Credit: huffingtonpost.co.uk

Non fermarsi di fronte alle difficoltà”. Di questo motto Wendy Crawford ne ha fatto un vero e proprio stile di vita, quando a 19 anni un incidente d’auto sembrava aver stroncato la sua promettente carriera da modella, lasciandola paralizzata e con i sogni infranti. Eppure tutto questo non l’ha fermata ed ora è fondatrice e direttrice dell’organizzazione mobileWOMEN.org che dal 2002 aiuta donne in carrozzina a vivere la loro quotidianità e la loro femminilità.

La pagina web e il rispettivo gruppo Facebook, si propongono di consigliare le donne affette da disabilità, come farebbe una qualunque pagina per “sole donne” ma dando consigli specifici. Lo scopo della fondazione è sicuramente quello di riavvicinare le donne che sono costrette in carrozzina alla normalità, ma soprattutto lo scopo principale è spronarle a continuare la propria vita senza abbattersi, proseguendo nella propria carriera, avendo figli, praticando sport e, cosa più importante, vivendo al massimo.

Credit: famaleword.it
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Da questa passione per la moda, che nonostante la sua condizione Wendy non ha perso, nasce nel 2014 il progetto fotografico Raw Beauty Project che ritrae 20 donne, inclusa la fondatrice, nella loro quotidianità: mentre fanno sport, mentre suonano il piano, mentre vivono la loro vita come qualsiasi altra persona, come qualsiasi altra donna.

In questo modo possiamo conoscere le storie di altre donne che hanno visto sconvolta la propria vita dal fato o dalla malattia, come Monique Stamps, diventata tetraplegica all’età di 16 anni, che ha partecipato al progetto perché desidera “che le persone ci trattino come donne intelligenti, valorose, belle e sexy; con la stessa sensualità delle donne che non hanno disabilità“. O ancora ragazze come Carlana Stone, prima giornalista televisiva in sedia a rotelle per la tv locale di Miami ABC, paralizzata a 17 anni in seguito ad un incidente in auto con degli amici di cui lei sola è rimasta danneggiata. Christy Cruz, in carrozzina da quando era molto piccola, partecipa al progetto perché “la mia speranza è quella di dare coraggio, educare e aiutare al di là delle mie disabilità“.

Credit: cosmopolitan.co.uk
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Il tema della disabilità è sempre troppo poco discusso. Anche in Italia, nel gennaio 2014, una campagna di sensibilizzazione, lanciata dall’artista milanese AleXsandro Palombo, vedeva delle principesse Disney sulla sedia a rotelle o affette da altro tipo di disabilità. Questo per mostrare che “la bellezza non è essere una principessa” ma lottare tutti i giorni contro i propri limiti, vivere la propria vita senza lasciarsi abbattere dagli ostacoli o dalle difficoltà che ci si presentano sul cammino.

Credit: humoristic.blogspot.com
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L’esempio da queste donne che ricercano la normalità della loro condizione femminile, non facendosi compiangere o compatire, deve essere tenuto in grossa considerazione da tutti. Dalle persone affette da disabilità, perché esiste la luce fuori dal tunnel. Dalle persone che hanno la fortuna (e la responsabilità), di essere normodotate, affinché queste immagini, di donne forti, ricordino che le difficoltà nella vita capitano a tutti e di lieve o di grave identità che siano, vivere significa tirarsi su le maniche a ricominciare, perché sopravvivere lasciandosi trascinare dagli eventi non è rispettoso per chi non ha avuto la fortuna di essere al mondo.