#iorestoacasa è il motto di questi tempi. Volenti o nolenti dobbiamo per non ammalarci e non consentire al virus di circolare ancora e prolungare questa quarantena.

Anche chi vi scrive è ovviamente in quarantena e pensa sempre a nuove strategie per allietare la vostra e cercare di rendere il tempo e le restrizioni meno pesanti.

Il tempo è il protagonista di oggi.

Ieri pensavo a Marcel Proust ed al suo capolavoro, al modo in cui ritrova i ricordi perduti e mi sono lasciata ispirare.

L’albero genealogico in quarantena

Ecco l’idea: prendete dei foglio o un foglio grande e costruite l’albero genealogico. Chiamate i parenti, sarà anche un’ottima scusa per sentirli finalmente, usate le foto e usate internet.

Ricostruite le vostre radici, informatevi su chi erano i vostri antenati e cosa facevano.

Tenere le fila in quarantena

Ovvero prendere le foto dei tempi passati e quelle della famiglia e ricostruire storie, dare nomi ai volti, ricordare momenti passati. Potete mostrarle ad amici e parenti in videochat e farvi delle belle chiacchierate. Potete finalmente riordinare e riempire i vecchi album, magari scannerizzare e fare decluttering che non è una cattiva idea.

#iorestoacasa ma alleno la memoria

Questo è un ottimo argomento, specie se si ha una certa età, ma in quanti ogni tanto si lamentano che non ricordano un bel niente? Quanti di noi usano post it, agende e telefoni per ricordare ogni minima cosa? Ecco che la quarantena ci è d’aiuto. Fate test mnemonici, giochi su internet o con chi è con voi, settimana enigmistica e imparate a memoria le poesie che amate di più (o i testi delle canzoni che vi piacciono).

Leggere e scrivere in quarantena

Cosa avrebbero fatto i nostri antenati senza tv, internet e cellulari? Se avevano una radio la ascoltavano ma per lo più leggevano e scrivevano.

Leggere abbatte i confini: si può viaggiare, essere in luoghi in cui non si è mai stati, imparare cose nuove anche chiusi dentro casa. I libri ci insegnano, ci tengono compagnia e diventano i nostri più cari amici.

E poi scrivere: quanti di voi hanno il famoso libro/racconto chiuso nel cassetto? E’ ora di completarlo. Quanti di voi, come me, non hanno più avuto il tempo di partecipare ad un concorso letterario? E’ tempo di provarci. E se non siete scrittori non importa, tenete un diario: scrivete delle vostre giornate, dei vostri progetti e delle piccole cose belle e felici che vi capitano ogni giorno, piccole ed ordinarie come un sole molto caldo, una lieve pioggerellina, la neve, il profumo del pane caldo, la telefonata di un amico, una buona torta, qualcosa di nuovo che avete imparato etc etc

Riprendetevi il tempo per essere voi stessi, per fare ciò che vi piace e per scoprire il mondo da fermi, in casa.