Triste? Annoiato? Felice? Il tuo computer lo percepirà, non guardandoti negli occhi, ma percependo la modalità di digitazione. Questo il risultato possibile attraverso la creazione di un programma, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista Behaviour and Information Technology e condotto da ricercatori dell’University of Technology in Bangladesh.

Durante la ricerca, 25 persone, che vanno dai 15 ai 40 anni, sono stati invitati a ridigitare due paragrafi tratti da Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll. Il programma è stato in grado di captare le emozioni che i soggetti provavano durante la trascrizione del testo, in base al vigore e alla velocità della digitazione.

Percezioni rivelatesi corrette in media al 70%. Più facile è stato captare le emozioni di gioia, con un 87% di positivo, mentre più complicato si è rivelato captare quelle di tristezza. Nonostante i risultati più o meno accurati, questo traguardo rappresenta un importante passo sul cammino che porta allo sviluppo di quell’intelligenza artificiale, sempre più presente nelle nostre vite.

Interagire emotivamente con la macchina, avere di fronte uno strumento che consenta di acquisire consapevolezza circa i propri stati d’animo e dunque fare qualcosa per modificarli, è una conquista fondamentale in ambito tecnologico.

Attendiamo con ansia ulteriori progressi.