Credits photo: www.holadoctor.com

La dieta flexitarian deriva dalla combinazione delle parole flexibile (flessibile) e vegetarian (vegetariano).
Ideata dalla nutrizionista americana Dawn Jackson Blatner la dieta flexitarian sta spopolando tra le star di Hollywood.

Si tratta di un regime alimentare vegetariano ma flessibile perché prevede due volte alla settimana il consumo di proteine animali.
Promossa anche dall’attrice Gwyneth Paltrow, la dieta è articolata in un regime alimentare tra le 1300 e le 1500 calorie giornaliere, quantità che deve essere definita in base ai singoli soggetti, e che promette di perdere fino a 4 chili in poco tempo e senza troppe rinunce.

Cosa mangiare

La dieta flexitarian prevede principalmente il consumo tutti i giorni di frutta e verdura, cereali meglio se integrali e in chicchi, legumi, che rappresentano la principale fonte proteica, derivati della soia, come il tofu, e piccole fonti di proteine animali come carne, pesce, uova e latticini.
Questi alimenti infatti dovranno essere consumati non più di due volte alla settimana.

Aggiungendo ai piatti verdura e frutta si diminuirà di conseguenza la quota di carni ricche di grassi saturi e quella di carboidrati raffinati.

Bisogna inoltre combinare le proteine vegetali nel modo giusto: se consumate da sole, l’assimilazione della componente proteica risulta dimezzata rispetto alla carne. È consigliata quindi la loro associazione sempre a dei cereali.

Tra gli alimenti favorevoli emerge invece l’avena, ricca di fibre e proteine, mentre sono esclusi gli alimenti lievitati, quali pane e pizza, e gli zuccheri raffinati.

La colazione raccomandata da questo regime alimentare prevede il consumo di una bevanda a base di riso o di avena, fette biscottate integrali, pane integrale di segale, fiocchi d’orzo, crusca d’avena, frutta secca o fresca, yogurt magri vegetali. È possibile aggiungere una bevanda calda a piacere come il the verde.

Per il pranzo è prevista una buona porzione di verdure, preferendole cotte al vapore, quali carote, zucchine, cavolfiore, carciofi, associandole a dei cereali quali pasta e riso, preferendoli integrali. Il pasto va terminato con della frutta.

Previsti inoltre gli spuntini, preferendo principalmente frutta fresca o uno yogurt magro.

Il pasto serale della cena prevede invece piatti unici e nutrienti, ricchi in fibre, impiegando ad esempio il riso basmati, l’orzo in chicchi associandolo ad una pozione di legumi e di verdura fresca. Quando invece il piano alimentare prevede il consumo di proteine animali, allora è possibile inserire pesce, carni bianche e carni rosse associate sempre ad una porzione di verdura. Anche la cena va conclusa con il consumo della frutta.

Il parere dell’esperto

La dieta flexitarian evidenzia uno dei principali problemi dell’alimentazione degli occidentali rappresentato dall’eccessivo consumo di carne.

Tuttavia non è corretto correlare la riduzione del consumo di carne e di proteine di origine animale alla perdita del peso corporeo.
Questa infatti può rappresentare o una scelta di tipo etico, o necessaria in base al proprio stato di salute o dettata semplicemente da quelle che sono le preferenze alimentari soggettive.

Del resto anche la dieta mediterranea, patrimonio dell’UNESCO, non consiglia un consumo giornaliero di alimenti di origine animale ma pone alla base della sua piramide il consumo di frutta, verdura e cereali.

Di conseguenza più che una nuova tipologia di dieta, la flexitarian è una rivisitazione della dieta mediterranea, ponendo delle frequenze di consumo differenti, preferendo principalmente i prodotti di origine vegetale.

Ricordiamoci sempre: le diete sono degli atti medici che vanno elaborate considerando aspetti multifattoriali del soggetto, il suo stato di salute, lo stile di vita ed eventuali predisposizioni genetiche. Per questo motivo facciamo attenzione ai metodi fai da te ed alle tendenze del momento, ma rivolgiamoci sempre ad uno specialista del settore che saprà elaborare in maniera personalizzata il programma alimentare più idoneo per evitare importanti complicazioni cliniche.

Una buona alimentazione è amica della salute.