photo credits: mikael theimer

Quando leggiamo o parliamo di fare l’amore, pensiamo subito al senso più fisico e carnale del termine. Ci vengono in mente vestiti per terra, luoghi poco convenzionali e le creazioni di Victoria’s secret.
L’amore però, a differenza del sesso, può essere fatto in mille modi e si mostra al mondo attraverso gesti, sguardi ed attenzioni che possiamo riconoscere a mille chilometri di distanza.

Quante volte, mentre aspettiamo un’amica seduti al un tavolino di un bar, possiamo scorgere due persone che si tengono le mani in maniera così forte da togliere il respiro persino a chi le guarda? Non risultano smielati, sono semplicemente perfetti e veri nella loro quotidianità.

Quante altre volte, nella confusione che avvolge stazioni ferroviarie ed aeroporti, tra valige enormi e impazienza abbiamo assaporato baci d’ addio e calorosi abbracci di benvenuto. Ci siamo commossi tra bagagli e sciarpe, come davanti ad un bel film.

Senza tralasciare quei momenti in cui, stanchi dopo una giornata passata al lavoro o in università ci siamo infilati sul primo autobus che passava per tornare a casa. Stretti nella calca ci sono apparse famiglie fresche di notti insonni e genitori con le occhiaie. Li abbiamo guardati sorridersi felici, nonostante la pioggia, il traffico e le facce stanche.


In quegli attimi in cui osservavamo queste timide comparse nelle nostre giornata, tra la tenerezza e l’emozione, non abbiamo badato al colore della pelle. Non abbiamo guardato i loro anulari sinistri per scoprire se un giuramento li univa o meno, non ci siamo chiesti perché amassero una persona del loro stesso sesso. Abbiamo semplicemente apprezzato il loro modo di farsi l’amore con gli occhi e i gesti premurosi.

Come quando ci viene offerta una tazza di caffè, non importa la sua provenienza o il modo in cui è stato preparato. Piuttosto è il gesto in se e l’amore che trasmette a rendere quel momento e la persona che ha pensato a noi speciali ed indimenticabili.
Dovremmo vivere così, senza pensare al come e senza chiederci il perché. Semplicemente apprezzando il momento.

paris