Oggi i cesti natalizi per aziende rappresentano una soluzione molto preziosa, in quanto a regalistica e promozione. Il motivo lo si trova nella particolarità di questo momento: una festa che fa leva su emozioni uniche, sul calore umano, sulla condivisione e sulla buona tavola. Quando si avvicina l’arrivo del Natale, qualsiasi impresa deve trovare un’opzione di valore per premiare i propri dipendenti, e per fare un bel regalo ai clienti più importanti. Ecco che le ceste di Natale aziendali si presentano come un aureo esempio di marketing a dicembre, per una serie di ragioni che passeremo in rassegna proprio oggi.

La promozione sotto l’albero

L’albero di Natale rappresenta una vera e propria icona, che incarna in sé tutte le grandi tradizioni di questa festività. È la “culla” destinata ad ospitare i doni più preziosi, che ci si scambia con i propri parenti e i propri amici. E nel mentre, ammirandoli chiusi sotto le fronde dell’alberello, cresce l’attesa e si inizia già a pregustare quello che sarà il dopo. È l’effetto sorpresa che monta, e che dona a questa tradizione quel carico unico di bellezza e di divertimento. Cosa c’entrano, in tutto questo, i cesti natalizi per aziende?

Se regalati ai dipendenti e ai clienti, anche loro conquisteranno un posto al sole sotto l’albero. Ed è chiaro che lo faranno con il marchio di quell’azienda in evidenza, sulla scatola. A patto di ordinare un cestino personalizzato, cosa che puoi fare rivolgendoti a Bennati, il fornitore di ceste di Natale aziendalipiù famoso in Italia. Comunque, va detto che l’impatto “visuale” del brand sulla confezione è solo uno dei tanti vantaggi che appartengono a questo dono. Un dono che rappresenta, senza ombra di dubbio, la migliore delle opzioni nella promozione tramite oggetto a dicembre.

Dagli occhi al palato: il gusto della buona tavola

L’occhio vuole la sua parte, certamente, ma quando lo stomaco brontola… la bellezza estetica passa sempre in secondo piano. Con un cestino natalizio, riuscirai ad accontentare sia la vista, sia il gusto, perché consentirai ai tuoi dipendenti o clienti di portare a tavola un contenitore ricco di prelibatezze culinarie. Personalizzando il cesto, poi, sarai tu il primo e unico artefice di questo regalo, visto che potrai decidere autonomamente quali pietanze inserire e quali specialità preferire.

L’enorme potenziale di questi regali a tinte mangerecce lo si trova proprio nel pregio degli alimenti e delle bevande che racchiudono, un po’ come avviene con le perle e le ostriche. Perché da un lato stai sfruttando il tuo marchio in evidenza, ma dall’altro lo stai legando ad un’esperienza culinaria di altissimo livello. È qui che avviene il magico trasferimento di significato, che porterà le persone ad identificare il tuo brand con la bellezza di un Natale vissuto all’insegna del buon cibo. Ti possiamo garantire che la forza di questo connubio è molto potente, e che può generare dei risultati impossibili da ottenere in altri modi.

L’importanza della qualità

Quando si parla di regalistica aziendale e di promozione tramite oggetto, c’è una regola che vale sempre, a Natale e non solo: ciò che doni deve rispettare degli elevati standard di qualità. In caso contrario, invece di legare il tuo marchio ad un’esperienza di successo, lo accosterai ad un’esperienza deludente, se non addirittura disastrosa. Di conseguenza, cerca di non andare mai al risparmio quando acquisti le ceste di Natale aziendali. E, se proprio devi economizzare, almeno accertati che il fornitore sia di reale prestigio, perché in quel caso otterrai un ottimo compromesso fra qualità e costo.

Questo tema, quando tocca i cesti natalizi per aziende, si fa ancor più delicato, e il motivo è il seguente: una cosa è una penna che si rompe quando il cliente la utilizza, un’altra cosa è un panettone che va di traverso durante il pranzo di Natale. I due “incidenti” non possono essere minimamente messi sullo stesso piano, perché nel secondo caso andrai a rovinare un momento che le famiglie italiane considerano sacro, intoccabile. In sintesi, donare un cesto di pessima qualità non è esattamente il modo migliore per farti apprezzare dai commensali.

Un regalo della tradizione

Oggi le aziende cercano continuamente nuove idee, per promuoversi e per farlo tramite l’oggettistica aziendale. Spesso, però, si esagera, cercando le novità ad ogni costo, e finendo per darsi la proverbiale zappa sui piedi. Anche se viviamo nell’era delle tecnologie e del digitale, infatti, non vanno dimenticate le tradizioni. Anzi, a maggior ragione, sono proprio le tradizioni che al momento godono di attenzione da parte delle persone. Perché gli italiani si sono stufati dei gadget hi-tech, oramai regalati da una quantità industriale di aziende e marchi, in qualsiasi settore possibile e immaginabile.

Soprattutto a Natale, è difficile spiegare il senso di una chiavetta USB in regalo, che l’azienda potrebbe fare in qualsiasi altro periodo dell’anno. Ma non a dicembre, perché il pensiero delle famiglie è orientato al 100% alle festività natalizie. Si tratta di un momento che serve per ritrovare l’unione e il calore familiare, in una società che corre sempre più veloce, che spesso ci lascia indietro, e che pretende da noi ritmi sovrumani al lavoro. Quindi, almeno a Natale, è normale sentire l’esigenza di staccare la spina del cervello, riattivando quella del cuore.

Ecco che il cestino natalizio entra di petto in questo circolo virtuoso di tradizioni, bussando delicatamente alla porta di clienti e dipendenti. Il marchio dell’azienda è lì, quindi ha la sua visibilità, ma al tempo stesso non disturba, anzi. È un dono che verrà apprezzato da tutti, giovani e meno giovani, donne e uomini, lavoratori e acquirenti. Non esiste nessuno, sulla faccia della terra, in grado di resistere al fascino di una tavola imbandita a Natale. In special modo se quella tavola parla la lingua delle tradizioni e del buon gusto, ospitando un cesto che a sua volta contiene mille meraviglie, in attesa di essere gustate.

Da qualsiasi angolazione la si guardi, la questione è semplice e non cambia: le ceste di Natale aziendali si candidano, non a torto, come il miglior esempio di regalistica possibile.