Il pranzo della domenica è un dogma per quelli che sono legati alle tradizioni con il cordone ombelicale e non vogliono saperne di modificare i pochi punti saldi della propria vita. Dunque non provate certo a presentarvi con un’insalata di farro in una domenica d’agosto, a 40 gradi all’ombra sperando di sconfiggere il caldo così. Non sarete più perdonate per questo affronto alla tradizione, alle nonne delle nonne delle nonne, che si rivolterebbero nella tomba.

Quando si parla di domenica, sperimentazioni etniche e apertura mentale – e di papille gustative soprattutto – sono bandite da ogni tavola. Esiste un menù, redatto dagli avi, preciso e dettagliato da seguire alla lettera. Si prega di attenersi a tale menù. Chiaramente, però questo varia da regione a regione ed è stato anche lanciato un contest per trovare il menù perfetto.
Dieci chef donna tra le più rinomate del Paese si sono riunite a Milano per selezionare i 20 piatti, uno per regione e cinque per ognuna della quattro portate principali, vincitori del contest per amanti della cucina “Menù del grande pranzo della domenica italiana”. L’iniziativa fa parte del progetto “Woman for Italy – Nutrire il futuro della società di comunicazione Filo-Comunicazione”, e in due mesi ha raccolto circa 200 ricette inviate da tutta Italia.

Per il risultato bisognerà attendere l’autunno, quando sarà svelato il tanto atteso menù in una serata evento con le premiazioni per le migliori ricette, cui seguirà una mostra itinerante e la pubblicazione di un volume.

Nell’attesa però noi di Blog di Lifestyle abbiamo stilato quello che, per noi appunto, potrebbe essere il menù della domenica, sperando di mettere d’accordo tutti, da nord a sud, da est a ovest.

Primo Piatto

Sicuramente saremo tutti d’accordo su un primo rosso. Domenica significa salsa, ragù. Ecco perché il formato di pasta poco importa, ma è fondamentale che sia condito con ragù di carne. Ricetta originaria Emiliana come ben sappiamo tutti, il ragù alla bolognese, mette d’accordo tutti e sollazza i palati degli ospiti domenicali.

Perfetto con le pappardelle, ma anche orecchiette in Puglia o maccheroni in alternativa possono andar bene. Insomma l’importante è che non manchi il ragù di carne macinata, il vero protagonista del pranzo.

Sono ancora vividi i ricordi in cui la domenica mattina, da bambini, ci svegliavamo con il profumo del ragù che bolliva e schizzava un po’ ovunque in cucina. Ma la lunga e lenta cottura ne vale la pena, a pranzo tutti saranno soddisfatti.

Secondo piatto

Anche per il secondo si va di carne. Arrosto al forno, con contorno di patate al rosmarino. Un classico che torna riscuote sempre un gran successo.

Certo ognuno ha la propria ricetta, probabilmente rimandata da madre in figlia, ma più o meno tutte le namme e le mogli d’Italia soddisfa i propri cari con un secondo del genere.

Una variante può essere l’arrotolato, sempre di carne macinata come il primo piatto, ma ripieno a piacimento.

Dessert

Per concludere il pranzo domenicale, che in alcune regioni d’Italia può anche durare più ore, non può mancare il dolce. Ma su questo non si può scegliere un unico dessert che mette d’accordo tutti, perché in fondo ogni domenica può essere diversa, l’importante è però che non manchi mai una coccola dolce a fine pranzo.

La maggior parte degli italiani tuttavia preferiscono assaporare degli ottimi pasticcini, babà, cassatine, bignè e chi più ne ha più ne metta.
Ma qualcun altro preferisce preparare il dolce in casa e allora via alla fantasia, tiramisù, torte, panna cotta e qualsiasi cosa ci passi per la testa.

Mettere d’accordo tutti non è mai facile, ma chissà come, chissà perché le nonne, vere autrici del menù domenicale, ci riescono sempre, o quasi.