Uomini: quando li vuoi scappano, quando non li vuoi sono lì, attaccati alle tue costole come una cozza nera su uno scoglio tarantino. Ma il primo caso gode di una più alta percentuale di iscritti.

Uomini. A volte scappano davvero per poco. Insomma, non fai in tempo a costringerli a un week end di shopping o a parlargli della data del matrimonio al secondo appuntamento, che subito puf, spariti. E quando lo fanno, rivelano la loro vera natura: quella di impavidi cavalieri, eleganti, rispettosi dell’altrui intelligenza. Sì, ma al contrario.

Noi donne abbiamo provato a comprendere, a porgli domande e a spulciare tra i numeri di Focus nella sala d’attesa del dentista, per cercare di capire come facciano a non avere gli attributi e produrre comunque spermatozoi. Ma siamo ancora in attesa di una risposta, così come dei fiori, delle attenzioni, di una chiamata, di una scusa che non rasenti il fondo quando veniamo mollate.

E va bene, lasciate pure le isteriche ossessive compulsive che pretendono di monopolizzarvi la vita e ve le fanno alla julienne dalla mattina alla sera. Con quelle, noialtre, ci condividiamo a stento il genere. Ma anche quando lasciate loro, siate originali, siate sinceri: state fuggendo, a che serve mentire?

No eh? Non ce la fate… Ma noi vediamo il lato positivo, vogliamo vederlo: quando andate via lasciate comunque un ricordo, una lezione da imparare, una scia chimica che compone la grande scritta vaff*****o. Lasciate comunque imbarazzanti frasi per cui potremo deridervi per il resto della vita.

E per questo una cosa ve la diciamo noi: grazie. In risposta alle frasi più gettonate per lasciarci e correre subito da un’altra.

“Ti vedo più come un’amica”

Solo se stai parlando con la chips tra le dita di Rocco Siffredi. Perché se stai parlando con noi, da quel momento ti vediamo più come un idiota.

“Non potremo mai stare insieme”

Davvero? E chi ce lo impedisce? La mafia moscovita? Un’entità suprema? Un antico testamento dei templari? O solo la mora che hai visto in sala fitness?

“Penso ancora alla mia ex”

E l’ex risale al Paleolitico, poco prima dell’estinzione dell’ultimo Pterodactylus. Andiamo bambini, il passato è una lezione, non un posto in cui crogiolarsi. Ma se volete, rimanete pure a rotolarvi in quel fango. Che a noi piacciono quelli sentimentalmente puliti.

“Ho bisogno di una pausa di riflessione”

Lo puoi dire solo se sei Alonso prima di un pit stop a Maranello, altrimenti chiedi scusa.

“Sei troppo per me”

Io non sono una Sacher e tu non sei a dieta, quindi, per favore, NEXT.

“Sono troppo preso dal lavoro”

Non l’ha mai pronunciato neanche un commesso cinese dopo 16 h di lavoro. E del tuo tempo libero potremmo chiedere alle birre in frigo, alla televisione o al fosso sul divano.

“Sto cercando me stesso”

Ah sì? E credi davvero di trovarti nel push up delle ventenni?

“Chi lo sa, magari ci rincontreremo”

E chi sei, Dio? Hai tra le mani il Grande Progetto divino? Ricorda che se ci rincontreremo l’unica cosa che faremo sarà fingere di non aver condiviso lo spazio e l’esistenza con te. Perché ce ne vergogniamo.

“Sto pensando a un’altra”

Davvero stai pensando?

Care amiche, come vedete gli esemplari di uomini senza palle sono numericamente maggiori a quelli di donne senza tette. Perché? Perché noi donne, donne vere, siamo forti e consapevoli, e non rincorriamo nessuno. Vi lasciamo andare via, perché sappiamo quello che vogliamo. E vogliamo chi resta.