Come è dato a tutti constatare, Facebook è un sito a cui si può accedere se ci si vuole affacciare (pericolosamente) alle disgustose vedute politiche ed esistenziali dei propri parenti. È come una specie di zona di quarantena: tutti i contagiati vi sono contenuti, quasi vi si siano rintanati per evitare che il peggio delle persone intacchi anche la vita reale. Eppure, tutti quanti lo usiamo: chi per lavoro, chi per tenersi in contatto con la propria famiglia lontana. Ma se decidessimo di “toglierci” da Facebook, oggi, scopriremmo che gli amici veri che abbiamo sono, in realtà, soltanto quattro.

Perciò, ecco, calare anche la propria relazione in questa discarica di rifiuti tossici non è esattamente la più encomiabile delle imprese. Ci sono essenzialmente due tipi di coppie che generalmente appaiono su Facebook, e sono entrambe pessime.

Le prime sono quelle che lavano i panni sporchi in pubblico: avete presente quegli individui che non fanno altro che pubblicare patetici status passivo-aggressivi che alludono in maniera evidente al/la proprio/a partner, lamentandosi del menefreghismo e della noncuranza del genere umano? Esatto, loro: gli unici a non essersi ancora resi conto che dei loro sentimenti, delle loro questioni private e della loro relazione d’amore a noi non importa un fico secco. Quelli che, ignorando del tutto la nostra discrezione, continuano ad agire come se avessero un pubblico di fronte a cui esibirsi. Insomma, perché queste persone non si rivolgono direttamente alla propria dolce metà? Cosa vogliono, una legittimazione da parte degli altri di quelli che sono i loro sentimenti? Ma lo sanno, per caso, che quando qualcosa non va, le coppie – quelle VERE – ne parlano e cercano di capire come fare in modo da non farsi più del male a vicenda in futuro? Ahinoi, pare proprio di no.

Il secondo tipo di coppia è quello che su Facebook si manifesta attraverso l’ultra-condivisione delle proprie foto: sembra quasi che vogliano dirci, costantemente, “invidiateci, invidiate la nostra vita perfetta“. Ma non c’è davvero niente da invidiare: nel 90% dei casi, la loro bacheca è semplicemente una mera facciata scenica. Forse cercano di auto-convincersi tramite la ripetizione continua di certi concetti, chissà.

Ma una relazione felice ha davvero bisogno di dichiararsi tale? Tutta questa ossessione patologica per l’immagine che si dà del proprio rapporto di coppia finisce col distogliere chi vi partecipa dall’unica cosa che davvero conti qualcosa: il rapporto stesso con l’altra persona. Qualcuno ha detto che “Quando sei bravo a fare qualcosa, vai in giro a dirlo a tutti. Ma quando eccelli in qualcosa, sono gli altri a venirtelo a dire“. Chi ci sta intorno nota, eccome, quando stiamo vivendo una relazione che ci appaga completamente. E, anche se siamo talmente innamorati da volerlo urlare ai quattro venti, quanto fuori luogo sarebbe se ogni giorno chiamassimo amici e parenti per ricordargli che siamo ancora innamorati?

Insomma, le relazioni che funzionano davvero sono in netta antitesi con quelle finora descritte: le coppie veramente felici risolvono i problemi senza chiedere pareri agli altri, senza coinvolgere altre persone in polemiche sterili. Perché, saggiamente, l’unico con cui vogliono condividere qualcosa a proposito del loro rapporto è il proprio partner, non i centinaia di sconosciuti ‘amici’ sul proprio profilo Facebook. Queste coppie sanno quanto prezioso possa essere il fatto di condividere dei momenti segreti, di cui a nessun altro giunge notizia. Sanno che mostrare in pubblica piazza il proprio amore va a detrimento della sua genuinità, perché quando si ha un pubblico tutto si trasforma, bene o male, in un’esibizione, in una finzione. Queste coppie il tempo non lo passano su Facebook: il tempo lo vivono, lo vivono insieme.