Una gita sul lago di Como può rappresentare una occasione da non perdere per scoprire i sapori e i profumi del posto: quando si parla del Lario raramente si fa riferimento alla cucina locale, vista la quantità di attrazioni e di siti turistici di cui si può beneficiare, ma vale la pena di entrare in contatto con le delizie e con le tradizioni gastronomiche lombarde. Per una volta, si può osare e cominciare dai dolci: è difficile, infatti, resistere alla miascia, una torta che ricorda la pappina della Brianza e che si prepara con il latte, il pane raffermo, il burro, lo zucchero, le uova, le pere (o in alternativa le mele), i pinoli e l’uva passa. A volte è possibile individuare anche delle varianti più golose, arricchite con le scorze di limone, con il cioccolato amaro o con gli amaretti sbriciolati. Decisamente invitante è anche il masigott, in cui la presenza di grano saraceno è sinonimo di friabilità e croccantezza: in questo impasto rustico, che ha la forma di una sfera a metà, ci sono anche i pinoli, le uvette e le arance candite, insieme – ovviamente – a zucchero, uova, burro e farina raffinata.

Quella del lago di Como non può che essere una cucina lacustre: ecco, allora, il pesce in carpione, che dopo essere stato fritto viene immerso in una marinatura a base di aceto, alloro e cipolla. Ma è una squisitezza speciale anche il fritto misto di lago, a base di bottatrice, di agoni, di alborelle, di lavarello e di filetti di persico: la frittura deve essere realizzata rigorosamente nel burro. I missoltini, o misultin che dir si voglia, sono i pesciolini tipici della cucina lariana: si tratta degli agoni che vengono pescati in primavera e che poi vengono lasciati essiccare al sole prima di essere messi in un recipiente, la missolta, e conservati con foglie di alloro.

Chi vive negli immobili di prestigio Como Lake Luxury, così come chi frequenta Como per una gita più breve, non può fare a meno di provare la polenta uncia, erede della tradizione contadina del posto: è condita con l’aglio, il burro e i formaggi, ed è ideale per accompagnare i missoltini cotti alla griglia e bagnati con aceto e olio di oliva. Sapori genuini e antichi, testimoni di un passato che ritorna in eterno.