donna bella, giovane e spontanea, e ovviamente al successo dela trilogia di Ernst Marischka. Seppur lontano dalla realtà, questo mito ha creato un’aurea magica attorno alla capitale austriaca Vienna e a Schrobunn, residenza estiva degli Asburgo.

Nella città di Sisi, le coppie possono girare il centro storico in carrozza e gustare la famosa torta Sacher. Inoltre dietro la Cattedrale di Santo Stefano si trova la Mozarthaus (l’unico appartamento di Mozart rimasto intatto a Vienna) e la piazza dei francescani con il suo celebre caffè piccolo. Da visitare assolutamente il Quartiere greco e la Ringstrasse.

Mosca, Russia

“Per essere felici, occorre solo una cosa: amare e amare con sacrificio di sè”: è una delle frasi più celebri dello scrittore di racconti Lev Tolstoj. Il suo nome ricorre anche tra le vie della città di Mosca, dove ha trascorso gran parte della giovinezza, trasferendosi tra una dimora e l’altra.

Le coppie in visita a Mosca non dovranno mancare la villa-museo di Cha­mo­v­niki per fare un tuffo nell’intimità dell’autore di Anna Karenina e Guerra e Pace, il romantico Boulevard Tverskoy, viale circondato da tigli, affiancato da lampioni e piccole fontane e il teatro Puskin, di cui Tolstoj parla in Giovinezza. Inoltre i banja russa permetteranno alle coppie di rilassarsi dopo intense giornate di visite. Da gustare il salmone, diffuso in Russia e famoso anche per le sue proprietà afrodisiache.

I giardini di Kyoto, Giappone

Kyoto è una città di 1 milione e mezzo di abitanti, che vanta un lungo passato come capitale del Giappone prima dell’attuale Tokyo. Questo luogo, caratterizzato da una storia antica e dal privilegio di conservare il patrimonio culturale giapponese, rientra anche tra le mete più romantiche per i suoi giardini, 70 in totale.

Il periodo migliore per la visita è sicuramente la primavera, momento di fioritura dei ciliegi, ma anche nel resto dell’anno questo luogo è assolutamente spettacolare, specialmente per le coppie.

Kenya, Africa

Nella valigia dei desideri, le coppie non dovrebbero scordare il Kenya. La savana africana è infatti considerata una delle mete più romantiche per la luna di miele. Ma se già immaginate di viaggiare con l’attuale partner a bordo di un veicolo 4×4 dalle regioni semiaride del Samburu, attraverso le verdi colline della valle del Rift per raggiungere le immense pianure del Masai Mara, lanciatevi in questa avventura. Sarà un viaggio che non dimenticherete.

Reykjavik, Islanda

Per quale motivo possiamo definire una delle regioni più fredde del nostro emisfero romantica? La ragione principale è l’aurora boreale. Se amate viaggiare e non vi accontentate delle solite mete, la capitale dell’Islanda, Reykjavik è perfetta. Qui le coppie potranno immergersi nella Laguna Blu, celebre spa e ammirare i colori dell’aurora boreale dal Thingvellir National Park, a soli 30 minuti fuori dalla città, o ancora da una delle piscine predisposte per godere di questo spettacolo. Se avete la possibilità di compiere un viaggio così lungo, non ve ne pentirete.

In alternativa, per chi cerca una toccata e fuga ci sono sempre Roma e Firenze, che non potranno mai essere considerate poco romantiche, o ancora Granada, in Spagna, piccola cittadina storica dell’Andalusia da non tralasciare.