Deborah Simeone, autrice di “Distorted Fables”, pagina Facebook che conta quasi 100 mila fan, si racconta in esclusiva a Blog di Lifestyle.
Deborah ci racconta di come la sua pagina ha influito sulla sua vita, di come il web non dovrebbe influire troppo sulle nostre vite, di come una pagina Facebook può farci stringere rapporti reali ma solo se non si perde mai di vista il distacco tra la vita reale e quella virtuale.

– Deborah, ti presenti ai nostri lettori?

Ciao sono Deborah,
e quando dico questa frase mi sento sempre un po’ un’alcolista anonima, oppure ritorno indietro con la mente, quando ci si doveva presentare alla lavagna e a nessuno realmente interessava.
Ho 26 anni ma quando posso dire che ne ho 18, lo dico. Sono nata in un mese caldo, a giugno, e detesto l’estate, tanto è vero che ho un kanji sul collo che significa inverno.
Mi piacerebbe dirvi che sono una persona che pratica un sacco di attività, che va da una parte all’altra della città ogni giorno e che alla sera esco spesso, ma in realtà sono una persona pigrissima i miei interessi si riducono a scrivere, leggere, guardare serie tv e mangiare. Nella prossima vita spero di essere una che si alza alle cinque del mattino per andare a correre, in questa invece mi limito ad alzarmi dal letto e sperare che non mi dimentichi di mettere l’acqua calda nella caffettiera.

– Il tuo “Mondo di Fiabe Distorte” da cosa nasce?

Il mio mondo, la mia pagina di Facebook, nasce dal fatto che non ho mai amato le eroine fatte di soli buoni sentimenti. Volevo delle donne forti, non perfette, volevo parlare di storie dove non finiva sempre bene, dove il primo uomo non è mai l’ultimo. Creai la pagina dopo poco essere stata lasciata da un uomo, anche se il termine lasciata non è quello corretto, dato che è sparito nel nulla, perché non tutti gli uomini sono capaci di lasciare, per quello ci vuole un po’ di coraggio.
La prima frase che scrissi sulla pagina fu “ho imparato a svegliarmi con il mio stesso bacio. Ho impugnato la spada con cui il principe mi ha ferita. Non sono mai stata una Bella addormentata“.
In mezzo a tutte quelle pagine d’amore volevo la mia versione che man on mano ha preso forma.
O almeno spero.

– Hai dato la denominazione “autore” alla categoria della tua pagina Facebook. Che significato hanno per te le parole?

La parola autore in realtà è messa a casaccio, non ci ho pensato molto. Ahaha.
Non mi reputo di certo tale, però si vede che era una delle prime opzioni e quindi eccola lì che spunta. Non sono di certo un’autrice, sono una che prova a scrivere e alle volte nemmeno dato che mi sfogo solamente o pubblico qualche battuta di pessimo gusto.
Avrei voluto davvero poter rispondere diversamente ma la verità è che non c’è chissà quale spiegazione.

– Parole e web.
Che rapporto hai con i social? In che modo la tua pagina ha influito sulla tua vita?

Purtroppo sono una persona incostante e ciò si può notare anche sui social.
Anche come contatto umano nel reale sono abbastanza difficile da gestire, sono una persona che ha spesso bisogno di stare sola. La pagina ha influito in senso buono nella mia vita, grazie a Distorted Fables ho conosciuto delle persone nel reale che sono ancora oggi miei amici e non solo conoscenti. Forse alle volte mi ha messo un po’ d’ansia, dato che magari tornavo a casa e mi ritrovavo mesaggi privati con su scritto “ma oggi ti ho vista in centro! Eri allo stand della Essence giusto?“ oppure “forse ti ho vista sul tram! Era la linea 15“ o ancora “eri al supermercato oggi? Indossavi un vestito viola?“ e ho subito pensato “Dio mio, meno male che oggi ero truccata!“. Per il resto è tutto esattamente come prima, la pagina per me è un mondo a parte distaccato da quello reale, è la parte un po’ più seria e sentimentale di me.

– Saluta i nostri lettori.
Che consiglio senti di poter lasciare a tutti coloro che ti leggono, e a chi, come te, intende intraprendere un approccio con il web?

Sarò abbastanza dura su questo punto, come è mio solito fare. Una pagina web rimane una pagina web. Non montatevi mai la testa, non date importanza a quel numero, fate quello che vi piace fare ma non fatevi influenzare mai. Certo, potrete utilizzarla a fini commerciali e un po’ di pubblicità ma non vedetela mai con questo fine, se c’è bene ma non fatelo diventare l’obbiettivo principale. Ormai tutti si credono scrittori, fotografi, disegnatori, ma si deve tenere come piano B, il piano A è la vita reale, cercare un lavoro e mantenersi anche con qualcosa che non piace, non si può dire “no questo non voglio farlo perché voglio diventare uno scrittore“. Il web deve essere un hobby prima di tutto, un luogo dove informarsi ma non per progettare la propria vita/carriera.
Anche perché la gente che vi segue o vi seguirà lo noterà quando starete facendo una cosa solo per prendere dei like o se lo state facendo perché piace a voi prima di tutto.

Saluto allora.
Complimenti a chi è riuscito a non addormentarsi prima di arrivare a questo punto. Mille grazie a voi, a chi segue la mia pagina e profilo, a chi mi ha scritto e non ha ricevuto risposta ma continua a seguirmi ancora, grazie a chi mi ha posto queste domande reputandomi interessante, grazie al mio gatto, che non centra nulla, ma che amo, quindi così a caso, grazie anche alle lasagne che mi piacciono tantissimo..e ok la smetto.

Ciao!