Come fare il castagnaccio? Eccoci qui pronti ad aiutarvi.

Anche a voi capita di fare passeggiate nel bosco per raccogliere castagne? Bene, ecco una ricetta ideale per questa stagione autunnale, per chi ama i dolci, per chi ama cucinare i dolci nelle giornate uggiose, per chi raccoglie troppe castagne e poi non sa che farsene.

Il castagnaccio ha origine dalla tradizione contadina del 1500 ed è stato inventato da Pilade da Lucca nelle terre appenniniche, presumibilmente era toscano ma non ne si è certi, quindi fra Toscana, Liguria, Emilia e Piemonte tutti luoghi in cui la raccolta delle castagne è stata sempre una delle attività principali rispetto alle altre attività agricole della montagna. Nell’ottocento furono introdotti nuovi ingredienti come uvetta e pinoli e contemporaneamente questo dolce si diffuse in tutta Italia.

In seguito allo spopolamento delle montagne si è un po’ perduta la tradizione del castagnaccio nei luoghi d’origine, riscoperto poi negli anni successivi, ognuna delle regioni sopra elencate ne personalizzato la ricetta aggiungendo ingredienti e modificandone il metodo di cottura.

Si tratta di un dolce che costa poco ma è decisamente nutriente. Fra l’altro anticamente si credeva che il rosmarino fosse uno degli ingredienti dei filtri d’amore per cui la fanciulla che voleva far innamorare un ragazzo doveva offrirgli una fetta di questo dolce. Nelle zone fiorentine troverete baldino o bardino, è il nome dialettale del castagnaccio così se vi trovate in zona sapete come chiamare il dolce.

Come fare il castagnaccio: ricetta ed istruzioni

INGREDIENTI:

  • Acqua 750 ml
  • Castagne farina 500 gr
  • Noci 100 gr di gherigli
  • Pinoli 100 gr
  • Rosmarino 1 manciata di aghi freschissimi
  • Uvetta 80 gr
  • Olio di oliva extravergine 6 cucchiai

Preparazione:

Occorre, per prima cosa preriscaldare il forno a 200° 30 minuti prima d’infornare. Quindi si mette a bagno nell’acqua tiepida l’uvetta per farla rinvenire.

Si passa al setaccio la farina e dopo aver terminato la si mescola con l’acqua versata a filo finchè non si ottiene un composto morbido e liscio.

Quindi strizzate l’uvetta ed unitela all’impasto, aggiungete anche i pinoli e le noci tritate. Ora versate l’impasto su di una teglia (40 cm) che avrete precedentemente spennellato d’olio o imburrato, spennellate l’olio anche sulla superficie del dolce ed in ultimo decorate con aghi di rosmarino uvetta e pinoli. Non resta che infornare per 30 minuti a 200° finchè la superficie non sarà dorata con qualche crepa.

La teglia con cui informate il dolce dovrebbe essere di rame stagnato secondo la tradizione e attenzione alla farina di castagno che acquistate poiché non deve essere troppo dolce quindi nella confezione non dev’essere indicata ulteriore aggiunta di zucchero. Per agevolare la cottura del castagnaccio bucherellate la superficie del dolce con un semplice stuzzicadenti dieci minuti prima di spegnere il forno. Si può fare il castagnaccio anche in versione frittella: basta diluirlo con un po’ di latte aggiungere un pizzico di bicarbonato e con un mestolo versarne delle porzioni nell’olio caldo quindi poggiare le frittelle su carta assorbente, forse sarà più gradito ai bambini.